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Autore: inhibitionjall    23/12/2015    1 recensioni
Louis è completamente, totalmente dipendente dalla Coca-Cola.
Ne beve almeno due lattine al giorno, se non tre, sin da quando all’età di cinque anni la provò per la prima volta.
Un giorno Louis legge l’annuncio di un casting per la pubblicità di una nuova edizione del noto marchio.
Quello che sa, è che avrà la possibilità di apparire per trenta secondi nelle televisioni di tutto il mondo durante la pubblicità.
Quello che non sa, è con chi condividerà questa esperienza.
Louis ama la Coca-Cola. Più di ogni altra cosa.
Beh, c’è un eccezione. E quell’eccezione è Harry Edward Styles, il suo vicino di casa.
-Larry Stylinson.
-Storia completamente pensata e scritta da me.
Non copiate o vi segnalerò, siete avvisati.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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piccola dedica: questo ultimo capitolo lo dedico a tutti voi. Questo è il mio misero regalo di Natale per voi in anticipo, vi ano.


«Ripetici di nuovo il piano.»

 

Ed sbuffò. Ecco, sapeva che svelare tutto sia agli amici più stretti di Harry che a quelli di Louis avrebbe portato dei pro e dei contro.

 

I pro? Lo avrebbero potuto assecondare nella buona riuscita dell’impresa.

I contro? Parlavano e chiedevano troppo.

 

Avrebbe dovuto ascoltare Harry quando lo aveva avvisato che Cara era la persona più assillante sulla faccia della terra.

 

«Cara, per l’amor dei Larry: ve l’ho ripetuto almeno quattro volte.» sfiatò disperato il rosso, mentre smanettava al computer.

 

«Sì, ma io non ho capito una beata minchia.» rispose tranquilla la bionda, sorseggiando il suo cappuccino mentre messaggiava con qualcuno al cellulare.

 

Liam le tolse velocemente l’apparecchio elettronico dalle mani e rischiò letteralmente di morire quando Cara tentò di graffiargli la faccia con le unghie appena limate.

 

«Ridammelo subito o non rivedrai più il bel faccino del tuo amichetto.» lo minacciò bloccando sotto il braccio un Niall confuso arrivato solo in quel momento e puntandogli in faccia le sue armi smaltate.

 

Liam la fissò socchiudendo gli occhi, per poi porgerle lentamente il cellulare mentre lei lasciava andare Niall, che si ritrovò avvolto nell’abbraccio protettivo dell’amico neanche fosse un cucciolo smarrito.

 

«Tranquillo, Nialler. Ti proteggo io.» lo strinse a sé Liam, guadagnandosi uno sguardo confuso dal biondo tinto.

«Cosa sta succedendo qui?»

 

«Succede che il nostro Ed qui presente è il più grande Larry shipper al mondo e che ci vuole coinvolgere nella sua strana impresa per unire in nozze quei due cretini innamorati.» spiegò schietta Cara, accartocciando il bicchierino della bevanda ormai finita e lanciandolo di proposito in testa al ragazzo preso in causa.

 

Ed semplicemente la ignorò e sopportò in silenzio, buttando il rifiuto nel cestino e scostandosi da davanti lo schermo del computer per far ammirare a tutti il suo lavoro.

 

Zain, che era intento a disegnare qualcosa, girò lo sguardo sullo schermo e si lasciò andare ad uno strillo felice. Non poteva nascondere il fatto di essere estremamente felice per come le cose stessero andando. Desiderava tanto vedere Harry e Louis finalmente felici insieme.

 

Cara lo guardò stranita, ma allo stesso tempo stava lottando internamente per cercare di non ridacchiare soddisfatta.

 

«Sapete tutti che mio padre lavora alla Coca-Cola, no? Bene, qualche settimana fa mi ha accennato al fatto che stanno preparando una nuova limited edition e che dovranno lanciare quindi una nuova pubblicità.» iniziò a spiegare il rosso. «Hanno bisogno di ragazzi dai quindici ai diciannove anni, e guarda caso i nostri due piccioncini rientrano in questa categoria!».

 

Niall adesso sembrava più interessato che mai, poiché saltellava per la stanza come un bimbo a Natale.

 

«Adesso, non so esattamente come si svolgerà la pubblicità, ma so che questa sarà la nuova edizione della Coca-Cola che useranno,» continuò mostrando una foto sul suo computer, «e credo ci possiamo arrivare tutti alla conclusione.»

