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Autore: _ter87_    25/04/2015    0 recensioni
Otto ragazzi partono insieme per le vacanze estive. Tra litigi e amori nasceranno storie e ne finiranno altre. Ma non sempre quello che succede è come sembra..
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Inizialmente, Harry rimase sconvolto a quel gesto e sbarrò gli occhi sorpreso, ma lo era più da se stesso forse, perché quel bacio avrebbe dovuto fargli quanro meno senso, invece -scoprì quasi subito- gli stava piacendo decisamente più del necessario. Quasi fosse quello che stava aspettando da quel ragazzo, come se quel bacio lui lo volesse più di ogni altra cosa, prima di andarsene via da lì.

Alzò anche le braccia, lasciando che le propie mani si posassero sulle sue spalle e gliele strinse appena, lasciando che i propri occhi si chiudessero lentamente, lasciandosi andare a quel bacio. Fu pochi istanti dopo però, che il ragazzò trasalì riaprendo gli occhi e spingendo, senza troppa forza, via il ragazzo che restò a guardarlo a bocca aperta, confuso ora..visto come si era comportato fino a quel momento. La confusione sul viso di Luois ben presto si tramutò in tristezza ed abbassò il capo, sospirando e portando una mano a grattarsi leggermente il collo, nell'imbarazzo più totale.

-"Harry..scusami, io non so cosa.."-

-"No"- rispose però lui, con voce forse troppo acuta e in modo troppo veloce. -"cioè, voglio dire.."- si riprese poi, abbassando di poco il tono -"non c'è bisogno che ti scusi non..non è successo niente in fondo"-.


 

Non è successo niente. Queste parole rimbombarono per le due ore successive all'incontro nella testa del francese.

Quindi per lui quel bacio non aveva avuto nemmeno il significato più minimo. No, non aveva significato niente nella maniera più assoluta. Cosa avrebbe fatto adesso? L'indomani il riccio sarebbe partito, e lui non l'avrebbe rivisto mai più. Dopo un rifiuto del genere qualsiasi persona sana di mente avrebbe rinunciato, ma non lui..non Louis. Lui doveva parlare con quel ragazzo perché lo aveva sentito, lui aveva ricambiato..lo stava quasi stringendo, poi la paura aveva preso il sopravvento. Sospirò, portandosi le mani a stringere i capelli. Aveva fatto un bel guaio probabilmente, ma forse non tutto era perduto..ci voleva un'idea, e quell'idea gli passò avanti proprio dieci minuti dopo..

Stava camminando lungo il viale del Sole, quando..

-"Lou?"- si sentì chiamare. Inizialmente pensò si trattasse di Harry e si girò così velocemente che sentì un 'crack' nella zona del collo ma non ci diede peso. Rimase però deluso quando vide che non era affatto Harry, ma Liam, il più grande del gruppo. Lo salutò e l'altro gli si avvicinò a passo di corsa, raggiungendolo subito.

-"Sembri abbattuto amico, qualcosa non va?"- gli chiese, non potendo ovviamente sapere cosa era successo solo poche ore prima. E non sapendo Louis fin dove potesse spingersi a parlare con il ragazzo, decise di rimanere in silenzio. Insomma, quella era una cosa tra lui ed Harry, non aveva nessun diritto di andarla a sbandierare ai quattro venti, soprattutto se non conosceva il pensiero del riccio riguardo l'argomento. 'Anche se, considerando come ti ha mandato via non devono essere proprio belli..' disse però improvvisamente una voce dentro la sua testa. Lui la scosse come a volersene liberare e Liam notò quel gesto e aggrottando le opracciglia, poggiò una mano sulla sua spalla.

-"Posso offrirti un caffè?"- disse semplicemente, Louis non controbattè più.


 

E mentre Louis si decise finalmente a confidarsi con qualcuno, Perrie sentì di avere lo stesso bisogno. Per sfogarlo scelse Zayn ovviamente, il suo migliore amico. Quello che la bionda non sapeva però, era che il pakistano al momento si trovava più o meno nella sua stessa situazione. Da quella sera non aveva più parlato con Liam, il clima all'interno del gruppo era sempre più teso anche se nessuno osava chiedere i motivi e la sera prima addirittura avevano quasi raggiunto lo stadio finale. Liam gli aveva dato contro, e se non fosse stato per Niall se ne sarebbe tornato a Londra con tanti cari saluti..

