PROLOGO
POV
MELLO
BUONGIORNO! Io sono
Mihael Keehl, per gli amici Mello, ma
visto che voi non siete miei amici, per voi sono solo Mihael; ho sedici
anni e
mezzo e frequento la “DN Accademy”.
Oggi
è il primo giorno di scuola, ormai sono al terzo anno -
L’età si fa sentire!!!
– dicevo, sono al terzo anno e oggi è il primo
giorno; sono già in classe e la
lezione è appena cominciata.
L:
Da oggi, carissimi ragazzi, avrete un nuovo compagno.
Il
professor L è sempre stato un tipo strano: è uno
solitario, allegro ma al tempo
stesso inespressivo. Come fa? Questo è uno dei tanti misteri
della sua persona,
così come lo è il fatto che sia magrissimo
nonostante mangi come un bufalo
impazzito.
Nessuno
osa mettere in dubbio le sue qualità di attore, anzi alcuni
dicono che recita
tanto bene da poter far parte dell’FBI.
È
anche un insegnante di matematica molto competente, non
c’è studente che non
presti la massima attenzione ad ogni sua parola, è capace di
rendere
interessanti anche le cose più noiose, forse anche per i
suoi bizzarri modi.
Appena
inizia a parlare, ovviamente, ci voltiamo tutti dalla sua parte,
interrompendo
ogni attività e fissando con attenzione il ragazzino accanto
a lui: si tratta
di un rossino che non dimostra più di diciassette anni,
indossa dei jeans a
vita molto, ma molto bassa e una maglietta a righe bianca e nera; la
cosa che
mi colpisce di più sono gli occhiali in mezzo ai capelli.
Decisamente un
soggetto interessante!
Matt:
Mi chiamo Matt, ho quasi sedici anni e vengo da Tokio.
Mello:
Professore, posso fare una domanda al ragazzo?
Matt:
Ho un nome sai? E certo che lo sai, ho appena finito di dirlo!
-_-“.
Sogghigno.
Però, che bel caratterino!
L:
Fa pure.
Ormai
i professori sono abituati a sentirmi fare richieste assurde. Qui me la
comando
io!
Mello:
Cosa ti piace fare?
Matt:
Giocare ai videogames.
Sorride
timido mostrando
Solo?
Sembra proprio che non gli vada di far sapere i fatti suoi.
L:
Se nessun altro vuole disturbare, vatti a sedere.
Mello:
Qui, prof!
Indico
il banco vuoto tra me e…Near, il ragazzo più
odioso, più “brutto”, più
antipatico e più dannatamente in gamba che io conosca.
Il
rosso, di cui per altro ho già dimenticato il nome, intanto
si è venuto a
sedere sorridendo cortesemente a me e all’omino bianco, con
la piccola
differenza che, mentre io ho ricambiato, lui ha continuato a seguire le
lezioni. Certo, altrimenti come fa ad essere il primo della classe? Ma
possibile che non si distragga mai??? Qua ci vuole
l’intervanto di Mello. No ma
che dico?
Mello:
Allora, come mai qui?
Matt:
Vengo a scuola.
Mello:
Ma va! io invece vengo a fare il caffé -_-“.
Near:
Chiudete il becco.
Lo
odio, lo detesto, lo schifo,
lo…lo…lo…insomma, ha sempre
quell’aria di
superiorità del cazzo solo perché è
sempre il numero 1. Uffaaa.
Mello:
Non ascoltarlo, è solo un idiota.
Near:
Come hai detto?
Mello:
Che sei un idiota. Mi sono per caso sbagliato?
L:
chiudete il becco, tutti e tre!
Matt:
Tre? E io che ho fatto?
Il
prof evita di rispondergli perché chiamato dal vicepreside,
Light Yagami.
POV
MATT
Appena
il docente esce, tutta la classe si raduna intorno a me per
“fare conoscenza”.
Ma che diavolo vogliono? Uffa.
