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Autore: LostHope92    11/03/2016    3 recensioni
Ho deciso di scrivere il continuo della serie tratta da "irrimediabilmente innamorato".
Ma in questo caso avverto che si tratta di una raccolta di one-shot (6)!
Spero vi piaccia!
Un abbraccio ed un saluto a tutti!
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Eccomi qua di nuovo a tormentarvi!

Innanzitutto ringrazio infinitamente tutti coloro che seguono questa storia, e in particolar modo due persone (che hanno commentato il precedente capitolo):


Francy_remus

TINAX86


Grazie mille davvero ragazze!

Spero che anche questo capitolo vi piaccia!

Un abbraccio ed un saluto a tutti!







-Benvenuto-




Lucius non era in grado di sopportare oltre le grida di sua moglie, che gli arrivavano alle orecchie dolorosamente attraverso la porta.

Gli regalavano una sensazione di impotenza, poteva solo riempirsi di quelle urla, che raggiungevano il cuore facendolo ora arrestare, ora correre, ora titubare.

Sarebbe impazzito di certo, questo pensava il povero Malfoy mentre si decise ad alzarsi dalla sedia solo per percorrere meccanicamente lo spazio che si affacciava sulla porta.

Avanti e indietro, avanti e indietro.

Un grido più potente lo scosse di terrore.

E si decise ad urlare esasperato:

-Winky, vuoi dirmi che diavolo sta succedendo!?- le vene del collo di lui erano così visibili che la povera elfa si avvicinò non senza tremare da capo a piedi.

-Signor Malfoy, padrone, c'è stata una complicazione col parto, ma io ora deve andare dentro per aiutare, mi scusi padrone, signor Malfoy.

La voce acuta e pigolante del piccolo esserino usciva frettolosa e incerta, e le sue parole furono in grado solo di far aumentare in maniera vertiginosa l'ansia e l'impazienza dell'uomo che ora guardava Winky con un misto di paura e rabbia.

-Corri allora! Vai, sbrigati per l'amor di Merlino!- la calciò dentro Lucius, mandando l'esserino a cozzare contro la porta.

-Io va signore, io va subito!- disse frettolosamente l'elfo.


La porta si aprì e si richiuse velocemente, in maniera così improvvisa che l'uomo non riuscì a rubare neanche un dettaglio, qualcosa, che gli permettesse di tirare un sospiro di sollievo.

Dopo diverso tempo nel quale Lucius valutava l'idea di irrompere nella stanza in barba a tutte le tradizioni e alle richieste di sua moglie, la piccola elfa comparsa precedentemente, affacciò la testolina, con i grandi occhi resi ancora più enormi dalla felicità.

-Signor Malfoy, padrone, il bambino sta bene, signore-

Lucius barcollò un po', per poi cadere, con sospiro sfinito, seduto.

Un bambino, il suo bambino, il primogenito che aveva sempre sognato.

Poi una cosa nella frase dell'elfa lo colpì, un dettaglio che doveva esserci.

-Narcissa- esalò spaventato in direzione dell'elfa domestica che lo osservava timorosa dal basso- come sta mia moglie? -

Non aspettò la risposta del piccolo esserino che aveva aperto bocca per rassicurarlo, ma entrò spalancando la porta e fendette la stanza con poche falcate impazienti.

Sua moglie era sul letto, sfinita ma...

Non l'aveva mai vista così felice.

Teneva fra le braccia il loro piccolo bambino, che si agitava piano mandando mugugni infastiditi.

Lei piangeva di gioia, e continuava a ripetere un nome, come una cantilena.

-Draco, il mio bambino- una, due, tre volte, e ogni volta che quella frase usciva dalla sua bocca sembrava rendere tutto più reale, facendola ridere tra le lacrime.

Lucius era rimasto vicino al letto, a riempire i propri occhi di quell'immagine, l'avrebbe conservata per sempre.

-Lucius, tesoro, guardalo, non è perfetto?Non è il bambino più bello che tu abbia mai visto?- disse lei richiamandolo vicino a lei.

Lui prese il pargolo che sua moglie gli porgeva, lo strinse al proprio petto titubante e lo guardò.

Aveva ragione.

Lucius non amava i bambini, li aveva trovati sempre piuttosto raccapriccianti, ma il suo bambino, pensò con orgoglio, era straordinario.

Aveva l'aspetto di una minuta bambola di porcellana, con dei ciuffi di capelli biondissimi che ricoprivano piccole porzioni di quella delicata testolina.

L'uomo ridacchiò, guardando sua moglie, che ricambiò lo sguardo confusa.

-E' un perfetto Malfoy, guarda come ci ignora bellamente-

La frase fece ridere anche sua moglie.

Il piccolo Draco infatti sembrava non prestare alcuna attenzione ai due genitori, girando la testolina da una parte e dall'altra, con gli occhi chiusi.

Lucius era sicuro che quando l'avrebbe aperti sarebbero stati il perfetto connubio tra il colore glaciale di sua moglie e quello più caldo dei propri, probabilmente avrebbero avuto le stesse sfumature del mare d'inverno.

E, prima di stampare un delicato bacio sulla fronte del bimbo, l'uomo sussurrò piano una frase, a poca distanza dal viso del nuovo arrivato:

-Benvenuto nella famiglia Malfoy, piccolo Draco-


   
 
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