Jacob
mi sorride
ancora e non bada minimamente a Rose che quasi schifata si alza dal
divano e si
mette davanti alla finestra dietro Bella.
“Allora
Jake come mai
sei venuto qui?” gli chiede la padrona di casa mentre il
ragazzo si siede
accanto a me, sul piccolo divano dei Swan, nel posto lasciato libero da
Rosalie.
“Quil
doveva portare
Claire da una sua amichetta che abita da queste parti ed ho pensato di
farmi
accompagnare qui da te. È da tanto che non stiamo un
po’ insieme Bella.”
Trattengo
a stento le
risate se penso che la fidanzata di “fratellino”
viene corteggiata in modo così
spudorato da questo ragazzo; se lo dovesse sapere Edward, Jacob
rischierebbe la
vita.
“Quindi
dovrei
riaccompagnarti alla riserva più tardi? O passa a prenderti
Quil?” gli chiede
lei mentre io guardo Rosalie, sempre più in imbarazzo.
Se
Jacob non va via
non potrò parlare a Bella e raccontarle la mia storia.
Rosalie
non sembra minimamente
preoccupata di questo e continua a guardare in direzione del bosco.
“Dovresti
riaccompagnarmi. Quil farà il baby-sitter fino a tardi e io
vorrei tornare
prima di pranzo. Sai non posso lasciare Billy solo!”
Vedo
Rosalie ghignare
sotto i baffi e poi con l’aria più innocente che
riesce a fare si gira verso
Bella.
“Non
puoi
riaccompagnarlo. Ho già detto a Edward che verrai a casa
nostra, non vorrai
piantarlo in asso un’altra volta?” le dice
sorridendo.
“Ma…
ma Jacob?”
balbetta lei in soggezione. Rosalie fa un brutto effetto su chiunque,
sarà per
questo che l’adoro?!
“A
lui ci penserà
Addison, tanto siamo venute qui con la sua macchina. Vero Addie? Non
hai
problemi a riaccompagnarlo alla riserva Quileutes?”
Mi
giro disorientata
e sposto lo sguardo da Rosalie a Bella ed infine guardo Jacob.
“Mi
spieghi tu come
ci si arriva?”
Lui
sorride, un
sorriso dolce di quelli che ti scaldano il cuore.
“Certo!”
io ricambio
il sorriso.
“Allora
va bene. Voi
andate da Edduccio ed io riporto Jacob a casa!”
Bella
mi guarda
storto “Edduccio! Ma chi le ha dato tanta
confidenza?”
Mi
sa che in questo
periodo la mia mente è alquanto disturbata, sento la voce e
questo mi
preoccupa.
Passiamo
una buona
mezz’ora a parlare del più e del meno con Rosalie,
che rimane isolata in un angolo
a ghignare guardando il nulla, quando il mio cellulare inizia a vibrare.
Lo
sfilo dalla tasca
e leggo il nome impresso sul display: Emmett.
Nessuno
si è accorto
di nulla quindi respingo la chiamata e scrivo un messaggio.
<
Sono da Bella
con Rosalie. Se è urgente richiama altrimenti ci vediamo
dopo pranzo dai Cullen
>
Invio
il messaggio e
riposo il cellulare nella borsetta.
Nel
momento esatto in
cui la chiudo il cellulare di Rosalie comincia a squillare.
“Edward?”
dice lei a
voce bassa.
“Niente,
ero venuta a
far conoscere Bella ad Addison… Non stiamo facendo nulla non
preoccuparti… sì,
ora arriviamo… Io e Bella… No lui non
c’è… a tra poco.”
Rosalie
chiude il
telefono e si gira finalmente verso di noi.
“Dobbiamo
andare
Bella. Edward ci sta aspettando!” dice camminando verso
l’uscita.
“Prendi
le chiavi e
andiamo!”.
“Addison
noi ci
vediamo tra un po’”, io sorrido.
“Allora
Jacob
andiamo?” dico seguendo Bella fuori dalla porta.
Mentre
lei e Rosalie
partono con il catorcio… pardon il pick-up rosso fiammante
di Bella noi
continuiamo a camminare verso la mia macchina.
“Ma
questa è tua?” mi
dice Jacob buttandosi quasi a peso morto sul cofano.
“Sì”
gli rispondo
avvicinandomi.
