La fine dell'avventura
"Harry..."
Quando incrociò lo sguardo della sua amica, i suoi piedi, che
fino a quel momento sembravano tutt'uno con il freddo pavimento di
pietra, iniziarono a muoversi da soli, sempre più veloci verso
il punto dove si trovava Hermione, affiancata da uno stupitissimo Draco
che cercava un senso a ciò che stava accadendo.
Potter, in preda a chissà quali problemi mentali, avanzava con
le braccia distese verso di loro, mormorando qualcosa di
incomprensibile.
Solo quando gli fu proprio di fronte poté capire che la parola
che continuava a ripetere era il nome della ragazza che aveva a fianco.
"Hermione" urlò infine con tono incredulo, e dopo averla
abbracciata forte, la sollevò da terra ed iniziò a farla
volteggiare.
"Mio Dio Hermione, quanto mi sei mancata! - le disse dopo averla posata
di nuovo a terra mentre la stringeva in un abbraccio stritolatore -
Credevo di averti persa per sempre! Ti ho vista sparire ieri in
infermeria... Ma come avete fatto?".
"Non ne ho la più pallida idea! Anzi non credevo di essere di
nuovo visibile, visto che ieri sera la maledizione si è
completata, investendoci di nuovo con la luce che ha fatto iniziare
tutto..." gli rispose confusa.
"Forse - intervenne Draco, lanciando uno sguardo omicida ad Harry e
strappandogli dalle braccia la SUA ragazza per stringerla a sé -
ieri la maledizione invece di completarsi si è spezzata".
Ad Hermione non sfuggì l'atteggiamento di Draco, ma in fondo,
tornando in mezzo alla gente, una parte del vecchio Malfoy era
riemersa, con tutta la sua possessività. Questo in realtà
non le dispiaceva, perché in un certo senso la faceva sentire
una persona importante per il suo ragazzo.
"Venite ora - disse Harry guardandoli con aria scettica - andiamo a
trovare Blaise in infermeria, gli farà sicuramente piacere
sapere che siete di nuovo tra noi!". E si girò percorrendo a
grandi passi la distanza fino all'entrata della Sala Grande, dove
però Ron, con le mani in tasca ed un atteggiamento di sfida, sbarrò il cammino ai tre ragazzi.
"Allora siete tornati!". Poi si rivolse ad Hermione: "Che c'è da
sola con lui non ti divertivi abbastanza?" disse indicando Draco con un
cenno del capo.
Senza pensarci un secondo, Draco gli mollò un pugno sul naso che
lo fece cadere a terra e gli procurò una forte emorragia.
"Non ti azzardare mai più a parlare in questo modo alla MIA
ragazza!" gli disse con tutta la cattiveria che sentiva in quel
momento, scavalcando il corpo di Ron disteso a terra, e stringendo
forte a sé Hermione in un'ostentazione di possesso in puro stile
Malfoy.
Entrando in infermeria trovarono Blaise ancora incosciente e restarono
a vegliarlo finché Madama Chips non si accorse di loro e
mandò subito a chiamare la preside.
La McGranitt apparve poco dopo sulla soglia. "Signor Malfoy, Signorina
Granger!" esclamò al colmo della gioia e trattenendosi a stento
dall'abbracciarli.
Nel giro di qualche minuto però ritrovò il contegno ed il suo consueto cipiglio severo.
"Bene ragazzi, seguitemi nel mio ufficio. Avete veramente tante cose da
spiegarmi!" si avviò verso l'uscita, poi si girò ed
aggiunse: "Anche lei signor Potter!".
L'ufficio della preside era rimasto
esattamente come era ai tempi di Silente, tanto che si sarebbero potuti
aspettare di vederlo entrare da un momento all'altro.
Solo un particolare molto importante si era aggiunto all'arredamento:
il ritratto del vecchio preside che si trovava alle spalle della
McGranitt e che li fissava con un sorriso sereno sulle labbra e li salutava con la mano.
I ragazzi si accomodarono davanti alla scrivania della preside. Harry
stava su di una poltroncina di un vivace viola melanzana, mentre Draco
ed Hermione si erano accomodati su un divanetto azzurro cielo,
tenendosi per mano.
"Allora ragazzi, cosa avete da raccontarmi?" li interrogò la
McGranitt con sguardo severo ed inflessibile, davanti al quale i
ragazzi preferirono restare in silenzio.
"Niente? Va bene, vi rinfresco io la memoria. Allora, avete disubbidito
alle regole girando per il castello di notte..." e subito Draco ed
Hermione si girarono a guardare Harry " e non è stato Potter a
dirmelo - poi continuò - vi avevamo detto di informarci su tutto quello che vi
succedeva e non l'avete fatto, lei signor Potter con la sua bella
messinscena ha gettato nel panico l'intero castello, voi due insieme al
signor Zabini siete fuggiti da scuola, avete affrontato un viaggio
lunghissimo e pieno di pericoli, riportando qui il vostro compagno
più morto che vivo... Beh direi che ho detto tutto. E che non
solo è abbastanza per espellervi da scuola, ma forse anche per
mandarvi ad Azkaban!" terminò la preside quasi urlando, visto
che durante tutto il suo monologo la sua voce era continuamente
aumentata di volume.
