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Autore: Ronnie92    07/03/2015    1 recensioni
Pietro è un ragazzo dalla scarsa autostima, proiettato in una società insoddisfacente. Cercherà il contatto con i lettori, sperando di incontrare qualcuno pronto a interagire con lui senza riserve, nè timori nè remore.
Pietro è pronto a rivelarsi senza veli e senza pudori.. ma aspetta solo noi.
Genere: Introspettivo, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ultimamente prendo molto sul serio la cosa di scrivere questo diario.
E allora impiego del tempo a capacitarmi, a pensare e a riflettere.
Questo capitolo lo avrei voluto intitolare “il rigo bianco”. Ma ci arriverò.
Ciao a tutti amici miei, sono ancora qui a rompervi le scatole con i miei dilemmi e le mie angosce.
L’autore mi sfrutta per se, ed io non posso che essere soddisfatto di questo.
Dopotutto sono il suo vissuto reso reale, attraverso righe e parole.
Chi meglio di me può comprendere appieno i suoi sentimenti?
Sono Pietro, ho ancora 22 anni, e ne avrò tanti così per ancora n-mesi.
Il fatto che io sia così complesso dipende tutto da lui. Prendetevela con lui e non con me.
Io sono solo un mero messaggero.  Un cantastorie quasi.
Perché “Thousand miles”?!.
Bene, è arrivato il momento di chiudere con il passato (questa frase potrebbe non avere senso per la stragrande maggioranza di voi, ma per me ha un valore ben specifico).
Sono riuscito a chiudere, con mia grande fatica, la storia che mi precludeva un futuro, un qualsiasi futuro.
Io la amavo e speravo in un suo ritorno (illuso com’ero), sono riuscito a tirare su un muro di confine.
Mi sono sentito pronto, pronto ad andare avanti.
Pronto per intraprendere nuove avventure, nuovi cicli e nuovi percorsi.
Pronto a rimettermi in gioco, al 100%, ad essere deluso ancora e ancora. Ma questo non è davvero importante (la delusione intendo). E’ importante per me il senso di tutto. Di essere riuscito, per la prima volta, a chiudere un qualcosa come davvero volevo.
Anche se era già finita, anche se non c’è mai stata alcuna speranza, io continuavo a sperare.
E poi, dopo tanto e tanto e tanto tempo, sono riuscito a mettere la parola fine.
Ovviamente i sentimenti non possono essere occultati, ostacolati  o semplicemente lasciati li.
Quelli ritornano sempre.
Ma si sa quando si è pronti ad andare avanti, ed ora lo sono davvero.
Confrontandomi col mondo sono riuscito a fare quel passo in più che mi serviva per non rimanere statico, immobile nella mia posizione.
Quel singolo passo mi ha cambiato per sempre.
Dal momento in cui avevo capito di non essere niente se non accanto qualcuno, ora ricerco le mie soddisfazioni personali, quelle di cui prima potevo fare a meno.
Sto evolvendo, ma senza essere egoista ( o per lo meno, senza essere più egoista di prima).
Avrei voluto chiamare questo capitolo “il rigo bianco” perché il bianco è la pienezza del tutto.
Ho capito che dentro di me ho molti lati inespressi, molto più belli di quello che immaginassi.
Ho capito che posso dare tanto agli altri, senza privarmi del mio tempo, della mia pazienza o del mio essere.
Questo confronto continuo mi permette di interfacciarmi giornalmente con tante persone diverse: chi migliore, chi peggiore, altruisti, egoisti, vanitosi, egocentrici, bastardi senza gloria e senza fede.
Ma, passo dopo passo, sono riuscito a fare il mio primo giro di boa.
Ora mi aspettano altre mille miglia per trovare il prossimo punto in cui avrò un cambiamento epocale nella mia esistenza.
Condividere tutto questo con voi, non può non rendermi entusiasta e felice.
Pronto a scrivere ancora, a rimettermi in gioco ancora.
Fino alla prossima caduta,  al prossimo mettersi in piedi e continuare lungo il percorso.
Il dolore mi ha accompagnato in questi miei primi passi nel mondo, ma sono pronto a dare spazio a chiunque possa portarmi ad uno stato diverso, soprattutto quelli positivi e di grande forza.
E come sempre mi affido a Voi, la mia famiglia telematica, i miei confessori più sinceri, i miei amici più intimi.
Quando arriverete al vostro giro di boa, ad un punto intermedio della vostra vita, godetevi quel cambiamento, perché nel bene e nel male vi porterà avanti, senza farvi perdere altri attimi in una staticità effimera e menzognera.
Con l’affetto più grande, Pietro.
   
 
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