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Autore: H a n a e    23/03/2015    5 recensioni
STORIA SOSPESA
Quasi tre settimane fa mentre guardavo per l'ennesima volta un episodio di Naruto ho pensato:
"Ma il loro matrimoni come sono stati?"
E così sono qui a scrivere una raccolta su come secondo me sono andati i loro matrimoni:
#1. Shikamaru/Temari
#2. Sasuke/Sakura
#3. Naruto/Hinata
#4. Kiba/Hanabi
#5. Neji/Tenten
#6. Suigetsu/Karin
#7. ?
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Kiba/Hanabi, Neji/TenTen, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Shikamaru/Temari





 
“Allora? Sei pronta?” chiese dalla stanza accanto Shikamaru
“No! E non provare ad entrare!” gridò in risposta Temari dalla loro camera da letto
“Che seccatura” se la sua ragazza era sempre stata una seccatura in questo periodo lo era di più, soprattutto quel giorno, il giorno delle loro nozze.
Erano ore che era chiusa dentro quella stanza insieme a Sakura ed Ino per sistemarsi, neanche dovessero cucirlo il vestito, lui si era vestito in un attimo, aveva impiegato solo qualche secondo in più a sistemare la solita ananas che aveva sulla testa.
Il Nara si era sdraiato sul divano con la testa poggiata sul bracciolo del divano e le mani dietro il capo per sorreggerlo, come al solito stava pensando e ripensando ad una marea di cose, come per esempio al giorno in cui Temari aveva scelto il vestito, o meglio alle settimane che aveva impiegato per scegliere un benedetto abito che tra l’altro lui non aveva neanche potuto vedere.
‘Che seccatura’ pensò sbuffando per l’ennesima volta, poi gli venne in mente il giorno in cui lui le aveva chiesto di sposarlo, esattamente cinque mesi prima
 
“Nara!” gridò la giovane della Sabbia
“Che c’è” chiese lui dal divano, quel giorno era una calda giornata di giugno e lui come al solito passava la giornata a dormire o guardare Temari che si dava da fare in giro per casa.
Gli piaceva vederla all’opera in faccende quotidiane come pulire la casa o cucinare, rendeva la loro vita abbastanza normale e poi non lo faceva sentire solo, era un modo per non pensare ai problemi che non mancavano mai.
Lei era tutto il contrario di lui, sempre attiva e pronta a fare nuove esperienze o nuove cose, mentre lui sempre sul divano a dormicchiare o guardarla lavorare, ovviamente quando non era in servizio anche lui.
Però quel giorno era più seccatura del solito:
“Dimmi dove hai messo il mio ventaglio!” gridò lei venendo infuriata vicino al divano
“E io cosa ne dovrei sapere, sei tu che metti in ordine la casa” replicò lui stiracchiandosi le braccia
“Non provocarmi Nara o sono guai, dimmi subito dove hai nascosto il mio ventaglio”
“Ti ripeto che non so dove lo hai messo e poi non dovresti usarlo, ricordi l’ultima volte che lo hai usato qui in casa? Oppure serve che ti rinfreschi la memoria?” disse lui sbadigliando e alzandosi per fronteggiarla, nonostante lui fosse molto più alto di lei in qualche modo la ragazza riusciva ad intimorire tutti con un solo sguardo, per non parlare di quando aveva in mano il suo ventaglio
“Sta zitto e aiutami a cercarlo” rispose lei acida spingendolo mentre passava per andare a cercare la sua arma.
Shikamaru per evitare altre seccature da parte della seccatura si mise a cercare il ventaglio con lei, o meglio a seguirla e fingendo di cercare, il divertimento lo voleva lasciare a lei e se l’aiutava allora non era servito a niente nasconderlo.
“Trovato?” l’aveva seguita fino alla camera da letto e si era appoggiato allo stipite della porta con le braccia incrociate ad osservala mentre apriva cassetti (tra l’altro troppo piccoli per il suo ventaglio) e armadi.
Dopo snervanti minuti di ricerca per lei, trovò finalmente quel benedetto ventaglio e mentre lo tirava giù da uno scaffale un oggetto dalla forma quadrangolare le cadde sul petto per poi finire sul pavimento.
Lasciò stare il ventaglio e raccolse la piccola scatolina di soffice velluto blu, mentre stava per aprirla le mani di Shikamaru le bloccarono le sue e le sottrassero la scatolina facendo girare la bionda.
In un attimo Shikamaru si era inginocchiato per terra ed aveva aperto la confezione rivelando un sottile anellino d’argento con un piccolo brillantino incastonate nel centro che infilò nell’anulare della sua ragazza, tutto questo sotto lo sguardo attento e sbalordito di Temari:
“Tu Temari, vuoi sposarmi?” la biondina si portò le mani alla bocca e subito dopo gettò le braccia intorno al collo del Nara e gli stampò un bacio appassionato sulle labbra che lui  prontamente la strinse a se in un abbraccio e ricambiò il bacio
“Si, si stupido pigrone!” rispose lei più felice che mai staccandosi da lui per rispondere
“Ma non azzardarti mai più a nascondere il mio ventaglio” disse tirandogli un cazzotto in testa
“Ahi! Ho capito, che seccatura” promise lui massaggiandosi la testa


