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Autore: Dango_mimesis    15/12/2008    8 recensioni
-inutile negare l'evidenza. Naruto e Sasuke stanno insieme.-
-Sakura! Quello che dici è assurdo!-
..............
FINALE!!!
-Dango-
Ho cambiato il rating da giallo ad arancione, perché certi riferimenti o scene ecco... lo richiedevano. insomma, le SasuNaru mi sfuggono sempre di mano XDD
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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7. La privacy è un optional Chiedo perdono, però ho avuto sia poco tempo, con la scuola, sia internet fuori uso per un mese e mezzo circa...

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Sakura sospirò, voltandosi a guardare il tramonto appena accennato all'orizzonte.
Infine, il loro piano era fallito in pieno, compresa la figuraccia che lei e l'amica avevano fatto, per essere state le uniche a non accorgersi dei sentimenti che Naruto e Sasuke provavano l'uno per l'altro.

-Beh, se non altro siamo uscite vive dal Seiryu.- constatò sconsolata Ino.

-Sai che felicità...- rispose l'altra, col morale decisamente sotto i tacchi.

Percorsero in silenzio la strada restante, fino a casa Haruno. Ino osservò la familiare villetta della famiglia di Sakura, rivolgendosi poi a lei.

-Beh, ti lascio qui, allora.-

-Già. Senti... Domani hai da fare?-

-Non saprei, magari ci affidano qualche altra missione...-

-Se è stupida come questa, credo che il maestro Kakashi simulerà un'influenza mortifera, e io farò altrettanto. Non ho proprio voglia di farmi rivedere dagli altri. Anzi, penso che per una settimana non metterò il naso fuori di casa.-

Ino non rispose, annuendo con lievi cenni della testa.
Goffamente, Sakura la abbracciò senza stringerla, ed entrò in casa velocemente, chiudendosi la porta alle spalle. La bionda rimase a fissare il marciapiede per qualche secondo, con lo sguardo perso nel vuoto, poi alzò la testa e vide l'amica che la salutava con la mano dalla finestra del soggiorno. Rispose al gesto, avviandosi poi verso casa propria.

*

Era riuscita ad arrivare in camera da letto, dribblando abilmente il tentato terzo grado di suo padre: voleva calma e tranquillità in solitudine. Probabilmente sarebbe stato meglio avere della compagnia, per non farsi trascinare dalla tristezza, ma dato che lo sconforto le si leggeva in fronte, preferiva non farsi vedere dagli altri, per non dover dare spiegazioni.
Si alzò e si diresse verso lo specchio nell'angolo della stanza: una Ino più smessa che mai la accolse, scrutandone i dettagli attraverso due occhi spenti e privi di alcuna vitalità. Sciolse la rigida coda di cavallo, lasciandosi ricadere sulle spalle e sulla schiena i crini biondi.

Dovevano essere passate un paio d'ore, e la ragazza sonnecchiava sul letto, quando all'improvviso fu svegliata dal suono insistente del campanello. Incurante, maledisse quegli stridii, e si girò sull'altro fianco, sicura che di lì a poco il signor Yamanaka sarebbe andato ad aprire.

Invece, dopo cinque minuti buoni, il campanello continuava a martellarle la testa. Ora basta, sarebbe andata fuori e avrebbe steso quel rompiscatole in due secondi, chiunque fosse stato.
Si fiondò inferocita in terrazza, incurante della sottospecie di maglione sformato che aveva usato come camicia da notte, e dei capelli così spettinati da farla somigliare vagamente ad un leoncino.

-AH, INSOMMA! Se mio padre non apre è perché non c'è! Possibile che continui a rompere le pal... Eh?-

Si immobilizzò, perplessa, mentre due occhi dorati ammiccavano nella sua direzione.

-Lo sapevo che prima o poi venivi fuori da quella stanza. E, per inciso, tuo padre l'ho incontrato un quarto d'ora fa al mercato...-

Akamaru abbaiò soddisfatto, dalla testa del padrone.

-Cosa vuoi?-

Ino, dimentica del suo aspetto per nulla minaccioso, rispose di malgarbo, pur controvoglia. Di sicuro, quel cane pulcioso di Kiba era venuto solo per rincarare la dose, come se non fosse già abbastanza demoralizzata.

-Vieni fuori da quel buco, stare lì a farti le pare mentali non ti servirà a nulla.-

-E tu che ne sai?- chiese la ragazza, stupita.

Kiba rise, con la sua solita risata simile ad un latrato canino.