Da bravo amico qual era però, lui accettò senza esitazione alcuna l'invito della ragazza, rendendosi così disponibile ad ascoltarla e si trovarono nel bar all'incrocio, poco lontano da casa. Si sedettero, ordinando un'aranciata amara per lei ed una coca-cola con ghiaccio per lui. Il caldo si faceva sentire già nonostante fossero appena le 9 del mattino, e cercando di reprimere uno sbadiglio, Zayn si obbligò ad ascoltare la ragazza..

Ma i suoi pensieri, lo sapeva dal principio sarebbe successo, continuavano a cadere sul ragazzo dagli occhi nocciola. Perché non poteva semplicemente non pensarci e vivere in pace? Perché quelle parole, quello sguardo, dovevano continuare ad importunarlo sempre nei momenti meno opportuni. La loro non sarebbe mai stata una relazione possibile. E non perché a lui non piacessero i ragazzi, perché qualche eserienza l'aveva avuta, bensì perché erano amici. E se la loro amicizia fosse stata rovinata per sempre se le cose fossero andate male?

'Ma se fossero andate bene, invece?' gli suggerì poi una voce, facendolo trasalire. Fu in quel momento che vide la ragazza di fronte a se parlare ancora. Era uscito per lei, per ascoltarla e consigliarla, stupido..stupido Zayn. Ma quando aveva smesso di farlo? La vide bloccarsi e guardarlo. Accidenti, e adesso?

-"Tu cosa ne pensi?"- gli chiese lei, attendendo come ovvio che fosse, la sua risposta. Il pakistano deglutì, ponderando per bene sulle parole da dirle..non aveva ascoltato nemmeno una parola, ma aveva comunque capito il fulcro del discorso. Niall.

-"Ti piace Niall?"- provò allora lui, riuscendo solo a guadagnarsi un'occhiataccia da parte della bionda.

-"E' quello che sto dicendo da quando ci siamo seduti qui, Zayn"- rispose lei, facendolo arrossire per l'imbarazzo. Stavolta l'aveva fatta grossa..doveva solo ascoltare la sua migliore amica, ma perché non lo aveva fatto? Sempre per il solito motivo, Liam e la sua stupida confessione!

-"Perrie..scusami, io..non so cosa..ti stavo ascoltando però, te lo giuro!"- a quella giustificazione la bionda sorrise, avrebbe fatto meglio ad evitare di dirle certe parole, pensò, prima di lanciare uno sguardo sconfitto al ragazzo.

-"Che cosa ti succede, Zay?"- chiese, accettando il fatto che per quella giornata non avrebbe risolto i propri problemi. Immediatamente il pakistano si rizzò a sedere, guardando verso la ragazza quasi terrorizzato. Non che non volesse parlarne con lei, era solo che non si aspettava quelle parole da lei, e poi..beh, non voleva parlarne con lei.

-"Cosa dici, Per? Non succede nulla.."- rispose forse un po' troppo velocemente, tanto che la bionda aggrottò le sopracciglia, per nulla convinta dalle sue parole. Si portò con il busto leggermente in avanti allora, sovrastando di poco il tavolo ed avvicinando il viso a quello dell'altro.

-"Zay"- ripeté, ora con un tono di voce leggermente più basso ma tendente al nervoso -"che cosa succede?"-

Il ragazzo la guardò senza rispondere, deglutendo appena e pensando intanto a cosa potersi inventare per togliersi da quel pasticcio nella quale si era cacciato da solo. A quel punto però lei, aspettandosi quella reaione da parte del ragazzo, come giusto che sia, passò alle minacce.

-"Vorrà dire che dirò a tuo padre che stai frequentando un corso di canto di nascosto."- mormorò, guardandosi con una finta aria d'indifferenza le unghie. Zayn quasi si strozzò con ciò che stava bevendo e la guardò in tralice, incrociando le braccia al petto.

-"Questo si chiama ricatto"- rispose stizzito, piegandosi leggermente verso il lato destro, come a volerle dare le spalle.

-"Io lo chiamerei scambio equo, amico mio"- rispose lei pronta con una risatina, alzando appena le spalle.

E fu lì, in quel modo, che per la prima volta Zayn espose i propri sentimenti riguardo Liam. Il suo provare qualcosa per lui sicuramente oltre l'amicizia, il suo sentire le farfalle nello stomaco ad ogni incrocio di sguardi, la felicità provata nel sentire quelle parole, pochi giorni prima..

