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Autore: HellSINger    07/10/2015    1 recensioni
Quando sono cambiato?
Quando ho deciso di abbandonare la mia identità?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amo la notte, amo il me notturno così calmo.
Quale sfondo è il migliore per una "luna" come me?
Luce: rubata, riflessa, resa morbida perché filtrata dal mio essere.
Diffida del sole, e della sua grandezza, la sua luce è arrogante, accecante e bruciante.
Essa taglia il mondo in sé e non sé.
La luce della luna rende i confini sfumati.
Abbraccia il mondo con affetto, anche se in pochi la ameranno.
Essa, quella vera, è emblema del sacrificio.
Non a caso ha il colore della morte.
E dopo la notte? La luna resta.

Amo il silenzio non assoluto, il suono che fa la vita al mattino presto, quando la notte è nera e fredda.
È deplorevole adorare la pace e le guerre silenziose?
Il conflitto è sempre uno, senza eserciti né avversari veri...

Non voglio essere dimenticata col mattino, voglio lasciare qualcosa dietro me, oltre le mie macerie, non molto, forse solo fumo.
Una fitta nebbia in cui trovare il profumo del mio tempo.
Un giorno smetterò di uccidermi con insistenza all'interno della mia psiche.

Sh.

Chiudi gli occhi e ascolta, senti, il metronomo che batte il tuo futuro?
io raramente lo sento, credo dipenda dal mio timpano.
Distorsione del tempo, previsioni.
36600 passi verso il niente, ma ho bisogno di andare, di scivolare su queste braci. Credo che tu possa vedere nel tuo cuore e lasciarlo fiorire, che invidia, tutta questa chiarezza.

Anche oggi quella persona, mi ferisce, con la sua assenza, ma ormai è tardi, troppe volte ho perso il mio perdono. Ti odio, perché non ho mai voluto tanto da te.
Se non affetto, l'esserci... Non perché sono speciale o altro, solo perché io sono viva ora, e ho avuto davvero bisogno della tua figura.
Ma che dire, forse odi ciò che sembra un tuo riflesso, Vero? Sangue del tuo sangue, fiaccola del tuo risentimento, alla fine mi hai fatto diventare come te.
Non posso legarmi a questo mondo, non so come dimostrare che lo amo e non mento.
È tutta un'altra impressione.
Faccio domande le cui risposte potrebbero uccidermi. Esisto?
Tu mi potresti amare?
Scavo col coltello sulla superficie della Sera.
Feriscimi ancora, ma bene, senza compassione, guardami negli occhi, ne ho bisogno.
.
   
 
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