-Ti si legge in faccia che sei in guerra col mondo, oggi.-

-Beh, in ogni caso sono le otto e mezza di sera, e sono stanca. Oggi non sono mica stata a fare baldoria come qualcuno di mia conoscenza, io. Quindi adesso me ne vado a dormire.-

-Senza cena?-

-Eh? Ho già mangiato, che domande f...-

*Grrrrowwl*

Il richiamo all'ordine dello stomaco di Ino si era sentito fino in strada. La ragazza, imbarazzata, arretrò arrossendo vistosamente.

-Hai già mangiato? Che strano, a me non sembra... Dai, che ti costa? Andiamo a farci un okonomiyaki da Koyama!-

Titubante, l'altra rifletté corrucciata. Se avesse detto di si, chissà quante domande le avrebbe fatto Kiba. Ovviamente, su quello che era successo al Seiryu, dato che lui non perdeva mai occasione di prendere in giro qualcuno... Se avesse detto di no, lui ci sarebbe rimasto male, ma in fondo, cosa le importava? Lei aveva Sasuke a cui pensare, doveva riuscire a conquistarlo e...
Sasuke.
Ah, già. Lui era fuori della sua portata ormai.
Però Kiba le avrebbe rotto le scatole, l'avrebbe schernita... E...
Anche se...
Avrebbe voluto davvero stare un po' in compagnia...
In realtà... Si sentiva sola...

-Per la prossima primavera pensi di riuscire a deciderti?- la domanda del ragazzo la riportò bruscamente alla realtà.

Ino sospirò, alzando gli occhi al cielo.

-E va bene... Rompiscatole...-

Il sorriso di Kiba si allargò ancora di più, e la ragazza dovette ammettere che in fondo era proprio carino. Si voltò per andare a cambiarsi, quando il richiamo dell'altro la fermò.

-Ah, un'ultima cosa.-

-Si?-

-Belle mutandine.-

-C-che?-

Solo in quel momento, la bionda si accorse che sotto il maglione largo non portava pantaloni, e Kiba, che la guardava dalla strada, mentre lei era sulla balconata, non doveva averci messo molto ad accorgersene.

Dal canto suo, l'Inuzuka prese a ridere ancora più forte, quando lei, dopo avergli lanciato una serie di oggetti che era riuscito a fatica a schivare, quasi cadde dalla ringhiera, per tirargli un'ultima pantofola.
Si, Ino era decisamente un maschiaccio.
Ma in fondo, gli piaceva proprio per quello.

***

Sasuke decise che per quel giorno ne aveva avuto abbastanza. Erano le sei e quaranta circa di sera quando raggiunse la porta di casa sua, e ringraziò il cielo, perché non gli sembrava vero di essere riuscito a tornare nella più completa tranquillità a cui era abituato.
Ah, si. Niente grida, sposi ubriachi, parenti degli sposi ancora più fuori, nessun vassoio che rischiava di capitolare, nessuna banda di ninja urlanti, nessuna schizofrenica spasimante, niente Naruto idiota che chiedeva il suo aiuto anche per cambiarsi una cavolo di camicia.

Beh, ripensandoci, Naruto che si cambiava non andava inserito nello scomparto "cose che disturbano i miei nervi", ma aggiunto al resto, diventava uno stress.

Quelle stramaledette foto poi... No, diciamocela tutta, ma la privacy è così tanto un optional? Boh...

Finalmente si stava facendo una doccia. Ah, che relax. Lasciò scorrere l'acqua tiepida sul capo, rischiando di addormentarsi e di piombare a terra come un sacco di patate, ma quelli erano solo dettagli. Uscì verso le sette, cosa molto strana per lui, che di solito era un fulmine, ma per quella sera tutto era passabile.
Si avvolse un asciugamano in vita, e si lasciò cadere sul grande letto della sua camera.

-Sas'ke!!-

-Aaaah!!!- si alzò a sedere di scatto, col cuore a mille. -Chi cazzo è?!?!- ruggì.

Ma perché tutte a lui??

Due occhi chiari e grandi lo scrutavano, occhi nei quali si specchiavano le luci dei lampioni che entravano dalla finestra. Poi pian piano, si avvicinarono, finché il ragazzo non riconobbe l'altra persona, salita a sedersi sul materasso di fronte a lui.

-Naruto.- ringhiò a denti stretti. -Si può sapere perché mi hai fatto prendere un colpo simile?-

-Sasuke, sono preoccupato...-

-Perchè?-

-Quelle foto...-

Adesso lo uccideva. No, non era una minaccia, era una promessa.

