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Autore: Sulana    25/10/2015    3 recensioni
[Fanfiction Interattiva | 8 posti disponibili | Iscrizioni chiuse]
«Può descrivermi l'Amortentia, signorina Weasley?» le domandò il professor Lumacorno e Rose annuì.
«Si tratta della pozione d'amore più potente al mondo» cominciò sicura la ragazza dai capelli rossi «Per ognuno assume un profumo diverso, secondo ciò che ci piace e che ci attrae. Può indurre una potente infatuazione o una travolgente attrazione, ma non potrà mai creare un vero amore».
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Accettiamo l'amore che pensiamo di meritare
 
♥ Capitolo 2 ♥





 
«Ripetizioni?» ripeté Rose, strabuzzando gli occhi e rischiando di rovesciarsi addosso il bicchiere di acqua all'essenza di violetta che teneva fra le mani.
Jonathan inclinò la testa, osservandola intensamente e arrossendo appena. «Sì, non ti va?» le chiese,  mentre la sua espressione virava verso una sfumatura dispiaciuta.
«No, no» si affrettò a rispondere Rose, forse persino con troppa enfasi, se ne rese conto lei stessa. Era sempre così quando si trattava di lui. «Certo che mi va! Solo che... Sei sempre stato molto versato per Pozioni, assai più di me» confessò infine la Corvonero. Infatti per arrivare a preparare pozioni perfette si esercitava spesso nell'aula dei Sotterranei, chiedendo sempre a Lumacorno l'autorizzazione: al contrario di Jonathan e Albus, che sembravano avere un talento naturale per rimescolare intrugli dai colori più incredibili e ottenere sempre il massimo dei voti, lei era certa di aver ereditato da suo padre Ronald l'imbranataggine verso tale materia. Fortunatamente erano intervenuti più i geni Granger che quelli Weasley in lei e adesso Rose si ritrovava a ringraziare Merlino per l'intelligenza derivatale da sua madre Hermione.
«Lo so. Ma Lumacorno dice che quanto a impegno non c'è studentessa migliore di te, perciò... Beh, vorrei che mi dessi una mano, sempre se ne hai tempo e voglia ovviamente, non voglio distrarti dallo studio o dai tuoi compiti o-»
«Mi farebbe molto piacere aiutarti, John, sì» lo interruppe allora Rose e un sorriso luminoso si fece spazio sul viso del suo compagno di casa. «Va bene se ci incontriamo per questo fine settimana?»
«Certo» Jonathan annuì con naturalezza. Poi prese di nuovo in mano la sua giacca di tweed e la reindossò velocemente. «A presto allora».
 
 
Il boccino d'oro sfrecciava a velocità folle davanti a Elladora, procedendo a zigzag come a beffarsi dei suoi futili tentativi di afferrarlo. Era da almeno una decina di minuti che inseguiva quelle alucce dorate, che proprio non ne volevano sapere di fermarsi e farsi acchiappare, difatti ogni volta che le dita di lei sfioravano la sua lucida superficie esso scartava di lato, allontanandosi. Sbuffando, Dora si chiese se per caso James non l'avesse affatturato proprio per giocarle un tiro mancino e, emettendo un altro sbuffo, decise che ne aveva abbastanza e frenò la scopa a mezz'aria.
Sotto di lei James urlava a Nerea di stare più attenta alla Pluffa che spesso veniva lanciata nei canestri laterali; alzando lo sguardo, la vide ferma a fissarlo e il suo primo istinto fu quello di sorridere. Poi si rese conto che non stava inseguendo il boccino e mise le mani a coppa attorno alla bocca, strillandole un «Muoviti, Ella!». 
Esibendosi in una giocosa linguaccia, la ragazza strinse le mani sul manico della propria scopa, pronta a inseguire di nuovo quella pallina dorata maledetta. Tuttavia qualcosa sfrecciò verso di lei con aria minacciosa e Dora si rese conto che non avrebbe fatto in tempo a togliersi dalla traiettoria del bolide. Chiuse gli occhi, preparandosi al colpo, ma quando li riaprì il bolide si trovava dalla parte opposta del campo e Fred Weasley le fece un occhiolino passandole accanto fischiettando.
«E attenta ai bolidi!» le urlò di nuovo James, con una nota più isterica nella voce, e Dora rise, partendo alla ricerca di un vivace luccichio dorato.
 
