Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Nicole Write    16/09/2015    0 recensioni
Harry Styles, un ragazzo alimentato dalla brama succulenta di vendicare la morte dei genitori.
Louis Tomlinson, un ragazzo il cui desiderio di avere una vita ordinaria è stato completamente annientato dal fato.
Un amore che nasce tra le faide di famiglie un tempo unite.
Un amore che non conosce limiti.
Un amore proibito che i piani alti cercheranno di far sfumare.
[Larry with a little bit of Ziam]
Genere: Angst, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



CAPITOLO DUE


Gli occhi di Louis si aprirono solamente quando un odore pungente di pancake bruciati penetrò le sue narici, e per un momento gli sembrò di essere a casa di suo nonno, che in ottant'anni di vita non aveva mai imparato a cucinare i pancake britannici.
Ricordava ancora quando andava alla sua casa estiva in una cittadina chiamata Folkestone, che dava sul mare. Si svegliava con l'odore di pancake leggermente bruciati, e a volte, quando la sera precedente si dimenticava di chiudere le finestre, quell'odore si mischiava alla salsedine che si innalzava dal mare e si addentrava nella sua stanza.

Louis tornò alla realtà e capì che non poteva essere nella casa estiva di suo nonno. Il letto non era confortevole, la stanza era sprofondata in un buio pesto e il suo amato nonno era soccombuto due anni prima.
A quel punto si chiese in quale sottospecie di posto fosse capitato, ma ben presto alcune delle sue domande trovarono delle mezze risposte. Dopo un click rimbombante nella stanza, tre luci potenti si accesero e colpirono il viso del ragazzo che, nonostante fosse ancora mezzo addormentato, trovò la forza e la vitalità di cui necessitò per cercare di scendere da quel letto.
Purtroppo i suoi sforzi servirono solo a far bruciare una zona di pelle sul ventre, dove una corda spessa premeva contro un'area estremamente dolorante. Anche questo fu utile a fargli ricordare dettagli che avrebbero potuto far chiaro su quella situazione.

Il suo ultimo ricordo nitido era quel ragazzo alto – bello – e riccio che gli aveva chiesto un accendino, ma i ricordi seguenti erano confusi, sbiaditi, frammentati. Ricordava un dolore fitto al ventre e delle braccia che lo tenevano fermo, quindi assunse di essere stato rapito, o magari picchiato talmente forte da farlo entrare in una sorta di trance.

Si chiese se tutto ciò fosse reale, se il bruciore al ventre fosse qualcosa di concreto, se quelle quattro mura grige e quelle luci accecanti esistessero sul serio o se fossero solo frutto dell'immaginazione stravagante che il trauma gli aveva donato.

Questi erano i pensieri che lo tenevano occupato per evitare che entrasse nel panico, quando una porta venne aperta alle sue spalle e venne richiusa subito dopo, come se la persona avesse fretta ad entrare, come se stesse fuggendo da qualcosa.

-Non possiamo farlo morire disidratato!- furono le parole pronunciate, o meglio, urlate, da quella persona, e subito dopo il suono della serratura echeggiò nella stanza.

Le luci si offuscarono lentamente, fino a diventare meno intense e decisamente più piacevoli agli occhi del povero ragazzo che si sentiva più disorientato che mai.

Una figura maschile si avvicinò alla branda in cui Louis Tomlinson era sdraiato, ma questi dovette strizzare gli occhi svariate volte prima di mettere a fuoco quel ragazzo che nel suo ultimo vivido ricordo gli chiedeva un accendino.
Ora aveva l'occasione di osservarlo meglio; era estremamente bello con quegli occhioni verdi e quei ricci morbidi e castani.

Harry Styles non sorrise, perché per lui fu già abbastanza allungare il braccio per far avvicinare la bottiglia d'acqua alle labbra secche di Louis Tomlinson. Quest'ultimo bevve quasi con avidità, ma il suo sguardo era fisso in quello dell'altro, che sperava di intimidire la vittima.
Non ci riuscì, perché difficilmente Louis Tomlinson si faceva intimidire da qualcosa o da qualcuno, e anche perché Louis Tomlinson era rimasto folgorato da quel bellissimo volto, pur sapendo che il proprietario di quel volto lo teneva legato ad un letto con delle corde che irritavano la sua pelle.

Era reale? O anche quel bellissimo ragazzo era frutto della sua fantasia?
Eppure sembrava così dannatamente vero; la sua mano tatuata stringeva la bottiglia, la sua altra mano era posata vicino alla coscia di Louis Tomlinson e i loro occhi erano talmente in trance che no, non poteva essere tutto un sogno.

Quel momento durò troppo presto, Harry Styles allontanò la bottiglia e si soffermò a guardare una goccia d'acqua che scivolava lentamente dal labbro del più grande fino a raggiungere il mento e il collo.

Si chiedeva come mai Louis Tomlinson non avesse urlato nella speranza di farsi sentire da qualcuno, si chiedeva se Louis Tomlinson fosse orgoglioso come lui da evitare di rendersi ridicolo per niente, si chiedeva anche perché una vittima dovesse essere così bella e attraente dal distrarlo dal proprio compito bruto.
Il ragazzo riccio si alzò e se ne andò, non prima di aver asciugato con il pollice la goccia che era scivolata sul collo dell'altro ragazzo, che rimase con le labbra schiuse e screpolate.

