Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: needacurlyboy    25/02/2015    2 recensioni
Mi sposto dalla porta per farlo passare ma lui mi guarda senza accennare di andarsene.
"Ho il diritto di vederli." Sussurra.
"Mamma."
Mi giro di scatto trovando Leonardo sulle scale.
"Caamella." Dice indicando Harry.
Lui sorride e fa per avvicinarsi ma io mi paro davanti e lo guardo male.
"Vattene." Sibilo prima di prendere Leonardo e salire di sopra.
FANFICTION ISPIRATA A QUESTA OS: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2294072&i=1
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Capitolo Trentatré.
 
“L’aereo da Roma, Italia, è appena atterrato. Preghiamo i...” Le prime parole bastano a farmi paralizzare sul posto. Siamo a Sidney, in Australia, per il matrimonio di Gemma e Ashton, che si svolgerà nella città natale di quest’ultimo tra di giorni.
 
Io, Veronica, i bambini, i ragazzi e le ragazze siamo arrivati ieri, i miei genitori erano già arrivati da qualche giorno ed oggi arriveranno i genitori della mia ragazza, anzi sono già qui. Deglutisco rumorosamente, mentre Veronica mi stringe una mano, con un enorme sorriso sulle labbra e Leo e Lori si guardano intorno impazienti di rivedere i nonni.
 
È da tanto che mi preparo, sia mentalmente sia fisicamente, a questo giorno ma ora che è finalmente arrivato, vorrei tanto tornare indietro nel tempo di qualche mese.
 
Sento Veronica al mio fianco lanciare un urletto, prima di cominciare a correre verso qualcuno seguita dai bambini. Abbraccia un uomo sulla sessantina, alto quanto lei, dai capelli neri con qualche ciuffo bianco e con i baffi. La solleva da terra, fa un giro su loro stessi e la riporta con i piedi per terra, in modo che possa salutare la donna e la ragazzina accanto a lui. Mi ha sempre parlato del rapporto speciale che ha con suo padre, soprattutto dopo la nascita dei bambini.
 
La vedo indicarmi e, quando gli occhi di suo padre si puntano su di me, sussulto. La donna prende i braccio Leonardo lasciando la valigia nelle mani della figlia più piccola, Lorenzo viene preso in braccio dal padre e cominciano a camminare verso di me.
 
Oh, cazzo, credo di farmela sotto.
 
Le mani stanno sudano e il mio cuore sta battendo velocemente contro il mio petto.
 
Devi stare tranquillo ed essere te stesso, le parole di Veronica mi ritornano in mente e prendo un respiro profondo. Devo fare una bella impressione.
 
Sento un braccio circondarmi la vita, abbasso lo sguardo e vedo Veronica che mi guarda con gli occhi rossi, qualche lacrima sulle guance e un sorriso rassicuratore sulle labbra. Le bacio la punta del naso e torna a guardare davanti a me.
 
“Beh, non ci presenti?” Chiede la sorella di Veronica ridacchiando. Ha i capelli castani lunghi fino alle spalle con la frangia, gli occhi sono più chiari rispetto a quelli di Veronica ed è alta quasi quanto lei.
 
“Un attimo.” Risponde Veronica facendole la linguaccia, prima di rivolgersi a me. “Allora, Harry, loro sono mia sorella Valentina e mia madre Eleonora.” Mi presenta le due davanti a me.
 
Stringo la mano sorridendo a Valentina, la quale ricambia il sorriso e poi mi rivolgo a sua madre. “È-È un piacere conoscerla, signora.” Le dico porgendole una mano.
 
“Oh, Harry. non chiamarmi signora, mi fa sentire ancora più vecchia, chiamami El.” Alza le spalle sorridendo e mi stringe la mano.
 
“Va bene, sign- El.” Mi riprendo passandomi una mano tra i capelli.
 
“Tanto sei sempre vecchia.” La prende in giro il marito ridendo, facendo ridere Lorenzo ancora tra le sue braccia.
 
“Piero.” Eleonora lo fulmina con lo sguardo, pressa le labbra in una linea dura e lo colpisce su un braccio.
 
“Papà, lui è Harry. Harry, lui è mio padre Piero.” Ci presenta Veronica muovendo la mano tra di noi come una racchetta da ping pong.
 
Deglutisco e punto gli occhi su di lui, che mi sta guardando impassibile.
 
