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Autore: sawyer_    26/05/2015    1 recensioni
E se Ron avesse avuto la brillante idea di invitare Hermione al Ballo del Ceppo, che cosa sarebbe accaduto? Sarebbe andato tutto liscio? Io non credo proprio.
Dal primo capitolo: "- Ehi Hermione anche tu sei una ragazza-
- Però che occhio... Proprio per questo si da il caso che io sia stata...-
Aveva cominciato a sibilare lei, ma Ron, in un suo raro momento di intelligenza, aveva deciso che era meglio farla tacere per non assistere ad un' ennesima sfuriata. Il punto, però, era che quello che disse poi non era stato minimamente progettato e le parole gli erano fluite fuori dalle labbra come un fiume in piena.
- Potresti venire al ballo con me.-
Si stupì persino lui delle sue parole."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calì Patil, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Viktor Krum | Coppie: Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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CAPITOLO II

La cerimonia di apertura fu abbastanza veloce, molto meno noiosa di quanto Ron si fosse immaginato. I Campioni sfilarono uno ad uno: Cedric Diggory e Cho Chang, Harry e Calì, Fleur Delacure e Roger Davies e infine Viktor Krum e Romilda Vane.
Quando l'ultima coppia passò davanti a Ron ed Hermione lui la sentì sussultare quasi impercettibilmente.
Per Ron l'inizio della danza era il momento della verità, avrebbe dovuto raccogliere tutto il proprio coraggio e invitare Hermione a unirsi ai Campioni.

-S-scusa- Bisbigliò Ron quando sentì il suo piede sfiorare la punta della scarpetta di Hermione.
Lei sorrise e scosse la testa.
-Miseriaccia, scusa- Ripetè ancora il ragazzo. Un passo ancora e passarono volteggiando al fianco di Neville e Ginny sorridendogli.
-Scusa!- Ron pensò che andando avanti così avrebbe probabilmente rotto le dita dei piedi a Hermione, eppure lei sembrava far finta di niente. Come diavolo era possibile che non riuscisse a mettere in fila due passi senza calpestarla, si era allenato tanto, per la miseria!
-Ronald vuoi calmarti, stai andando piuttosto bene, smettila di chiedermi scusa- Hermione gli sorrise dolcemente e afferrò la mano di lui troppo vicina alle scapole portandola più in basso verso l'attaccatura della schiena. -Adesso va meglio.-
Il vestito di Hermione era scollato sul dorso, così Ron venne a contatto con la sua pelle liscia e morbida arrossendo.
-M-mi dispiace sono una frana-
Hermione gli strinse più vigorosamente la spalla e continuò a guidarlo a ritmo di musica senza mai perdere il contatto visivo con lui. In realtà Ron stava cominciando a sentirsi a suo agio e ogni altra persona al di fuori della sua dama stava pian piano scomparendo intorno a lui.

-Non è stato così male non credi?- Sussurrò Hermione mentre si allontanavano dalla pista avvicinandosi al tavolo dove Harry e Calì sedevano da praticamente tutta la sera.
-Ciao ragazzi!-
Ron prese posto accanto ad Harry rifilandogli una manata poco delicata sulla schiena.
-Allora, come procede qui?-
-Benissimo.-
-Malissimo.-
Risposero in coro Harry e Calì, a quanto pareva a quella povera ragazza non andava giù il fatto che tutti, inclusa sua sorella, danzassero, mentre lei doveva fingere di divertirsi immobile a quel tavolo con il Ragazzo Sopravvissuto. Per fortuna, proprio in quel momento un giovane di Durmstrang si avvicinò a loro invitando Calì a ballare. Ovviamente accettò di buon grado, alzandosi quasi di corsa.
-Non fraintendetemi ragazzi, preferisco starmene qui seduto piuttosto che ballare e Calì mi sta simpatica eh, ma non parla! Cominciavo ad annoiarmi sinceramente. A voi come sta andando?-
Harry aveva parlato rivolgendosi e ammiccando verso Ron soprattutto durante l'ultima parte della frase. Ovviamente il rosso non aveva potuto far altro che avvampare.
-B-bene- Sorrise poi timido.
-Oh è una meraviglia questo Ballo del Ceppo non credete? Non sei d'accordo Ronald?-
Le orecchie di Ron diventarono ben presto più scure dei suoi capelli e il ragazzo si cominciò a sentire piuttosto accaldato.
-Vado a prendere qualcosa di freso da bere, voi volete qualcosa ragazzi?-
-Si, grazie Ron, per me succo di zucca.- Rispose Hermione.
-Per me una burrobirra, grazie.-
Ron si avviò a passo svelto verso il tavolo del buffet e venne subito attirato dalle pietanze invitanti, ma preferì lasciar perdere e andare a prendere quello che gli avevano chiesto i suoi amici.
Sarebbe stato di certo complicato portare tre bicchieri con due mani, considerando anche il fatto che la coordinazione occhio-mano di Ron lasciava un po' a desiderare.
Una volta finito di riempire il boccale di burrobirra Ron poté interamente dedicarsi a cercare di afferrare tutti e tre i bicchieri insieme. Era quasi riuscito nel suo intento quando le sue orecchie captarono qualcosa di interessante.
-...ma si te lo assicuro, Padma! Me l'ha detto Romilda!-
-Lav, sei proprio sicura quindi? Krum e Hermione mi sembrano davvero due persone inconciliabili.-
-E' quello che pensano tutti! Infatti anche la Granger se ne è resa conto. In un primo momento ha acconsentito ad accompagnarlo al ballo e poi quando glielo ha chiesto anche Ron ha cambiato idea e l'ha bidonato.-
-Cosa?- Biascicò Ron così piano che nessuno lì attorno si accorse che aveva parlato.
Adesso si spiegava tutto! Perchè diamine Hermione aveva detto si a quella faccia da zuccone? Il rosso strinse la mascella e i suoi muscoli tremarono sotto la pelle così forte da fargli quasi cadere di mano tutti i bicchieri. Quell'idiota aveva chiesto alla sua Hermione di accompagnarlo al ballo e lei aveva detto si, miseriaccia!

