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Autore: lalluby    13/06/2015    7 recensioni
-'' Io non capisco Addison. Come abbiamo fatto a finire così?'' - Si girò su un fianco verso di me, le sue mani erano tra i capelli - '' Eravamo felici '' -
-'' Sono stata felice fino a quando non me ne sono andata. So che non lo può sembrare, ma è così Luke ''- Ammisi guardando le mie mani. (...)
- ''Allora spiegati, Addison. Sono tornato a casa e tu eri appena andata via dalla mia vita - (...)
- '' Siamo stati insieme quasi due anni, cazzo. Sei andata via senza alcuna spiegazione, come cazzo pensi che sia che giusto, eh? ''- Alzò la voce, facendomi trasalire.
- '' Sono una codarda, Luke! Ti amo troppo, cazzo. Ma non riuscivo più andare avanti dopo quello che avevo scoperto. ''- Gridai di nuovo, mentre le lacrime scorrevano senza sosta.
- '' Anch'io ti amo, ma io meritavo una spiegazione! Ero lì per te. Pronto per fare di tutto e poi vengo a sapere che te ne eri andata. Senza scrivermi un cazzo di messaggio in questi cinque fottutissimi anni ''- (...)
Sequel di Six Degrees Of Separation
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Goodbye Addison

 

 

 

 

 

<< Dio Adds, calmati e respira – Mi disse Louise , mentre mi aiutava con il vestito - Hai bisogno di calmarti, tesoro >>

Chiusi gli occhi e presi un respiro profondo.

 

<< Non so nemmeno io perché sto andando fuori di testa. >> Ammisi, lisciandosi la parte anteriore del vestito da sposa.

 

<< Stai tranquilla, è la prova finale del vestito per vedere se la sarta deve apportare ancora qualche modifica - Sospirò Louise, facendo un passo indietro per guardarmi, un sorriso si diffuse sul suo viso. - Sei bellissima >>

 

<< Sei sicura? Non mi piace il davanti >> Iniziai, guardandomi allo specchio Non sapevo nemmeno io perchè mi comportavo così. Ma ogni volta che provavo quel vestito trovavo sempre qualche difetto, anche inventandomelo. Forse perchè sapevo che c'era qualcosa di sbagliato e non era solo il vestito.

 

<< Addison, tesoro, che cosa ti succede? Stai ritardando questo matrimonio da due mesi.

Lo so che tutto deve essere perfetto per te, ma dato che ti conosco bene so' che c'è qualcosa che non va. Se fosse stato il tuo matrimonio con Lu.. >>

 

<< No, questo non è vero – Dissi fermandola immediatamente. - Tutto deve essere perfetto per Michael, va bene? >> Sospirai, togliendomi il vestito e mettendolo nella gruccia. Il matrimonio era stato programmato per la prossima settimana, ma le parole di Luke mi tormentavano.

 

<< Lo so, Addison. Ma questo è un matrimonio, non una festa liceale che puoi rimandare al prossimo sabato >> Sospirò Louise dietro alla tenda del camerino, mentre io mi rimettevo i miei vestiti.

 

Uscii da quel camerino, consegnando il vestito alla commessa. E mi diressi verso la parte posteriore della boutique, quando venni fermata da ciò che Louise mi disse mentre mi seguiva.

 

 

<< Devi parlare con Luke >>

 

Mi voltai di nuovo verso di lei, cercando nemmeno di nascondere le mie emozioni.

<< Come? - Dissi sarcasticamente – Ogni volta che proviamo ad avere una conversazione civile finiamo sempre con il farci male a vicenda >> Esclamai, ignorando gli sguardi dei commessi.

 

Louise sospirò rassegnata, abbassai lo sguardo. In quel momento mi sentivo persa e quella discussione non mi stava aiutando.

<< Devi parlargli Adds. Voi due non avete mai chiuso il vostro rapporto ufficialmente e l'ultima volta che hai parlato con lui, sai anche tu che aveva perfettamente ragione. Hai bisogno di vederlo, e poi forse potrai rimettere in ordine i tuoi pensieri e cosa più importante cosa provi ancora per lui >> Mi disse saggiamente, e non potei fare a meno di pensare che aveva ragione. L'unico problema era che significava vedere ancora Luke e non avevo idea di come avrebbe reagito vedermi sulla sua porta, una settimana prima dal mio matrimonio.