 

Cara si alzò in piedi, dando una pacca sulla spalla a Ed.

«È geniale, rosso! E visto che Harry ha bisogno di soldi per il regalo a Gemma-»

 

«-e Louis ha sempre voluto essere coinvolto in qualcosa che riguardasse la Coca-Cola e la televisione…» la interruppe per continuare Niall.

 

«Esatto. Stamperò questi volantini e sarà vostro compito quello di infilarli nei loro armadietti. Entrambi accetteranno di sicuro e bam. Larry.» terminò soddisfatto Ed, mentre cliccava sull’opzione ‘stampa’ al computer e incrociava le dita, come d’altronde tutti gli altri ragazzi fecero.

 

Il piano avrebbe funzionato, di questo ne erano certi tutti.

 

-

 

Il giorno dopo, tutto andò a gonfie vele.

 

Cara si occupò dei volantini, mentre Niall teneva occupato Louis facendogli vedere mosse di danza classica completamente inventate da lui.

Zain invece, non sapendo come occupare Harry, lo chiuse a chiave nel ripostiglio del bidello e scappò via spaventato.

 

Per fortuna il ragazzo riuscì ad uscire circa un’ora dopo grazie alla buon’anima di Liam.

 

 

«Cara! Guarda qui!» urlò Harry subito dopo aver letto il volantino che svolazzò fuori dall’armadietto.

 

Cara saltò dallo spavento, ma si ricompose girando lo sguardo sul volantino e cercando di trattenere il sorrisetto che si stava pian piano formando sulle sue labbra.

 

«Dimmi, Harriet

 

Harry la guardò storto, ma continuò.

«Ti ricordi quando ti dissi di voler regalare un viaggio a Parigi a Gemma e il suo fidanzato? E che mi servivano soldi? Ecco, guarda qui. È ciò che mi serviva!» spiegò Harry all’amica che in realtà sapeva già tutto.

Fece comunque finta di leggere per non mandare tutto a monte e saltellò felice.

Era veramente fiera del suo migliore amico, aveva davvero un cuore d’oro.

 

«Ma è fantastico, Harry! Che aspetti? Chiama il numero e tenta!» lo incitò Cara, battendosi da sola il cinque nella sua mente.

 

«Guarda, lo faccio subito prima che sia troppo tardi.» disse eccitato Harry, prima di correre verso i bagni maschili con il cellulare in mano.

 

Cara aspettò di vederlo scomparire dietro l’angolo e subito dopo cacciò il cellulare, chiamando Liam.

 

«La rana ha mangiato la mosca. Ripeto, la rana ha-»

 

«Senti, ma sono proprio necessarie queste frasi in codice?» sbuffò scocciato il ragazzo dall’altra parte della linea, mentre restava nascosto in un’aula vuota.

 

«Certo che sì, Payne! Se dovessero rintracciare le telefonate?» gli spiegò la ragazza, appoggiando una mano sul fianco.

 

Liam dall’altra parte grugnì incredulo. «Ma tu sei tutta fatta-»

 

«Basta con gli insulti e dimmi se il porcospino ha abboccato

 

«Spiegami di nuovo, il porcospino-» chiese il ragazzo, confuso. Ma venne interrotto dalla voce acuta della bionda.

«-è Louis, sì. Allora?» chiese lei.

 

«Beh, diciamo che non ha ancora letto il volantino…» confessò Liam, spiando da una fessura nella porta Louis, ancora intento a ridere per il balletto di Niall.

 

«Senti, vedi di sbrigartela da solo. Io vado, Harry sta ritornando. Fammi sapere poi.» e riattaccò, facendo finta di nulla col ragazzo riccio che le si stava avvicinando.

 

Liam intanto dall’altra parte della scuola cercava di catturare l’attenzione di Niall, gesticolando come un pazzo alle spalle di Louis.

Il biondo tinto finalmente lo notò e si fermò di colpo. Louis lo guardò stranito, così lui si buttò a terra teatralmente e urlò.

 

«Ho preso una storta! Aaaah, Gesù. Fa un male cane!» recitò Niall mantenendosi la gamba e coprendosi gli occhi con il braccio. Il ragazzo dagli occhi blu fortunatamente sembrò abboccare, perché prese Niall da sotto le ascelle e lo tirò su, allarmato.

 

«Non ti preoccupare, Nialler. Ti porto all’infermeria.» disse Louis.