Quando finì di raccontare, guardò quasi spaventato verso l'amica, aspettando una sua reazione che non tardò ad arrivare, anche se non fu proprio quello che si aspettava...

-"Finalmente!"- furono le sue prime parole, seguite da un piccolo applauso felice. Zayn rimase a guardarla a bocca aperta, che cosa voleva dire? Forse sapeva? O magari sospettava solamente..

-"Come.."- iniziò allora, ma lei lo bloccò praticamnte subito, alzando una mano e sbattendogliela quasi in faccia.

-"Amico, si vede che vi volete entrambi. Mi domando solo come mai si sia deciso a dichiararsi soltanto adesso.."- aggiunge poi portandosi un dito al mento, pensierosa. Zayn era senza parole. Com'era possibile che lei avesse capito quello che a lui non era stato chiaro fino a quel momento? Stando alle parole dell'amica a quel punto lo avevano capito tutti..certo, tutti tranne chi davvero lo doveva capire. Si sentiva confuso il povero ragazzo, e avrebbe tanto voluto trovarsi da solo in quel momento in modo da ripensare a quella discussione cercando di trovarci un senso, ma ormai era con lei e non poteva di certo lasciarla sola solamente per un suo capriccio! Oltre a questo però, altro lo aveva mandato in confusione. Quel 'si vede' che lei aveva detto..si morse il labbro. Allora se davvero era così evidente lui aveva fatto solo la figura del cretino per tutti quei giorni? Ma soprattutto..cosa avranno pensato i suoi amici di Liam, e di lui? Era stato un vero stupido.


 

Si sentì preso improvvisamente dalla disperazione più totale e chiuse gli occhi, stringendosi le tempie con entrambe le mani. Li riaprì solo qualche istante dopo, puntandoli in quelli chiari della ragazza di fronte a se che lo stava ancora guardando, cercando di capire come potesse sentirsi in quel momento il pakistano. Non ci sarebbe riuscita nemmeno volendolo con tutte e sue forze, questo lo sapeva bene..bevve quindi un sorso del suo caffè, posando con grazia la tazza sul piattino e guardandolo intanto in tralice. Avrebbe voluto chiedergli cosa gli stesse passando per la mente, se poteva aiutarlo in qualche modo..ma non voleva sembrare una rompiscatole, no di certo! Era una ragazza intelligente quando voleva, e sapeva perfettamente quando era il caso di fermarsi. Quello era decisamente il caso, ma non se la sentiva di starsene in disparte, soprattutto quando era stata in grado di capire le vere intenzioni di Jade. E quello che aveva visto nel corso dei mesi le aveva dato la certezza che, in quel caso, avrebbe dovuto aiutare più che lasciar perdere.


 

Rimasero in silenzio ancora per qualche secondo. Fu Zayn a romperlo, guardando Perrie con sguardo quasi assente.

-"E tu?"- disse solamente, abbassando gli occhi a guardare il tavolo. La ragazza non capì al volo ed aggrottò le sopracciglia, mantenendo quel silenzio che le stava facendo compagnia da qualche minuto ormai.

-"Tu.."- riprese Zayn -"mi stai dando dei consigli, mi dici cose..ma tu perché non li segui? Perché non parli con Niall riguardo i tuoi sentimenti?"-.

Perrie rimase di stucco. Come erano tornati a parlare di quello? Pensava che i ruoli fossero ormai invertiti e che toccasse a lei consolare lui. Non si aspettava certo che se ne sarebbe uscito in quella maniera, senza preavviso..

-"Io..non..questo non è quello che noi.."-

-"Tu mi hai chiesto di uscire per parlare di qualcosa, no? Io credo che questo qualcosa sia proprio quello che tu provi per Niall, sbaglio forse?"- e no, affatto. Era esattamente per quello che la ragazza lo aveva chiamato. Il problema era che ora, trovandosi finalmente faccia a faccia con qualcuno per parlarne, lei non se la sentiva più di farlo. Panico? Ne aveva, oh si. Aveva paura che in qualche modo Jade sarebbe venuta a saperlo, che si sarebbe vendicata di lei nel modo più orribile per aver solo pensato di dire qualcosa del genere al suo fidanzato, anche se in fondo era stata lei stessa a rivelargli i sentimenti della ragazza che, aveva scoperto poi, lui ricambiava..