“Ma
è magnifica!” io
arrossisco lievemente. Anche se il complimento l’ha fatto
alla macchina ammetto
di essere un po’ imbarazzata.
“Grazie!”
“Me
la fai guidare?”
Sfodero
il miglior
sorriso che riesco a fare e, giocherellando con le chiavi tra le mani
gli
rispondo serafica “No!”
E
scoppio a ridere
vedendo la sua faccia.
“Lo
sai che sei
perfida!” mi dice lui acido.
“Si
lo so, me lo
dicono tutti in famiglia e non!” gli rispondo facendogli la
linguaccia.
“Allora
Jacob dove si
va?”
“Ma
non ti costerebbe
meno fatica far guidare me? Daiiiiii! Arriviamo prima, non ti devo
spiegare le
strade, guido sicuramente meglio di te” questo non lo doveva
dire.
Mi
paro davanti a
lui: dito puntato in faccia e aria minacciosa inizio a ringhiare piano.
Lui
cade all’indietro
sullo sportello della macchina ed io inizio a ridere.
“Nessuno
guida meglio
di me ricordatelo. Ora sali e non fare il bambino!” salto
all’interno della
macchina e mi metto al posto di guida mentre Jake ancora inebetito
guarda nella
mia direzione.
Sale
in macchina e
inizia a darmi le direttive. Forse ho un po’ esagerato.
Volevo scherzare ma
forse lui non ha abbastanza senso dell’umorismo per capirmi o
il mio iumor sta
diventando sempre più inglese.
Mi
metto a guidare il
più velocemente possibile e accendo la musica a
tutto volume.
“Supermassive
black
hole, l’adoro” dico muovendo la testa a
ritmo della canzone.
Jacob
mi guarda.
“Scusa
per prima. A
volte invece di scherzare spavento la gente”
“No
figurati e che
quando hai ringhiato… non credo che una persona normale
sappia farlo in quel
modo!”
“Una
persona normale
no. Ma io sono speciale.” Gli dico girandomi verso di lui e
sorridendo.
“Si
vede!” dice lui
scoppiando a ridermi in faccia.
“Non
sei molto
gentile!”
Continuiamo
a parlare
del più e del meno. Jacob mi chiede come faccio a conoscere
i Cullen ed io
omettendo alcuni particolari; gli racconto della storia di Emmett,
dell’aereo e
di come i ragazzi e il dottor Carlisle siano stati gentili con me
quando gli ho
chiesto aiuto per la stanza e per la nonna.
Jacob
sembra convinto
della risposta e mi lascia il tempo per fare alcune domande. Gli chiedo
di
Bella, di come l’ha conosciuta e del perché non
abbia un buon rapporto con
Rosalie.
Dalla
sua risposta mi
sembra che stia raccontando parecchie bugie ma non voglio approfondire
di più
il discorso. Come me, anche lui ha il diritto di mentire o di omettere
alcuni
particolari con uno sconosciuto.
Alla
fine però vince
la curiosità.
“Jacob
da quanto sei
innamorato di Bella?”
Un
silenzio
imbarazzante si propaga nella macchina, non dovevo fare quella domanda,
sapevo
benissimo che la risposta non sarebbe mai arrivata.
Accelero
ancora fino
a quando non vedo la mano di Jake indicare un punto non ben precisato
di fronte
a noi, davanti alla spiaggia.
“Fermati
lì”
Io
parcheggio la
macchina lontana dalla strada e scendo seguendo Jacob sulla battigia.
Il
cielo nuvoloso da
un che di poetico a tutto l’ambiente.
Jacob
si ferma
davanti ad un grosso ramo bianco abbastanza vicino alla riva ed io che
faccio
molta fatica a camminare sulla sabbia con i tacchi alti tento di
avvicinarmi il
più possibile a lui, ma l’impresa mi sembra
più ardua del previsto.
Non
posso mettermi a
saltare o a correre veloce come potrei fare davanti ai Cullen quindi
passo dopo
passo cerco di dissotterrare i tacchi che rimangono incastrati come
nelle
sabbie mobili.
Jacob,
notando la mia
difficoltà si avvicina, e sollevandomi facilmente da terra
mi porta in braccio
al ramo.
“Grazie”
sussurro
scendendo e sedendomi sul tralcio. “Sai non sono abituata a
camminare con
queste scarpe” gli dico sfilandole e appoggiandole accanto a
me per terra.