Tornato al tavolo, Ron porse ad Harry la sua burrobirra e con un gesto davvero poco garbato posò davanti ad Hermione il suo succo di zucca.
Quando si sedette, mantenne uno sguardo accigliato e bevve tutto d'un sorso il suo whisky incendiario, poi, con la manica del vestito, si pulì distrattamente le labbra.
Hermione stava sorseggiando il succo, quando si interruppe per dire che era davvero felice di poter passare quella serata con i suoi due amici.
-Si eh? Sei proprio sicura? Forse volevi passarla con qualcun'altro questa serata- Borbottò Ron di rimando, in maniera indelicata.
-Che cosa intendi Ronald?- Chiese lei corrucciata.
“Adesso fa anche finta di niente, roba da matti.” Si ritrovò a pensare il rosso.
La sua mente stava elaborando una nuova teoria: secondo lui, probabilmente Hermione aveva bidonato Krum a malincuore ed era andata al ballo con lui solo perchè le faceva pena e non voleva ferire i suoi sentimenti.
-Lascia stare.-
-Ti si è per caso annodata la bacchetta? Forse è meglio se vado a prendere una boccata d'aria mentre tu ti calmi.- Così Hermione abbandonò il tavolo piuttosto indispettita.
Ron non riusciva a capacitarsi di come avesse avuto il coraggio di comportarsi come se fosse lei la vittima, quando, a quel tavolo, l'unico a poterselo permettere era lui stesso.
-Che ti prende amico? Perchè l'hai trattata così?-
-Stanne fuori, Harry.-
Ron seguì Hermione con lo sguardo e quando la vide scontrarsi con Krum strinse gli occhi in una piccola fessura, mentre le labbra gli si ridussero ad una linea sottile.
Il rosso osservò Hermione sorridergli e tentare di scavalcarlo per raggiungere l'uscita, ma lui le aveva afferrato energicamente il polso, costringendola nuovamente a guardarlo.
In quel preciso istante inavvertitamente Ron batté i pugni sul tavolo, facendo sobbalzare il povero Harry. La sua faccia aveva assunto un colorito singolare e poco ci mancava che gli uscisse il fumo dalle orecchie.
Per fortuna la scena si concluse presto, con Krum che bisbigliava qualcosa ed Hermione che scuoteva la testa e si allontanava.

Quando la riccia fece ritorno al tavolo, Ron era un fascio di nervi e avrebbe volentieri abbandonato tutto e raggiunto il proprio dormitorio se avesse potuto.
-Dove sei stata?- Le chiese Harry sorridendo.
-Sono uscita dalla sala, qui si muore di caldo!-
-Ti sarai divertita immagino..- Sibilò Ron osservando le sue nocche che si facevano sempre più bianche a furia di stringere il bicchiere di whisky incendiario.
-Ma di che parli?-
-Lui è un Durmstrang, per la miseria, stai fraternizzando con il nemico!- (1)
Non ce l'aveva più fatta ed era sbottato senza controllo alzando la testa di scatto verso la sua dama.
-Non capisco di che parli, Ron!-
-Di Krum, chi altro?-
-Viktor sarebbe il nemico? Chi è che voleva il suo autografo? E poi lo scopo principale del torneo è che a livello internazionale i maghi cooperino tra loro, facciano amicizia. -
-Quello ha qualcosa di più dell'amicizia in mente (1), vi ho visti voi due, e non è la prima volta!-
Hermione aveva gli occhi lucidi e un'aria piuttosto arrabbiata.
-Ma perchè stai facendo così adesso?! Io davvero non ti capisco, stava andando tutto meravigliosamente!-
-Per te forse, puoi anche piantarla con questo teatrino. Vai da Krum se è questo che vuoi, no? A quanto pare lo sanno tutti che volevi andare al ballo con lui. Ero l'unico all'oscuro di tutto, scommetto che lo sapeva anche Harry. E comunque non c'era bisogno di accettare il mio invito solo perchè ti faccio pena!-
Era arrivato davvero al culmine e si rendeva conto benissimo di aver sconvolto Hermione a sufficienza con le sue parole, così preso dall'impeto si alzò dal tavolo afferrando malamente la sua giacca e fece per avvicinarsi all'uscita.

