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Autore: zero2757    22/03/2015    0 recensioni
Isabella, una ragazza come tante, insoddisfatta di sé ma felice di quel che la circonda ha un piano.
Sparire dalla vita del padre.
Non per conflitti con il padre stesso, bensì per i suoi. Un sogno da realizzare, un sacrificio da fare e tanto da scoprire!
Questa storia, la riedito con una trama più precisa (Era stata pubblicata nel 2012). Spero vi piaccia!
Tratto dal 3 Capitolo:
«Che cosa ascolti?», riemersa dai suoi pensieri, Bella, si accorse che il giovane "Appannato" (come aveva da poco deciso di chiamarlo) la stava guardando con aria curiosa, ma sempre con il bellissimo sorriso di quando si era seduto. Le servirono sì e no 45 secondi per riprendersi.
«September Morn, di Neil Diamond» riuscì a pronunciare solo il nome della canzone e l'autore che Appannato si mise a ridere.
Genere: Commedia, Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Liam
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Attenzione: I personaggi qui presenti appartengono a Stephenie Mayer, io li sto solo riutlizzando per la storia NON a scopo di lucro. Alcuni di questi personaggi saranno stravolti nell'aspetto fisico, come me li ero immaginata io quando leggevo la saga. Spero piaccia!
Questa storia era già stata pubblicata da me nel 2012, con il medesimo titolo. Adesso ve la ripropongo in maniera diversa!
Kiss, Michy!


_I Love Ireland_

You Get What You Give - New Radicals (Seconda Parte)

 

You've Got the Music in you
Don't Let Go
You've Got the Music in you
This World is gonna pull Tought
Don't Give Up
You've got the Reason To Live

 

«L'irrorazione del cuore avviene ad opera di vasi chiamate coronarie. Le funzioni del sangue sono molteplici: trasporto di ossigeno dai polmoni ai tessuti...» Isabella stava rispondendo egregiamente alla domanda fattale dal professor Amun sulle varie funzionalità del sangue e le sue conseguenze. Era seduta su quella scomoda sedia di legno da oramai mezz'ora e le domande a sorpresa di Amun (così lui voleva farsi chiamare dai suoi studenti) non avevano certo fermato la ragazza. Amun, sorrise ad Isabella, aveva stipulato un nuovo record: mezz'ora per un esame da un'ora e un quarto. «Bene signorina Swan, può bastare così. Noto con piacere che oltre ai libri e le dispense consegnate, ha fatto qualche ricerca per conto suo. Molto bene...» esclamò Amun (professore estremamente giovane rispetto a molti altri presenti nell'università. Vantava un'incarnato olivastro e due occhi color oceano. Con fluenti capelli neri mossi, inutile dire che era l'oggetto amoroso di molte sue studentesse... Con false speranze dato che al suo anulare sinistro scintillava un Claddagh[*] d'argento) con grafia elegante scrisse sul libretto di Isabella un 100 e lode. Quando gli pose il suo risultato, Isabella, non poté che sorridere.
Fatte le dovute cerimonie, Isabella uscì dall'enorme biblioteca dove aveva tenuto l'esame. Si diede tempo di arrivare all'affollatissimo ingresso del Trinity prima di cacciare un urlo di soddisfazione. Ce l'aveva fatta!
Adesso c'erano altre due materie da dare e poi... La Tesi! (Amun si era gentilmente proposto come suo coordinatore e lei aveva accettato, amava quell'uomo! In senso lato, ovvio.)
Molti turisti, arrivati li per visitare la bellissima scuola la scrutavano in malo modo, ma ad Isabella non importava se la vedevano ballare e cantare. Si sentiva libera, perché tra pochi giorni (un mese al massimo) avrebbe dato la laurea in anticipo di un anno!
«Bells!» la chiamò una voce maschile, Isabella si girò incontrando gli occhi cannella di Byron. «Come è andata?» chiese Byron (piccolo di statura, con ricci capelli castani ed una montatura che lui definiva "Chic" e... Gay o meglio il suo migliore amico Gay! Il che lo rendeva ancora più speciale agli occhi di Isabella, era il primo con cui aveva legato arrivata in Irlanda.) anche se sapeva la risposta data la reazione dell'amica. «Bee -lo chiamò affettuosamente lei- ce l'ho fatta! 100 e lode!» urlò. I due iniziarono a saltare come forzennati ed intonare "We're the Champions".
Il primo ad interrompere il canto fu Bee.
«Perfetto! Allora bella dobbiamo festeggiare e non accetto un "No" come risposta sia chiaro! Stasera al Temple Bar! Si balla ragazza si balla!» continuò concitato per tutto il giorno trascinando un'Isabella sorridente e di ottimo uomore.
Le uniche parole che si sentivano in risonanza nei pressi del College erano "Ce l'ho fatta" e "Laurea Aspettami".