"Suvvia Minerva, sono sicuro che i ragazzi hanno un'ottima spiegazione
per quello che hanno fatto e che ora ci diranno tutto". La McGranitt si
girò verso il ritratto di Silente ed il suo sguardo si
addolcì un pochino. Poi tornò a fissare i ragazzi negli
occhi. Infine Draco iniziò lentamente a raccontare la loro
avventura.
Ovviamente espose solo i punti salienti, tralasciando per quanto
possibile le parti in cui erano rimasti feriti o avevano seriamente
rischiato la pelle. Ma non poté sorvolare sull'incidente in cui
era rimasto ferito Blaise.
Silente dal suo quadro li guardava sorridente, forse compiaciuto per lo
strano terzetto che si ritrovava davanti, apparentemente in
amicizia.
L'atteggiamento affettuoso di Draco ed Hermione, aveva attirato
l'attenzione anche di un altro ritratto. "Vedo che stai bene, Draco!"
gli disse laconico il soggetto in questione.
"Non c'è male Severus, grazie. E tu come stai?".
"Bene da morire" gli rispose Piton con evidente sarcasmo facendo sogghignare Draco.
Poi Draco riprese a parlare. "Non sappiamo cosa sia successo di preciso e come siamo riusciti a tornare... normali".
Fu Silente a rispondergli. "Beh analizziamo i fatti. Sul libro c'era
scritto che l'unico modo per spezzare la maledizione è di far
battere all'unisono il martello di ghiaccio e l'incudine di fuoco...".
"E' quello che abbiamo fatto! Dopo aver recuperato... Un momento -
disse sospettosa Hermione - come fate a sapere cosa abbiamo trovato sui
libri?"
"Beh diciamo che questo
libro
- le rispose la preside poggiando una mano su un libro poggiato sulla
sua scrivania e che era quello che avevano consultato in biblioteca
parecchie notti prima - è stato una lettura molto interessante.
Ma prego, signorina Granger, prosegua pure con il suo racconto".
"Si beh, ecco... dicevo che abbiamo pensato che gli oggetti potessero
essere il martello di Thor e l'incudine di Efesto, ma quando abbiamo
provato a batterli uno sull'altra, si è sprigionata una
fortissima ondata di energia che ci ha travolti e ha fatto crollare la
volta della caverna in cui ci trovavamo, ferendo Blaise. Ma non
è successo nient'altro. La maledizione non si è spezzata.
Siamo rimasti quasi trasparenti finché non siamo spariti del
tutto qui a scuola".
"Uhm, molto interessante - intervenne Silente dal suo quadro,
lisciandosi la barba - Quindi gli oggetti che avete recuperato non sono
riusciti a spezzare la maledizione... Tu che ne pensi Severus?".
"Semplice, che hanno sbagliato ad interpretare il testo del libro!" rispose annoiato.
"Già, mi sembra una conclusione logica. Quindi il senso di
quello che è successo va ricercato in quello che avete fatto
dopo la vostra scomparsa. Non avete nulla da aggiungere al vostro
racconto?" gli chiese guardandoli negli occhi ad uno ad uno.
Harry fece segno di no con la testa, mentre Draco distolse lo sguardo
portandolo su una finestra sul fondo dello studio, ed Hermione
iniziò a fissare le loro mani intrecciate diventando rossa in
viso.
"Ah, capisco" disse Silente con uno sguardo furbetto.
"Oh che teneri - iniziò a prenderli in giro Piton che era
arrivato alle stesse conclusioni dell'ex-preside - due cuori che
battono insieme" finì con voce fintamente dolce, giungendo le
mani al petto e sbattendo le ciglia.
"Esatto Severus! - balzò su Silente - Hai centrato la questione!
Il punto focale era che il martello e l'incudine dovevano battere
all'unisono. Ed è quello che hanno fatto i vostri cuori questa
notte. Si sono uniti in un unico battito!"
"Ma, non capisco - disse allora Hermione - cosa c'entravano il martello e l'incudine?".
"Pensaci bene signorina Granger, un martello ed un'incudine sono costretti a
scontrarsi di continuo, ma non possono stare senza l'altro, la loro
esistenza perde di significato. Come voi due in questo momento". Draco
ed Hermione si guardarono negli occhi,
constatando la veridicità delle parole che avevano ascoltato.
"Mi scusi signore - intervenne a quel punto Harry - ma cosa mi dice del ghiaccio e del fuoco?".
"Beh, quelli si riallacciano al tema degli opposti, il ghiaccio ed il
fuoco che si annullano e non possono assolutamente stare vicini.
"Ed il riferimento al sole ed alla luna?"
"Anche questo in un certo senso si riallaccia al tema degli opposti,
anche se va un po' più in là. Pensa un attimo ai tuoi
amici, Harry. Potresti dire che sono come il sole e la luna? Fino a
qualche tempo fa avresti detto che non era possibile per loro trovare
un punto di incontro e condividere qualcosa. Ed invece eccoli qui,
davanti a noi, mano nella mano, a condividere l'avventura più
bella che si possa affrontare nella vita" disse sorridendo sinceramente
ai due ragazzi, mentre Piton dalla cornice accanto si prodigava in
smorfie di disgusto per la scena melensa a cui stava assistendo.
