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Autore: Viandante88    18/03/2009    3 recensioni
Siamo sempre alle prese con i nostri amici Cullen, solo che la storia è un tantino diversa! Una nuova protagonista alla scoperta della sua vita e del suo passato, dovrà fare i conti con la sua diversità!
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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31: ... SENZA DUBBIO SPECIALE!

Il viaggio di ritorno non durò molto, passò abbastanza in fretta.
Prima di partire passammo per l'albergo dove avevo alloggiato con Evelin, per pagare la permanenza e prendere
ciò che era rimasto.
Il solo ricordo di quella sera mi faceva rabbrividire.

La notte invece la passammo all' hotel nel quale si erano fermati Alice, Jasper e Edward prima di raggiungermi,
dove potei darmi una ripulita, disinfettarmi le ferite, che sarebbero passate di li a poco, e riposarmi un pò,
cosa che però non riuscì a fare.
Ero troppo eccitata per tutto ciò che era accaduto.
Mio padre era vivo ed era li con me, insieme alla prima e senz'altro unica persona per la quale avessi mai provato amore,
il mio vampiro preferito dal sorriso sghembo, e con una famiglia pronta a starmi vicino, ad aiutarmi nel momento
del bisogno ed accogliermi nel calore della loro casa.
Non avevo il coraggio di chiudere gli occhi, temevo che una volta riaperti tutto sarebbe cambiato, temevo che avrei
potuto accorgermi che non era la realtà, che era tutto un sogno, e mi sarei ritrovata ancora sola e DIVERSA.

In compenso mi addormentai durante le dieci ore di aereo, con la testa poggiata alla spalla di Edward
e una mano stretta a mio padre, entrambi seduti al mio fianco.
Mi sentivo sicura e serena, come una bimba che si addormenta tra la sua mamma e il suo papà nel lettone,
senza la minima preoccupazione, senza la minima paura.
Così mi lasciai andare ad un lungo e tranquillo sonno.


Quando mi svegliai non mi trovavo dove mi aspettavo di essere...
Non potevo crederci, finalmente ero a CASA.

La mia incantevole stanza dalle pareti bianche ricoperte per metà da una tapezzeria a fiori che sembrava
emanarne il profumo, il meraviglioso letto a baldacchino circondato da dei morbidi teli di seta, l' enorme vetrata che ormai per me
mostrava il più bel panorama del mondo,  il tappeto circondato da decine di cuscini sul quale d'ora in avanti mi sarei seduta ogni qual
volta ne avrei avuto l'occasione, l'immensa libreria della quale non avrei trascurato neppure la più piccola pagina, la scrivania
sulla quale avrei scritto solo lettere d'amore e di gioia e mai più di addio.
Poi c'era quel grosso armadio regalatomi da sorellona Alice che decisi di riempire più che potevo!
Per ultimo il mio piccolo e delizioso bagnetto.
Non volevo più trascurare nemmeno il più piccolo dettaglio, d'ora in poi mi sarei goduta ogni oggetto, ogni situazione,
ogni singolo istante della mia vita che rasentava la perfezione, non avrei dato più nulla per scontato.

Notai di non avere più nessuna benda in testa e che il gomito non mi faceva più male.
Ringraziai ancora una volta i miei geni vampireschi, e risi ricordando la volta precedente .
Mi alzai lentamente e mi guardai ancora attorno sorridendo felice, fissando la grande fotografia appesa sul mio letto, poi uscii.
Mi chiusi la porta alle spalle e ancora con la mani sulla maniglia respirai a fondo quel profumo intenso,
il profumo di CASA.
Guardai per un momento la porta di fronte alla mia ma non si aprì, probabilmente Edward era di sotto.
Mentre scendevo le scale carezzavo leggermente il corrimano liscio e splendente, lanciando occhiate allegre
a tutte le camere, poi mi soffermai davanti al mio adorato crocefisso antico.
Mi diedi un bacio sulla mano per poi poggiarla alla croce, e ringraziai chinando il capo.
Arrivai finalmente di sotto.

Ciò che vidi mi piaque da impazzire.
Erano tutti riuniti in salotto che ridevano e parlavano beatamente.