 

 

Liam si alzò, era pomeriggio inoltrato quando la zia lo chiamò.
Nonostante fossero passati due anni dal suo ritorno (pendolare di lavoro e di riunioni importanti tra New York e Dublino), si faceva ancora svegliare. Nonostante la bellezza dei suoi trentun anni (e di esperienze varie di convivenze fallite con molte compagne "della vita") non si era ancora staccato da quella famiglia patriarcale che tanto gli piaceva.
L'unica pecca in questa bolla perfetta (una bolla di tredici persone – a breve quindici, la compagna di un suo cugino, Emmett, era incinta di due gemelli ed ovviamente anche loro residenti in quella stessa abitazione- che vivevano tutti sotto allo stesso tetto) era suo cugino Edward.
Edward, suo coetaneo, era un famoso Designer sempre in giro per il mondo e con idee strampalate... Non sarebbe stato neanche tanto male se non fosse stato per il fattore "Megan Tullmore". Maggie, così si faceva chiamare, era quella che per una vita, Liam, aveva amato con tutto se stesso senza lasciare nulla al caso. Ma, il caso volle che lei (ragazza appena ventunenne con una brillante carriera universitaria nell'ambito della moda) non appena conobbe il cugino di Liam (che tornava a casa dopo un lungo periodo da Stoccolma) perdesse la testa.
E nonostante i tentativi di Liam di rimanere con lei si lasciarono, non la vedeva da quando troncarono la loro relazione, 10 anni fa. Non superò mai la cosa, in ogni ragazza cercava fattori simili se non identici a quelli di Maggie. Bionda, con occhi bistrati e magari un pò egocentrica... Con il nasino all'insù e ciglia lunghe. Tutte le sue "amanti" come potevasi dimostrare, erano fallite miseramente nel cercare una sua sostituta. In compenso, scoprì di sopportare molto bene la solitudine, si riscoprì libero e allegro nel non dover tenere conto a nessuno. Da lì, il suo io Irlandese venne fuori, lasciò Dublino due anni dopo (fresco di laurea) andando a vivere a New York, dove aveva fatto i mestieri più disparati e dormito nei posti più assurdi. Finché, con la dedizione di pochi, non si imbatte nello studio di architettura di Bizzi&Partners Development[**].
Fu dura i primi tempi, lo stage non lo pagava bene e i suoi orari divennero assurdi ma dopo appena tre anni divenne un architetto a tutto tondo, riuscendo ad ottenere la firma.
Da allora aveva lavorato con i più grandi architetti della grande mela, gli piaceva avere uno studio tutto suo sulla 400 Fifth Avenue di New York ed un appartamento di lusso nel cuore di Soho... Ma la sua Irlanda gli mancava.
Quindi, decise che avrebbe fatto l'Architetto Pendolare nel vero senso della parola. Nella sua vecchia cameretta, non appena tornò due anni fà, sparirono le librerie piene di fumetti per far spazio ai suoi lussuosi MacBook Pro con i suoi adorati programmi (AutoCAD gli sarebbe rimasto nelle vene, di questo ne era certo) rendendo quel piccolo spazio d'infanzia in una stanza da uomo maturo.
Controvoglia, Liam, si stiracchiò era giunto il momento di alzarsi per rifare ore assurde con i suoi adorati Mac... Ma prima si sarebbe concesso il lusso di andare in bagno a sbarbarsi e fare una doccia. Con il programma in testa, Liam, prese il necessario per poi rinchiudersi nel bagno di famiglia. (Uno dei tre, per tredici persone). Era in procinto di spogliarsi dei pantaloni felpati e mettersi comodo sotto ad un getto d'acqua bollente quando la zia entrò come un tornado nel bagno. «Liz -non aveva mai capito perché, sin da piccolo, la zia gli avesse affibbiato un soprannome femminile- abbiamo un problema» annunciò la zia, che peperino qual'era stava già facendo su e giù per il piccolo bagno. «Sì, tu che sei nel bagno mentre mi spoglio, ecco dove sta il problema zia!» constatò Liam, con la massima calma... Dopotutto lo aveva visto nudo in varie occasioni e non sempre felici.
«Che?! Ma no, va la! Schemo! Mi ha chiamato Emmett!! Rose è in travaglio, ci aspettano all'Adelaide&Meath Hospital!» vomitò la zia, i capelli biondi scompigliati e gli occhietti vispi sprizzavano agitazione da tutti i pori. Liam, rimase per un secondo interdetto ma il momento fu fugace e passeggero.
«Tia Hale in Twice! Che cosa hai detto?!» sbraitò il giovane, ancora semi-nudo.
«E che ti ho detto?! Che Rose sta per avere Edmund e Emilie! Oddio, sto per diventare nonna!» incominciò lei, le lacrime agli occhi mentre saltava da un lato all'altro della stanza.
Liam, chiuse l'acqua si infilò la prima maglia e gli scarponi, prese per mano la zia e (correndo oltre il limite di velocità consenstito) arrivarono alla Fourth Ave sani e -quasi- salvi.
Quando giunsero al reparto i medici li informarono che Rose non aveva ancora dato alla luce i due piccoli Twice. Quindi, non restava altro da fare che aspettare che quelle due piccole creature nascessero. Liam controllò il suo cellulare erano 2:30 pm del 21 Giugno, sarebbe diventato "zio" tra poche ore... E la cosa lo fece sorridere.