“E’
stato più o meno
qui che ho incontrato Bella. Cioè che l’ho
rincontrata. Noi ci conoscevamo già.
Quando era piccola e stava qui con i genitori, prima del divorzio,
giocava
spesso con le mie sorelle. Sai i nostri padri erano e sono
tutt’ora grandissimi
amici.”
Jacob
guarda un
attimo verso il mare come per riordinarsi le idee.
“Quando
ci
rincontrammo lei era già in fissa per il piccolo dei Cullen.
Mi chiese
informazioni su di loro ed io, cretino come non mai, gliele diedi.
Passarono
quasi sei mesi durante i quali io e Bella ci vedemmo molto raramente,
ma poi
mio padre mi chiese di tenerla d’occhio dandomi anche dei
soldi per farlo. Noi
indiani non ci fidiamo dei Cullen a causa di vecchie leggende
e, tra
parentesi, conviene anche a te non fidarti di tutti loro, soprattutto
della
barbie... Comunque quando la rividi al ballo della scuola stava
già con la
sang… con Edward. Un moto di rabbia e di gelosia mi invase.
Lì capii di avere
una cotta colossale per lei”
Si
rabbuia e
indicando il ramo accanto a me, mi fa segno di farmi un po’
più in là.
Si
siede e riprende
il racconto.
“Qualche
mese dopo,
se non erro nella settimana seguente al compleanno di Bella, tutta la
famiglia
Cullen sparì dalla circolazione. Il rosso l’aveva
lasciata e Bella era entrata
in depressione. Non viveva più. era sempre a letto a
piangere. sembrava un
automa… era proprio irriconoscibile, lo spettro di se
stesso. E poi venne da
me. Ricominciò a ridere a scherzare ma non era
più la stessa. Mi portò due moto
e mi chiese di ripararle e di insegnarle a guidare. Faceva cose folli,
gesti
assurdi perché sentiva la voce di Edward nella sua mente
quando era in
pericolo. Si buttò addirittura da quella
scogliera” mi dice indicandola “Quel
giorno, dopo il tentato suicidio, gesto folle fatto per
stupidità oserei dire,
ricomparve la piccola folletto… non ricordo il
nome…”
“Alice.” lo interrompo.
“Sì,
sì Alice.
Comparve lei e rovinò tutto. Io ormai ero innamorato perso
di Bella e lei stava
iniziando a ricambiare i miei sentimenti ma il ritorno di Edward era
imminente.
Tornò da lui e di me non ne volle più
sapere… a livello sentimentale intendo.
Per lei sono e sarò sempre il suo migliore amico.”
Istintivamente
appoggiai la testa sulla sua spalla.
“Sai
che un po’ ti
capisco Jake? Io ho avuto due o tre storie ma nella mia vita ci sono
state solo
due persone veramente importanti e una delle due mi ha spezzato il
cuore in
tanti minicoriandolini.”
Sposto
i capelli
sull’altra spalla e riprendo a parlare.
“Il
primo si è
rivelato il più stronzo degli essere umani sulla faccia
della terra. James il
mio primo amore e unico fino a qualche tempo fa. Un bastardo
inenarrabile. È il
fratello più grande della mia migliore amica Nicole. Ha
quasi vent’anni e non
fa altro che cambiare ragazza, una diversa per ogni notte. Non mi ha
mai
considerata più di tanto, per lui ero solo una stupida
bambinetta che gli
correva dietro nella speranza di un suo sguardo, di un suo sorriso. Poi
la
pubertà è arrivata anche per me e da bambinetta
mi sono trasformata nel suo
tipo di ragazza ideale. Ha iniziato a venirmi dietro e questo non
poteva fare
che lusingarmi, a sedici anni essere corteggiata da un diciannovenne
è motivo
di vanto per alcune, perché non per me? Mi chiamava 5-6
volte al giorno dicendo
che per lui il momento più bello della giornata era quando
riusciva a sentire
la mia voce. Ero innamorata ma non stupida quindi quando mi chiese la
prima
volta di uscire con lui rifiutai… l’avevo visto il
giorno prima con un’altra.
