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Autore: piccolo_uragano_    14/04/2016    6 recensioni
(Missing Moments di 'ti amo più di ieri ...')
Come nacque l'amicizia tra James e Martha?
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“La tua amica è insopportabile, Padfoot.” Esordì James, sedendosi sul letto.
“Quale amica?” domandò Sirius, guardando Prongs esausto dopo solo mezz’ora di lezione.
“La Redfort!” esclamò. “Voglio dire, lo sai che tifa Puddlemore, vero?”
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“Dì al tuo orgoglio che il mio gli chiede scusa.”
“Il tuo orgoglio parla?” domandò Martha in risposta. “Che simpatico.”
James scosse la testa. “Io non ti piaccio, vero, Redfort?”
Martha si voltò, per squadrarlo. “Ehm, no: scusa, ma non sei proprio il mio tipo.” Rispose, storcendo il naso.
“Non ti stavo per chiedere di uscire, sai? Non penso solo a quello.”
“Oh, no: anche al Quidditch.” Rispose lei, secca.
“Pensavo che visto che stai diventando molto amica del mio migliore amico, potremmo provare ad andare d’accordo.”
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Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Ti amo più di ieri e meno di domani.'
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Martha scosse la testa. "Se davvero c'è una spia, moriremo tutti."
Sirius le accarezzò i capelli. "Io mi fido dei miei amici."

(Ti amo più di ieri e meno di domani, capitolo 36)