Passano alcuni secondi e il silenzio regna intorno a noi, solo le voci di altre persone che camminano intorno a noi lo riempiono.
 
È davvero così arrabbiato?
 
Vedo Eleonora dagli una gomitata, lui fa una smorfia e mi porge una mano costringendo le labbra ad assumere un sorriso. “Piacere.”
 
“Anche per me.” Sorrido stringendogli la mano.
 
“Dove sono i tuoi genitori, Harry? Veronica mi ha detto che sono delle persone adorabili.” È Eleonora a parlare smorzando la tensione tra me e suo marito.
 
“Si, ehm. Mia madre sta aiutando Gemma con gli ultimi preparativi per le nozze e mio padre e Robin stanno giocando a golf.” Sorrido e circondo le spalle di Veronica con un braccio.
 
“Andremo a pranzo insieme, perciò avete due orette per riposarvi.” Li informa lei sorridendo, mentre io mi guardo intorno notando in lontananza delle ragazze e dei paparazzi fotografarci. Dannazione.
 
“Non vedo l’ora!” Esclama El.
 
“Nonna Anne fa buoni biscotti!” Dice Leo tra le sue braccia, facendoci ridere.
 
“Vero.” Attiro la sua attenzione e avvicino le mie labbra al suo orecchio. “Dovremmo andare. Stanno arrivando i paparazzi.” Sussurro sospirando. A volte mi manca la mia vita “normale”, dove andavo ovunque senza essere fotografato o circondato da decine di persone.
 
“Si, dovremmo.” Annuisce alzando lo sguardo su di me. Aiuto Valentina con le valigie, usciamo dall’aeroporto e saliamo sul SUV nero, dove Carl –la mia guardia del corpo- ci sta aspettando.
 
 
“Ho fatto una buona impressione su tuo padre, secondo te?” Chiedo a Veronica mettendomi seduto sul letto, mentre lei si prepara per il pranzo con le nostre famiglie. Suo padre non mi ha rivolto parole, oltre che in aeroporto, e questo mi fa demoralizzare. Vorrei davvero fare buona impressione su di lui. Sua madre, Eleonora, e Valentina sono adorabili. Mi hanno parlato e raccontato qualche storia divertente su Veronica.
 
Lei ridacchia, si avvicina a me e si accovaccia davanti a me per avere un contatto visivo. “Non preoccuparti. Può sembrare cattivo, ma sono sicura che tu gli piaccia, è solo un po’ scettico.” Mi accarezza una guancia e posa le labbra sulle mie. “Ora sorridi e rilassati.” Si alza da terra e mi da uno schiaffo scherzoso su un braccio.
 
Sorrido guardandola, mi alzo dal letto, mi avvicino a lei circondandole i fianchi con le braccia e usciamo dalla stanza per raggiungere i suoi genitori e i bambini. La prendo per mano, prendiamo l’ascensore e, dopo qualche minuto, ci ritroviamo nella hall, dove ad aspettarci ci sono i suoi genitori.
 
“Dove sono i bambini?” Chiede Veronica dopo esserci avvicinati a loro.
 
“Sono in giro per l’hotel con Valentina.” Risponde Eleonora.
 
“Va bene.” Annuisce. “Possiamo andare o aspettiamo i tuoi genitori, amore?” Chiede in seguito alzando gli occhi su di me e stringendo una mia mano.
 
“Possiamo entrare, loro sono già all’interno.” Sorrido e ricambio la stretta, intrecciando le nostre dita.
 
Annuisce, dice ai suoi genitori di seguirci, entriamo nel ristorante e subito intravedo i miei genitori, Robin, mia sorella e Ashton seduti intorno ad un tavolo. Sono felice che mio padre e Robin vadano d’accordo tra di loro così possiamo riunirci tutti insieme durante le feste, senza problemi.
 
Mia madre alza lo sguardo, punta gli occhi su di noi e sorride appena ci riconosce. Si alza dalla sedia e si avvicina a noi, seguita da Gemma. Entrambe si presentano a Eleonora e Piero, i quali ricambiano sorridendo e una volta finite le presentazioni ci accomodiamo intorno al tavolo, dove le presentazioni continuano, una cameriere ci porta i menù e i bambini e Valentina ci raggiungono.
 