Appena dopo aver sentito ciò, Niall si raddrizzò di scatto e lo guardò negli occhi.

«Louis, è un miracolo. Sto improvvisamente bene.» esclamò con gli occhi spalancati.

 

Louis sbatté le palpebre più volte, allibito.

«Ma-»

 

«Ci vediamo!» gridò Niall, scappando via in modo che Liam potesse occuparsi del loro amico.

 

Liam non poté fare a meno di scoppiare a ridere. Niall era esilarante, come sempre.

Il ragazzo così si avvicinò all’amico, avvolgendogli un braccio attorno alle spalle.

«È un pazzo, il nostro Nialler.»

Louis saltò dallo spavento, ma si ricompose e sorrise quando riconobbe l’amico di una vita.

 

«Già,» annuì Louis. «adesso però devo andare a prendere i libri all’armadietto, tra poco finisce l’intervallo.»

Liam esultò mentalmente e lo accompagnò, facendo la parte del finto tonto quando, dopo aver aperto l’anta dell’armadietto, il fogliettino svolazzò fuori.

 

«Cos’è questo?» chiese più a se stesso che all’amico.

Lo lesse ed iniziò a saltellare in tondo.

 

«Liam! È la mia occasione!» urlicchiò Louis felice, abbracciando Liam e passandogli il pezzo di carta.

 

Liam semplicemente ridacchiò. Il piano stava funzionando.

 

-

 

Esattamente una settimana dopo, sia Harry che Louis si ritrovarono davanti l’edificio dove avrebbero girato la pubblicità.

 

«Lou! Che ci fai qui?» si avvicinò Harry al ragazzo più piccolo, che si girò di scatto e arrossì.

 

Non poteva farne a meno, vicino ad Harry.

 

«Uh, io… io prenderò parte ad una nuova pubblicità per la Coca-Cola.» blaterò Louis e si stupì quando si accorse di non aver balbettato neanche una volta.

 

«Anch’io sono qui per la stessa cosa!» esclamò Harry, abbracciandolo all’improvviso. Louis, se possibile, diventò ancora più rosso e ridacchiò.

 

«Entriamo, su. Ci staranno aspettando.» disse Harry rivolgendogli un sorriso di traverso e Louis obbedì, seguendolo come un cagnolino in calore.

 

Entrati, i due si ritrovarono in una stanza completamente arredata come un bar, completa di un palco adiacente al bancone. Davanti il palco si potevano notare circa dieci file di sedie e su ognuna era seduta una persona.

 

«Buongiorno, ragazzi. Vi stavamo aspettando.» li accolse un uomo alto e magro, probabilmente il direttore.

 

I due lo salutarono educatamente, venendo poi portati davanti al palco.

 

«Bene, vi spiego come si svolgeranno le riprese. Harry, tu dovrai salire sul palco e cantare la canzone che ti abbiamo mandato per mail, rivolgendoti sempre a Louis che starà tra il pubblico,» sentito ciò, Louis spalancò gli occhi e arrossì come un matto. «Louis, tu invece resterai seduto e guarderai Harry negli occhi. Quando ti daremo il segnale, dovrai alzarti e portare Harry con te al bancone del bar. A questo punto, vi saranno date due bottigliette di vetro di Coca-Cola. Leggete le istruzioni sull’etichetta e… vedrete.» terminò di spiegare soddisfatto John Scott, come riuscì a leggere Louis sulla targhetta.

 

Harry annuì, un po’ perplesso. Non fece domande però. Forse avevano deciso di scrivere ciò che dovevano fare sulle lattine in modo che sarebbero stati più agevolati e non avrebbero dimenticato nulla.

 

I due vennero condotti alle postazioni per il trucco, dove vennero pettinati e fu aggiunto un po’ di colore alla faccia color mozzarella di Harry.

Louis non ne aveva bisogno, aveva già una carnagione dorata. In più, il rossore sulle sue guance non se ne andò molto facilmente, con Harry che gli lanciava sguardi e occhiolini ogni due secondi.

 

Mezz’ora dopo i due erano pronti per girare. Harry salì sul palco e Louis si sedette silenzioso sulla sedia in prima fila riservata a lui.

 

Il maggiore iniziò a cantare il ritornello di Isn’t She Lovely di Stevie Wonder, che per quella pubblicità fu opportunamente modificata in Isn’t He Lovely.

Non fu difficile per Louis tenere lo sguardo fisso sul maggiore, si sentiva ormai come in uno stato di trance.

