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Autore: Writer96    26/06/2015    10 recensioni
#1"Ma il Destino, a volte, opera in maniera decisamente divertente e, almeno all'apparenza, incomprensibile, e fu proprio perché tutto questo accadde che James Potter e Lily Evans, dopo sette anni di guerriglie, periodi di reciproco ignorarsi, nuove guerriglie ed una tanto strana quanto profonda amicizia, riuscirono a far vincere a Sirius Black la più improbabile delle scommesse."
Dopo "CLICK- STORIES ABOUT YOU" , una nuova raccolta a tema JamesxLily.
Attraverso varie storie, tra drabble, poesie, flashfic e oneshot, una carrellata di probabili, improbabili, relativi, immaginari primi baci tra James Potter e Lily Evans.
#1 Di come una serie di avvenimenti portò Sirius Black a vincere una scommessa
#2 Quattro cose
#3 Davvero
#4 - #5 In Vino Veritas...
#6 In Cannabis Figuriamocis
#7 Cu...Riose Parole d'Amore
#8 Earth without Art is just Eh
#9 Un litigio
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Come si amano i pazzi'
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#Davvero





-Alice mi ammazzerà.-

 

Non sei esattamente sicuro di essere in grado di capire le parole che ti vengono pronunciate in questo momento, visto che il cuore ti batte così forte che temi ti sfondi la cassa toracica una volta per tutte, ma sei quasi certo che ciò che Lily ti ha appena detto non sia un sì.

Ma neanche un no.

E nemmeno un forse.

 

-Di cosa diamine stai parlando, Evans?-

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

 

La stai fissando da un po'. È una bella occupazione, in fondo, guardare Lily Evans che si lascia andare ad un sorrisetto stanco ogni volta che termina una frase, mette un punto e inizia il paragrafo successivo.
Sei sprofondato in una poltrona e dondoli pigramente un piede, continuando a lanciare lunghe occhiate a Lily, di cui lei, ne sei sicuro, si accorge ogni santa volta, perché nell'esatto istante in cui i tuoi occhi la sfiorano, lei sorride -in maniera diversa da quando finisce di scrivere una frase, ti sembra evidente.
Sposti gli occhi su qualcosa di diverso da Lily, giusto per non darle l'impressione di essere un maniaco o cose del genere, e fai un cenno in direzione di Sirius, che sbuffa e tira una gomitata a Remus.

"Prongs si è di nuovo impallato con Evans, Moony. È diventato più noioso di te"

Non l'ha detto ad alta voce, ma sai che è esattamente quello che ha sussurrato a Remus in un orecchio, e probabilmente è anche vero, ma non ti importa troppo, al momento.
Stai aspettando che Evans finisca di scrivere il suo tema, tra un sorrisetto e l'altro. Non sia mai che qualcuno la interrompa, potrebbe seriamente uccidere qualcuno per averle impedito di studiare bene- e tu l'hai imparato a tue spese.
Ti volti a guardarla e, non appena la vedi posare la penna d'aquila sul tavolo, ti alzi con troppa foga, andando a sbattere contro il tavolino davanti a te.
A quel suono lei si gira -Oh Merlino, è così carina!- e ti guarda sbattendo le palpebre, come se dovesse metterti bene a fuoco,

 

-James? Sei di nuovo andato a sbattere contro quel tavolino?-
-Sono scivolato. Non è colpa mia.-

È colpa tua, aggiungi, ma solo mentalmente. Lily Evans è permalosa e non vedrebbe l'intento romantico che invece c'è dietro questa frase.

-Sei scivolato da seduto?-

 

Risatina.

Tu le odi, le risatine di Lily. Perché diavolo non sembra anche lei un'oca, come tutte le altre ragazze che fanno risatine?


-Devo chiederti una cosa.-

 

Sei nervoso, non sei mai stato più serio di così in vita tua, le mani continuano a sudarti e sei sicuro di essere arrossito.

-Va bene. Dimmi tutto. Ti serve una mano con Pozioni?-


"No, mi serve la tua mano"
L'hai solo pensato, vero? L'hai solo pensato.
Continui a guardare Lily Evans, chiedendoti quand'è esattamente successo che tu ti sia innamorato così tanto di lei, da pensare di sposarla ancor prima di esserci uscito insieme.

 

-James?-
-Già, scusa. Allora. Lily.-

 

Deglutisci, ti passi una mano tra i capelli che ti stanno andando negli occhi e ti ricordi di respirare.