"Dai Severus, non fare così. Anche tu in fondo sai che ho ragione" e proruppe in una lieve risata.
"Insomma abbiamo affrontato questo lunghissimo viaggio inutilmente!"
"Non credo signor Malfoy, - gli rispose Silente - secondo lei sarebbe
mai stata possibile una... amicizia - esitò sorridendo guardando
le loro mani intrecciate - tra lei e la signorina Granger prima della
vostra partenza?".
"Mmm, credo che abbia ragione" rispose dopo averci pensato un po' su.
"Quindi il viaggio è servito ad unirvi, a permettervi di
conoscervi e a far battere all'unisono i vostri cuori" terminò
poi guardandoli dalla sua cornice.
Dopo qualche minuto di silenzio, la McGranitt riemerse dalle sue
riflessioni. "Bene ragazzi, per ora è tutto. Da domani vi
aspetto qui ogni sera dopo cena per scontare la vostra punizione, per
il prossimo mese. Stessa sorte toccherà al signor Zabini una
volta che si sarà ristabilito. E ora tornate ai vostri
dormitori".
Quando uscirono dall'ufficio della preside, Hermione era al settimo
cielo: non erano stati espulsi! Gli altri due la guardarono e poi
scossero la testa sorridendo. La loro Hermione non sarebbe cambiata
mai...
Aveva preso l'abitudine di passeggiare insieme ad Hermione, che ormai era diventata una delle sue migliori amiche. Passavano moltissimo tempo insieme, forse anche per recuperare quello che avevano perso negli anni precedenti.
Un pomeriggio stavano passeggiando a braccetto per il parco, approfittando del bel tempo e del sole caldo che splendeva su Hogwarts, e si stavano dirigendo verso il punto in cui li aspettavano Draco ed Harry.
All'improvviso Ron gli si parò davanti. "Ah ecco la nuova coppietta! Che c'è Malfoy non ti soddisfa più? Adesso gli metti le corna con il suo migliore amico?"
"Weasley, sta' zitto!".
"Che c'è Zabini, ti rode che stia con un altro mentre flirta con te?"
"Weasley, te lo dico un'ultima volta, sta' zitto!"
"Sennò che mi fai? Ma non ti preoccupare non serve dire altro. Mi sembra che il suo comportamento parli per lei. Se la fa col ragazzo ufficiale e col suo migliore amico, è proprio una p...".
Ma non fece in tempo a finire l'insulto, che un pugno di Blaise lo colpì in pieno viso facendolo cadere all'indietro.
"Ti avevo avvertito di restare zitto, Lenticchia, ma a quanto pare non sei in grado di riconoscere i buoni consigli!" gli disse guardandolo minacciosamente dall'alto in basso.
"Vieni Herm" si rivolse poi porgendole di nuovo il braccio per continuare la passeggiata come se nulla fosse successo.
Hermione si voltò brevemente a guardare Ron, che aveva il volto distorto in una maschera di rabbia, poi decise di lasciar correre, accettò il braccio che le veniva porto e si avviò verso gli altri.
Giunta davanti a Draco ed Harry, li trovò pacificamente distesi sull'erba, intenti ad ignorarsi.
"Beh, devo riconoscere che ha badato egregiamente a te! Diciamo che ho una specie di debito con lui... E poi non posso pestare il tuo ragazzo, altrimenti non mi rivolgeresti più la parola!".
"Ed io non posso picchiare a sangue come vorrei il tuo migliore amico, perché altrimenti tu ti arrabbieresti" aggiunse Draco con noncuranza.
Hermione li guardò trucemente. Non ci poteva credere, il suo ragazzo ed il suo migliore amico ancora si odiavano tanto profondamente da pensare a picchiarsi come due bambini!
Vedendo l'espressione di Hermione, i due ragazzi non resistettero oltre e le scoppiarono a ridere in faccia, dandosi delle grandi pacche sulle spalle.
"Ah ah! Herm, avresti dovuto vedere la tua faccia!".
"Già, sembravi pronta a prenderci per le orecchie! Ah ah".
Hermione sorrise, scuotendo la testa e sussurrando: "Scemi...". Poi si sedette anche lei sull'erba e si appoggiò al petto di Draco.
Il momento di ilarità fu rovinato da Ron che, ripresosi, li raggiunse. "Ma bene Hermione, vedo che te la stai spassando con i tuoi nuovi amichetti!".
"Ron..." gli disse Harry con un tono di avvertimento nella voce, mentre teneva sotto controllo Draco per paura che scattasse, ma quello restava tranquillamente seduto ad accarezzare i capelli di Hermione, godendosi lo spettacolo del viso di Ron che andava assumendo una perfetta tinta verde invidia..
"Anche tu Harry fraternizzi col nemico? Va bene, tanto non so che farmene di te e della tua amicizia! Io ho la mia Lav che ci sa veramente fare con gli uomini. Sapessi cosa è in grado di fare...".
Neanche finì la frase che si sentì picchiettare sulla spalla e appena si girò, gli arrivò un ceffone in pieno viso che gli fece perdere la sensibilità della guancia che andava assumendo un colorito violetto acceso.
"Brutto cafone idiota! - gli urlò contro la Brown - Come ti permetti? E comunque non voglio avere più niente a che fare con te, ora che hai perso il posto nella squadra di Quidditch!" e se ne andò ancheggiando, lasciandosi dietro un Ron allibito, incapace di spiccicare parola.