Dodici ottobre millenovecentosettantasei.
Martha stava seduta con le gambe incrociate ai piedi del letto di Sirius.
In quelle ultime due settimane, i ragazzi erano diventati molto più ordinati, tanto che il letto di James ora non assomigliava più ad un ammasso di coperte, cuscini e lenzuola, ma semplicemente ad un letto sfatto. Martha non era una persona ordinata, ma continuava a ripetere che era solo una questione di igiene.
“Quindi dici di non …”
“Dico che hai una grande squadra, Potter, dovresti rilassare e abbracciare la consapevolezza che i Tassorosso non hanno scampo.”
James sorrise. “Si, beh, modestamente …”
Sirius sorrise. “Ma ‘modestamente’ cosa? Sei più in crisi di una dodicenne del tuo fan club che ti incrocia nei corridoi!”
“Si , beh, è la nostra prima partita in questo campionato!!”
“Hai un fan club?!” domandò Martha, ridendo. “Davvero?!”
“Certo!” rispose James, orgoglioso. “Sono troppo bello per non averne uno.”
“Oh, certo.” rispose la ragazza. “Come ho fatto a non pensarci?”
Qualcuno bussò alla porta. “Martha!” strillò la voce di Lily dall’altra parte della porta di legno scuro.
Martha si alzò immediatamente per aprire all’amica. “Lily?” domandò, aprendo la porta.
“Martha, i tuoi amici hanno spazio anche per me? Marlene ha rotto le pluffe!”
“Oh, finalmente!” esclamò Martha, spalancando la porta. “Era ora. Quella non vale nulla.”
“Chi, la McKinnon?” domandò Sirius.
“Beh, il suo lato B qualcosa vale, se permetti.” Rispose James. “Ciao, Evans.”
“Non sono qui per te, Potter.” Rispose lei. “Posso stare sul letto di Peter, tanto lui non torna, vero?”
“Come sai che non torna?” chiese Remus, che era rimasto zitto seduto sul suo letto con il libro che gli aveva prestato la rossa.
“L’ho visto poco fa sul Lago, sembrava molto preso dal suo appuntamento.”
James e Sirius si fecero immediatamente interessati all’argomento, mentre Lily prendeva posto ai piedi del letto di Peter.
“E com’era? Carina? Alta, bassa, mora, bionda?” domandò Sirius.
“Chi?”
“Come ‘chi’? La ragazza con cui era sul Lago, no?”
Lily si irrigidì, e a Martha questo non sfuggì.
“Lo abbiamo istruito bene, però” ammise James “primo appuntamento e già sulla riva del Lago!!”
“Sono fiero di lui.” Gli diede corda di nuovo Sirius. “Davvero fiero!”
“Ma lei, lei è bella? Come sono le tette?” chiese James a Lily.
“Lui … vi ha detto che sarebbe uscito con una ragazza?”
“Tecnicamente, ha detto …”
“Che aveva un appuntamento.” Remus fissava il pavimento. “Oh, Merlino. Vuoi dirmi che …”
“Esatto.” Ammise Lily.
“Porco Salazar.” Martha sembrava stupita. “Peter? Davvero?”
“Beh, ci potevamo arrivare.” Le disse Lily.
“No, non è vero, insomma … forse si.” Chinò leggermente la testa a sinistra. “Okay,avremmo dovuto capirlo.”
James e Sirius, intanto, li fissavano senza capire. “Scusatemi, fanciulle” disse Padfoot. “Potete dirmi cosa sta succedendo?”
“Oh, Sirius” rispose Martha. “dovreste saperlo, voi. Insomma, ci vivete insieme!!”
“Stiamo ancora parlando di Peter, vero?” domandò James. “Perché io non sto capendo.”
“Non è difficile, Potter.” Gli disse Lily, mentre Remus fissava ancora il pavimento.
“Sentite, se la ragazza è una racchia basta dirlo, insomma, possiamo lavorarci!”
“Vedi, Sirius, come al solito non hai capito assolutamente nulla!” gli disse Martha.
“Peter non è uscito con una ragazza.” Disse Remus.
“Esatto.” Continuò Lily. “Peter è uscito con un ragazzo.”
Sirius e James rimasero senza parole, esattamente come Remus. James si passò una mano sul viso, mentre Sirius si lasciò cadere seduto sul suo letto, respirando rumorosamente. Martha lasciò passare qualche minuto (in cui si scambiò sguardi allarmati con Lily) poi si decise a parlare.
“Ragazzi, non … non è che ha il Vaiolo di Drago, è solo …”
“Solo una checca?” disse James.
“Omosessuale. O forse è bisessuale, comunque non c’è bisogno di reagire così!” Precisò Lily.
“Quando è successo?! Perché non ce ne siamo accorti?” chiese Sirius.
“Non è che una mattina si è svegliato e ha deciso di essere omosessuale, sai?!” gli rispose Martha.
“E noi cosa dobbiamo fare, adesso?” domandò Remus.
“Sicuramente non trattarlo come state facendo ora.”
“E come lo stiamo trattando? Peter va con gli uomini!”
“Tu cambi ragazza ogni settimana, James, sei peggio tu!” Martha si alzò e si parò davanti a lui.
“Martha, non …” tentò Sirius.
“Zitto tu,ora è indifendibile persino per te!” strillò. “James Charlus Potter, credi davvero che questo sia un problema?!”
“Se questo non è un problema, di grazia, cosa lo è? Peter gioca a prenderlo nel –“
“Per Morgana, Potter, qui fuori c’è un mago Oscuro che ci vuole uccidere e tu ti preoccupi di chi va a letto con chi?!”
“Mi preoccupo che il mio amico vada a letto con degli altri uomini!” strillò lui di rimando. “Tralasciando il fatto che non è sano, non …”
“Lascia perdere le malattie, Potter, non è questo il tuo problema!”
“Il fatto è che se davvero gli piacciono gli uomini non potrà mai avere una vita normale, e …”
“Perché tu uscito di qui conti di avere una vita normale, Godric? Io conto di diventare una guerriera, conto di combattere perché il mio sangue possa essere considerato uguale al tuo e uguale a quello di Lily, io conto che se davvero Peter è omosessuale i suoi migliori amici possano accettarlo così com’è!”
“Martha, James sta solo dicendo che se Peter fosse … beh, se fosse … si, insomma, perché non dircelo?”
“Perché ammettere di essere una cosa che tu non riesci nemmeno a dire, Sirius?” domandò Martha, abbassando la voce. “Non ve lo ha detto per non vedere queste espressioni sulle vostre facce, non ve lo ha detto perché sa che lo guardereste così e nessuno merita di essere guardato così.” Appellò le sue cose e uscì dalla stanza.
“Dove pensi di andare, di grazia? Dove pensi di dormire?” ringhiò Sirius.
“Lontano da voi ipocriti. Dite che siamo tutti uguali e poi voltate le spalle a un vostro amico.” Scuotendo la testa, uscì dalla stanza e scese la scale senza voltarsi indietro.