«Oggi eri lenta, nanetta» le disse James, quando la raggiunse all'uscita degli spogliatoi.
«Ancora con quel nome? Sono alta il giusto per la mia età e non sono una nana!» rispose Dora con convinzione, ripetendogli quello che si era sempre detta. In fondo 166 centimetri erano un'altezza normale per una ragazza, vero?
«Ah no?» replicò infatti lui, avvicinandosi a lei e passandole il braccio attorno alle spalle per rimarcare il fatto che gli arrivasse appena sotto l'ascella.
«Sei tu che sei troppo alto». Ella assottigliò gli occhi, fulminandolo con lo sguardo e, nella sua permalosità non fece nemmeno caso al braccio di lui sulle proprie spalle. «E nella botte piccola sta il vino buono!»
«Eh?» James strabuzzò gli occhi, non intuendo il senso della frase della sua amica.
«Lascia perdere» rispose la ragazza, battendosi una mano sulla fronte mentre i primi membri della squadra Serpeverde iniziavano ad arrivare. «Un detto Babbano...»
 
 
La squadra di Serpeverde era stata molto forte negli ultimi tornei di Quiddicht, motivo per cui il capitano aveva deciso che si sarebbero allenati ancora più duramente, per evitare di essere sconfitti dalla squadra di Grifondoro, capitanata da James Potter.
Il cercatore della squadra sfrecciò davanti agli spalti su cui sedevano Connie e Dominique Weasley, che era stata facilmente convinta dalla prima a recarsi ad assistere agli allenamenti di Serpeverde, ufficialmente per osservare Albus, che volava nella scia dorata del boccino.
«Vai così, Al» lo incoraggiò Connie con entusiasmo, provocando varie risatine fra i Serpeverde e facendo arrossire vistosamente il ragazzo in questione, che divenne bordeaux acceso. La ragazza parve non farci caso e continuò a strillare il suo nome, facendo sorridere anche Dominique. La biondissima Corvonero accavallò distrattamente le game e lo sguardo le cadde proprio sul Capitano della squadra, che in quel momento aveva appena segnato un punto. Gabriel Greengrass era senza dubbio il ragazzo più attraente in campo, grazie ai suoi tratti virili e ai profondi occhi scuri, Dominique dovette ammetterlo. Accorgendosi di essere osservato, Gabe le dedicò un sorriso accattivante e la ragazza voltò immediatamente la testa, ma nell'ora a seguire il suo sguardo continuò a cercare la figura del ragazzo e poi a distogliere gli occhi da lui, che puntualmente le sorrideva maliziosamente.
Alla fine, mentre tutti i componenti della squadra verdeargento tornavano agli spogliatoi, anche Connie inizò a scendere dagli spalti facendo due gradini alla volta, cosa che fece ridere nuovamente Dominique. «Mi sono ricordata che devo dire una cosa ad Albus!» le disse a voce alta, trottando nella stessa direzione che avevano preso gli altri studenti.
Anche Dominique si preparò ad alzarsi, quando una figura muscolosa le si parò davanti, librando sulla scopa d'ebano.
«Sei venuta a vedermi giocare, mademoiselle?» la stuzzicò Gabriel con un guizzo negli occhi, Cacciatore e Capitano della squadra di Serpeverde.
«Non essere troppo egocentrico, chèrie, anche mio cugino gioca nella tua squadra» gli ricordò e Gabe rise, deliziato dal caratterino pepato che la Corvonero stava rivelando.
«Peccato però che tu fossi troppo occupata a fissare per me accorgerti di lui» sussurrò lui e non si stupì di vederla arrossire solo leggermente, un effetto che molto spesso suscitava in tutta la popolazione femminile di Hogwarts, e anche con molto piacere.
Dominique rimase in silenzio, presa alla sprovvista. Non poteva sperare che lui non le avrebbe dato quella stoccata. «Tais-toi. Vedremo se sarai ancora così tronfio quando la tua squadra perderà contro quella della mia casa» cinguettò infine con voce volutamente innocente e s'alzò con studiata lentezza, scendo con agile grazia dagli spalti.
Gabe la guardò andare via, ghignando, osservandone il fondoschiena ben tornito. Sì, farla capitolare sarebbe stata decisamente una bella sfida.
 
