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Autore: Akemichan    18/06/2015    2 recensioni
Raccolta di storie dedicate a Rufy e Nami: varie lunghezze, vari generi, vari avvertimenti. Quello che non varia mai è, credo, il mio amore per questi due.
#1 (flash-fic - introspettiva): Sono passati dieci anni e Nami torna a Cocoyashi, sulla tomba di Bellmere. Non è da sola: c'è il Re dei Pirati con lei
#2: Compito del fidanzato: uccidere il ragno. Peccato che a lui piacciano da morire...
#3: Perché la prima cosa che Bartolomeo ha pensato vedendo Nami è Regina
#4: Un momento, da soli, sotto la pioggia
#5: Perché anche sapere il nome dell'anima gemella è uno spoiler [One-shot]
#6: Una riflessione mattutina, piena di felicità
[Partecipante alla challenge 'OTP Challenge' indetta sul forum di EFP]
[Partecipante alla challenge 'GOMU GOMU no... prompt indetta sul Best of the Sea Forum]
[Partecipante alla Settimana Lunami 2015]
[Partecipante al Winter Contest indetto da MyPride]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ragno
 
 
Era raro, per Nami, avere un po' di tempo libero per occuparsi delle sue mappe, ma ogni volta che il tempo glielo permetteva non perdeva occasione per mettersi alla scrivania a disegnare. Tutto ciò che aveva prodotto dall'inizio del viaggio era stato accuratamente catalogato e riposto nella libreria. Di tanto in tanto, Nami recuperava tutte le mappe e sistemava ogni isola su una pianta generale che, in futuro, avrebbe realizzato il suo sogno.
Era il suo obiettivo per la giornata, se non che la poesia le fu completamente rovinata da un piccolo ragno che le salì sul dorso della mano mentre recuperava uno dei raccoglitori. Rimase praticamente paralizzata dall'orrore, con la pelle che le pizzicava sotto quelle otto sottili zampette. E poi gridò, un urlo così forte che probabilmente venne sentito per tutta la Sunny, mentre agitava la mano per cacciare quell'essere disgustoso e, nel mentre, gettava a terra tutte le sue mappe fino a poco prima correttamente ordinate.
«Nami!» Rufy era comparso sulla soglia e aveva sbattuto con forza la porta della sua camera, col rischio di farla gridare ancora di più per lo spavento. «Che succede?»
«U-u-u-un... ragno!» riuscì ad urlare, superando il balbettio, allungando la mano per indicare quella macchietta nera che si stava muovendo velocemente sopra una delle sue mappe.
Gli occhi di Rufy si illuminarono. «Ma è uno Steatoda Triangulosa!» esclamò. «Com'è carino!» In un attimo si era gettato con le ginocchia a terra e l'aveva afferrato con le mani e ora lo ammirava mentre il ragno si spostava in fretta tra il palmo e il dorso.
«Non è affatto carino» commentò Nami, che stava strusciando con il sedere sul pavimento per allontanarsi, ma senza staccare gli occhi dal ragno per paura che le saltasse addosso da un momento all'altro. Era pronta a gridare ancora più forte, nel caso.
«Ma ha pure i disegni sul dorso!» protestò Rufy. Allungò la mano verso di lei. «Dai, guardalo bene, è adorabile. Dagli una possibilità.»
«Porta quel coso lontano da me!» Stavolta Nami accompagnò il grido con il lancio verso di lui del primo oggetto che le era capitato sottomano, ma Rufy lo evitò con facilità, proteggendo con l'altra mano il ragno ancora custodito nel palmo.
«Caratteraccio...» commentò sottovoce, con un broncio sul viso. «Vado a farlo vedere a Usop, lui sì che apprezza.» Detto ciò, uscì dalla stanza senza nemmeno chiudere la porta.
Nami rimase ferma, nel silenzio che era conseguito al suo grido, con gli occhi fissi nelle mappe sparse per tutto il pavimento, senza nemmeno vederle. Si strinse nelle spalle e rabbrividì: gli insetti le facevano impressione a priori, ma i ragni nelle carte nautiche le riportavano alla mente ricordi che pensava di aver cancellato, o almeno ben nascosto.
Quando lavorava per Arlong non aveva il tempo di dedicarsi a sistemare le mappe, si limitava ad impilarle una sull'altra perché quello che era costretta a fare era lavorare e basta. Quelle pile di fogli si riempivano di polvere e ragnatele e ogni volta che entrava nella stanza era come se sentisse tutti gli occhi di quei minuscoli esseri che la fissavano dal buio, pronti a saltarle addosso alla prima occasione.
Non era mai stata una bella sensazione.
Lentamente, si riprese e si alzò, con un grosso sospiro. Doveva rimettere comunque tutto a posto, anche col rischio che fossero presenti altri ragni all'interno dei suoi raccoglitori. Ma almeno quelle erano le sue mappe, che aveva fatto con amore. Non poteva lasciarle come aveva fatto un tempo, quando era stata sollevata nel vederle distrutte.
Prima che avesse il tempo di farlo, Rufy rientrò nella stanza e lei si mise sull'attenti. «Dov'è?»
«Con Usop» rispose Rufy, distratto. «L'avevo detto che lui l'avrebbe apprezzato.» Non aggiunse nulla, ma si chinò e iniziò a raccogliere le mappe che erano sparse sul pavimento, una alla volta, sbattendole con delicatezza per pulirle dalla polvere. Le appoggiò sulla scrivania e poi si occupò anche dei raccoglitori che erano rimasti sulla libreria, controllandoli uno ad uno.
Nami lo osservava stupefatta, ma lo lasciò fare.
Una volta che ebbe finito il lavoro, Rufy si voltò verso di lei e sorrise, il suo solito sorriso che le scaldava il cuore.
«Non devi più preoccuparti, Nami, non ci sono altri ragni!»

***

Akemichan parla senza coerenza:
Il prompt riguardava l'amore di Rufy per i ragni e l'odio di Nami per i suddetti ed è venuta fuori questa cosa. Ne sono abbastanza soddisfatta, anche se devo dire che nella mia mente suonava meglio di com'è venuta fuori XD Spero che si capisca che alla fine Rufy ha capito tutto ed è tornato per fare ammenda per il suo troppo amore per i ragni XD

 
   
 
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