[To Be Continued...]


____________________________________________________ _ _ _

Zan zan zaaan!
Avete capito chi è la zia di Liam? Esatto! La stessa persona che ha dato a Bella i suoi due micetti!! 
Chi lo avrebbe mai detto eh? (Chissà non ci siano altre sorprese o parenti in agguato! ù.ù)
Comunque, scherzi a parte dedico questo capitolo ad una persona IMPORTANTISSIMA della mia vita, al mio padre adottivo Danny Mito, da poco diventato padre di due splendidi gemelli.
Infatti i gemelli (Edmund ed Emilie) qui citati sono un piccolo cameo a loro! >w<
Vorrei anche precisare che i luoghi qui citati sono esistono realmente! Ripeto, non voglio impossessarmi di diritti ne niente, ci mancherebbe, ma faccio per farvi capire che i personaggi si muovono in contesti reali... Bene, detto questo... Vi saluto!
Al prossimo capitolo! <3
Kiss,
Micheila


[*] Il Claddagh altro non è che l'anello di fidanzamento e matrimonio tipico Irlandese. In passato utilizzavano questo al posto delle fedi. Bhe, mi piace questa idea del matrimonio (l'unica, sia ben inteso) che basti un solo anello per la vita ed il Claddagh ne è la prova.

[**]Bizzi&Partners Development sono una società abbastanza famosa a New York, esistente e tutt'ora nel campo architettonico!  

   
 
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