«Ho scoperto un nuovo posto!» Connie gli piombò addosso all'improvviso e alle spalle, facendo sussultare un Albus che, credendo di essere solo nella stanza, si ritrovò sull'orlo di un infarto fulminante.
«Nie, ma sei pazza?!» quasi gridò, portandosi una mano sul cuore e guardandosi attorno per assicurarsi che non ci fosse davvero nessun altro oltre a loro. «Questo è lo spogliatoio per i membri della squadra!»
«Lo so, cosa credi?» rispose la ragazza, ridendo. «Non mi ha vista nessuno, tranquillo, l'unico ragazzo che ho incontrato ha fatto finta di nulla!»
Albus pensò che il ragazzo incontrato da Connie potesse essere solo Liam, l'ultimo ragazzo uscito, e tirò un sospiro di sollievo: era praticamente certo che non avrebbe detto nulla, anche grazie alla propensione a non ficcare il naso negli affari che non lo interessavano.
«Allora, cosa volevi dirmi?» la incoraggiò, mentre riponeva la propria Nimbus negli armadietti incantati adibiti ad accogliere le scope.
«Ho trovato un nuovo posto» riprese Connie eccitata: aveva sempre avuto la passione per i luoghi più nascosti ed improbabili, che si divertiva a scoprire anche e soprattutto all'interno dei confini di Hogwarts.
Il Serpeverde scosse la testa. «E... » aggiunse, già cosciente di dove la ragazza sarebbe andata a parare.
«E devi assolutamente venire a vederlo, è bellissimo!» cinguettò lei, con gli occhi che le brillavano, mentre Albus scuoteva la testa.
«Cosa vuoi che ti dica?» sospirò Albus, scuotendo la testa e Connie rise, dandogli una pacca sul braccio. «Sì, ovviamente!» 
«Va bene, verrò» concesse infine, frenando i festeggiamenti di lei con una condizione «Ma non prima del fine settimana: la McGranitt ci ha già subissati di compiti, come Vitious e Ruf».
Connie poté ritenersi soddisfatta comunque. «D'accordo!»
 
 
Liam scosse la testa, camminando a passo veloce verso la porta: la furia Corvonero che quasi l'aveva travolto saltellando era certamente l'amichetta di Albus e per un attimo si domandò se intendessero spassarsela proprio negli spogliatoi. Un attimo più tardi decise che la cosa non lo riguardava e si affrettò verso l'uscita, notando che i primi componenti della squadra di Tassorosso stavano già arrivando. 
Sospirando all'idea che in dormitorio lo aspettava una valanga di compiti che rimandava ormai da giorni – e che avrebbe fatto solo se avesse trovato la voglia – Liam non si accorse che la soglia della porta era occupata da una figura minuta e quasi le finì addosso, fermandosi appena in tempo.
«Ma che cazz-» sibilò furente, ma una voce chiara e femminile si levò più alta.
«Tu sei Liam Bailey, giusto?» era stata una Tassorosso a parlargli con quel tono d'accusa e Liam ne studiò il viso pallido e a forma di cuore, leggermente familiare – come familiare poteva esserlo in mezzo a quello di centinaia di altri studenti.
«Mh. E tu saresti...?»
«Alice Paciock» rispose immediatamente la piccoletta, sempre con tono gelido. Ma certo, si disse Liam! Era la ragazzina che, inciampando nel suo piede, aveva fatto un capitombolo in Sala Grande, scatenando gli sghignazzi dei suoi compagni di casa. Ecco perché il suo viso non gli era nuovo. «Ieri mi hai fatto cadere in Sala Grande, di proposito» continuò Alice e i suoi occhi cerulei mandarono lampi, cosa che divertì non poco il Serpeverde.
«Davvero lo avrei fatto?» chiese con tono annoiato. «Non me lo ricordo» continuò quasi malignamente.
«Non mentire!». Se uno sguardo avesse potuto ucciderlo, Liam era certo che quello della bruna Tassorosso l'avrebbe pugnalato più e più volte. Ridendo internamente, scansò agilmente il corpo della ragazza, fingendo di non aver udito le sue ultime parole.
«Ora scusami, Alice, ma ho cose più importanti da fare che parlare con te» disse, vedendo arrivare trotterellando l'amica Weasley della suddetta Tassorosso e lasciandosela dietro, indolente. Di nuovo, sentì lo sguardo della ragazza trapassargli la nuca, mentre un sibilo ringhioso sfuggiva dalle sue labbra. Camminando verso la scuola, Liam la immaginò con le guance accese di furore e non poté trattenersi dal ridere ancora una volta.
 
 
♦♦♦



♥ Angolo autrice ♥
Buona domenica! Sono consapevole di essere mostruosamente in ritardo, ma purtroppo ho davvero poco tempo per scrivere ed entrare su efp; mancano 3 OC in questo capitolo, lo so, ma ho preferito terminare questo e postarlo piuttosto che farvi aspettare ancora. Prometto che nel prossimo ci saranno sicuramente
Poi volevo chiedervi di dirmi (tramite recensione o MP) se il vostro OC fa parte della squadra di Quidditch della sua casa e ricordo a viola_scarecrow di mandarmi un MP con qualche informazione in più sulla storia tra Oscar e Lucy.
Grazie e a presto (spero).
   
 
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