 

<< Non posso fargli questo - Sospirai, voltandomi per uscire dal negozio, sentendo i passi di Louise dietro di me - Non è giusto continuare a girare e ricordare tutto quello che c'era >>

 

<< Tu hai bisogno di certezze, Addison. E sappiamo entrambi che lui è l'unico che te le può dare. Forse è Luke la tua felicità >>

 

<< E' Michael la mia felicità >> Affermai, rendendomi conto di averlo detto ad alta voce. Forse lo avevo detto per convincere me stessa, e che tutto quello che mi stava dicendo Louise era tutto una menzogna.

 

<< Certo, Addison – Disse sarcasticamente, alzando gli occhi al cielo - E allora perchè quando hai accetto di sposare Michael quella sera, la prima cosa che hai fatto è stata quella di seguire Luke? >> Finì, aprendomi lo sportello del guidatore.

 

<< Io... - Boccheggiai, sedendomi sul sedile e alzando lo sguardo mentre lei appoggiava il braccio sullo sportello aperto aspettando una mia risposta – Nathan merita di essere felice e di avere serenità attorno >>

 

<< Oh, certo – Disse, sorridendo amaramente – E ci credo Addison, ma non è la risposta alla mia domanda >>

Guardai dritto, davanti a me, cercando di trovare ancora qualche scusa plausibile.

 

<< Hai bisogno di parlargli Addison, perché lo sai anche te che non è una soluzione sposare Michael se non ne sei sicura al cento per cento Non è un cattivo ragazzo e si merita il meglio >> Mi disse con fermezza, prima di chiudere la porta della mia macchina, dirigendosi verso la sua macchina.

 

Accessi la macchina, sospirando. Quando arrivai all'incrocio del parcheggio, avevo due opzioni davanti a me e non avevo idea di quale scegliere. Sinistra o a Destra.

Se avessi scelto la sinistra sarei ritornata a casa e avrei cercato dimenticare tutto quello che mi aveva detto Louise per farmi ragionare. Ma se avessi scelto la destra mi sarei diretta verso quell'appartamento.

Un'ora più tardi, mi ritrovai davanti a quel condominio, presi un respiro. Mi sembrava che fosse passato molto tempo dall'ultima volta che ero stata qui, ma non così a lungo come avrei voluto. Spesso mi ritrovavo qui quando i miei ricordi mi tormentavano e io avevo bisogno di una via di fuga. Mi slacciai la cintura, uscendo dalla mia macchina e cercando il coraggio di andare a bussare alla porta. Ma c'era sempre qualcosa che mi fermava. Forse era il fatto che l'ultima volta che avevo toccato quella porta, stavo scappando dall'unica cosa buona che avevo avuto nella mia vita dopo Nathan e mi spaventava l'idea di andare a bussare in quella porta facendo riemergere troppi ricordi e parole rimaste sospese per quasi cinque anni.

 

<< Non posso >> Sussurrai, riaprendo nuovamente la macchina, ma qualcuno mi toccò la spalla facendomi sussultare e mi voltai, ritrovandomi la famigliare figura del ragazzo che era la causa di tutto quel casino che avevo in testa.

 

<< Vuoi restare fuori per tutto il giorno? >> Disse Luke alzando un sopracciglio mentre un triste sorriso era dipinto sulle sue labbra. Strinsi la chiave nella mia mano guardandola, ma tutto quello che feci fu rimetterla in borsa.

 

<< Hei >> Lo salutai, sorridendogli dolcemente.

 

<< Ti vedo delle volte che arrivi qui con la macchina >>

 

<< Mi hai visto venire qui prima? >> Chiesi scioccata. Solitamente mi ritrovavo davanti alla sua palazzina nelle prime ore del mattino, ma le luci del suo appartamento erano sempre spente.