-Non mi hai ascoltato oggi? Ho detto a tutti che stiamo insieme, nessuno ha fatto una piega, allora spiegami: dove lo trovi il problema?!-

-Ma Kakashi-sensei e Iruka...-

Sasuke imprecò a bassa voce.

-Mapporc... Naruto, hai sentito anche tu stamattina che cosa ne pensa Iruka, no? (<--vedi capitolo 5 nda) Lui ha detto che siamo responsabili, Kakashi si fida di Iruka e del suo giudizio, quindi non c'è niente che non va. Convinto?-

Naruto gli sorrise.

-Si, convinto...-

Gli si accoccolò in braccio, lasciandosi accarezzare i capelli biondi.

-Ehi, Sas'ke...-

-Mh?-

-Me lo dai un bacio?-

-Pffft... E serve chiedere?- ridacchiò mentre si chinava a catturare le labbra del fidanzato.

Si, era stanco, ma il tempo per le coccole lo si trovava sempre.

-Ehi, ma che profumato che sei...-

-Io mi sono fatto la doccia molto più in fretta di te! Avevo assolutamente bisogno di venire a trovarti, sai...-

Sasuke lo ascoltò a malapena, impegnato com'era ad annusare il suo collo.

-Er... Si, comunque è alla cannella...-

-Perché, fanno anche bagnoschiuma alla cannella?-

-Si, teme...-

-Scommetto che ti piacerebbe molto di più se ne facessero al profumo di ramen, eh?-

Il viso di Naruto si illuminò.

-Era solo una battuta.- si affrettò a precisare Sasuke, onde evitare una catastrofe, completa di kitsune che rivoltava tutta Konoha per trovare un bagnoschiuma all'aroma di ramen di miso. Ci mancava solo quella.

-Sas'ke, adesso mi hai fatto venire fame!! Cos'hai in casa?- gli chiese mentre si dirigeva in cucina.

Sasuke afferrò un paio di boxer, una maglietta e dei pantaloni puliti e si fiondò dietro all'Uzumaki, sperando che non facesse disastri a cui poi, ne era certo, avrebbe dovuto rimediare da solo.

-Non dirmi nulla, faccio tutto io!- disse convinto Naruto.

-Non farmi saltare in aria la casa, eh...-

-No, non ti preoccupare...-

-Fosse semplice...-

Dopo dieci minuti, già si sentiva un profumino invitante aleggiare per la stanza.

-Mh, che buono, che stai cucinando?- chiese l'Uchiha interessato, e con lo stomaco che brontolava.

-Ramen!!- rispose soddisfatto l'altro.

-Serviva chiederlo poi...?- disse Sasuke, un po' preso dallo sconforto.

-Dai su, ti ho preparato anche qualcosa di speciale!-

-Cioè?-

-Beh, visto che in dispensa hai un sacco di roba... Ma dico poi, che razza di spese fai?!-

-Vuoi dirmi cos'hai combinato si o no?-

-Ho fatto...- e gli mostrò un piatto. -Ta-daaaan!! Onigiri ripieni con salmone affumicato e cosparsi di salsa al curry!!-

Sasuke era piacevolmente sorpreso.

-Dove hai imparato a cucinare così?-

-Beh, avendo sempre vissuto da solo...-

-Pensavo che fossi abbonato all'Ichiraku...-

-Non sempre, insomma...-

-Ma... Adesso li assaggio.-

Ne afferrò uno e gli diede un morsichino. Certo che erano proprio strani gli onigiri ripieni...

-Ehi, ma sono favolosi!! Bravo!! Posso assumerti come cuoco?-

-Si, ma la paga la stabilisco io!-

-Approfittatore...-

*

Sasuke dovette ammettere che la cena era stata davvero squisita. Non avrebbe mai immaginato che l'altro sapesse preparare tali manicaretti, e questa cosa lo entusiasmava. I dolci non gli piacevano affatto, ma l'idea di farsi cucinare qualche sfiziosità da un Naruto-casalinga, e farsi imboccare...
Ok, comando cerebrale: frenare immediatamente quei pensieri poco casti.
Con un Uzumaki spalmato addosso e l'enorme divano del soggiorno di villa Uchiha, certi meccanismi del cervello erano pericolosi, meglio evitare.

-Guarda Sas'ke!! Un documentario sui panda!-

Oh santa pace, quello si agitava con i programmi per bambini dove mostravano i panda...

-Insomma, teme, io mica ce l'ha la tv a casa! Ti pare che possa permettermela? Sei tu che sei ricco sfondato!!- ribatté quando il ragazzo gli fece notare il genere del programma.