"Naya bambina mia come ti senti?"
Mio padre mi venne incontro porgendomi la mano sorridente, io a quel gesto e a quelle parole scoppiai in lacrime.
Lui rimase sbigottito e si grattò la testa confuso.
"Na- Naya tesoro che ti succede? Ho detto qualcosa di male?"
Mi si avvicinò poggiandomi le mani sulle spalle.
Io scossi la testa:"No, no papà assolutamente, è solo che.. è tutto così meraviglioso!" affermai tra i singhiozzi asciugandomi le lacrime.
Mi sorrise dolcemente  e mi abbraciò stretta a se:
"E' vero Nayade, e d'ora in avanti sarà sempre così per te. Te lo prometto!"
Non riuscivo a fermare quel pianto, quelle goccie salate continuavano a rigarmi le guance incessantemente.
Tutti ci guardavano, commossi da quella scena.
Chissà, forse se ne avessero avuto la possibilità anche a loro sarebbe scesa qualche lacrimuccia!
Mio padre mi lasciò lentamente e prendendomi per mano mi condusse dagli altri poco distanti da noi.

"Mia cara ben tornata  a casa!" Esclamò zia Esme abbracciandomi forte e dandomi un bacio sulla fronte.
"Grazie mille zia.." che bella sensazione, nonostante i loro corpi fossero ghiacciati emanavano al mio un profondo calore.

" Posso anche io?" domandò zio Carlisle spalancando le braccia verso di me.
Non ci pensai un attimo e corsi verso di lui, come potevo rifiutare?
"Grazie davvero per ciò che hai fatto piccola." mi sussurrò all'orecchio.
Mi limitai ad annuire e continuai a stringerlo.

"Tieni Naya, asciugati quei lacrimoni.." mi disse sorellona Rosalie porgendomi un clinex con un sorriso radioso.
"Ti ringrazio sorellona!" le risposi ricambiando il sorriso, lei allora mi accarezzò dolcemente i capelli e mi sussurrò:
"Ti stavano aspettando qui a casa.."
Forse di clinex me ne sarebbe servito un altro... anzi un altro centinaio!

"La piccola imbroglioncella! Dammi il cinque campionessa!" Emmett si abbassò mostrandomi l'enorme manona incitandomi a colpirla.
Cosa che feci, con più forza che potevo!
"Devi metterci più energia.." mi prese in giro fratellone facendomi la linguaccia mentre però si massaggiava la mano.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    
"Attento a non provocarla troppo, sarebbe capace di farti volare di fuori se solo lo volesse!"
Intervenne Jasper venendomi incontro strizzandomi l'occhio. Lo ringraziai con un sorriso.
"Beh forte o no, la signorina mi deve un'intera giornata di shopping per cui riprenditi in fretta!"
Sbucò sul ciglio della porta Alice tutta sorridente, ma non scherzava affatto, lo sapevo!

Ora mi mancava soltanto una persona, mi guardai attorno ma non lo vidi.
"E' uscito Nayade.." Mi disse mio padre alle mie spalle. "Vieni ti accompagno di fuori."
Io annuì contenta:"Va bene!"

Uscimmo di casa e ci incamminammo verso il bosco.
Ad un tratto papà si fermò e abbassò la testa:
"Mi dispiace figlia mia per tutto ciò che hai dovuto subire! Per la mia enorme stupidità tua madre ora non è più con noi.
Lei doveva esserti accanto ora, non io, è colpa mia se Nadya è..."
"No papà! Non è affatto colpa tua io lo so, me ne rendo conto! Tu hai fatto quella scelta perchè credevi davvero di riuscire a salvarla!
La speranza in quel momento ha prevalso sul sospetto, e sono certa che anche la mamma lo sapeva.
L'unica responsabile di tutto ciò che è accaduto è quella donna, e io mi sento stupida almeno quanto te per averle creduto.
Sono io che dovrei chiederti perdono papà, perchè ho sospettato di te, non avrei mai dovuto!"
Chinai la testa e strinsi i pugni.
Lui si abbassò per potermi vedere in viso e delicatamente mi sollevò il mento.
"Figlia mia, sei una persona davvero straordinaria, esattamente come tua madre, me la ricordi così tanto..
Tu non puoi sapere la mia gioia per averti ritrovata sana e salva, solo questo conta ora, nient'altro..
D' ora in avanti staremo sempre insieme e ci faremo coraggio l'un l'altra nelle difficoltà, in ricordo sempre della tua cara mamma.."
Mi sorrise, le lacrime sul mio volto ricominciarono a scendere.
Ci abbracciamo forte:
"Certo papà! Ce la faremo!" affermai tra i singhiozzi.


