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Autore: Iva27    09/03/2009    1 recensioni
Destino....ancora quella stupida parola. Non riuscivo a credere che ancora ci pensavo. Ormai davo per scontato che non esistesse. Ma quando devi fare una scelta importante si prova conforto a sapere che magari la tua strada è tracciata e tu la dovrai solo seguire. Per non sentirsi persi, non ritrovarsi a chiedere "cosa fare? dove andare? cosa cercare?" tante domande e nessuna risposta. Questo è il continuo della mia prima fanfictions destini. Spero che qualcuno la legga e che piaccia..... aspetto recensioni, mi raccomando. baci!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Destini'
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Quella mattina, come ogni mattina del primo settembre, l'espresso per Hogwarts correva veloce per portare tutti gli studenti nella famosa scuola.

E come ogni mattina da ormai sei anni, questo era il settimo, mi cercai uno scompartimento tranquillo dove passare tutta la durata del viaggio. E accanto a me c'era Scorpius. Quello sarebbe stato il nostro ultimo anno e mi sentivo strana. L'ultima volta che avrei preso quel treno per andare a Hogwarts. Ci sarei salita di nuovo solo per andare a casa alla fine dell'anno.

Hogwarts mi sarebbe mancata, ma sapevo che era una cosa comune a tutti quelli che l'avevano frequentata e che l'avrebbero frequentata in futuro. Diventava una parte della tua vita, quindi era normale esserci affezionati.

Mi sedetti sul sedile e Scorpius mi imitò mettendosi accanto a me.

-a che pensi?- mi chiese guardandomi.

Dovevo sembrare triste.

-che questo è l'ultimo anno. La cosa non ti rende triste?- chiesi.

Lui mi guardò triste.

-si. Ma non possiamo farci niente. E se proprio non vogliamo abbandonarla possiamo sempre farci bocciare-. Scoppiammo a ridere insieme. L'idea di essere bocciati era divertente.

Poi tornai seria e guardai fuori dal finestrino.

Quel giorno il sole splendeva felice.

Speravo proprio che quell'anno scolastico, l'ultimo, sarebbe stato felice in quel modo......


*************

io sono triste perché sarà l'ultimo anno da passare con te” questo dovevo dirgli. Eravamo soli, stavamo dicendoci cosa ci sarebbe mancato di più di Hogwarts e io avrei potuto dirgli benissimo cosa mi sarebbe mancato.

mi sarebbe mancato vederti ogni mattina mentre fai colazione, starti vicino a lezione, guardare come ti concentri oppure quando sei sovrappensiero.

Passare i pomeriggi con te a ridere e scherzare oppure a studiare, e guardarti mentre pensi che stò studiando.” forse gli avrebbe fatto piacere sapere tutte queste cose o forse l'avrebbe trovato strano. Avrei potuto dirgli tante di queste cose.

E invece la guardai mentre osservava il cielo pensierosa, con la gola asciutta e il cuore che batteva forte.

Quello sarebbe stato l'ultimo anno, l'ultimo anno in cui sarei potuto starle accanto. Finita la scuola le nostre strade si sarebbero potute perdere per sempre.

Questa era l'ultima occasione per provare davvero a mostrargli i miei sentimenti. Dovevo trovare il coraggio di dirgli quello che provavo. Magari non tutto in una volta.

Sarebbe bastato un po' per volta. Magari iniziando da una frase su quanto mi sarebbe mancata.

Non poteva essere così difficile.

-Rose- la chiamai. Lei si voltò e mi guardò negli occhi sorridendo.

Deglutii al vuoto. Non mi sentivo più la voce.

Non mi ricordavo più niente, vedevo solo lei.

Che mi guardava curiosa, poi accigliata, forse preoccupata della mia sanità mentale.

Allora distolsi lo sguardo e guardai il libro che aveva uscito dalla valigia.

-leggi Italo Calvino? Com'è?- domandai in fretta.

-interessante. Tu l'hai mai letto? Io adesso sto leggendo il cavaliere inesistente. È bello, mi piace come scrive- rispose Rose, distogliendo anche lei lo sguardo. E io risposi tranquillamente, mentre dentro di me mi maledivo per la mia mancanza di coraggio.

Non sarei mai riuscito a dirgli quanto gli volevo bene....



**********

Guardai il castello che comparve in tutta la sua immensità davanti a noi, nella notte. Ero decisamente troppo malinconica quel giorno. Mi venne quasi da piangere a guardarla così, da lontano.....