Il Nara venne risvegliato dai suoi pensieri a causa del suono del campanello, qualcuno di molto scocciante si era attaccato al campanello e non voleva smettere e a Shikamaru non servì indovinare chi fosse.
“Naruto, la prossima volta che suoni questo campanello in questo modo userò il controllo dell’ombra e ti farò girare nudo per tutto il villaggio facendoti gridare che sei un idiota”
“Uh, qualcuno è nervosetto oggi” rispose Naruto
“Allora anche tu soffri di quella sensazione chiamata nervosismo” lo prese in giro Kiba
“Idioti” mormorò lui facendoli entrare
“Dove sono Temari, Sakura e Ino” domandò Naruto cercando per casa
“Sono nella camera da...” non fece in tempo a terminare la frase che Naruto aveva messo solamente la punta del naso nella stanza e ne era stato scaraventato fuori da un pugno talmente potente da averlo mandato fuori dalla finestra rompendo in mille pezzi il vetro, quello era senza dubbio un pungo di Sakura.
“Ehi amico, stai bene” chiese Kiba rotolandosi dalle risate nel vedere il nuovo Hokage messo K.O. dalla sua migliore amica
“Sta zitto pecorella” rispose lui massaggiandosi la schiena
“Ridi solo perchè non hai ancora provato un pugno di Sakura sulla tua bella testa di pecorella”
“Ehi, a chi hai detto pecorella Testa quadra” ringhiò l’Inuzuka in risposta
“Adesso basta” era intervenuto Sasuke che per quanto trovasse divertente vedere Naruto messo fuori gioco dalla sua ragazza, si stava veramente stufando dei continui battibecchi che c’erano fra quei due.
“Prima che mi distruggiate casa e che Temari mi faccia pulire iniziamo ad andare in chiesa che è quasi ora, le ragazze ci raggiungeranno dopo”
“Semmai mando Hinata a prenderle” propose Naruto
“No no non serve, so che hanno messo un sveglia per regolarsi a che ora uscire da casa e poi credo che dopo quasi un giorno di preparativi abbiano fatto” rispose Shikamaru
“Come vuoi tu” e chiusero il discorso uscendo di casa per avviarsi alla chiesa in attesa dell’inizio della cerimonia.
Nel frattempo le ragazze erano quasi pronte:
“Oh Temari, sei veramente stupenda” dissero Sakura ed Ino ammirando l’amica in abito nuziale
“Siete sicure che non posso usare il mio ventaglio?”
“Per la millesima volta no, ti si rovinerebbe il vestito” cercò di spiegarle Sakura nel modo più calmo possibile
“Ma se ci fosse un attacco? Io dovrei essere pronta a combattere”
“Non ti preoccupare” le ripetè Sakura seccata di ripetere quella conversazione per l’ennesima volta in cinque mesi
“E tu che ne sai? Potrebbe accadere di tutto oggi” continuò testarda la bionda
“Primo, non essere pessimista, secondo ci sarà Sakura con la sua forza, Io, Sasuke con lo Sharingan, Shikamaru con il controllo dell’ombra, Naruto con il Rasengan e non starò qui ad elencarti tutti quelli che possono utilizzare tecniche ninja senza avere bisogno delle armi” le disse Ino cercando di rassicurarla, aveva capito che Temari era davvero agitata
“Temari, guarda che è normale essere nervosi il giorno del proprio matrimonio” Ino le si era avvicinata e le aveva stretto la mano nelle sue per darle forza in qualche modo e rassicurarla del fatto che tutto sarebbe stato perfetto
“Io non sono nervosa!” sbottò lei scostando la mano
“Ok, adesso andiamo che siamo già in ritardo” concluse il discorso la rosa.
In dieci minuti le tre kunoichi si trovavano di fronte alla chiesa che era stata preparata per la grande occasione, Sakura ed Ino entrarono per prime lasciando Temari fuori in preda al panico.
Qualche secondo dopo uscì Gaara che avrebbe accompagnato Temari all’altare, quando la vide quasi si commosse nel vedere la sua sorellona finalmente felice e in abito da sposa.
“Ehi sorellona, come ti senti” le domandò prendendola sotto braccio
“Perchè ti sembro nervosa?” chiese lei nel suo solito tono scontroso
“Guarda che non serve che fingi con me, sono tuo fratello”
“Sta zitto” anche al suo matrimonio Temari non sarebbe cambiata, sarebbe rimasta la solita scontrosa di sempre.
Salirono le scale della Chiesa in silenzio fino a quando Temari non decise di parlare:
“Gaara...”