 

<< La tua auto è più rumorosa di quanto si potrebbe pensare – Mi disse Luke ridacchiando leggermente, ma era solamente una risata forzata - Avresti dovuto bussare, io non ti avrei mai allontanata >>

 

<< Non potevo disturbarti >> Ammisi, mentre nel frattempo eravamo arrivati davanti alla porta del suo appartamento.

Aprì la porta facendo scattare la sicura, facendomi entrare dentro e poi chiuderla immediatamente dietro di se, e facendomi un cenno con la testa di seguirlo in cucina.

 

<< Allora, perché sei qui? Hai un invito matrimoniale anche per me? >> Chiese con un tremito nella sua voce, mentre accese il bollitore e si voltò verso di me.

 

<< Cosa? >> Risposi, scioccata dalla sua domanda. Se fossi stata ancora con lui, mi sarebbe piaciuta l'idea che fosse stato lui ad aspettarmi all'altare e non Michael.

 

<< Calum mi ha detto che ti sposi la prossima settimana. Ho aspettato per un invito per mesi >> Mi disse ridacchiando leggermente, per poi mordersi il labbro inferiore.

 

<< Non so perché sono qui >> Risposi alla sua prima domanda, invece di riconoscere il fatto che Calum aveva fatto l'unica cosa che non ero stata capace a fare io.

 

<< Bene, allora credo che non posso aiutarti. >> Si strinse nelle spalle, mentre il bollitore iniziò a fischiare, facendomi sobbalzare.

 

<< Ti manca? >> Chiesi all'improvviso, facendolo voltare verso di me mentre sul suo viso si dipinse un espressione di confusione.

 

<< Ti manca, cosa? >>

 

<< Ti manca essere in grado di comunicare tra di noi senza che questo enorme peso del passato sia sulle nostre spalle? Senza che uno di noi sia dispiaciuto per l'altro o per quel noi? Perché io lo faccio. Mi manca quel noi, mi mancano quei momenti di felicità rari che ci ritagliavi quando tutto stava per crollare, promettendomi sempre che finchè tu eri al mio fianco nulla mi avrebbe distrutta >> Ammisi, guardando i miei piedi. Era tutto così silenzioso, lui ritornò ad occuparsi del bollitore e mi chiesi se avrebbe ricordato quei momenti.

 

Dopo qualche minuto di silenzio, fece scivolare la tazza sul bancone accanto a me, prima avvolgendo le braccia intorno a me, mi attirò a se per un abbraccio e sentii una solcarmi la guancia, mentre lui mi strinse maggiormente a se.

<< Io non so cosa fare. - Ammisi, sentendo le lacrime solcare le mie guance più velocemente, un singhiozzo scappò dalle mie labbra - Io non so cosa fare Luke, e ho tanta paura di ferire qualcuno >>

 

<< Io non posso aiutarti finché non sai ciò che vuoi, Addison. Non potrò essere sempre lì per te e rimanere sempre in bilico tra l'amore e il dolore. Addison hai Michael,. Cazzo ti stai per sposare, adesso, e lui dovrebbe essere la tua felicità. Non dovresti essere nella mia cucina dirmi che sei spaventata per quello che ti succederà. >> Mi disse, ma era solo quello che già sapevo. Volevo che mi dicesse che lui non mi voleva più, che se ne era andato e poi forse sarei stata in grado di proseguire la mia vita senza di lui.

 

<< Non voglio che mandi a puttane tutto per me, Addison. Voglio che tu sposa qualcuno che sarà lì, per aiutarti a cucire tutto quelle ferite che ti ho procurato. E se quel lui è Michael, beh, vi meritate il meglio. Lui ti ama in un modo che posso capire perché ti ama come ti amavo io cinque anni fa, ma non so se posso amarti ancora, non quando non sai quello che vuoi. Potresti buttare via una cosa brillante per una cosa che non ne varrebbe la pena, perchè tu, piccola, ti meriti qualcuno che possa renderti felice. Cazzo, Addison, tu ti meriti il meglio e io non sarò mai capace di dartelo. Sapevate che era questo il motivo per cui te ne sei andata cinque anni fa. E so per certo che se tu ritornassi ancora da me saresti ancora infelice e alla fine l'ho capito >> Ammise, mentre dietro ogni parola si celava il dolore.