E un leggero sorriso nacque sulle sue labbra a quel pensiero, ma morì subito perché no, lei non poteva farlo. Per il bene di Niall, del gruppo e soprattutto suo, doveva smetterla di pensare a lui. Sapeva che lo avrebbe amato ancora a lungo, ma lei era fatta così..metteva sempre la felicità degli altri al primo posto. Ed era una cosa questa, che aveva imparato nel corso degli anni, sfruttando -ahimè- le persone al liceo.

-"Zay, il fatto è.."- iniziò, sospirando e lasciandosi intanto cadere con la schiena contro la sedia -"che non.."- avrebbe dovuto dirgli tutto? In fondo era il suo migliore amico e non meritava quel trattamento, anche se..

-"non c'è nulla per davvero, Zay..ho già risolto tutto da sola!"- non riuscì a dire la verità. Si vestì di un finto sorriso e conclusero in quella maniera quella passeggiata improvvisata.

Sarebbero passati, lo avrebbe dimenticato e tutti sarebbero stati felici per sempre. Tutti, tranne lei..


 

-"Cosa stai cercando di dirmi, Louis?"- Liam e Louis intanto al contrario degli altri due ragazzi, stavano ancora parlando. In realtà il francese aveva cercato di evitare la cosa il più a lungo possibile, finché non erano finiti a parlare del tempo. E a quel punto non poteva più tergiversare...

-"Ecco..vedi Liam, non è facile.."- aveva deciso di fidarsi un po' di più delle persone. Di cercare di fare qualche amicizia al di fuori della sua schiera di clienti, -quasi tutti bambini, tra l'altro- e Liam gli sembrava la persona più adatta a lui. Restava il fatto però, che dire a qualcuno 'sono gay', non era mai facile.

-"Giuro che non ti mangio, per fortuna non sono ancora diventato un cannibale!"- disse dopo un po' il ragazzo a mò di battuta. Louis rise, ma non si tranquillizzò comunque.

Anzi, si sentì forse più nervoso ancora ed iniziò a respirare quasi a fatica, tanto che il ragazzo dagli occhi nocciola iniziò a spaventarsi, poi, d'improvviso, si bloccò. Prese un profondo respiro -e qui Liam sospirò di sollievo perché, insomma..era ancora vivo!- e gli scappò una leggera risatina nervosa prima di iniziare a torturarsi le mani, e.. 'mi..mi piace Harry' sussurrare, talmente piano che l'altro dovette farsi più avanti per cercare di sentirlo.

-"Potresti ripetere per favore?"- sussurrò allora lui a propria volta, facendo ridere l'altro e riuscendo finalmente a farlo sentire un po' più tranquillo.

-"Mi..mi piace.."- ripeté, guardandolo ora negli occhi e alzando leggermente la voce. Stavolta aveva sentito Liam, e 'oooh' disse, annuendo e rimettendosi dritto contro la sedia, incrociando braccia e gambe ed annuendo intanto. No, non aveva capito di chi il pittore stesse parlando ma decise di andarsene per un'idea e per esclusione optò per Danielle, pensando che il suo comportamento fosse dovuto al fatto che la ragazza era, per loro, la 'sua ragazza'.

-"Ascolta Lou, io..credo di doverti confessare una cosa. Vedi, lei non è davvero la mia ragazza!

In realtà siamo solo amici, lei finge per.."- ma il francese aveva smesso di ascoltarlo a metà frase. Con le sopracciglia aggrottate lo guardò per un po', fino a che..

-"No, Liam..credo che tu abbia preso un gran.."-

-"Tranquillo Lou! Non devi spiegarmi nulla. Parlerò io con Danielle!"- e a quel punto Louis quasi si strozzò con la sua stessa saliva, sbarrando gli occhi e prendendo a scuotere la testa in segno di diniego più e più volte.