La scena fece quasi morire dalle risate i ragazzi, che con le lacrime agli occhi, si tenevano la pancia dolorante.
Il primo a riprendersi fu Draco, che dopo esservi guardato velocemente intorno, sussurrò all'orecchio della sua ragazza: "Scusami un attimo Herm, torno subito".
Lei annuì e lo lasciò alzare, seguendolo poi con lo sguardo mentre si allontanava verso lo stadio di Quidditch.
"Sono sicuro che lo fa apposta, per sottolineare che lui è il capitano della squadra di Serpeverde, mentre io non posso più giocare perché sono stato pugnalato alle spalle da quello che credevo il mio migliore amico" disse Ron con astio.
"Guarda che se ti ho buttato fuori è stato perché ti sei comportato slealmente. Hai giocato sporco e hai tramato alle spalle della nostra... ehm della mia migliore amica".
"Ron, ma si può sapere che ti ho fatto? Perché ce l'hai tanto con me?" chiese a quel punto Hermione.
"Perché finalmente ti vedo per quella che sei veramente! Sei una traditrice egoista, ma a quanto pare solo io me ne accorgo. In futuro mi farò quattro risate, quando se ne accorgeranno anche gli altri".
Hermione rimase senza parole davanti all'astio di quello che fino a pochi mesi prima era stato come un fratello per lei e con cui aveva condiviso una parte molto importante della sua vita.
Ma un'ombra che le copriva il sole interruppe le sue riflessioni ed i suoi ricordi amari.
Davanti a lei fluttuava a mezz'aria
Draco sulla sua splendida scopa ultimo modello tirata a lucido che le
sorrideva raggiante.
"Allora Herm, è arrivato il momento di mantenere una promessa!".
Hermione impallidì all'istante, desiderando di non essere mai tornata visibile.
"Beh ecco, non so se adesso è il caso, sai sono vestita leggera,
potrei prendere freddo. E poi abbiamo mangiato da poco... Ah si ho
ancora un mucchio di compiti da fare, devo rientrare al castello...".
Draco incrociò le braccia al petto e la guardò con
sguardo poco convinto, alzando un sopracciglio. Fece per parlare, ma fu interrotto dal solito
intervento inopportuno di Ron.
"Non ti illudere Malfoy. Ha una paura matta di volare. Non lo
farà mai. E non sarai certo tu - disse indicandolo con una mano
- a farle cambiare idea. Non sei così importante per lei".
Hermione, punta sul vivo da quelle parole, ma soprattutto per
dimostrare a Draco quanto invece tenesse a lui, si fece coraggio, si
alzò in piedi, ed afferrò la mano che nel frattempo Draco
le aveva porto per aiutarla a sistemarsi sulla scopa dietro di lui.
"Beh a quanto pare non conosci per niente la MIA ragazza" disse
calcando sulle ultime due parole. Dopodichè si diede una lieve
spinta e si alzò in volo.
All'inizio sentì Hermione con il viso affondato nella sua
schiena e le mani serrate ai suoi fianchi, quasi gli volesse strappare
dei brandelli di carne.
"Ehi Herm, apprezzo molto che sia salita con me sulla scopa per
dimostrare a Lenticchia che è un perfetto idiota, ma visto che
sei qui, che ne dici di goderti l'esperienza?".
Sentì Hermione scuotere il capo, troppo terrorizzata per dire anche una sola sillaba.
"E dai, Herm ne abbiamo passate di peggiori durante il nostro viaggio e
mi sembra di averti sempre protetta come ho potuto. Ti pare che adesso
metterei a rischio la tua vita? Proprio ora che sei una delle persone,
anzi la persona più importante della mia vita?".
Da dietro le sue spalle sentì uno striminzito mugolio che interpretò come un no.
"E allora apri gli occhi. Solo per un momento. Se poi quello che vedi
ti spaventa ancora, allora atterrerò e non ti proporrò
più per tutta la vita di volare, e anzi non permetterò a
nessuno di chiedertelo. Mi sembra uno scambio equo, no?".
Non sentì nessuna risposta, ma percepì chiaramente la
testa di Hermione staccarsi dalla sua schiena e sollevarsi per
guardarsi intorno.
Quello che vide la incantò all'istante. Davanti a loro il
castello si stagliava maestoso contro il cielo azzurro nel quale si
stavano dolcemente librando. Il vento li accarezzava delicatamente al
loro passaggio, sfiorando i loro visi e scompigliandogli i capelli.
L'aria era frizzantina e fredda e dava come una sensazione di lieve
bruciore ai polmoni ad ogni respiro. Tutto intorno a loro era
silenzioso, Draco si era alzato abbastanza da tenere lontani gli
schiamazzi degli altri studenti e gli unici rumori che si sentivano
erano i versi degli uccelli che li salutavano allegri, ed il lieve
fruscio del vento che li accompagnava.
"Mio Dio, Draco! Avevi ragione, è bellissimo!" disse euforica.
"Te l'avevo detto. Che ne diresti però ora di allentare la presa e farmi respirare un pochino?".
"Ah si scusa!" gli rispose, sciogliendo le morse che aveva ancorate
alle costole del suo ragazzo, e poggiando poi delicatamente le mani sui
suoi fianchi.