“Sono su tutte le pagine Facebook dei ragazzi e su Twitter, i miei followers ora arriveranno alle stelle.” Esclama quest’ultima mostrando il cellulare alla sorella, facendo ridere i presenti.
 
 “Lei ha tredici anni e sa usare Twitter. Io ne ho quasi venti e non so usarlo… Mi sento demoralizzata.” Sussurra Veronica al mio fianco, in modo che nessuno possa sentirla, abbassa lo sguardo ed io ridacchio.
 
“Potrei crearti un profilo quando torneremo in camera.” Dico sorridendo accarezzandole la schiena.
 
“Mmh, davvero?” Mi chiede sbattendo le palpebre e incastrando il labbro inferiore tra i denti.
 
“Davvero.” Annuisco e le lascio un bacio sul naso, facendola sorridere.
 
“Selfie!” Esclama Valentina posizionando il cellulare davanti a noi. Veronica ed io inarchiamo un sopracciglio e ci voltiamo verso di lei divertiti.
 
“Stai diventando insopportabile, lo sai?” Le dice la sorella riducendo gli occhi a due fessure e incrociando le braccia sotto il seno.
 
“Andiamo, è solo una foto. Sorridi.” Le dico ridendo pizzicandole una guancia con le dita e costringendola a sorridere.
 
“Grazie.” Mi ringrazia Valentina, prima di scattare la foto. “Questa finisce su Instagram.”
 
La cameriera torna a prendere le nostre ordinazioni e, dopo qualche minuto, cominciano una ad una ad arrivare. Gemma ha ordinato da mangiare per un esercito, dannazione.
 
Mia madre ed Eleonora stanno andando d’accordo e stanno raccontando le cose più imbarazzati su di noi. Ci stiamo vergognando da morire. Mentre Piero, Robin e papà stanno programmando una partita a golf per domani, invitando ance me. La tensione tra me e Piero non c’è più, anzi parliamo come dei vecchi amici.
 
“Oh, questa devo raccontarla!” Esclama Eleonora attirando la nostra attenzione. “Allora, Veronica aveva all’incirca otto anni ed eravamo all’ippodromo-“ Viene interrotta dalla diretta interessata.
 
“Non provarci, mamma! È imbarazzante!” Sbotta rossa in viso.
 
“Ssh, fammi finire.” Sbuffa e gesticola con una mano. “Lei stava cavalcando un cavallo bianco –ancora me lo ricordo-, la sella ha cominciato a scivolare e lei si è ritrovata a testa all’ingiù.” Conclude ridendo, facendo ridere anche noi, mentre il rossore sulle guance di Veronica aumenta
 
“È scesa, ma è risalita subito. Non ha avuto paura o altro, la mia bambina coraggiosa.” Sorride, allunga una mano verso di lei  e le scompiglia i capelli.
 
“E quando Harry ha indossato il reggiseno di mamma?” Gemma sposto il discorso su di me.
 
“Oh, non farlo, Gemma. Ero solo un bambino e tu mi hai obbligato!” Esclamo arrossendo, incrocio le braccia al petto e metto il broncio, mentre loro scoppiano a ridere.
 
È andata bene.
 
N/A
Buonasera a todos chicas!
Mi dispiace per questo lungo ritardo, ma avevo finito i giga sulla chiavetta e l’ho rimesso solo qualche giorno fa ed oltre a questo ho anche traslocato, non sapete quanto è stata dura e ancora dobbiamo finire di montare alcune cose. Spero di non traslocare per i prossimi cinque anni!
Avrei voluto aggiornare oggi pomeriggio, ma ho dovuto fare delle commissioni e sono andata a prendere mia sorella a scuola, perciò eccomi qua quando dovrei studiare per il compito di alimentazione di domani, ye!
Allora, passiamo al capitolo; c’è il tanto atteso incontro con i genitori di Veronica! Che ne pensate di loro? E di Valentina? A lei ho voluto dare un po’ il ruolo della “pazza per i social network”, beh un po’ come i giovani di ora, lol.
Ora devo andare, lasciate un commento per farmi sapere che ne pensate!
Alla prossima,
Reds xx
 
p.s. vi piace il nuovo banner? L’ho fatto io con le mie manine medesine. :3
pp.s avrei una nuova storia in mente su Niall, se la pubblicassi, in quante la leggerebbero?

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: needacurlyboy