Alla seconda volta però accettai, mi ero solo ripromessa di
non starci subito
quindi quando lui quella sera tentò di baciarmi io mi
scansai ma sapevo che non
sarei riuscita a farlo a lungo. Niki mi aveva avvertito, mi diceva che
in ogni
caso io non sarei stata una storia seria per suo fratello, di stare
attenta, di
non cedere ma io da brava cretina quale sono ho ceduto quasi subito. Ci
sono
andata a letto dopo neanche una settimana e lui, per tutta risposta mi
ha
lasciata con un sms. Mi ha detto solo che non voleva niente di serio.
Che ero
stata solo una da una botta e via… ero distrutta. Nicole
tentò di riunire i
pezzi ma non ci riuscì mai sul serio. Da quel momento in poi
non sono più
uscita con nessun ragazzo. Avevo completamente perso la fiducia nel
sesso
maschile. Per me eravate, e siete ancora, una massa di
stronzi” dico ridendo
mentre Jacob passa un braccio dietro la mia schiena.
“E
l’altro ieri ho
incontrato Emmett che in meno di un’ora è
diventato ancora più importante di
James, ma anche la storia con lui non può essere a lieto
fine.”
“Rosalie!”
finisce
lui.
Io
annuisco sulla sua
spalla.
“Siamo
proprio
sfigati eh?” gli chiedo.
Lui
sorride.
“Proviamo
a
dimenticarli insieme? Cioè io ti aiuto a dimenticare Bella e
tu cancelli dalla
mia mente Emmett! Ti va?” le parole mi escono di bocca senza
che sia riuscita
ad articolare per intero il pensiero, ma ormai è troppo
tardi. Non fingo
nemmeno di irrigidirmi tanto a questo punto non ne varrebbe
più la pena. Quel
che è fatto e fatto. Mi resta solo da aspettare il suo no.
“Perché
no?!” mi
risponde.
Mi
sa che non ho
capito bene il no… questa mi sembra una risposta affermativa!
Mi
stacco dal corpo
di Jacob e lo guardo negli occhi.
“Ma
tu lo sai che ci
conosciamo da un’ora? Ok che nella mia vita in questo periodo
deve essere fatto
tutto con l’acceleratore ma tu non sei costretto se non
vuoi!”
“So
che sarà quasi
impossibile dimenticare Bella per ora ma se anche tu hai lo stesso
problema, in
due ci possiamo aiutare meglio. È una pazzia ma ci vuole un
pizzico di follia
nella vita”
Io
annuisco.
“Quindi
ora stiamo
insieme?” dico ridendo, questa situazione mi sembra
paradossale.
“Sì,
certo. Da oggi
tu sei la mia ragazza.” Mi sorride “Forse
l’idea della bionda di portarti da
Bella è servita a qualcosa…”
Io
lo guardo assente
e chissà perché la scena vissuta il giorno prima
con Alice ed Edward mi ritorna
in mente:
<<
Mi giro verso Alice che sembra quasi bloccata.
Dopo
pochi secondi apre gli occhi, mi guarda e con faccia schifata esclama:
“Non il
cagnaccio!”
Facendo
ridere ancora più di gusto Edward.>>
E
siamo arrivati al capitolo 8 scusate per l’attesa
e spero che anche questo capitolo vi piaccia anche se non mi convince
del
tutto^^
Come
sempre ringrazio voi che leggete e mettete tra
i preferiti la mia storia ma un grazie particolare va a:
Zije600:
Grazie mille sono contenta che la storia ti
piaccia e soprattutto sono contenta che ti piaccia Addie^^
Razorbladekisses:
grazie mille i prossimo
aggiornamenti spero siano più rapidi e significativi spero
che continuerai a
leggere la storia^^
GreenHaire:
Hahaha fefe gioia della mia vita spero
che tu non te la prenderai troppo per i prossimi capitoli (se
già hai iniziato
cos’ muahmuahmuah) cmq spero che questo capitolo ti piaccia
in caso prendo una
mazza da baesball sperando di riuscire ad evitare gli spiritelli^^
Blinkina:
grazie mille spero che le tue storie non siano negative anche
xkè da oggi jacob
ed addison… uhuhuhuh
_CoBaIn_:
Beh Niki risponderti sarebbe superfluo ma
lo faccio comunque lo sai che ormai la mia storia è
perennemente dedicata a te
quindi spero ti sia veramente piaciuto anche questo capitolo^^
Alla
prossima
Ale