Ray:
Allora, hai detto che ti interessi ai videogames?
Ide:
Ti piace il calcio?
Ukita:
Sai cantare?
Tota:
Qual è la tua materia preferita?
Oddio…
Mello:
Sei fidanzato?
Ok,
credo che adesso la mia faccia non si distingua più dai
capelli; Mello
sogghigna, alzandomi il mento con la mano e avvicinandosi
pericolosamente al
mio viso.
Mi
gira la faccia a destra e a sinistra per osservarmi meglio.
Tota:
Mettilo alla prova, Mel.
Che
intende dire?
Mello:
Mh, vediamo che sai fare.
Fare
in che senso? Lo guardo enigmatico mentre mi prende per le spalle e mi
spinge
contro il muro.
Si
avvicina ancora un po’, un po’ troppo per i miei
gusti! Decisamente troppo! Mi
bacia.
Mi
sta baciando…cazzo perché non mi muovo?
Perché non lo sto mandando via a calci?
Kanzo:
A quanto pare si stanno divertendo!!!
Near:
Già ad infastidirlo il primo giorno, Mello?
Finalmente
il biondo si stacca da me. Devo proprio ringraziarlo questo
tizio…anche se devo
ammettere che è un po’ inquietante.
Mello:
Near, come sempre mi fai perdere tutto il divertimento! Ma insomma, mai
una
volta che ti faccia i cazzi tuoi! Mi stavo proprio divertendo.
Near:
Si, si certo.
Tota:
Come è stato?
°//////////////////////////////////°
Che razza di domanda è?
Mello:
È stato davvero interessante, non credi rossino?
Matt:
No, per niente.
Mello:
Allora perché non mi hai allontanato?
Matt:
Beh, ecco io, perché…oh insomma ma che cazzo
vuoi?
L:
Scusate se vi ho fatto aspettare. Avevo delle faccende da sbrigare.
Mello
(a bassa voce): Sese, immagino quali faccende!
Matt:
Che intendi dire?
Mello:
Tu non eri arrabbiato con me? Comunque non posso dirtelo.
Sbuffo.
E che cazzo, ora mi ha incuriosito.
Mello:
Vabbè, giusto perché prima sei stato bravo!
°///°
Mello:
Il prof ha una relazione segreta col vicepreside.
Il
vicepreside??????? *_* Oh mio Dio.
Ma
sono tutti gay in questa scuola? Come se mi leggesse nel pensiero,
ricomincia a
parlare.
Mello:
D’altra parte qui ci sono solo maschi, ci adeguiamo.
Che
schifo!
POV
NEAR
Appena
finiscono le lezioni mi avvio in camera, o meglio nell’atrio
per vedere in che
camera sono e chi sarà il mio compagno.
Venti
secondi dopo che ho varcato la soglia, una furia bionda mi piomba
addosso.
Mello:
IO IN CAMERA CON TE NON CI STO!
Near:
Meno male.
Mello:
Ma che hai capito? Intendevo dire che ho appena visto in che camera
stiamo:
nella stessa.
Mi
fissa depresso.
Oh
no, perché divido la camera con quel pazzo schizofrenico
ciocco-dipendente di
Mello? Non potevo capitare peggio!
Near:
Ah. Quindi sarei in camera con un tizio come te?
Mello:
Che intendi dire?
Near:
Già che ci sei, fammi il favore di dirmi in camera siamo.
Mello:
483.
Le
camere sono nell’ala opposta rispetto alle aule, quindi ora
stiamo passando per
il giardino; ovviamente tutta la classe è ancora vicina, la
maggior parte
attornia Mello, mentre io preferisco di gran lunga stare per fatti
miei.
D’altra
parte non potrebbe essere diversamente: Mello ed io ci contendiamo il
primato
in tutto, con la sola differenza che io preferisco il quieto vivere e
lui il
caos, quindi è lui a tenere a bada questa banda di
scalmanati, che gli fanno da
cane.