"Mi sento libera come l'aria, come se niente e nessuno quassù mi
possa raggiungere e fare del male. Mi sento come il vento, che
accarezza delicatamente tutto ciò che incontra sul suo cammino,
che non può essere fermato né imprigionato. E' una
sensazione bellissima! Grazie!"
"Di nulla piccola. Sono solo contento che abbia superato la tua ostilità con la scopa!"
"Oh no, quella rimane! Ho solo scoperto che mi piace volare con te!
Quindi preparati, perché di tanto in tanto ti chiederò di
farmi fare un giretto!".
"Agli ordini! E chissà che magari tra qualche anno non mi chiederai di comprarti una scopa tutta tua".
"Chissà... Ehi guarda, quella laggiù non è Ginny?"
"Si direi che è lei, specialmente dal modo a cui si è avvinghiata a Potter!" aggiunse ridacchiando.
Dall'alto la videro questionare animatamente col fratello, per poi
tirare fuori la sua bacchetta e lanciargli contro una fattura.
Poi Ron iniziò a correre per tutto il parco inseguito da uno stormo di esserini che tentavano di ferirlo.
"Ah ah! L'Orcovolante di Ginny ha colpito ancora!".
"Santo cielo Herm, manchi solo tu e poi le avrà prese da tutti!".
La loro risata cristallina si perse nei cieli di Hogwarts nei quali si stavano librando in quel momento.
19 anni dopo
"E questa è la
storia di come Draco ed Hermione si sono innamorati" conclude Blaise
davanti a sei paia di occhioni sgranati che lo guardano sognanti.
I bambini sognano il viaggio, l'avventura; le bambine fantasticano
sull'amore e la dolcezza dei protagonisti della storia che gli è
appena stata raccontata.
Ma l'ora è tarda e di lì a qualche minuto i primi
sbadigli appaiono sulle bocche dei piccoli, mentre le palpebre si
abbassano sempre di più.
Dolcemente Harry e Ginny prendono in braccio le loro due piccole pesti,
James ed Albus, e si dirigono verso il camino per tornare a casa a
Grimmauld Place.
Lo stesso fanno Blaise e Chantal. Loro si sono conosciuti durante
uno dei tanti viaggi che Blaise ama fare in giro per il mondo. Presto
è nata Stella, seguita in breve da Jonas.
Ron invece non ha più dato notizie di sé dopo essere partito per l'Irlanda con la sua valigia piena di rancore.
Dopo aver salutato con il consueto calore i loro amici, ospiti per la
cena, Draco ed Hermione sono finalmente rimasti da soli in casa, e tornando in salotto
trovano quasi addormentati sul soffice tappeto Vega e Mizar. Li
prendono in braccio attenti a non svegliarli, e li portano nelle loro
camerette per metterli a letto.
"Guardali - sussurra Draco all'orecchio di sua moglie - sono due angeli".
"Veramente lo sembrano soltanto - gli risponde lei divertita - In
realtà sono due piccole pesti peggio dei figli di Harry. E tu -
disse poi puntando l'indice al petto del marito - non mi aiuti affatto
a "civilizzarli" se continui a viziarli così".
In effetti Draco non riesce proprio a dire di no ai suoi figli, di
cui è immensamente orgoglioso, e che effettivamente sembrano due
angeli. Come lui hanno i capelli biondissimi e gli occhi chiari, ma
hanno preso i tratti dolci del viso della madre. Chiunque vedendoli
pensa di trovarsi davanti due cherubini piuttosto che due
bimbi. Ma la realtà è un po' diversa. Sommersi da tutto
l'affetto che i loro genitori riescono a dargli, sono davvero viziatissimi. Certo non aiutano i nonni paterni.
I Malfoy infatti, dopo la scarcerazione di Lucius, si sono ritirati a
vivere serenamente il resto della loro vita a Malfoy Manor, che viene
puntualmente messa sottosopra dall'arrivo degli adorati nipotini. Il
nonno poi sembra un'altra persona quando prende in braccio la "sua"
Vega oppure passeggia nel giardino tenendo per manina Mizar.
Inizialmente le cose in famiglia non erano state facili. I suoceri
non vedevano di buon occhio il matrimonio con Hermione, ma la nascita dei
due bambini ha sistemato le cose, donando infine la serenità
di cui avevano bisogno a Lucius e Narcissa, che non solo hanno
deposto l'ascia di guerra con Hermione, ma l'hanno addirittura
accettata senza riserve a casa loro.
Questo in realtà è solo un modo di dire, perché Draco
ed Hermione, vivono in una villetta nel Wiltshire poco distante da
Malfoy Manor, ma completamente indipendente, concedendo alle due
famiglie la giusta privacy.
Mentre Draco fa passare lo sguardo dai suoi angeli a sua moglie, non
può che sentirsi estremamente fortunato, perché nella
vita ha avuto tutto ciò che di più importante una persona
possa desiderare: una famiglia da cui tornare ogni sera e da cui
rifugiarsi come un porto sicuro nei momenti di tempesta; la persona
amata al fianco, con la sicurezza che vi rimarrà qualunque cosa
accada; due splendidi figli di cui essere estremamente orgoglioso.