 

-NonècheciverrestidavveroconmeadHogsmeadesabatoprossimomavabeneanchenonHosgmeadeanchepasseggiaregiùnelParcosevuoiehbastacheusciamoioete.-

 

Lily ti guarda, confusa, con la testa un po' piegata di lato.
Niente panico.

 

-James, scusa, ma non ho capito.-
-Già. Hai ragione. Dicevo...-

 

Puoi sentire Pad che ridacchia, da qualche parte lì dietro. È imbarazzante.

 

-Dicevi?-
-Dicevo.-
-James, mi stai facendo venire mal di testa!-
-Scusa.-

 

Panico, ancora e ancora.
Mille ondate di panico.

Sai benissimo di averlo fatto milioni di volte, durante questi sette anni, ma questa sera le tue parole hanno un significato diverso, che ti si scioglie in bocca senza darti la possibilità di articolare suoni.

 

-James.-
-Non è che ci verresti davvero con me, ad Hogsmeade, sabato prossimo? Ma... Sì, insomma, va bene anche se non andiamo ad Hogsmeade, possiamo anche passeggiare giù nel Parco, se ti va. A me... Uh. A me basta che usciamo insieme, ecco.-

 

L'hai detto. L'hai detto e ora il cuore fa un suono roboante nelle tue orecchie.
Guardi Lily, cercando di ignorare l'occhiata che sicuramente Sirius ti sta lanciando -dev'essere un'occhiata alla "Bravo Prongs, sei stato coraggiosissimo ed affascinantissimo, per essere una dodicenne arrapata".

 

-Alice mi ammazzerà.-

 

Non sei esattamente sicuro di essere in grado di capire le parole che ti vengono pronunciate in questo momento, visto che il cuore ti batte così forte che temi ti sfondi la cassa toracica una volta per tutte, ma sei quasi certo che ciò che Lily ti ha appena detto non sia un sì.
Ma neanche un no.
E nemmeno un forse.

 

-Di cosa diamine stai parlando, Evans?-

 

Lei ride e si avvicina, continuando a guardarti con la testa piegata. Tu non ti puoi muovere, perché se lo facessi sei certo che andresti a scivolare sul sudore che ti sta ricoprendo tutto il corpo.
L'attesa ti sta uccidendo, maledetta Lily Evans.

 

-Ho promesso che sabato prossimo sarei andata con lei a scegliere un vestito in quel negozio nuovo. Mi ammazzerà davvero, quando scoprirà che sono costretta a darle buca per uscire con James Potter.-

 

Oh Merlino.
Riesci solo a pensare che, oh Merlino!, ci sei riuscito davvero. Lily ha davvero detto di sì.
La guardi, con un sorriso radioso e un po' birichino, di quelli che potrebbero farti impazzire per tutta la vita, e non riesci a pensare ad altro se non al fatto che Lily è già un po' tua.
E prima che un altro pensiero vagamente razionale possa formarsi nella tua testa, tu la prendi e la baci, afferrandole il volto tra le mani in una pura esternazione della tua gioia.
Lei ha gli occhi verdi spalancati e scoppia a ridere contro le tue labbra, non appena si rende conto di ciò che sta succedendo.

-Hai davvero accettato di uscire con me?-
-Non ti ho ancora affatturato, quindi ne deduco che sì, ho accettato di uscire con te, ed avrei anche risposto al tuo bacio, se tu non fossi così dannatamente fuori di testa da esserti scansato con quell'espressione da ebete..-


Sirius borbotta qualcosa che sembra un "Dodicenne" e tu non hai occhi che per Lily, fino a quando le sue parole non ti raggiungono davvero.

 

-L'hai detto davvero?-
-Potter, ma sei sordo?-

 

Lily ride e tu la baci di nuovo, senza riuscire a smettere di sorridere a tua volta, senza smettere di pensare neanche per un secondo al fatto che sei l'uomo più felice sulla faccia della Terra.

 

-Ci parlo io con Alice. Le spiegherò che attendo questo giorno da una vita e che se ti fa fuori entro Sabato, dovrà poi vedersela con me, e ti assicuro che non sarebbe piacevole.-


Lily ti guarda continuando a ridere, e tu la abbracci, di scatto, sollevandola da terra e facendola strepitare leggermente.
 