-"Liam, Liam..frena ti prego. Non hai capito, io non parlavo di Danielle. Nemmeno ricordo chi è Danielle! Io parlavo di.."-

-"Eleanor?"- e no, non si sarebbe stato in silenzio molto presto. Il povero ragazzo scosse ancora il capo, alzando gli occhi al cielo mentre l'altro 'allora Perrie? Se è lei te lo sconsiglio, sai credo sia già innamorata di..' ma;

-"No! Non è nemmeno lei, potresti solo..smettila di dire i nomi di tutti i tuoi amici!"- sbottò, facendo bloccare Liam sul posto a bocca aperta. Sussurrò uno 'scusa' appena udibile non capendo davvero dove avesse sbagliato. Lui credeva di aiutarlo non voleva certo peggiorare la sua situazione! Però non capiva, aveva detto i noi di tutte le sue amiche e non era nessuna di loro..Jade aveva deciso di non nominarla nemmeno perché, beh..era la fidanzata di Niall! Allora chi..

Poi lentamente, una piccola consapevolezza si fece strada nella mente del più piccolo. Spalancò sempre più gli occhi guardando ogni istante più sbalordito il ragazzo. E riusciva a vederle Louis quelle parole che volevano uscire dalla sua bocca.

Iniziò a prepararsi psicologicamente a rispondere al milione di domande che sicuramente il ragazzo gli avrebbe fatto riguardo il perché, riguardo lui, e poi..

-"Non mi dira ora che invece è proprio Jade.."- e per poco il pittore non si buttò con la testa contro il tavolo. Ma davvero era stato così bravo a nascondere i propri sentimenti in presenza del riccio? O magari era stato Liam a non stare attento alle sue mosse..

Scosse ancora una volta, l'ennesima ormai, il capo e a quel punto Liam alzò le mani in segno di resa. Louis prese un respiro profondo;

-"Harry, Liam..mi piace Harry"-.


 

"Eeel, dove sei? El!"- Danielle credette di impazzire. Era alla ricerca della ragazza ormai da qualche minuto, aveva cercato in ogni angolo della casa anche due volte ed era ormai chiaro che non era lì. Dove poteva essere mai finita proprio ora che aveva bisogno di lei per una cosa seria?

-"Che cosa urli, Danielle?"- Niall uscì come un matto -e attenzione, lui non perdeva mai la calma!- dalla propria stanza vestito di tutto punto per il mare. E forse era proprio l'unico quella mattina, ad avere tutta quella voglia..

-"Credo che Eleanor non sia in casa, lo sai?"- disse ovvio, incrociando le braccia al petto. La ragazza sbuffò, guardandolo imbronciata.

-"Guarda che lo so anche da sola!"- disse, facendo solo arrabbiare maggiormente l'irlandese, che 'e allora che cosa urli ancora?' rispose stizzito, alzando di poco la voce. L'altra non rispose e il ragazzo, spazientito, andò verso la cucina dove prese una bottiglina di thè alla pesca prima di andare alla porta e uscire, lasciando la ragazza da sola in casa.

-"Accidenti a te, Eleanor!"-.


 

Eleanor intanto era, molto pacificamente, in giro per il centro della città a fare shopping. Era passata una settimana ormai, e lei non aveva fatto altro che stare in spiaggia e uscire di sera finendo però per fare sempre il solito giro insieme ai suoi amici. Aveva risparmiato tanto per quella vacanza e ancora non era riuscita a spendere qualche euro per se, questo non andava affatto bene! Nei giorni precedenti era riuscita ad adocchiare un negozietto davvero carino sulla strada principale e quella mattina appena sveglia aveva deciso di alzarsi, fare una doccia e dirigersi immediatamente lì. In verità aveva deciso di uscire presto perché ormai non sopportava più l'atmosfera che si era creata in quella casa. Gente che litigava di continuo o che si faceva dispetti, che razza di amici erano? Scosse il capo mentre camminava, aggiustandosi i grandi occhiali da sole neri che amava e spostandosi i lunghi capelli indietro. Sentì qualche fischio dietro di se a quel gesto ma non ci diede peso come ormai aveva imparato a fare e continuò a camminare, fino a raggiungere la propria meta. Tally-weijl era lì di fronte a se, fortunatamente aperto. Appena dentro si diresse subito verso i pantaloncini, ne aveva adocchiato uno in jeans decisamente carino e con una cintura ancora più carina e anche il prezzo non era affatto male! Dopo essersi fatta aiutare da una commessa per la ricerca della giusta taglia andò nel camerino non notando il ragazzo che proprio in quel momento passò fuori dal negozio..