Buffa la vita: pensare che tutto questo, che si può giustamente
definire come una benedizione dal cielo, sia iniziato con una
maledizione.
Ma in fondo il mago custode del martello di Thor li aveva avvisati, che
avrebbero avuto bisogno solo della pace nei loro cuori. Ed infatti da
quando aveva smesso di combattere i suoi sentimenti ed aveva infine
accettato il suo amore per Hermione, lei aveva riempito ogni secondo
della sua vita, pervadendolo di felicità.
Messi a letto i loro bambini, Draco ed Hermione vanno a sedersi in veranda.
Da lì possono ammirare il bellissimo cielo stellato che li
sovrasta ed in cui questa sera una luna argentea irradia tutto con
il suo splendore.
Davanti a loro una bellissima fontana di marmo bianco, in cui
zampilla l'acqua, con un piacevole e rilassante scroscio. Il vento,
insinuandosi tra gli alberi del giardino e tra le alte siepi, produce
un lieve fruscio e gli accarezza il viso. L'aria è frizzantina e
porta con sé il profumo dell'estate in arrivo, dei fiori che
stanno per sbocciare, della natura che sta per fare sfoggio di tutta la
sua magnificenza. I grilli cantano la loro dolce serenata alle due
persone sedute su quella panchina di marmo, che ormai da anni
condividono lo stesso cuore e la stessa anima.
Hermione si accoccola contro il petto di Draco che con un braccio
le cinge i fianchi e con la mano libera le sistema un ricciolo dietro
l'orecchio.
"Ci pensi, sono già passati 19 anni..."
"Già, e sono stati i 19 anni più belli della mia vita" le risponde dolcemente Draco.
Hermione si porta una mano al collo sollevando un ciondolo in
oro bianco a forma di luna, che alla luce dell'astro splendente,
brilla intensamente.
Anche Draco allora si porta una mano al collo e solleva
un altro ciondolo, sempre in oro bianco, raffigurante un sole.
"Il sole e la luna che insieme splendono nel cielo..." le sussurra teneramente Draco in un orecchio.
"Il martello e l'incudine, destinati a scontrarsi sempre, ma che non hanno senso senza l'altro..." gli risponde lei.
E come era successo una notte di tanti anni prima nel parco di
Hogwarts, il cielo stellato diventa testimone dei loro baci e delle loro rinnovate
promesse d'amore.
Spazio autore :
Ed eccoci qui alla fine dell'avventura, come dice anche il titolo...
Per me è stata una bellissima esperienza, grazie anche a tutti
voi che mi avete sostenuta, incoraggiata, consigliata, supportata e
(soprattutto) sopportata! XDXDXD. Non avrei mai creduto di essere in
grado di portarla a termine visto che tante volte negli anni ho
iniziato una storia, ma non l'ho mai finita. Forse in questo caso
c'è stato anche il piacere di condividere il racconto con tutti
voi, fino alla fine.
Dunque questo è stato l'ultimo capitolo, con cui si chiude il cerchio.
In perfetto stile potteriano, nell'epilogo troviamo anche la
spiegazione di tutto quello che è successo, ed inoltre il famoso
"19 anni dopo" in cui diamo una veloce occhiata alla vita post-Hogwarts dei
protagonisti.
Una curiosità, di cui nessuno stranamente si è accorto (e dico stranamente perché siete stati sempre attentissimi) è che tra tutte le descrizioni che ho inserito e che mi avete chiesto, non ho mai descritto, neanche lontanamente, l'aspetto dei personaggi, né tanto meno li ho mai chiamati "il biondo", "la riccia", "il rosso", ecc. Non si è trattato di una dimenticanza, ma di una scelta precisa. Infatti ognuno di noi si sarà creato un'immagine dei protagonisti che non sempre corrisponde a quella proposta dai film o dalla Rowling stessa. Ad esempio a me piace immaginare Blaise come un ragazzo moro dagli occhi azzurri, anche se so benissimo che non è così che l'ha pensato l'autrice. Dal momento quindi che non era strettamente necessario ai fini della storia, ho preferito lasciare libero ognuno di pensare ai propri personaggi e fargli vivere questa avventura.
Lo ammetto la punizione di Ron è in perfetto stile Kenny di South Park, nel senso che appena si riprende, qualcun altro lo picchia, un po' come lo sfortunato ragazzino che veniva ucciso e resuscitato ad ogni episodio... Forse non è un granché come punizione, ma almeno mi faceva ridere. E secondo me essere ridicolo è la cosa peggiore che possa capitare a Ron! A voi giudicare!
Ah, dimenticavo: il titolo dello scorso capitolo, voleva essere un richiamo alla long-fiction di sakura_87 a cui mi sono appassionata, peccato che mi sia dimenticata di scriverlo nelle note dello scorso capitolo! Scusate, ma la vecchiaia galoppa, insieme all'arteriosclerosi XD!
Mi piacerebbe che mi lasciaste un'ultima recensione per questa storia, dandomi un parere sia su questo ultimo capitolo, che sulla ff in generale, dimodochè semmai decidessi di infestare ancora il sito di EFP con le mie idee contorte, saprò come regolarmi...