"Oh.. scusatemi.."
Eccola la più bella voce del mondo provenire dalle nostre spalle.

Mio padre mi lasciò asciugandomi le lacrime:
"Non importa Edward abbiamo finito, ora vi lascio un pò soli.. ma mi raccomando fate i bravi.." esclamò scompigliandomi i capelli:
"Ci vediamo a casa ragazzi!" E così dicendo si allontanò salutando con la mano.

"Allora come ti senti?" Mi domandò ancora distante.
Lo guardai ancora con gli occhi lucidi:
"Ehm, meglio grazie..." Non capivo il motivo ma sentivo tra noi imbarazzo e tensione.
Chissà forse in questo tempo aveva pensato a noi ed era arrivato alla conclusione che non dovevamo stare assieme...
Lo sconforto si impossessò di me.. Forse voleva... lasciarmi.

"Ti va di fare quattro passi?" la sua domanda mi risvegliò dai miei pensieri facendomi sobbalzare.
"Ah ehm, si certo.." non riuscivo a parlare, mi sentivo un tremendo nodo in gola.

Per un pò camminammo in silenzio, io tenevo per lo più la testa bassa, ogni tanto con la coda dell'occhio lo osservavo,
ma la sua espressione era indecifrabile. Chissà a che pensava...

"Eccoci.." esclamò improvvisamente bloccandosi.
Quando alzai lo sguardo rimasi stupefatta e mi portai le mani davanti all bocca per la sorpresa.
Lui si portò una mano dietro la testa visibilmente imbarazzato:
"Beh ho pensato ti potesse piacere, visto che l'ultima volta siamo stai bene li su..."

In alto, quasi in cima a quella che oramai era diventata la nostra sequoia, era stata costruita una bellissima casetta in legno.
Era così in alto che a qualsiasi occhio umano sarebbe sfuggito, la vedevo  a malapena io!
Mi voltai verso di lui ancora incredula.
"Edward è, è davvero stupenda! Grazie!" Esclamai tuffandomi letteralmente su di lui, che pronto spalancò le braccia per accogliermi.
"Allora non ti va di vederla da dentro?" Mi chiese con un bellissimo sorriso.
Io annuì felice.
"Bene! Allora che aspettiamo!
Ci arrampicammo veloci sull'albero e mi ricordai della paura che ebbi la prima volta ridendone.
Arrivammo in un attimo
"Wow! E meravigliosa!"