 

 

 

Louis Tomlinson e Zayn Malik erano le persone più importanti nella vita di Niall Horan, che con il suo accento irlandese e la sua risata contagiosa dava l'idea di essere una persona sempre allegra e spensierata.
Le ragazze della scuola in cui andavano lui e Zayn – Louis aveva già terminato i propri studi – lo ritenevano una sorta di sogno proibito e irrealizzabile.
I capelli biondi e gli occhi azzurri gli donavano un'aria da angelo, da creatura mitica che non potesse essere sfiorata da dei comuni mortali. A differenza di Zayn, che era conosciuto per la sua fama da corteggiatore, Niall non era bravo nelle interazioni sociali. Se ne stava sempre sulle sue e le uniche persone a cui rivolgeva le proprie attenzioni erano Zayn e Louis, i suoi migliori amici.

Per questo motivo era diventato una meta irraggiungibile per le ragazze che avrebbero voluto ricevere anche solo un'occhiata da lui, ed erano persino girate voci che lui avesse una relazione segreta con Zayn. Successe dopo che Louis si fu diplomato, perché Niall aveva bisogno di avere una compagnia costante al suo fianco, e a Zayn non dispiaceva la vicinanza con il proprio migliore amico.

Non provava attrazione verso i ragazzi e mai avrebbe osato fare pensieri sconci su quell'angioletto di Niall, ma accanto a lui si sentiva una persona migliore. Era come se il biondo assorbisse tutta la rabbia repressa che si celava nel suo cuore e la disintegrasse con la propria bontà e la propria gentilezza.

Zayn Malik un giorno notò che Niall era più assorto del solito, così decise di indagare sul suo umore.

-Louis non risponde ai miei messaggi da qualche giorno. A te risponde?

Zayn scosse la testa, ma preparò prontamente una risposta per rincuorare il proprio amico.

-Dopo la partita dell'altra sera non ci ha più raggiunti al pub, magari è in un ritiro spirituale per cercare di recuperare le proprie abilità nel calcio- vide la faccia confusa del biondo, quindi si lasciò andare ad una risata leggera e gli scompigliò quel groviglio color paglia. -Non ti preoccupare per lui, è grande e vaccinato e sicuramente starà bene. Lo sai che ultimamente era stressato, magari ha bisogno di rimanere da solo.

-Sarà, ma mi sentirei più sicuro a parlare con sua madre, lei saprà sicuramente qualcosa.

 

 

 

Louis Tomlinson non riusciva a capire che giorno fosse, e neanche che periodo della giornata fosse.
Era mattina? Pomeriggio? Sera? O magari notte?
Non riusciva a capire. La stanza non aveva finestre, aveva solo una porta blindata e ben presto scoprì che la stanza era insonorizzata; aveva fatto bene a non urlare, non sarebbe servito a niente.
Il ragazzo riccio gli portava il cibo e l'acqua a ritmi irregolari, non rispettava un orario preciso e durante quegli incontri nessuno osava aprire la bocca, se non Louis per mangiare e bere. Harry Styles lo doveva imboccare, perché Louis Tomlinson era ancora legato al letto con quelle corde, e poteva muovere solo la testa e le dita dei piedi.

Un giorno, dopo aver mangiato il proprio misero pasto, Louis Tomlinson schiuse le labbra e parlò per la prima volta dopo giorni – o settimane?

-Potreste slegarmi e farmi mettere in una posizione più comoda?

Harry Styles non rispose, prese il piatto e la bottiglia e uscì dalla stanza sbattendo la porta blindata.
Il più grande aveva perso le speranze, e giurò di percepire che passarono due giorni prima che il ragazzo tornasse reggendo la solita bottiglia, il solito pasto, ma una sacca color beige che non aveva mai portato.
Non gli diede da mangiare e da bere, tirò fuori un taglierino dalla tasca dei jeans e iniziò a tagliare meticolosamente le corde, ma per evitare che il ragazzo scappasse dovette stringergli i polsi già feriti dalle corde e posare le gambe sulle sue per non farlo muovere.
Lo fece sedere sul bordo del letto e Louis Tomlinson dovette ignorare i dolori in tutto il corpo dovuti all'intorpidimento delle membra; sperava che lo lasciassero libero, ma il riccio infilò la mano nella sacca di iuta e tirò fuori una catena, che assicurò alla sua caviglia e ad un gancio ben saldo nel pavimento in cemento.
La corda era lunga abbastanza da permettere a Louis dei movimenti, ma non lunga sufficientemente da farlo arrivare fino alla porta blindata.

Harry Styles gli lasciò il pasto e l'acqua sul letto, ma il ragazzo visibilmente smagrito non accennò a voler mangiare, quindi prese il pane e ne staccò un pezzo, avvicinandolo nuovamente alle labbra del ragazzo taciturno. Forse non voleva che quello strano rituale si fermasse.

Stava per finire il pasto, ma la porta si aprì di nuovo ed un'altra figura maschile si avvicinò al letto.

Louis lo osservò attentamente prima di capire che quello non era un volto nuovo, anzi; lui e quella persona si conoscevano fin troppo bene.

 




Eccomi qui con un nuovo capitolo!
Il primo capitolo ha raggiunto 107 visualizzazioni e wow, sinceramente non me l'aspettavo!
Ringrazio chi ha aggiunto la storia, chi l'ha gradita, e ringrazio anche la mia amorina per aver recensito<3
Spero che vi piaccia come sta continuando questa storia; ho deciso di regalarvi un po' di fluff perché ogni tanto ci vuole, no? (Senza esagerare, ovviamente)
Fatemi sapere che ne pensate, giuro che non ho mai mangiato nessuno per aver recensito, e accetto anche le critiche!
Al prossimo capitolo, ragazze.
Baci,

Nicole
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Nicole Write