Sirius si sedette contro la finestra e imprecò. “Perché quella ragazza è così difficile?”
“Perché è quella giusta, amico.” Rispose Remus, ma Sirius non sentì.
“Insomma, io non ho niente contro i … contro le checche, davvero, solo che … cazzo, Peter dorme con noi, vive con noi da sei anni! Ho bisogno di un paio d’ore per abituarmi alla cosa!”
“Giusto.” Rispose James, seduto sul letto. “Rifai la domanda, Padfoot.”
“Quale domanda?”
“Perché la Redfort è così difficile.”
“Ho sentito la risposta di Moony, idiota. L’ho solo ignorata.”

“Ti darebbe tanto fastidio tornare a dormire in camera nostra, Martha?”
Martha se ne stava seduta sul solito divano. “Sì.”
James sbuffò. “Sirius ha ragione, sai? Sei impossibile.”
“Grazie.”rispose lei, senza mai guardarlo. “A quanto pare lo sono sempre stata.”
“Ad ogni modo” Riprese James “saremmo immensamente onorati se tornassi di sopra da noi. Insomma, ci abbiamo pensato e ti dobbiamo delle scuse.”
Martha spostò lo sguardo verso James. “Non me ne frega niente delle vostre scuse!” esclamò. “Stavate per voltare le spalle ad un vostro amico per una banalità, non me ne faccio niente delle vostre scuse!” scosse la testa e riprese a guardare il fuoco. “Ti prego James, ora vattene, ho bisogno di pensare.”
“A perché Sirius sia così difficile?”
Martha, con espressione perplessa, tornò a guardare James. “Come diamine fai a saperlo? Sei un Leglimens?”
James scosse la testa. “No, è solo che … oh, lascia stare. Dormi bene su quel divano.” Disse, andandosene.
Martha scosse la testa di nuovo. “Potter!” strillò dopo qualche secondo.
Lui tornò sui suoi passi. “Ci hai già ripensato?”
“No, solo … Dì a Sirius di non sentirsi in colpa, okay? Non è colpa sua se è così idiota.”
James sorrise. “Ora ti riconosco!” poi corse di nuovo su per le scale. “Ah, e per la cronaca” disse, affacciandosi alla fine delle scale. “Stai bene con i capelli raccolti.”
Martha sorrise e lo mandò a quel paese con un gesto, e poi Prongs scomparve verso i dormitori maschili. Dopo qualche secondo, Peter entrò in Sala Comune. “C-ciao, Martha.” Disse.
Martha si girò e gli sorrise. “Com’è andata?”
“Bene, insomma … b-benissimo! Mi sono divertito.”
“Peter posso dirti una cosa?”
Peter sembrò spaventato, ma annuì.
“Ricordati sempre di tenerti strette le persone che ti fanno stare bene, anche se la gente vi punterà il dito contro.”
Wormtail spalancò gli occhi. “Tu s-sai qualcosa che …”
“Non è un reato, Peter, non te ne devi vergognare.”
“Si, ma insomma … come lo d-dico agli altri?”
Martha sorrise. “Sai forse loro ancora non lo sanno, ma hanno già accettato la cosa.” Scosse la testa, lasciando per un attimo che i suoi occhi fissassero il vuoto, per poi tornare a guardare Peter. “Ora vai, ti stanno aspettando.”
“Posso d-dirti una cosa io, ora, Martha?” Lei annuì. “Probabilmente ti stai chiedendo perché con Sirius s-sia così difficile, beh credo … credo sia perché ne v-varrà la pena, insomma, p-perché lui sarà quello giusto.”




Allora allora allora. 
Era davvero parecchio tempo che volevo inserire 'questa cosa' in questa storia. Ci ho solo messo parecchio a scriverlo, perchè insomma, un conto è difendere l'argomento con le unghie e con i denti come faccio io, un conto è mettersi davanti al computer e scriverne. Spero comunque di non avervi deluso, e vorrei ringraziarvi per le recensioni che state lasciando alla long perchè mi scalda il cuore quanto ci teniate, davvero, e per tranquillizzarvi: Martha non lascerà Sirius, insomma, lo ama alla follia, ha avuto solo un attimo di debolezza. 
Ecco, tutto qui. Grazie ancora. 

xxx

 
   
 
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