Intanto ringrazio tutte voi che mi avete seguita ed avete lasciato le vostre recensioni, ed in particolare (in ordine alfabetico): Emily Doyle (che con le sue recensioni lapidarie, ma molto incisive mi ha spronata a migliorare la storia), kri87 (che mi ha dato una valanga di preziosissimi consigli), sakura_87 (che nelle sue recensioni chilometriche mi ha dato spunti e pareri preziosi) e whateverhappened (che mi ha sopportato con pazienza per tutto questo tempo, dandomi anche tantissimi suggerimenti!).
Bene, finite queste note chilometriche, passo per l'ultima volta in questa ff a rispondere alle vostre recensioni:
so_revolution: Ecco qui la fine della storia. Come hai visto Blaise si è completamente ristabilito, tanto che ha dato un bel pugno a Ron. Ora se vuoi lo prendere a calci, a patto di prendere il numeretto e aspettare il tuo turno XD! Hai ragione su Draco, quando era da solo con Hermione, poteva tranquillamente essere dolcissimo e mieloso, ma una volta tornati alla normalità, per tutti gli altri deve tornare il solito principe delle serpi, gelido e bastardo! Spero che questo ultimo capitolo ti sia piaciuto, così come tutta la storia, e che mi farai sapere cosa ne pensi! Grazie per aver letto la storia
gelb_augen: Allora, come hai visto, Blaise si è completamente ristabilito, e non gli è rimasto neanche un graffio! Quindi ora per favore rimetti via quella bacchetta! Come avrai certamente capito, Ron non è proprio il mio personaggio preferito, e quindi mi è venuto naturale scrivere il suo dialogo con Harry, tanto quanto immaginare che tutti gli voltino le spalle come hai visto in questo capitolo. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e che mi farai sapere cosa ne pensi. Grazie per avermi seguita! Anche a te tantissimi auguri di buon anno!
irepa94: Ed eccoti qua l'ultimo capitolo. Non so se le tue intuizioni erano giuste (molto probabilmente si, visto che la cosa era abbastanza scontata), ma spero che il finale ti sia piaciuto lo stesso. Lo so che probabilmente mi odierete per avervi trascinati tra ghiaccio e lava, ma volevo scrivere una storia di avventura, tra pericoli e difficoltà. Spero quindi di non averti delusa con questo finale un po' prevedibile, ma alla fine si tratta sempre di una dramione, e loro secondo me sono destinati a stare insieme! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo e della storia in generale. Grazie per aver letto la storia
Mou4ever: Hai centrato in pieno il problema! In realtà la maledizione si è spezzata quando si sono baciati, come hai potuto leggere in questo capitolo, ma loro non se ne sono accorti, visto che tra di loro non percepivano i cambiamenti che gli altri invece notavano. In realtà il fatto che dopo tanto tempo si siano addormentati, avrebbe dovuto metterli in allarme, ma hanno pensato che fosse dovuto al compimento della maledizione. Spero di non averti delusa con questo finale un po' scontato, ma in fondo trattandosi di una dramione non poteva che finire così. Fammi sapere cosa pensi di quest'ultimo capitolo e della storia in generale, in modo da fare tesoro dei consigli se deciderò di scrivere qualcos'altro. Grazie per aver letto la storia
whateverhappened: Allora, come hai visto Blaise si è completamente ristabilito, senza neanche un graffietto! Si, ammetto che la scena in infermeria è stata un po' triste, ma ho anche voluto scrivere qualcosa che toccasse Harry nel profondo e gli desse la forza di rispondere a tono a quel simpaticone di Ron. Come hai letto nel capitolo, il ghiaccio e il fuoco erano loro effettivamente, così come l'incudine e il martello. E potevano benissimo risparmiarsi il viaggio, ma poi io come la scrivevo la mia avventura? (Ah si? Avada Kedavra! NdDraco, Hermione e Blaise; Ma no, ragazzi non fate così, alla fine non si è fatto male nessuno NdMe; Scappaaaaa NdDraco, Hermione e Blaise Aaaaah! Aiutoooo NdMe) Allora Ron ora lo puoi cruciare come vuoi, sempre che ne trovi ancora qualche brandello. Ti ho detto di aspettare solo perch credevo che avessero la precedenza i protagonisti della storia... XD! Lo so benissimo che Blaise e Draco sono meglio di Ron, ma non ti scordare che Harry è rimasto a scuola e quindi non ha avuto l'opportunità di approfondire la loro conoscenza, pertanto può basarsi solo su quel poco che ha visto a scuola. Comunque alla fine come hai visto sono stati fantasmini ben poco, giusto il tempo di capire cosa provano ed aprirsi all'altro. Sinceramente non mi piaceva proprio l'idea che passassero il resto della loro vita da soli. Per quanto si possa volere bene ad una persona, penso che dopo un po' diventi veramente pesante passarci ogni secondo per il resto della vita, non trovi? Bene, credo di aver detto tutto. Per l'ultima volta in questa storia ti ringrazio per la recensione e ti invito a farmi sapere cosa ne pensi del capitolo e della storia in generale, in modo da regolarmi per il futuro. Semmai comincio a cercarmi la sella per darmi all'ippica XD! Grazie per aver letto tutta la storia ed aver sempre commentato
