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Nick
Autore: Rota23
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Titolo: Sotto la Luna
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Personaggi: Kiba Inuzuka, Shino Aburame
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Citazione & Credits: “Eravamo assieme, tutto il resto
l’ho scordato” ~ Walt
Whitman ~
I
personaggi di Naruto non mi appartengono, ma sono proprietà
esclusiva di Masashi
Kishimoto.
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Genere: Romantico, Introspettivo
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Rating: Arancione
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Avvertimenti: yaoi, flash fic (432 parole)
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NdA
(facoltative ma consigliate): si, mi sono appassionata a questa coppia,
inutile
negarlo. Mi piace davvero molto, e sto cercando di analizzarla da ogni
punto di
vista u_u
Qui
si
parte dalla prospettiva di Kiba (elemento “passivo”
del rapporto). L’atto
carnale è già compiuto, Shino dorme, esausto. E
Kiba guarda, rapito, la Luna
bianca. Come farebbe un qualsiasi canide. Ma non è
malinconico, come il canto
dei lupi, è felice, è gioioso, perché
appagato da un amore corrisposto. Spero
di aver fatto un buon lavoro, comunque ^O^
Nota:
è il giorno di S. Valentino,
festa che per me è una boiata assurda, dato che
l’amore è una festa in
qualsiasi giorno. I 14 Febbraio è una festa puramente
mediatica a mio avviso…
Indi, il tema principale della mia ff non è tanto S.
Valentino in sé, quanto
l’amore in generale. Spero non dispiaccia alla
giudice…
- Betareader (se utilizzato scrivete il nome): uchiha_girl
La suddetta ff ha partecipato
alla 5^ Edizione del contest "2Weeks" indetto da Kurenai88,
classificandosi quinta parimerito con Erin_Ino.
SOTTO LA LUNA
14
Febbraio (15, in realtà, a detta
dell’orologio…).
Piccolo
dettaglio insignificante, in realtà…
La
Luna splendente, bianca, perfetta, illumina con i suoi raggi
l’umida Terra con
i suoi raggi gentili.
Una
stanza nascosta ad occhi indiscreti, testimone di un amore celato, ha
aperta
una sola finestra (neanche tutta) alla lenta baldanza della luce lunare.
Kiba
Inuzuka, dei Cani di Konoha, ha gli occhi pieni di bianco, di
meraviglia e di
gioia.
Steso
in un letto (non solo), ha la faccia rivolta ora verso di lei.
Sorride,
lieve, felice.
Il
respirare lento e pacato di un corpo sorpreso e rapito dal sonno non lo
disturba (anzi), lo rassicura e definisce la sua gioia.
Gli
occhiali scuri dell’Entomologo sono sul comodino, dimenticati.
Shino
è mezzo nascosto dalle coperte da cui è avvolto,
il viso sereno, i muscoli
rilassati.
Il
corpo (come le lenzuola candide del letto) è ancora caldo di
quell’amore appena
consumato tra i due, le labbra rosse ancora gonfie di baci dati e
ricevuti, i
capelli sconvolti da dita e mani passionali.
Kiba
sorride, guardando la schiena ampia dove prima s’era
aggrappato, dove aveva
lasciato le tracce del suo violento passaggio.
Ride
lieve, notando sulla pelle perfetta dei segni d’artigli e
zanne.
Erano
arrivati lì il mattino presto, quando ancora il Sole stava
sorgendo timidamente
dalle montagne.
Non
avevano fretta né missioni ingombranti a cui pensare,
né allenamenti con cui
occupare i loro corpi.
Ben
altro movimento, li attendeva…
Un
rituale d’amore che non sembrava mai banale, mai lo stesso,
di cui ubriacarsi
con libidine e desiderio.
Una
danza sensuale da ripetere e ripetere fino alla nausea, non avendone
mai
abbastanza.
E al
diavolo gli impegni e le cose da fare, al diavolo amici e genitori
(cani e
insetti).
Quel
giorno non avevano visto altro che gli occhi di Shino o di Kiba. Non
avevano
toccato nient’altro che la pelle di Shino e di Kiba, non
avevano mangiato
nient’altro che labbra, e non avevano adoperato altro che
mani.
Tornò
a guardare la Luna bianca, perfetta, stagliata in mezzo alle nuvole.
Quanto
era bella!
Gli
ricordava il pallore della pelle dell’Aburame…
così delicata che era facile
irritarla, e farla diventare così rossa (e fremente, e
sudata…).
Il
tempo era passato inesorabile, ma lo si era potuto notare solo in quei
pochi
istanti in cui erano separati da qualche soffio di vento.
Il Sole
si era alzato e poi era sceso, e infine, la Luna…
Chiuse
gli occhi, Kiba, tornando ad abbracciare il suo Shino, sussurrando
prima di
raggiungerlo tra le braccia del dolce e rassicurante Morfeo.
-Eravamo
assieme, tutto il resto l’ho scordato…-