Decisamente troppo emotiva...ma infondo avevo la scusa, l'essere donna porta per una settimana al mese l'essere molto sensibili. E mi sentivo come una bomba ad orologeria. Salii sulla carrozza insieme ai miei cugini e a Scorpius. Non che le cose fossero migliorate tra loro.

Albus, Hugo e Lily infatti ignorarono Scorpius e lui rimase in silenzio a guardare fuori dal finestrino.

Per evitare l'ennesima lite che non avrebbe portato da nessuna parte come al solito, mi arresi a parlare con entrambi senza che loro entrassero in relazione.

-Come sta Geremy?- chiesi a Lily. Geremy era il suo nuovo ragazzo da ormai cinque mesi.

-bene. Era tutto contento di essere stato scelto come prefetto. Mi è mancato in tutto questo tempo-.

Rispose quasi ne fosse sorpresa. In genere le sue storie non duravano oltre quei due mesi di separazione.

Invece questa volta lui gli era mancato. Sorrisi.

Questa volta magari avevo trovato davvero la persona giusta. E per la gioia di Albus era della sua stessa casa e aveva la sua stessa età. E Geremy trovava che Albus fosse mitico, per usare una sua espressione, quindi aveva sia rispetto per lui che per Lily. Il che lo tranquillizzava.

-già, purtroppo per me ho visto come l'hai salutato- sbraitò Albus accigliato. Va bene, era tranquillizzato solo un po'....

-non è colpa mia se tu compari sempre nei momenti meno adeguati. Mettiti un campanello al collo come le mucche, così posso sentirti arrivare ed evitiamo che ti arrabbi-

scoppiammo tutti a ridere per la battuta di Lily, tranne Albus, che però sorrise sempre accigliato.

-così chissà cosa combineresti. Almeno la possibilità che io spunti dal nulla ti ferma, oppure no?- domandò.

Vidi Lily ridere e poi rispondere -ti odio quando fai il santerellino. E pensa poi a cosa fai tu con Amber. Oggi non vi siete proprio fatti vedere in giro. Dove vi siete nascosti?- domandò lei, sapendo di metterlo a tacere.

E infatti lui arrossì e guardò fuori dal finestrino.

-siamo arrivati- disse in fretta e uscì, mentre la sorella lo inseguiva.

-avanti, sputa il rospo!!!!- gli gridò dietro.

Scesi anch'io dalla carrozza seguita da Hugo, che rideva guardando i due cugini, e Scorpius, anche lui sorridente per la scenetta.

Il mio cuore perse un battito. Il mio respiro si bloccò.

Poi mi diedi della stupida.

Non potevo reagire così solo per un suo sorriso.

E neanche per un suo sguardo, come era successo prima sul treno. Dovevo rimanere con i piedi per terra. E quindi mi avviai con gli altri verso la sala grande.

Sedendoci guardai il tavolo dei professori curiosa.

Il nostro professore di difesa contro le arti oscure era andato in pensione l'anno scorso. E avevo sentito che la McGranitt si era lamentata sul fatto che non riusciva a trovare un sostituto decente. Tutti i professori erano seduti e chiacchieravano tra loro.

E il mio sguardo si fermò sul nuovo professore di difesa contro le arti oscure. Anche lui mi scrutò e sorrise, guardandomi con i suoi occhi verdi.

****************************

Sono tornata, per la gioia di qualcuno e forse per il tormento di qualcun altro....

Deve dire la verità, volevo lasciare con più suspense ma penso che sia facile individuare il nuovo prof....


E così sono tornata con questo continuo.

Ho cambiato un po' la forma...

adesso parlo in prima persona (mi sono resa conto che mi viene meglio, almeno spero), quasi sempre

dal punto di vista di Rose ma farò parlare anche gli altri, perché la storia non riguarda solo lei.

Un grazie speciale alle mie prima due fan:

VI VOGLIO UN MONDO DI BENE.

QUESTA STORIA LA DEDICO A VOI DUE CHE MI AVETE AIUTATO SIA CON SUGGERIMENTI SIA PER LA VOSTRA SINCERA VOGLIA DI LEGGERE QUALCHE MIA NUOVA PAZZIA!

Spero vi piaccia questo capitolo. Mi metto subito a scrivere il secondo, però non so se riesco a pubblicarlo entro oggi.

Baci a tutti! Naturalmente aspetto consigli e critiche, anche cattive, per migliorare! Grazie mille a chi leggerà!

Baci!

   
 
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