-Ah già...-

Nel mentre, un cucciolo di panda saltò in groppa al fratellino, e si misero a giocare e a rincorrersi.

-Ma che carini!!- Naruto era esaltato e saltellava sul divano. -Io trovo che i panda siano degli animali bellissimi, tu no Sasuke?-

-Beh, ecco...- ma chi ci aveva mai pensato ai panda?!?!

-Sai, tu ci assomigli un po'! Sei bianco in viso, però hai gli occhi e i capelli neri...-

-Ma sei scemo?-

-Uhm... Beh, in fondo hai ragione... Forse Gaara ci somiglia di più! Ha le occhiaie!- e ridacchiò. -Però anche se ha le occhiaie, è carinissimo lo stesso!!-

L'ultima affermazione urtò leggermente i nervi dell'Uchiha.

-Prego? Spiegami un attimo, con quale coraggio ti metti a fare apprezzamenti su Sabaku, di fronte a me?-

-Uffaaaa... Ma quanto rompi!! Non ho fatto nessun apprezzamento... Non sarai mica geloso?-

-Cosa? Ovvio che no!!-

-Hi hi hi... Non si dicono le bugie!!- lo prese in giro Naruto, sedendoglisi a cavalcioni sulle ginocchia e gettandogli le braccia al collo.

Sasuke gli scoccò un bacino sul naso.

-Allora tu non darmi un altro motivo per farlo... Dobe...-

Gli prese le gote paffute tra le mani, e lo baciò, finalmente incurante dei panda.  

DRRRRIIIIIIIIIINNNN!!!!!!!

Ma che...?!

Sasuke andò ad aprire, irritato.

-Sakura?-

-Ecco... Ero venuta a chiederti scusa!- disse tutto d'un fiato lei.

Nel mentre, arrivò Naruto.

-Ciao, Sakura-chan!!-

Sakura rimase allibita.

-Oddio, ho interrotto qualcosa?

-S...-

-No, figurati!!- la voce dell'Uzumaki sovrastò quella dell'altro.

-Anzi, entra pure!!-

Strano che non si accorsero delle occhiate omicide di Sasuke alle loro spalle.

-Grazie Naruto... Ma non sei arrabbiato con me?-

L'Uchiha ghignò, pensando che per avere una bella risposta, Sakura avrebbe dovuto rivolgere la domanda a lui, non alla kitsune.

-Ma no, scherzi?-

Avanti, chiedilo a me...

-Sei davvero molto gentile... Ragazzi, mi dispiace per quello che è successo oggi...-

Ok, forse la perdonava. In fondo, sembrava davvero mortificata.

-Oh, panda!!- disse, alludendo alla tv. -Adoro i panda!-

Ma proprio forse.

-Come sono carini!! Mi ricordano Gaara...-

Questo gli stava quasi facendo cambiare idea.

-Sasuke, prometto che d'ora in poi io ed Ino vi lasceremo in pace. In fondo, non abbiamo alcun diritto di intrometterci.-

D'accordo, la perdonava.

-Posso rimanere un po' qui con voi? I miei genitori sono fuori a cena e chissà quando tornano! Non ho proprio voglia di stare da sola...-

-Ma sicuro!- disse Naruto.

Era certo che, ad ogni modo, gli abitanti di Konoha, l'istinto di violazione della privacy ce l'avevano nel DNA.

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Che finale orrido... ç^ç

E' che non mi è venuto in mente nulla di meglio...

Rispostine°w°

ryanforever: eh si questo è l'ultimo... però spero ti sia piaciuto!!

capitatapercaso: grazie ^^ spero anche l'ultimo ti sia piaciuto ^^

nasachan: le tue recensioni mi fanno sempre ridere... XDD le piattoline mi stanno indigeste, però ho l'impressione di... essere stata troppo umana qui °__° non va.

fullmetal manga lover: e se l'idea del tovagliolo nel bicchiere fosse una scena a cui ho assistito davvero, e per giunta ad un matrimonio? Si, lo è. XD adesso comprendi il perché... (tra parentesi: parenti miei, le idee giungono da parenti miei... u.u)
ah, e grazie x il disegno ^^

areon: a te manco ti rispondo... ti telefono, dai. XD

aka_z: spero che Kiba ti piaciuto anche qui ^^ purtroppo è l'ultimo, ma non ho voluto lasciarlo in balìa di se stesso... povero cucciolo...

^^ grazie per avermi seguita, e... alla prossima!!

Dango

  
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