Era perfetta. Piccola ma PERFETTA. Entrai guardandomi attorno.
Era composta solo da tre pareti, quella mancante faceva da ingresso.
Dentro non c'era nulla di rilevante. Solo due bellissimi plaid colorati poggiati a terra a mo di letto, con sopra due grandi cuscini,
una piccola finestrella aperta sulla parete in fondo, mentre su quella laterale notai con immensa gioia una cornice
contenente la fotografia mia con i miei genitori con al fianco un'altra cornice, ma vuota.
Lo guardai interrogativa piegando leggermente la testa.
Lui seguiva ogni mia reazione attento, e a quell'espressione sorrise, dirigendosi verso quel quadretto.
"Questa è per una foto che ancora deve essere fatta Naya, una foto raffigurante tutta la NOSTRA FAMIGLIA."
Sorrise radioso e divertito vedendo che era nuovamente riuscito a farmi piangere. Il nodo si era slegato.
Mi venne vicino e mi abbracciò, poggiai il viso sul suo petto, mentre lui mi carezzava dolcemente i capelli.
"Questo posto sarà il tuo rifugio Naya, ogni volta che avrai bisogno di parlare o di stare sola, saprai dove andare.."
"Questo posto sarà il NOSTRO rifugio Edward!" Sollevai leggermente la testa guardandolo, i nostri sguardi persi l'uno dentro l'altra.
"Allora se ne ha voglia signorina ora potremmo accomodarci su queste comode coperte e goderci il magnifico tramonto alle sue spalle."
Mi girai di scatto verso la grande apertura. Il tramonto era davvero dietro di me e sembrava vicinissimo.
Mi prese la mano e mi invitò a sedermi. Fu uno spettacolo straordinario, rimanemmo abbracciati stretti senza dirci nulla,
non c'era bisogno di parlare, solo guardandoci negli occhi capivamo ciò che avevamo da dirci.
Anche se tre parole importanti a lui sfuggirono:
"TI AMO BIMBA."
Mi guardò serio negli occhi carezzandomi teneramente una guancia.
Il suo viso si avvicinò al mio, le sua bocca pronta ad incontrare la mia, ma prima che ciò accadde gli risposi:
"ANCHE IO TI AMO EDWARD."
A questa risposta mi regalò il suo fantastico sorriso sghembo.
Poi le sue labbra trovarono dolcemente e appasionatamente le mie.
E ora che il nostro amore era stato dichiarato niente avrebbe più potuto dividerle.


Fu così che dopo tanti anni capì finalmente, grazie all'amore e all'affetto dimostratomi, la verita più importante:
Non essere uguali agli altri non significa essere DIVERSI.
Non essere uguali agli altri significa solo essere SPECIALI.




                                                                                *FINE*







RINGRAZIAMENTI!!!

Come avete potuto vedere la storia è conclusa, sono tristissima, Naya mi mancherà lo ammetto!
Comunque spero davvero vi sia piaciuto questo ultimo capitolo.
All'ultimo mi è venuta l'idea di concluderlo così in risposta al titolo del primo capitolo, mi sembrava giusto!
Spero di cuore che la mia storia vi abbia coinvolto e appassionato almeno un pochino, è stata la
mia prima quindi perdonatemi se non è stata perfetta!

Ringrazio davvero tutte le persone che mi hanno seguita dall'inizio e anche tutte quelle che mi hanno ' scoperta'
dopo!
Grazie mille a tutti coloro che mi hanno messa tra i preferiti, è davvero un onore per me, GRAZIE!
Grazie poi a tutti coloro che mi hanno concesso delle recensioni, sono state davvero tutte quante stupende
è stato un piacere enorme leggerle e rispondervi!


Un grazie soprattutto a:


bella95,  grazie per avermi concesso le tue recensioni in ogni capitolo, e in ogni storia, mi hai davvero incoraggiato! grazieee!
               Spero tanto che questo finale non ti abbia deluso!

DiNozzo323 grazie mille! Hai letto la mia storia tutta d'un fiato quando ero arrivata al 16simo capitolo e da allora hai contunuato
                      a seguirmi! Te ne sono davvero grata! fammi sapere che ne pensi di questo finale ci tengo!


ishizu,  grazie tante per avermi sempre recensito, le tue recensioni sono sempre stupende da leggere! ahahah! grazieeee!
             Non vedo l'ora di scoprire che mi dirai di questo ultimo capitolo!



Un ringraziamento speciale lo devo poi alla mia grande amica Pacci senza la quale nemmeno avrei scoperto questo sito
e di conseguenza non avrei iniziato a scriverci! Grazie davvero per il tuo costante sostegno, per i tuoi consigli e per la tua pazienza!
Consiglio vivamente di andare a leggere le sue torie, anche se sono certa che già le conoscete tutti! Sei bravissimaaaaa!

Un altro grande GRAZIE lo devo al mio ragazzo, che mi ha supportato nei momenti di passata ispirazione!
Grazie per essermi stato ad ascoltare e per non avermi mandato a quel paese quando ti pregavo di aiutarmi a capire se le mie idee
andavano bene oppure no! Grazie amore!

GRAZIE ANCORA A TUTTI!
Spero ogni tanto rileggerete questa ff, ma soprattutto spero che mi seguirete anche nelle altre!
BACIONI!
  
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