 

<< Lu... >> Iniziai, cercando di dirgli che tutto quello che stava dicendo era sbagliato. Che non era quello il motivo per cui lo avevo lasciato.

 

<< Se davvero non vuoi sposare Michael questa è una tua decisione, ma Addison non posso lasciarti ritornare nella mia vita sapendo che sei spaventata da cosa ci possa riservare il futuro. Devo sapere che mi vuoi, perché non posso vederti andare via di nuovo. Davvero, non ce la farei, cazzo. Non questa volta. >> Mi disse.

Sapevo che lui aveva assolutamente ragione, ma se avrei mollato tutto e mi sembrava strano trovarmi io nel lato opposte delle suppliche. Cinque anni fa ero io che lo supplicavo dicendogli che avevo bisogno di certezze, mentre adesso era tutto l'opposto. Chi mi avrebbe detto che con Luke le cose sarebbero andate per il meglio? Chi avrebbe detto che forse aveva ragione quando diceva che Nathan quando era con noi era felice?

Sospirai.

 

<< Ti ho amato così tanto Luke >> Singhiozzai, togliendomi dal suo abbraccio.

 

Lui annuì, appoggiandosi al bancone di fronte a me.

<< Puoi dire a Nathan che passerò stasera a salutarlo e che non ci sarò per un po'? >>

Mi asciugai la lacrima con la manica della felpa.

<< Te ne vai? >> Chiesi, mentre sentii una forte fitta al petto.

<< Ho bisogno di stare da solo per un po' ed essere felice. Lo so che c'è Nathan di mezzo e penserà che sono un pessimo padre, ma come dargli torto d'altronde? Ma ho solo bisogno di rimettere insieme il tutto e incassare il colpo. >> Sospirò, passandosi una mano tra i capelli.

 

<< Sei un padre fantastico Luke e Nathan non ti odierà. Lui pende dalle tue labbra e stravede per te – Gli sorrisi tristemente, poi abbassai lo sguardo sospirando - Non ho mai voluto che tu fossi infelice, Luke >> Gli dissi, dirigendomi verso di lui. Avvolsi per l'ultima volta le braccia intorno alle sue spalle, cercando di memorizzare ogni piccola cosa che rendeva splendido Luke Hemmings, il ragazzo per cui lui stesso aveva messo più a volte a rischio la sua vita per me. Li bacia rapidamente la guancia.

<< Resterai sempre quel raggio di sole che illumina le mie giornate piovose, e so che un giorno incontrerai la ragazza che ti meriterà. Perché te lo meriti più di me, e io non vedo l'ora avere la notizia che l'hai sposata >> Sorrisi tristemente accarezzandogli la guancia ruvida per via di qualche accenno di barba, perdendomi per l'ultima nei suoi occhi azzurri.

 

<< Addio Addison Evans >> Sussurrò, stringendomi un altra volta, per poi lasciarmi andare.

 

<< Addio Luke Hemmings >> Sussurrai di nuovo, prima di girare sui tacchi e uscire da quell'appartamento per l'ultima volta e sedendomi in macchina, accendendo il quadro e rimasi seduta lì con il motore che rombava. Mi voltai verso la porta della sua palazzina, appena in tempo per vedere attraverso il vetro la sua figura scivolare giù contro la porta. Una lacrima solcò la mia guancia, l'asciugai velocemente tirando su col naso.

 

Quando arrivai a casa quella tarda mattinata, la trovai deserta. Sospirai e mi diressi velocemente in camera, cercando di trovare qualcosa da fare. Ma appena arrivai davanti la porta della camera crollai. Mi appoggiai con la fronte contro il muro mentre i miei palmi era appoggiati contro di esso e scoppiai a piangere.

Solo in quel momento mi resi conto, che Luke mi aveva detto addio per sempre. Che ormai la nostra relazione era finita, ora era tempo di riniziare. Lui era riuscita ad andare avanti cercando di on appendersi ai ricordi, ma cercando di scappare da questo posto come avevo fatto io cinque anni.

<< Addison – Mi chiamò una voce preoccupata, lo sentii avvicinarsi – Che ti succede? >>

Presi un respiro, cercando di calmarmi.