-Ron! Ron fermati, ti prego!- Hermione gli era corsa dietro senza pensarci due volte, anche se faceva fatica a stargli dietro.
In quel momento Ron desiderava solo allontanarsi il più possibile da tutti e non accennò a voltarsi verso di lei quando lo affiancò.
-Ron, come ti vengono in mente certe cose! Ti fermi per favore?! Ascoltami, lasciami spiegare almeno!-
A quel punto Hrmione era scoppiata in lacrime e per quanto fosse arrabbiato con lei in quel momento, Ron non potè trattenersi dal fermarsi e guardarla.
Erano usciti dalla grande sala e si trovavano proprio sotto le scale dove era cominciata la loro serata.
-Che cosa c'è?- Ringhiò Ron.
-Non capisco Ron, non capisco come tu possa anche solo pensare certe cose! È vero, sono stata avventata, ho detto subito di si a Viktor ma...-
-Ma cosa Hermione? Perchè hai accettato il mio invito miseriaccia!-
-Perchè è con te che volevo venire! Non mi credi? Ho accettato il suo invito perchè ero certa che tu non mi avresti mai chiesto di andare al ballo insieme, avevo perso tutte le speranze! Ma ti giuro Ron, ti giuro, che è solo con te che avrei voluto passare questa serata, non mi importa di Viktor.-
Riuscì a biascicare Hermione fra un singhiozzo e l'altro.
Ron si sentì un imbecille, sensazione davvero troppo frequente in quel periodo, la ragazza dei suoi sogni era lì davanti a lui, in lacrime, ed era tutta colpa sua e dei suoi due stupidi neuroni saltati alle conclusioni troppo in fretta.
-Quindi non-non ti faccio pena?-
Hermione sorrise fra le lacrime. -No Ronald, non mi fai affatto pena.-
Le orecchie e le guance di Ron non erano mai state così rosse come in quel momento.
-M-mi dispiace Hermione, non avrei dovuto urlare in quel modo.-
-Ma adesso mi credi vero?-
-Si, ti credo.- Annuì il rosso passando due dita leggere sulle guance arrossate e bagnate di lei asciugandole le lacrime.
Hermione a quel tocco sorrise imbarazzata e Ron ritirò la mano tossicchiando.
-Comunque ancora non ti ho detto che stasera sei bellissima, uhm cioè, hai una bella pelle, nella scala delle pelli intendo (2).- Disse Ron grattandosi la nuca nervoso.
Hermione scoppiò a ridere e trascinò con sé anche Ron.
Miseriaccia, quanto la adorava quando rideva così. Il rosso si sentì terribilmente in colpa per aver dubitato delle sue intenzioni e aveva tutta l'aria di uno che voleva rimediare a tutti i costi al suo comportamento insensato quando, fra una risata e l'altra, le si era avvicinato di più, cingendole la vita.
La ragazza tornò subito seria e allacciò il suo sguardo a quello di lui.
Ron inspirò a pieni polmoni il profumo dolce e leggero di lei. Si sporse verso le sue labbra per catturarle in un bacio impacciato ma pieno di tenerezza.
Lì per lì pensò di averla colta di sorpresa perchè era quasi sobbalzata al suo tocco. Così, invece di lasciarla andare, la attirò di più verso di sé. A quel punto lei dischiuse le labbra e lasciò entrare la lingua di lui. Ron cercò di essere il più cauto possibile nell'esplorare quell'antro così nuovo per lui e eppure così caldo e accogliente.
Le passò una mano sul braccio risalendo fino alla nuca morbida e liscia per sentirla ancora più vicina. Assaporò ogni centimetro delle sue labbra per imprimere nella memoria ogni singolo secondo di quel loro primo bacio così casto eppure così passionale.
E in quei minuti ogni cosa intorno a loro era scomparsa e Ron non sentiva altro che il sapore di Hermione e la sua pelle soffice sotto le dita.


FINE.





(1) Scene tratte dal film 'Harry Potter e il Calice di Fuoco' di Mike Newell.

(2) Tratto dal film 'Harry Potter e il Principe Mezzosangue' di David Yates.

   
 
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