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Autore: Mistral    10/01/2009    4 recensioni
YULLEN SAGA - PART 1
Nel silenzio di una notte di luna piena, due anime a confronto: per una volta spoglie delle maschere che, benché in modo diverso, nascondono il loro vero Io agli occhi del mondo.
Perché se dietro al sorriso più luminoso può nascondersi il dolore, è anche vero che dietro all'espressione più indifferente può nascondersi la luce necessaria per sfuggire alle tenebre.
[Sort of missing moment, pre-flashback dalla Night 170]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allen Walker, Yu Kanda | Coppie: Kanda/Allen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Moonlit Midnight Dream

Moonlit Midnight Dream

 

- 5 -

Non ci sono regole

 

“Io voglio sapere delle cose di te e tu vuoi sapere delle cose di me. Non negarlo, ti si legge in faccia. E allora una domanda a testa, di qualunque tipo. Ci stai?”

 

Non male come proposta. Ma la trovo un po’ troppo equa. Io voglio sapere perché prima ha mentito e cosa (mi) nasconde, non essere costretto a rispondere a chissà quali domande idiote che tirerà fuori… Vediamo di sistemare un po’ le cose, prima che questo ragazzino si prenda troppe libertà.

Mi stacco dal muro, rimettendomi in piedi: ora la differenza di altezza tra noi si nota (anche se non è più tanta come prima… sei cresciuto, piccoletto…) e lui è costretto ad alzare lo sguardo per non lasciare il mio. Con calcolata nonchalance piego il braccio, fingendo per un attimo di guardarmi le unghie. Lui non si perde il mio minimo gesto, anche perché, visto che non ho ancora detto una parola, chiaramente non sa cosa aspettarsi.

Poi di scatto colpisco la sua mano, facendogli perdere l’equilibrio, e ribalto le posizioni, schiacciandolo contro il muro.

 

“Non mi sembri nelle condizioni di dettare le regole, moyashi”

 

È successo tutto talmente in fretta che non me ne sono reso conto, però in un attimo mi sono trovato il freddo del muro contro il petto e la mano altrettanto fredda di Kanda puntata tra le scapole. Non preme con forza, ma soltanto il gelo che si irradia sulla mia schiena, anche attraverso la stoffa della maglietta, è sufficiente a tenermi bloccato (o forse dipende dal sapere che la fonte di quel gelo è Kanda?).

Provo a muovermi leggermente, quel tanto che mi basta per riuscire a guardarlo in faccia senza rompermi il collo e lui non si oppone. Vedo la sua espressione sorniona e la coda corvina mollemente appoggiata su una spalla, che subito viene ributtata indietro con un movimento secco della testa.

 

“Questo non lo trovo molto leale, sai Kanda?”

 

“Nessuno ha detto che doveva esserlo”

 

Non ci sono regole in questo gioco inventato al momento, Walker

 

(Né tu né io sappiamo come finirà,

e la cosa non mi spaventa affatto…

…anzi…)

 

quindi per favore non uscirtene con una delle tue solite osservazioni buoniste. Ti sei comportato bene fin adesso, non rovinare tutto.

 

La risposta di Kanda alla mia osservazione è… tipicamente da Kanda. E come tale non richiede ulteriori repliche, quindi non mi sforzo neanche per trovare qualcosa da dire e riempire così il silenzio che si è creato. Visto che ha voluto prendere le redini del gioco, aspetto che sia lui a fare il prossimo passo e nel frattempo provo ad abituarmi a quel gelo sulla schiena.

 

Dal suo silenzio e dal modo con cui si muove appena, come a cercare di mettersi più comodo sotto la mia presa, capisco che ha deciso di lasciare a me la prima mossa.

Abbasso il braccio con cui lo tenevo bloccato,

 

(Una sensazione di vuoto sulla mano

quando non sento più

il suo calore sotto le dita…

…vorrei toccarlo di nuovo…)

 

permettendogli di staccarsi dal muro. Lui si gira e mi guarda: adesso nei suoi occhi c’è uno sguardo divertito ma deciso. Ha accettato la mia sfida ed è curioso anche lui di vedere come andrà a finire.

 

Mi ha lasciato andare,

 

(Ed è strano ma

 sento freddo sulla schiena,

dove non c’è più la sua mano gelata…

…vorrei che fosse ancora lì…)

 

quindi mi giro con calma e lo fisso negli occhi. Avanti, sentiamo un po’ la tua prima domanda, sono curioso di sapere cosa mi chiederai… così ti darò una risposta qualunque, senza scoprirmi troppo, e poi tu dovrai dirmi la verità su quel tatuaggio.

Gli faccio un cenno del capo, come a dirgli che la prima mossa è sua, e aspetto.

 

“Ok, prima domanda: perché sei qui stasera?”

 


 

Grazie mille a Retsu89, Secchan, Amy89, Kei87 e Sariby per le loro recensioni, mi hanno fatto immensamente piacere.

E grazie anche a tutti quelli che hanno inserito la fic nei preferiti.

Ci tenevo a dire anche che ho finito di scrivere la storia (sono venuti 13 capitoli in tutto), per cui continuerò senza problemi l'aggiornamento settimanale.

Appuntamento quindi tra sette giorni esatti!

 

Cap. 6: Pietra di scandalo

Riesco solo a notare il contrasto stridente tra la sue dita bianchissime e la pelle nera del mio braccio sinistro, steso tra noi come se fosse una pietra di scandalo.

 

 

   
 
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