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Autore: LittleDarkAngel    29/02/2016    0 recensioni
Jenny è solamente una semplice ragazza come tutte. Con sogni, ideali, ambizioni... Eppure...
Le manca qualcosa. Non riesce ad essere felice. Nessuno riesce a capirla e per questo è costretta a reprimere tutto dentro.
Ma non ce la fa più. Tutte queste sue ansie, paure che la consumano giorno dopo giorno...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-CAP 2

Jenny si buttò sul letto.

" È incredibile come quella donna riesce a farmi essere di cattivo umore non appena mi vede ".  Pensava. " Mi chiedo se quando è rimasta incinta sia  stata felice o meno. Ma ne dubito per come mi tratta. "

Il telefono di casa squilla. << Pronto? >> risponde la madre. << Ahhhh! Ciao caro! >> inizia a urlare con voce squillante manco fosse una bambina. Riusciva a sentirla dal piano di sopra, era davvero rumorosa quando "parlava" . << Oh santo cielo! Non puoi nemmeno immaginare quanto non la sopporti quella! Secondo me non è mica normale!  Ma che razza di figlia mi è toccata?! >> e si lamentava col marito.

Jenny alzò gli occhi al cielo. " Wow, cos'è a corto di scoop immagino? " si chiedeva tra sé e sé mentre ascoltava malvolentieri le solite lamentele tutte concentrate su di lei. Passano 10, 15 minuti e Jenny con le lacrime a gli occhi e con una rabbia tale che avrebbe avuto voglia di distruggere tutto, cercò il suo mp3 per cercare di tappare gli insulti squillanti di sua madre con un po' della sua amata musica. Facendo poi i soliti respiri profondi riuscì ancora una volta a far rientrare le lacrime, lo sguardo era fisso al cielo facendo uscire tutti i pensieri. Erano canzoni forti quelle che ascoltava in queste situazioni. Molto forti quanto vere. Per questo riusciva a mantenere la calma in modo da non avere troppe crisi nervose e risultare "pazza" o "da ricovero" per quelli che dovevano essere i suoi genitori. Peccato che era proprio loro la colpa della maggior parte di  quelle crisi e del suo freddo comportamento. Fortunatamente  la musica riuscì a calmarla; si tolse prima una cuffia e sentì che sua madre aveva finalmente smesso di lamentarsi di lei, anzi, aveva smesso di parlare e basta.  Così si alzò e si diresse in salotto, fortunatamente questa settimana le avevano dato pochi compiti quindi aveva più tempo per rilassarsi, ma quando accese la TV ecco che arrivò Daniel; << Che fai ? >> chiese con tono seccante e incredibilmente antipatico; << Pensavo di vedere un po’ TV... >> rispose Jenny; così Daniel ribatté con un fastidioso ghigno, << Ah ovvio, tanto in quella specie di asilo che frequenti pure gli insegnanti sanno che siete così stupidi che non vi danno nemmeno dei compiti... >> .

Jenny alzò gli occhi al cielo, quanto detestava quando la riprendeva così! Con quali pretese poi?!  D’accordo, lui frequentava l’università ma il liceo lo ha frequentato pure lui; ma tanto era inutile controbattere perché sarebbe stata lei ad avere torto; quindi spense la TV e tornò in camera. Tanto era quello l’unico luogo dove poteva rimanere a lungo, o meglio, tranne quando ogni tanto entrava sua madre a fare quello che tutte le madri erano brave a fare: rimproverare il fatto che stesse spesso chiusa in camera o che non rimettesse spesso la propria camera in ordine, ma Jenny ormai aveva imparato; si metteva le cuffie e faceva finta di nulla, lasciandola ai suoi rimproveri finché non se ne andava, riprendendo così a fare ciò che stava facendo in quel momento (studio, progetti di scuola o dipinti), o peggio ancora entrava Daniel con fare da prepotente solo perché essendo il maggiore credeva di avere il potere, e pretendeva di poter prendere il suo PC dicendo di avere del “ lavoro ” da sbrigare ignorando completamente il fatto che anche Jenny avesse i suoi progetti di scuola e le ricerche da sbrigare, non che Daniel non ne avesse uno, ma giusto perché si divertiva a stressare la sorellina, tanto se provava a lamentarsi con i genitori non sarebbe servito perché “ Daniel ha la priorità “ , oppure “ Tuo fratello è il più grande, lui fa l’università, ha voti migliori dei tuoi ! “ … Eh già. Lui l’ha sempre superata in tutto era normale che lo preferissero a lei.

Nel pomeriggio rientrò suo padre a casa. Ovviamente molto nervoso a causa del lavoro di cui non faceva altro che lamentarsi; tanto che alcune volte alzava pure le mani o alla meglio imprecava e se la rifaceva con Jenny contribuendo alla sua bassa autostima e alle sue crisi di nervi. Ma stranamente riusciva ad essere anche tranquillo e sereno, sembrava di vedere Dr.Jekyl e Mr.Hide e per questo Jenny poco sapeva come comportarsi, ma dato che era in camera sua tranquilla e riusciva a sentirlo lamentarsi del lavoro di operaio che tanto odia, preferì rimanere nella sua stanza al sicuro finché non si sarebbe dato una calmata.

   
 
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