 

Niall aveva deciso di non aspettare nessuno quella mattina. Si era alzato, preparato e sceso per andare in spiaggia sentendo il bisogno di starsene un po' per le sue senza nessuna fidanzata stressante, o amica bugiarda. Ma non c'era nulla a fare, qualsiasi cosa facesse, la bionda finiva per occupare sempre almeno la metà dei suoi pensieri. Ovunque andasse la vedeva, negli sguardi della gente, nelle piccole cose..

Addirittura gli era parso di vederla seduta al bar accompagnata da Zayn, ma non era possibile..Zayn era già sceso in spiaggia quella mattina, no? Aveva detto che andava lì presto anche lui..


 

Prima di andare in spiaggia però, aveva deciso di fare un giro per il centro. Doveva distrarsi, e quale metodo migliore se non spendere tutti i suoi soldi in cose futili? Iniziò dal negozio di scarpe a due piani. Lui le adorava, ne aveva un'infinità a casa. A volta il biondo era un po' come una ragazza..andava dietro alle mode, agli oggetti e ne comprava quantità esorbitanti anche se alla fine non usava o indossava nessuna di quelle cose. Trovò le scarpe da lui desiderate prima del previsto quella mattina e non soddisfatto, optò per il negozio di vestiti. Una bella camicia era quello che ci voleva..ma di quale colore poteva prenderla? A lui sarebbe piaciuta in verde chiaro, ma forse Perrie l'avrebbe preferita..si bloccò con la mano a mezz'aria dal prendere una camicia azzurra e la lasciò andare immediatamente come scottato. Ancora una volta, quella ragazza stava avendo la meglio. Doveva fare qualcosa il prima possibile se non voleva finire col morire per lei, assolutamente! Annuendo al manichino -e meno male nessuno lo vide- strinse la mano a pugno, addentrandosi nel negozio fino ad arrivare al reparto camicie classiche. L'avrebbe presa bianca, o nera. Il nera lo sfinava e per lui che non era proprio un figurino come Harry o Zayn, era decisamente l'ideale.

-"Scusi, una 44 di quesa camicia per favore, l'avete?"- ecco, bravo Niall. Bisogna che inizi dalle piccole cose, si disse, prima di entrare nel camerino a provare il suo prossimo acquisto.


 

Liam era rimasto a bocca aperta solo per pochi secondi alla confessione del ragazzo. Insomma, doveva ammettere che effettivamente Harry era davvero un bel ragazzo e sfidava chiunque fosse gay, tranne lui, ovviamente, a resistergli. Quello che lo sorprese di più era il fatto che..accidenti! Anche lui era gay. E Zayn ci era stato a contatto a lungo..

-"Ne hai parlato con Zayn per caso? Ti ha detto qualcosa, un suo pensiero personale, un.."- niente, non c'era nulla da fare..Liam aveva deluso Louis su tutta la linea! Dov'era lo stupore, le domande, il 'ma sei impazzito?' ? Davvero tutto quello che sapeva dire era..quello?

-"No, Zayn non lo sa. Perché avrei dovuto..."- riuscì solo a dire prima di essere nuovamente bloccato da Liam che 'allora lui non lo sa' disse felice, battendo quasi le mani come un bambino che vede il Natale materializzarsi prima del tempo. Louis era sempre più confuso, ma non aveva il coraggio di fargli domande per paura delle risposte che lo avrebbero lasciato di certo più confuso.

-"Ehm..s-si, bene..Liam, oh, io ora devo proprio andare. E' davvero tardi, e.."-

-"Aspetta!"- gli gridò però Liam, alzandosi dopo di lui ed allungando una mano a prenderlo dal braccio.

-"scusami"- riprese -"è che..lascia stare, non importa. Mi dicevi che ti piace Harry, giusto?"- sembrava tornato alla normalità il ragazzo e lentamente il pittore annuì guardandolo, anche se non fidandosi al cento per cento.

-"Lui lo sa?"- eccola lì. La domanda che voleva sentire per ultima era invece arrivata per prima, e non se la sentiva ancora di raccontare tutto al ragazzo, così scosse il capo decidendo poi per una mezza verità....