-Evans, ma lo sai che pesi?-
-Dillo di nuovo, e sarai single prima ancora di essere diventato impegnato.-
-Hai davvero detto che vorresti impegnarti con me?-
-Potter!-

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

-James, amore, credo che sarebbe più utile se tu invece di continuare a fissarmi dal vano della porta, venissi a darmi una mano in cucina.-

 

Sorridi e continui a guardarla, mentre cucina qualcosa di buono -forse, visto che la cucina di Lily Evans è imprevedibile quanto lei- e si muove con fare sicuro con addosso una tua vecchia maglietta e un paio di pantaloni stinti.

 

-James?-
-Scusa. Io... Ti devo chiedere una cosa.-

 

Sorride in quella solita maniera, un po' da mammina premurosa, un po' da Malandrina acquisita quale ormai è, e tu senti le tue mani che sudano, di nuovo, come quella volta in Sala Comune poco più di un anno fa.
Lei ti guarda, interrogativa e tu abbassi lo sguardo sulla camicia sporca che hai in mano, senza sapere dove guardare.

 

-Ti serve una mano con la camicia? L'hai di nuovo sporcata?-
 

Deglutisci e ti passi una mano tra i capelli. Sai di doverlo fare, perché lo vuoi sul serio, e con tutte le tue forze, perché lei è Lily è ormai non c'è più James senza Lily.
Sai che è una vita, in fondo, che aspetti questo momento.
 

-Veramente, mi serve la tua mano.-


Lily tace, ti guarda senza ben capire, poi quando getti la camicia a terra e ti ficchi una mano in tasca un lampo le balena negli occhi e lei posa la bacchetta, che usava per cucinare.


-Che cosa?-
-Beh, ecco. Misonoaccortomainrealtàlhosempresaputochetuseilamoredellamiavitaeiovoglio passarelamiavitaconteequindisposamiLily.-


Lily si è portata una mano alla bocca e tu ne approfitti per crollare in ginocchio davanti a lei.
Oh Merlino, il cuore.
Sta per uscirti dal petto, neanche fossi davanti ad un temibile Mangiamorte.


-Lily Evans, mi vuoi sposare? Perché, ecco, quello che volevo dirti prima è che mi sono davvero reso conto che tu sei la donna della mia vita, anche se in realtà l'ho sempre saputo, e non vorrei altro che passare tutta la mia esistenza con te.-

 

Silenzio, di nuovo.
Gli occhi di Lily sono pieni di lacrime e tu ti senti morire, perché se lei ti dicesse di no ora, la tua vita non avrebbe davvero più un senso.

 

-Alice mi ammazzerà.-

 

Non sei esattamente sicuro di essere in grado di capire le parole che ti vengono pronunciate in questo momento, visto che il cuore ti batte così forte che temi ti sfondi la cassa toracica una volta per tutte, ma sei quasi certo che ciò che Lily ti ha appena detto non sia un sì.
Ma neanche un no.
E nemmeno un forse.

E poi, la riconosci, quella frase.

Lily ti sorride, te ne accorgi solo ora, sotto uno strato di lacrime che le ricopre il volto pallido.
Tu sei ancora inginocchiato, non riesci a muoverti, non puoi fare altro che guardarla con un sorriso ebete.

 

-Perché non puoi accompagnarla a scegliere il vestito da sposa?-

-Perché mi sposo prima di lei.-

 

 

 

 

Qualche ora dopo, stesi sul letto, ancora digiuni e con Lily che indossa solo il suo nuovo anello, le accarezzi i capelli rossi e la guardi con gli occhi spalancati.


-Hai davvero accettato di sposarmi?-


Lily ride, ti tira un pugno e ti abbraccia, annuendo contro il tuo petto. Tu le solletichi il naso e la costringi a guardarti.
Se pensi a tutto il tempo che è passato, non vedi l'ora di averne ancora altro da condividere con lei.


-Dovresti rimproverarmi dicendo tipo "Potter" in tono cattivo.-
-Potter... Lily. Potrebbe piacermi, sai. Intendo dire, come suona.-

 

E ora sai di essere davvero felice.




Writ's Corner
Saluto veloce, perchè ero in ritardo nell'aggiornamento. Faccio schifo, lo so.
E non era questo il capitolo che dovevo pubblicare, davvero, ma poi Alice, nel mentre che lo scrivevi mi ha detto "Dovresti davvero aprire la mail" e lì l'ho preso come un segno del destino.
Oggi sono felice. Per una buona volta, sono felice.
Rendetemi felice, recensite -ma sempre se vi va, eh- e ditemi che ne pensate. O se vi piace ciò che scrivo, passate anche in altre mie storie, davvero.
Je vous aime <3

   
 
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