Invece
a me la confusione innervosisce.
Mello:
Ehi, tu dobbiamo finire quello che avevamo iniziato in classe.
Uff…pure?
Matt:
Non ci penso nemmeno, io non ho nulla da finire con te.
Mello:
Ne sei sicuro?
Ma
è possibile che deve sempre rompere i coglioni?
Matt:
Si, a meno che tu non voglia che ti spacchi la faccia.
Mello: E ne
saresti capace?
Matt: Ne dubiti?
Mello: Beh, se
picchi nello stesso modo in cui prima hai impedito che ti
baciassi…
Matt
non gli da neppure il tempo di finire di parlare, che subito si
scaraventa su
di lui; intanto tutta la classe si è radunata a guardarli
incitandoli; vabbè
più che altro fanno il tifo per il biondo.
Mi
siedo sulla panchina di fronte a loro: ci vorrà un bel
po’ di tempo!
Matt
si getta a capofitto contro Mello, iniziando a tempestarlo di pugni.
Sfortuna
(per il rosso) vuole che Mello abbia alle spalle cinque anni e qualche
cosa di
karate…Non incontra alcuna difficoltà nel pararli
tutti.
Mello:
Tutto qui quello che sai fare, bel rossino?
Matt:
Mi stai prendendo in giro?
Mello
carica il destro e colpisce in pieno il viso del rosso che geme dal
dolore e si
piega in avanti.
Mello:
Tze!
Che
palle! Sempre la stessa storia: Mello ora farà lo sbruffone,
lo picchierà,
finiranno in punizione e il nuovo capirà che gli conviene
stare calmo,
altrimenti Mello gliele suonerà ancora.
Resto
un po’ sorpreso alla scena di Matt che si rialza e si
avvicina beffardo a
Mello.
È
veloce al punto di riuscire a mettere in difficoltà il
biondo, che spiazzato si
fa colpire allo zigomo destro. Gira la testa a 90 gradi con occhi
spalancati
mentre Matt sogghigna.
Matt:
Hai sbagliato a sottovalutarmi, lo sai?
Si
allontana leggermente dal suo viso.
Cazzo…è
il primo che in questo istituto ha messo in difficoltà
Mello, tranne me
ovviamente.
Mi
alzo da terra osservando il biondo che si massaggia lo zigomo
dolorante. Matt
si prepara per colpire nuovamente, ma io sono più veloce di
lui: mi metto in
mezzo a loro mentre la classe trattiene il respiro e paro il colpo che
però mi
fa indietreggiare di parecchio. Anche io posso vantare qualche anno di
arti
marziali, però devo ammettere che mi ha messo in
difficoltà!
Near:
Smettetela!
Mello:
Tu levati di mezzo, candeggina.
Matt:
Che c’è? Hai addirittura bisogno della guardia del
corpo, Mello?
Mello:
Pesa bene le parole bel rossino!
Stanno
per colpirsi ancora, ma prima che possano farlo, tra loro mi impunto
io. Mello
naturalmente blocca il colpo: Non gli conviene creare questioni con me!
Il
rosso invece non mi ha proprio visto, ma riesco a fermarlo per la
seconda volta, prendendogli entrambi i polsi.
Near:
Adesso basta. Vattene in camera. Quanto a voi, sparite.
L’ultima frase è rivolta al resto della classe che ci fissa allibita. Più che altro forse fissano me, non mi sono mai messo in mezzo a questioni del genere, non ho mai difeso quel pervertito di Mello né simili.
NOTE DELLE AUTRICI:
Ciao! beh, è la nostra prima fanfic su Death Note, quindi...siate clementi!!! Fateci sapere se vi piace come idea e se avete qualche consiglio da darci.
Dunque, parlando di cose pratiche: Se la fic interesserà (almeno un po') teoricamente dovremmo postare un capitolo a settimana, regolarmente.
C'è altro da dire? Crediamo proprio di no!!!
baci baci,
Libby e Akatsukina