 

Il ritornello finì e Louis si ricordò di colpo di ciò che doveva fare, così si alzò dopo il segnale del direttore e si diresse verso il bancone del finto bar, seguito da un Harry con la bava alla bocca.

 

Un’addetta porse ai due le bottigliette e Louis si ricordò di leggere l’etichetta.

Girò l’oggetto di vetro nella mano e si bloccò quando lesse la frase sul pezzo di carta rossa.

 

“Give a kiss to… Harry”

 

‘Dai un bacio a Harry’ lesse in mente Louis, e spostando lo sguardo sulla bottiglia in mano ad Harry lesse “Give a kiss to… Louis”.

 

Cosa stava succedendo?

 

Alzò lo sguardo quasi in panico e si ritrovò davanti il sorrisetto con tanto di fossette del ragazzo che era la causa del suo battito cardiaco accelerato da ormai mesi.

 

Lo guardò negli occhi con le labbra socchiuse e il perenne rossore sulle gote e sulle orecchie, in difficoltà. Era come se il mondo si fosse congelato, tutto andava a rallentatore e l’unica cosa che gli venne in mente da fare fu evitare una possibile figura di merda e un probabile licenziamento.

 

Così avvicinò la bottiglia di vetro alla bocca ed iniziò a dare dei lunghi sorsi, scostando lo sguardo da quella meraviglia di ragazzo che si ritrovava davanti e posandolo sui piedi.

 

Harry ridacchiò, completamente ubriaco d’amore verso il dolce Louis.

Gli prese il mento tra il pollice e l’indice e lo alzò, facendo sì che Louis smettesse di bere.

Gli fissò le labbra lucide per la bevanda zuccherosa e gli si avvicinò sempre di più al viso.

 

Louis, fortunatamente per il ragazzo riccio, non idietreggiò, così Harry poté rendere reale ciò che ormai si permetteva solo di sognare e bramare.

 

Lo baciò.

 

E fu estremamente dolce il fatto che quando Harry si staccò dopo secondi che sembravano infiniti, Louis gli andò incontro. Perché alla fine non avrebbe mai voluto terminare quel bacio paradisiaco.

 

Harry si morse il labbro per fermare l’istinto di baciarlo di nuovo fino a perdere i sensi. Avvicinò le labbra all’orecchio del minore e allacciò le braccia attorno ai suoi fianchi morbidi, sentendolo rabbrividire al tocco.

 

«Un bacio al sapore di Coca-Cola, non è così, Lou?»

 

 

 

Fin.

 

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 note autrice: ecco. Adesso è il momento in cui mi emoziono.

Mi emoziono perché questa è una delle storie su cui ho sudato di più. Ho messo cuore ed anima in ogni capitolo e sono così... contenta di vedere che un'altra storia sia finita. Perché, dovete sapere, per mesi e mesi avevo questo macigno in petto che mi spingeva ad aggiornarla, ma non l'ho mai fatto poiché temevo sempre di trovare qualche errore. E poi sapete già di quel maledetto capitolo di mezzo che volevo aggiungere.

In più si aggiungevano i miei scleri per il mio canale YouTube. Non ho mai il coraggio di fare il mio primo video e pubblicarlo, benché mi incitino a farlo. Sono una persona molto ansiosa e dubbiosa. 

Ora finalmente ho messo l'anima in pace e, beh, che dire. Sono davvero contenta.

Adesso che è finalmente pubblicata mi dedicherò maggiormente alle altre storie che sono in procinto di scrivere (dovete sapere che le idee per nuove storie mi escono fuori ad una cadenza misurabile in volte in cui i Larry hanno momenti intimi. Ovvero ogni fottuto minuto di ogni fottuto giorno. Capitemi.

Eh beh, domani è la Vigilia, ma è soprattutto il compleanno di Louis! 24 anni, ragazzi e ragazze. Mio figlio sta per compiere 24 anni. *pianto isterico da madre fiera* Non farti penetrare a secco, figliolo! *muore*

 

Che dire ancora? Grazie a tutti/e voi che recensite, aggiungete ai preferiti/seguiti o che semplicemente leggete silenziosamente.

Ogni vostro gesto, anche quello di aprire un capitolo per leggerlo, è apprezzato immensamente da me.

 

Vi amo con tutto il cuore. Davvero.

Ci rivedremo alle prossime storie, babes!

 

All the love xx

-FerCheSiStaEmozionandoComeUnaMatta (':

  
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