 

..... -"e questo è tutto"- concluse il francese, ma non era affatto tutto. Si era accertato per bene di non farsi scappare nulla che avesse a che fare con il bacio che, lo aveva capito solo ora, non avrebbe mai dovuto dare al ragazzo. Era sempre stato questo il problema di Louis, si buttava subito a capofitto in ogni cosa e soprattutto quando si trattava di ragazzi carini. Non aveva pensato nemmeno per un secondo che al ragazzo avrebbe potuto non piacere, che lui lo vedeva solo come un amico. No, per lui contava solo il fatto che voleva baciarlo in quel momento, nient' altro. In sua difesa però, avrebbe potuto dire che il riccio gli aveva mandato dei segnali sbagliati, ad esempio..perché non si era spostato al momento del bacio? Avrebbe potuto spingerlo via, eppure non lo aveva fatto e forse era stato questo l'errore di Louis, credere che da quel gesto potesse uscirne un significato diverso. Ascoltò le parole che Liam gli disse dopo, i suoi consigli e dopo aver pagato i caffè - -"per oggi offro io, Liam, mi hai ascoltato quasi due ore!"- - decise che era ora di mettersi a lavoro. Quel giorno avrebbe fatto disegni anche di mattina, c'era bel tempo e per strada ci sarebbe stata tanta gente! Almeno questa sarebbe stata la scusa che avrebbe usato, in caso di strane domande.


 

Quella giornata era iniziata bene per Harry, finché non si era imbattuto in Louis su quella spiaggia, quella mattina. Cosa ci faceva lì? Lo stava aspettando? Lo stava seguendo? Forse lo aveva fatto ogni giorno da quando erano lì! Cos'altro sapeva di lui? Ma soprattutto..quel bacio, al quale non riusciva a smettere di pensare..chi glielo aveva dato il permesso? Come aveva osato.. 'tu però non ti sei spostato affatto, Harry' quella vocina, prima o poi l'avrebbe tirata fuori dalla propria testa e fatta fuori. Spuntava sempre nei momenti peggiori, e sempre con parole che il ragazzo non voleva ascoltare..quella volta però si bloccò a riflettere e si, la vocina aveva ragione. Non si era spostato affatto. Non era uno scemo, aveva capito benissimo cosa stava per succedere eppure, non lo aveva evitato. Anzi, ad un certo momento aveva perfino chiuso gi occhi, quasi si stesse godenso quel bacio con quel ragazzo francese dalle labbra sottili, e morbidi, che combaciavano perfettamente con le proprie, e..oh insomma, Harry! Si schiaffeggiò da solo sulla testa e sbuffò, calciando un sassolino innocente che si ritrovò di fronte ai piedi e continuando la sua camminata. Da quando era lì? Forse proprio da dopo il bacio..ma non riusciva a tornare a casa. Avrebbe trovato tutti i suoi amici e loro avrebbero capito subito che c'era qualche problema e non l'avrebbero lasciato in pace finché non avesse parlato. E lui non voleva parlare.

Non subito almeno, ma forse neppure dopo.


 

Quella mattina, complice forse il fatto che fosse l'ultima giornata lì a Bibione, ognuno dei ragazzi aveva da fare, aveva bisogno di essere consolato o ancora, voleva rimanere solo. L'unica che sembrava immune a quella strana epidemia era Jade che, felice come una Pasqua, se ne stava in ammollo da ormai una buona mezz'ora. Anche lei era scesa da sola in spiaggia, ma al contrario di qualcun altro lei lo aveva fatto per non doversi subìre i problemi degli altri. Erano così fastidiosi, e lei non aveva tempo da perdere con loro!

-"Ora tanto sono io la cattiva, certo. Ho messo in imbarazzo la povera Perrie"- disse dopo un po' parlando da sola, girandosi intanto e stendendosi in acqua galleggiando perfettamente e tranquillamente, convinta di averceli tutti in pugno. Forse era stata cattiva, ma nessuno aveva pensato di difendere Niall da lei però, quando anni fa ne era innamorato, vero? No, all'epoca avevano tutti paura di quella sciacquetta.

-"Oh, ma adesso le carte in tavola sono cambiate. La biondina ha bisogno di capire cosa vuol dire servirsi delle persone, farle sentire piccole. Io starò anche sfruttando Niall per i suoi soldi, ma almeno gli voglio bene davvero!

-"Ah..molto presto verrà cacciata dal gruppo, ne sono certa"-

Ne era certa..ma non aveva considerato Jade, che qualcuno sarebbe potuto scendere da casa e raggiungerla, sentirla addirittura..ed era proprio quello che era appena successo. Ed a sentirla era stata l'ultima persona persona al mondo che doveva farlo..Niall.

   
 
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