“Che c’è” si voltò verso di lei per incrociare i suoi occhi verde acqua come i suoi, unica cosa che avevano in comune
“Mi prometti che non mi farai cadere?”
“Questo mai”
“Allora tienimi forte perchè le gambe non mi reggono”
“Sono qui e ci sarò sempre”
“Grazie...” disse in un sussurro, lei non era di certo il tipo che ringraziava
Quando entrarono tutti si voltarono verso di loro e rimasero sbalorditi dalla bellezza di Temari, persino Shikamaru rimase a bocca aperta, la musica nuziale partì e i due fratelli avanzarono con passo deciso, almeno da parte di Gaara, Temari invece era stata presa da una strana sensazione che non aveva mai provato: per la prima volta la ragazza provò quella sensazione chiamata panico.
Ancora qualche passo e sarebbe salita sull’altare accanto a Shikamaru.
Il Nara osservava a bocca aperta Temari che non era mai stata così bella, non che non lo fosse normalmente con quei suoi splendidi occhi verde acqua, quei morbidi capelli biondi, quelle labbra sottili e rosee per non parlare del suo corpo.
Il vestito che indossava era bianco come tutti i vestiti da sposa, con delle maniche lunghe fatte di pizzo e leggermente trasparenti, una scollatura a barchetta con il busto ricamato ed unito alla gonna della stessa fantasia che ricadeva morbida sui suoi fianchi, lo strascico non era troppo lungo e da quello che poteva vedere Shikamaru le scarpe non erano molto alte.
Anche Shikamaru venne preso da un momento di panico, ma una voce nella sua testa lo tranquillizzò, o meglio due:
“Shikamaru, stai tranquillo, andrà tutto bene”
“E’ come se stessi giocando a scacchi, stai facendo la mossa giusta”
Quelle voci, le voci di due uomini che avevano reso la sua vita così come era adesso: suo padre e il maestro Asuma erano li, anche se non fisicamente a dargli coraggio; due mani immaginarie gli si appoggiarono su entrambe le spalle e gli sembrò di rivederli, entrambi con il sorriso sulle labbra ed un espressione di orgoglio stampata in faccia che lo fecero tranquillizzare.
In un attimo se la ritrovò accanto a se, con le dita intrecciate nelle sue, la cerimonia durò poco, almeno a quanto risultava a Shikamaru, era talmente nervoso che seguiva a malapena il prete
 “Vuoi tu Shikamaru Nara prendere come tua legittima sposa la qui presente Temari della Sabbia, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?”
“Si, lo voglio”
“E tu, Temari della Sabbia, vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Shikamaru Nara, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finchè morte non vi separi?”
“Si, lo voglio”
“Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie” poi si voltò verso Shikamaru: “Puoi baciare la sposa”
Ed il bacio che si diedero fu talmente intenso che quel Baka di Naruto fischiò e disse che si trovavano in chiesa e quel tipo di comportamento non era permesso ma per fortuna venne interrotto da una gomitata di Sakura.
Finito il loro bacio si diressero tutti al ristornate per festeggiare insieme e a fine serata una volta tornati a casa fu logico che finirono dritti nel letto
“Temari” la chiamò Shikamaru
“Dimmi” rispose lei accarezzandogli il viso
“Vuoi avere un figlio con me, questa notte?” e la ragazza sorrise con uno di quei sorrisi che solo lei sapeva regalargli e lo baciò, la solita seccatura
“E se ti dicessi che ne avessi già uno proprio qui dentro” rispose indicandosi la pancia
“Allora direi che è perfetto”
Il maestro Asuma aveva proprio ragione, aveva appena fatto scacco matto e vinto quella battaglia chiamata amore.







 
Angolo autrice:
Ciao mondo!
Allora, eccomi di nuovo qui
nel fandom di Naruto,
in questa raccolta tenterò l'impresa
di scrivere cosa è successo nei matrimoni dei nostri eroi.
Ovviamente inserirò tutte le coppie,
anche se non so in quale ordine.
Per iniziare mi scuso per i titoli davvero penosi ma non ne riesco a trovare,
perciò se voi avete qualche idea sarò felice di ascoltarla.
Spero che l'idea vi piaccia
e chi mi facciate sapere cosa ne pensate.
Un bacione,
Leilah


P.S. La parte scritta in corsivo sarebbe un flashback
   
 
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