<< Ti ricordi Calum, quando mi hai detto che avrei dovuto affrontare tutte le conseguenze che il passato aveva lasciato e che dovevo essere pronta a rivederlo e anche pronta ad ascoltare tutte quelle cose che aveva voluto dirmi in questi cinque anni ma che non ha potuto? >>

Calum mi guardò, mentre il suoi occhi si fecero tristi.

<< L'ho fatto. Ti giuro che l'ho fatto- Dissi tirando sul col naso. Mentre quel dolore al petto era ancora presente - Ma dopo tutto il dolore che mi ha fatto provare in questi mesi, io lo amo ancora. E oggi ero pronta per dirgli che lo amo ancora e che lo rivoglio nella mia vita. E che con lui sono realmente felice, anche se mi fa incazzare. Ma quando mi ha detto che aveva bisogno di essere felice e che lui non era la persona giusta per me, gli ho lasciato dirmi addio >>

<< Addison, io... >> Sussurrò

<< Perchè Calum? Perchè? >> Crollai nuovamente.

Calum si avvicinò e mi abbracciò.

<< Perchè dopo un po' Addison, impari che c'è una sottile differenza tra tenere una mano e incatenare un anima. E impari che l'amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. E inizi a imparare che i baci non sono contratti e che le promesse non sono dei doni. E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta e con gli occhi aperti e con la grazia di un adulto e non con il dolore di un bambino. Ed impari a costruirti delle strade perchè sai che il terreno per il domani è incerto per fare piani. Dopo un po' impari che il sole scotta, quando ne hai preso un po'. E perciò lo lasci andare, perchè sai che è la cosa giusta per quella persona. E da tutto impari che sei davvero forte e puoi sopportare tutto questo dolore. E penso che Luke abbia capito questo e che anche tu lo abbia capito. >>












SPACE AUTHOR


Hi my beautiful people!!! So Im here again. YAAY
ALT!!! Lo so che mi vorreste picchiare in questo momento, dato che sono praticamente sparita da efp e che non vi ho lasciato nemmeno in piccolissimo messaggio per dirvi che non avrei aggiornato.
Ma adesso ho aggiornato, e vi chiedo UMILMENTE PERDONO. 

Comunque ritornado a quei due e al capitolo: Che ve ne pare???
Beh, dopo Louise che prova in tutti i modi a far prendere una decisione ad Addison. Nel momento in cui arriva da Luke per ammettere realmente cosa prova lei per lui.
Il biondino arriva con il colpo di grazia. E come sempre appare Calum, pronto per consolare la sua amica. 
Comunque vi ricordo che i prossimi due capitoli saranno gli  ultimi DUE e poi ci sarà l'epilogo.  E devo ammetere che mi mancherrano Luke e Addison.
Però dai, ora come ora ho tante idee per altre storie su questi quattro. E se vi va di leggere qualcosa di mio:
OUT THE ORDER
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3127199&i=1 ) Fanfiction su Calum e The Boxer ( http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3067143&i=1 ) Fanfiction su Luke.
Vi lascio come sempre con un piccolissima anticipazione del prossimo capitolo: 

 

<< Non avrei mai pensato che ti sposassi con... Ho sempre pensato che avresti sposato Luke >> Mi confessò Calum abbraciandomi, ma si staccò quando vide che non ricambiai la stretta, si staccò lentamente è mi scrutò con i suoi occhi scuri.
<< Sei ancora innamorata di lui, non è vero? >>  Chiese con calma.
Scossi la testa, sorridendo falsamente.
<< No, è Michael la persona adatta a me >> Risposi, mentre una fitta mi attraversò il petto. Era troppo tardi per tornare indietro. 
<< E' venuto qui, Luke? Mi ha detto che doveva parlarti >> Mi confessò. 
Il tempo sembrò fermarsi e lo guardai scioccata.
<< Lui è qui? >>



Ci vediamo al prossimo capitolo e grazie a coloro che hanno messo tra i preferiti, seguiti e ricordati la storia.
Grazie ancora.
Baci Lalluby


PS: ON TWITTER @_Lalluby_

 
  
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