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Autore: Nat_Matryoshka    12/05/2015    4 recensioni
Hawke è come un faro nell'oscurità che lo avvolge: nel bene o nel male, è sempre rimasta accanto ad Anders, come lui è rimasto accanto a lei. Ma se la vita dovesse cambiare direzione, cosa succederebbe ad entrambi?
[Raccolta di flashfic e one-shot su DA 2, una per ogni pov || Anders/f!Hawke]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anders, Hawke
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Night.





I.

Guarda davanti a sé, e tutto ancora le sembra impossibile, irreale, assurdo. Eppure, è la vita che ha scelto.

Kirkwall ha smesso di bruciare, maghi e Templari hanno conbattuto fino a perdere uomini su uomini, fino a ridurre le loro schiere ad un gruppo sparuto di feriti e combattenti ormai privi di forze: per un attimo si chiede se abbiano imparato qualcosa, o se la storia sarà destinata a ripetersi come già è successo tante, troppe volte.
Scuote la testa: non è più affar suo. Kirkwall è ormai solo uno dei tanti luoghi che hanno costellato la sua esistenza, un palcoscenico vuoto da abbandonare a spettacolo terminato, senza applausi. La scena che ha calcato accompagnata dalla sua famiglia e che ora lascia da sola, con accanto solo l'uomo che ha rimescolato tutte le carte dando loro un senso nuovo, cambiando volto alla sua partita. Anders.

Gli stringe la mano, mentre la nave si allontana lentamente dalla città dei Liberi Confini, le sue luci che baluginano intermittenti come piccole lacrime luminose, quasi fossero tristi per la sua partenza... e china la testa, pensando a tutti coloro che si sono succeduti nella sua vita, alla famiglia Hawke che è nata lì e lì si è disgregata, a Bethany che non ha mai visto il mondo al di fuori di Lothering, a Carver che ha abbracciato una vita che lo ha portato lontano da tutti, a sua madre, al padre che ha avuto accanto per troppo poco tempo. Dedica ad ognuno di loro un ricordo dalla durata di un battito di ciglia, li saluta nella sua mente promettendo loro di non dimenticarli, poi volta il viso verso l'interno della nave e distoglie lo sguardo dalle statue degli schiavi, sperando che il compagno non noti la lacrima che le solca il viso in silenzio.

La mano di lui raggiunge la sua poco dopo, come una promessa. Costruiremo qualcosa, sembra volerle dire. Anche se abbiamo intorno solo macerie, prenderemo quanto è rimasto e lo useremo per ricominciare da capo. E prima o poi, forse, le cose inizieranno a girare per il verso giusto.

"Dovranno girare per il verso giusto. Altrimenti... sai che ti dico? Saremo noi a farle girare. In un modo o nell'altro."

Lui le sorride in risposta, sicuro, la luce della luna che ingrandisce il suo sorriso e lo illumina. Per quanto possano essere due apostati in fuga, braccati, con due vite devastate alle spalle, non hanno perso ogni cosa. Perché, dopo ogni naufragio che spazza via una nave, c'è sempre qualche relitto che viene fuori dalle acque, testardo, incapace di arrendersi. E se quel relitto sarà abbastanza forte da rimettersi in piedi, allora non naufragherà più una seconda volta.

La nave si allontana piano da Kirkwall, sempre più piano, fino a perdere di vista le sue luci.








II.

La mano di Hawke è fredda, le dita inumidite dalle piccole gocce d'acqua che dal mare schizzano i fianchi della nave, coprendo il ponte e le vele. Quella vista gli ricorda i racconti di Isabela, la sua voce calda che descriveva le giornate trascorse per mare, la folla curiosa che si raccoglieva attorno a lei ogni sera all'Impiccato... quasi si perde in quei pensieri, ricordi che sembrano appartenere ad anni prima, una vita intera prima.

Come starà Isabela? E la giovane Merrill? E Aveline, Fenris, e i compagni dei Circoli nei quali è entrato e che poi ha lasciato?


Guarda di nuovo Hawke, in piedi vicino a lui, e solo in quell'istante percepisce il peso dei suoi sacrifici.
Non l'ha mai costretta a seguirlo, eppure sente quasi di averla trascinata in una corsa forsennata verso il nulla, un inseguimento contro il tempo che non li porterà da nessuna parte e che ha lasciato solo terra bruciata dietro di loro, macerie, dolore. La donna che ama l'ha liberato, ha lottato contro tutti e contro tutto per proteggerlo, l'ha aiutato, gli ha fatto forza... e lui cosa ha fatto per lei, a parte strapparla dal luogo dove si era stabilita da anni, l'unico che ormai poteva definire casa?


Le prende la mano senza dire nulla. L'ha vista piangere, ma rispetta il suo silenzio: certe lacrime vanno semplicemente lasciate scorrere. Un attimo dopo, le dita della compagna stringono ancora le sue, una risposta muta e affettuosa alle sue attenzioni.

"Forse, quel mondo in cui i maghi potranno vivere in pace non sarà un sogno così impossibile... qualcosa sta cambiando, lo sento nell'aria."

Senza pensarci troppo, decide di ascoltare il cuore e non la mente, sempre fredda, severa: la stringe a sé e lascia che Hawke appoggi la testa sulla sua spalla, che si regga a lui mentre la nave continua il suo moto lento e ondeggiante e Kirkwall si allontana sempre di più, le luci che diventano piccole come stelle e altrettanto remote, irraggiungibili. Un'altra città lasciata alle spalle, un libro terminato con l'ultimo capitolo e tante pagine ancora da riempire, lasciate in sospeso. Non è sicuro di cosa verrà dopo, ma in qualche modo sente che sarà anche migliore di quanto si sono lasciati alle spalle.

Le luci si allontanano insieme alla nave. Hawke cerca di nuovo la sua mano e la stringe, con forza e dolcezza miste assieme, come se non volesse mai lasciarla.

"Con me non troverai mai la pace, lo sai."
"E anche se fosse? Non ho mai conosciuto la vera pace. A volte penso che noi maghi viviamo su una sorta di enorme giostra, sempre frenetica, sempre in movimento. Può essere faticoso mantenere il ritmo... ma può anche valerne la pena. Specie se siamo in due a muoverci."













Eccoci qui: con questo ultimo, piccolo capitolo ho ufficialmente terminato la mia raccoltina di flashfic su questo pair.
A dirla tutta, non mi aspettavo davvero che qualcuno potesse apprezzare davvero il mio piccolo "sfogo/esercizio" su due personaggi che amo con tutta me stessa: il fandom è piccolo e le storie sono abbastanza poche, per cui... mi avete sorpresa e resa felicissima! Grazie a Lunete, Drakyanna e AliceSedai per averla letta e recensita con tanta pazienza, e anche a tutti voi "lettori silenziosi" che avete letto senza farvi sentire. Sapere di essere riuscita, anche solo con pochissime parole, a farvi apprezzare un pair che amo e a farvi provare le emozioni che ho provato io nel muovere la mia Hawke e Anders attraverso il gioco mi farebbe davvero tanto, tanto piacere.

Ma sto diventando ripetitiva! Spero che la storia vi abbia accompagnati, che leggerla sia stato un piacere... e che possano piacervi anche il resto dei miei lavori, finora ho scritto solo un'altra OS su Dragon Age Origins ma mi piacerebbe buttare giù qualche riga anche su Inquisition, chissà se un giorno o l'altro non riuscirò a pubblicare qualcosa al riguardo.


Che altro dire? Grazie ancora delle letture e delle recensioni, davvero. Pareri e critiche sono sempre benaccetti!

Nat

 
   
 
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