Kitty_Cullen: Sono contenta che si siano risolti i problemi con la grandezza dei caratteri. Se però questo capitolo lo vedi di nuovo piccolino, e ti interessa, contattami, che ti mando la versione word. Allora, tornando alla storia, siamo alla fine giunti all'ultimo capitolo. Come vedi, Ron le prende veramente da tutti, tranne che da Hermione. Questo non perchè lei non ne sia capace, ma per sottolineare che tutti, ma proprio tutti (Serpeverde compresi), si sono schierati dalla sua parte e la difendono a spada tratta! Spero che questo ultimo capitolo ti sia piaciuto e che mi farai sapere cosa ne pensi. Grazie per aver letto la mia storia
sakura_87: Allora, innanzitutto scusa, hai perfettamente ragione, volevo fare una citazione, ma poi con la testaccia che mi ritrovo mi sono dimenticata di scriverlo *me si prostra attappetandosi e chiedendo umilmente perdono*. Sono contenta che la scena del viaggio ti sia piaciuta (ma addirittura fino a trattenere il respiro?!?). Ho provato ad immaginare cosa di possa provare durante una smaterializzazione e questo è il risultato; ho immaginato che si trattasse più di un viaggio velocissimo che non di un "teletrasporto", un po' come con una passaporta. Per quanto riguarda il rapporto tra Draco ed Hermione hai colto pienamente la questione (e sennò che Legilimens saresti?) Draco non sente il bisogno di proteggersi ora che è rimasto da solo con Hermione. Ha capito che lei gli vuole sinceramente bene, come dimostra anche il fatto che si sia completamente aperta con lui, e che non ferirà i suoi sentimenti. Beh con Ron invece è un altro paio di maniche. Hai visto cosa ho pensato per lui, un bel voltafaccia da parte di tutti quanti, un po' un contrappasso per quello che ha fatto alla nostra Herm, anche se in modo un po' più traumatico per il suo bel (?!?) visino pieno di lentiggini Muahaha. Insomma alla fine l'intuizione che erano loro gli opposti che si dovevano unire era giusta, ma sono stata tanto sadica da farli partire comunque per questa pericolosa avventura, che spero però sia stata gradevole da leggere. In effetti, l'unico scopo del martello di Thor e l'incudine di Efesto era quella di avvicinare Draco ed Hermione ed aiutarli ad accettare i loro sentimenti. Spero che questo non ti abbia delusa, e che mi lascerai una recensione su questo capitolo e sulla storia in generale, eventualmente indicandomi anche il negozio per l'attrezzatura per l'ippica XD! Grazie per aver letto tutta la storia ed aver sempre commentato
Alaide: Non ti preoccupare se le recensioni non sono chilometriche. A volte una semplice frase può essere più significativa di un intero discorso. Sono comunque contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto, anche se il personaggio di Draco ne è uscito completamente stravolto. Ero convinta che non ti sarebbe andato molto a genio. Ma ho voluto calcare un pochino la mano sul fatto che erano appena rimasti da soli per il resto della loro vita (loro sono veramente diventati dei fantasmi, ma sono tornati normali solo quando hanno aperto il loro cuore all'altro) e che quindi erano abbastanza provati dal punto di vista emotivo. Forse avrei dovuto far evolvere ancora il loro rapporto, ma io non sono brava come te a gestire delle storie lunghe e già scrivere 14 capitoli mi è sembrata un'impresa titanica! Spero comunque che mi farai sapere cosa pensi anche di questo ultimo capitolo. Grazie per aver letto la mia storia
Un immenso grazie va al mio Gryffindor Prince che mi ha assecondato con pazienza e rassegnazione durante tutta questa avventura.
A tutti voi vanno i miei più sinceri auguri affinchè in questo 2009 si realizzino tutti i vostri desideri, ed affinchè sia un anno pieno di gioia, serenità e soddisfazioni.
Ringrazio tutte le 63 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, e cioè:
2 - apollo41
3 - aquizziana
4 - BabyBaffy
5 - baby_dark
6 - Bedh93
7 - Bia_chan
8 - bribry85
9 - Cassidy14
10 - cavallinobianco91
11 - cocochanel87
12 - debora87
13 - Debora93
14 - Dubhe92
15 - elety
16 - Emily Doyle
17 - fabiolita
18 - fania
19 - flavia93
20 - gaiac88
21 - gelb_augen
22 - Ginnylove
23 - gioia_in_blu
24 - giuly94
25 - irepa94
26 - jotica90
27 - key
28 - Kira90
29 - kirapotter
30 - kiri_chan
31 - kri87
32 - kukina
33 - lady_black
34 - laretta
35 - lelina
36 - lunachan62
37 - MBDB
38 - mippippippi
39 - morgana34317
40 - Mou4ever
41 - Niiral
42 - Nika_night
43 - NikiPotter
44 - noiaia
45 - nuv
46 - Queensol
47 - RaggioDiLuna
48 - sakura_87
49 - Sardignola
50 - sarina80
51 - sasusakuxxx
52 - Shavanna
53 - Shona
54 - slan
55 - so_revolution
56 - steg94
57 - Tanny
58 - titans
59 - Veronica91
60 - whateverhappened
61 - will_marta
62 - _Vergessenes Kind_
63 - ___chanel___
A presto, madamina.
Disclaimer: I personaggi sono di proprietà di J.K.Rowling. Questa storia è stata scritta per puro divertimento e non a scopo di lucro.