Gelo. Fu l'unica sensazione che Alex provò, accompagnata dall'immagine di una casa, la SUA casa, che andava a fuoco e di un uomo, con il volto coperto e un lungo mantello, che guardava la scena inerte, per poi sparire nel nulla.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Gelo. Fu l'unica sensazione che Alex provò, accompagnata dall'immagine di una casa, la SUA casa, che andava a fuoco e di un uomo, con il volto coperto e un lungo mantello, che guardava la scena inerte, per poi sparire nel nulla.
Al suo risveglio Alex si ritrovò nella sua stanza, la fronte imperlata di sudore e le mani strette alle lenzuola. Erano ormai settimane che quel sogno la perseguitava, rendendole le notti insonni. Si mise quindi a fissare il soffitto, consapevole che non sarebbe riuscita a riprendere sonno, e a pensare. Chissà cosa le avrebbe detto sua nonna, con la quale viveva, se anche la mattina seguente si fosse presentata a colazione con quelle due enormi occhiaie. Pensò che probabilmente l'avrebbe guardata in cagnesco, per poi rinfacciarle la notte appena passata sui libri o davanti a qualche serie tv online. Se solo avesse saputo. Ma non era questo il problema, bensì quel sogno che continuava a fare. "Doveva pur avere un significato, no?" Si disse tra se e se mentre stava là, distesa sul letto ad aspettare l' alba che puntualmente arrivò, portandosi dietro un nuovo giorno.
Quando suonò la sveglia, Alex, era già in piedi, intenta a riempirsi la faccia di correttore per avere un'aria più presentabile agli occhi di nonna Edith, così si chiamava. Dopo una buona mezz'ora passata in bagno, scese in cucina per la colazione, dove la nonna la aspettava con un piatto di uova strapazzate e una tazza di latte freddo. Quella mattina Edith non fece poi tanto caso alle sue occhiaie,presa com'era a seguire il notiziario, che riportava la notizia di un edificio in fiamme durante la notte, non troppo lontano dalla loro casetta di Winterville, in Georgia. Alex non vi fece troppo caso, assonnata e presa com'era dalle sue uova, che una volta terminate salutò la nonna e uscì di casa, pronta per andare a scuola.