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Autore: zac     20/02/2009    3 recensioni
Kagome viveva felice con i genitori e il fratello. Ma un giorno mentre era a scuola il preside la chiamò a se e le diede la brutta notizia: Se vi ho incuriosito allora vi invito a leggere questa ff... forse Kagome risulterà un po' OOC
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Koga, Miroku, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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KAGOME VA IN CITTA’

 

- 2 mesi prima -

 

Kagome era una ragazza spensierata di 16 anni e viveva felice con i genitori e il fratello Sota.

Ma un giorno mentre era a scuola il preside la chiamò a se e le diede una brutta notizia:

P: signorina Higurashi siamo stati avvisati che suo padre è stato ricoverato urgentemente in ospedale per un incidente sul lavoro…

Kagome corse a prendere le sue cose e raggiunse la madre all’ospedale.

K: mamma… cos’è successo?

MK: la corda non ha retto e il carico gli è finito sopra i medici non sanno se ce la farà…

 

Ma Kagome non rivide più suo padre.

 

Da quell’incidente passarono 2 settimane.

La ragazza spensierata di prima non esisteva più. Per lei era diventato impossibile vivere ancora in quella casa, lo disse alla madre. Infine decisero che, insieme a Sota, si sarebbero trasferite in città dal nonno.

Così dopo aver venduto la casa e sistemato tutti i documenti partirono alla volta della loro nuova vita.

 

Nonostante tutto però il dolore non se ne era andato e la felicità che Kagome dimostrava era solo una facciata per proteggersi e proteggere i suoi famigliari, non voleva che si preoccupassero per lei.

L’unica cosa che aveva conservato in ricordo del padre era la moto, l’ultimo regalo ricevuto da lui.

 

Kagome non faceva parte di una famiglia benestante e quindi decise di trovarsi un lavoro per aiutare almeno in parte la sua famiglia con le spese.

Erano già passati 3 giorni dall’inizio della sua ricerca e finalmente Kagome era riuscita a trovare lavoro in un locale lo ZONE. Il proprietario Toshio era un uomo molto gentile e disponibile, la fece sentire subito a suo agio a differenza della clientela che frequentava il locale. Certi clienti erano davvero troppo sfacciati per i suoi gusti.

 

L’estate era finita era arrivato settembre, Kagome però non era riuscita a fare molte conoscenze nella nuova città e per questo era un po’ titubante ad affrontare il primo giorno nella sua nuova scuola.

Decise quindi che per non attirare troppo l’attenzione, dopo aver messo una camicetta bianca e un paio di jeans, di prendere l’autobus per arrivare davanti al suo nuovo istituto.

L’entrata in quell’edificio fu assolutamente un disastro… Era gia stata inclusa tra i perdenti, lungo il corridoio tutti la fissavano e poi si voltavano a bisbigliare con l’amico vicino.

Insomma un vero incubo.

 

Troppo semplice.

La santarellina.

Così era stata etichettata.

E a lei le etichette non piacevano.

Non potevano giudicarla senza conoscerla.

 

Il suo piano per non dare nell’occhio era completamente andato in fumo.

Era finalmente giunta davanti alla sua nuova classe. Non restava che aprire la porta.

Bussò ed entrò.

 

Prof: Vi presento una nuova compagna di classe… lei è Kagome Higurashi

K: Piacere di conoscervi spero diventeremo amici!

Disse mostrando il suo falso sorriso.

Detestava le presentazioni era sempre al centro dell’attenzione. Si sentiva come gli animali dello zoo…

Con gli occhi sempre puntati addosso.

 

Ki: Ma guardatela non sa neanche vestirsi…

Disse Kikyo sprezzante.

Prof: Vada a sedersi vicino a Kazama

 

Un ragazzo in fondo all’aula con gli occhi di un blu profondo e i capelli castani raccolti in un codino alzò la mano.

Lei si diresse lentamente verso quello che sarebbe stato il suo futuro compagno di banco, che a prima vista non ispirava nessuna fiducia.

 

Mi: Dolce fanciulla io sono Miroku che ne dici di fare un figlio con me?

Disse prendo le mani di Kagome tra le sue, anche se poi una scivolò sul fondoschiena della ragazza che urlò:

K: Maniaco!

Dandogli uno schiaffo sulla guancia. Come volevasi dimostrare.

La porta si aprì e fu richiusa subito dopo.

 

Prof: Signor Hanyou le sembra l’ora di arrivare? –fece osservare il professore

I: Non scocci prof… - sbottò il mezzodemone

Mi: Sempre il solito Inuyasha.. - sorrise

I: Come vedo anche tu.. chi è stato? - Indicando il segno sulla guancia

Mi: Lei… - indicando Kagome

Ki: Vieni a sederti Inu-chan…- lo richiamò Kikyo - oh la nuova santarellina…- proseguì rivolgendosi a Kagome con disprezzo.

I: Cosa intendi?

K: Non lo sai che l’abito non fa il monaco? – rivolgendosi a Kikyo

 

Kagome decise che forse, se non fossero stati tutti vestiti alla moda, non l’avrebbero notata più di tanto, sarebbe passata inosservata… insomma che colpa ne aveva lei se tutti avevano i vestiti firmati? E lei che con quell’abbigliamento sperava di non farsi notare. Era successo tutto l’esatto contrario.

 

K: uff tanta fatica per niente… vedranno domani la pagheranno… nessuno da a Kagome Higurashi della santarellina!!

 

Kagome passò tutto il pomeriggio al centro commerciale decise di usare i suoi risparmi, accumulati con il lavoro svolto fino a quel momento, per rifare il su guardaroba con vestiti più nel suo nuovo stile.

Arrivata a casa piena di borse e pacchetti vari decise di mostrare i suoi nuovi acquisti alla madre che nonostante avesse notato il cambiamento dello stile non trovò nulla da ridire alla figlia, si fidava di lei.

 

La mattina seguente quindi Kagome indossò i suoi nuovi pantaloni di pelle nera e una maglia fucsia molto aderente. Matita nera molto marcata intorno agli occhi per completare l’opera. Prese il casco e salì sulla sua Honda blu metalizzato con fiamme nere e giunse a scuola.

 

Attraversò il cortile sotto gli sguardi curiosi e ammirati dei ragazzi e quelli invidiosi delle ragazze, ma non si fermò, arrivò davanti alla sua classe ed entrò.

 

Prof: E lei chi sarebbe signorina?

K: Kagome.. – disse cercando di trattenere le risate

Tutti si voltarono sbigottiti. No non poteva essere quella la santarellina del giorno precedente.

 

Prof: Ma le sembra il modo di vestirsi?

K: A me non sembra che ci sia differenza tra me e Kikyo… direi anche che rispetto a lei sono più coperta…

E ghignò.

Ki: Come ti permetti ragazzina?

K: Taci.. - disse a Kikyo -  e se non le sta bene me ne vado…

Disse rivolta al professore.

Ed uscì dall’aula.

 

Lo so che devo concluere le altre ma non ho resistito a pubblicare questa.... Era da un po' che era su carta.. ho preso caraggio e l'ho pubblicata... Spero che vi piaccia!!!! Aspetto commenti!!! un bacio zac HO LETTO IL COMMENTO DI LIGHTANGEL93 E DOPO AVER RILETTO QUELLO CHE AVEVO SCRITTO MI SONO RESA CONTO CHE EFFETTIVAMENTE ERA ILLEGGIBILE... HO APPORTATO DELLE MODIFICHE SPERO CHE ORA LA LETTURA E LA COMPRENSIONE RISULTI MIGLIORE! BACI ZAC
  
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