Prompt: E se
Hans fosse realmente pentito? Chi lo perdonerebbe?
pagina facebook: Il
Giardino
di EFP.
Hans sentiva
addosso gli occhi della
Corte di Arendelle pesare come macigni.
Udiva i bisbigli
sommessi e coglieva
le frasi sprezzanti che i presenti gli rivolgevano e, suo malgrado, si
ritrovò
a sorridere fra sé: in passato non avrebbe mai tollerato una
simile mancanza di
rispetto!
Ma poteva ormai
dire che l’Hans del
passato non esisteva più. Ciò che aveva cercato
di fare – usurpare il trono,
uccidere Anna e Elsa – erano state azioni che ai suoi occhi
abituati ormai al
buio di una cella apparivano imperdonabili.
La
consapevolezza dei suoi misfatti
gli era giunta una mattina uggiosa, qualche mese addietro, mentre
sdraiato
sulla propria branda osservava il cielo lattiginoso oltre le inferriate
della
finestra. Lo aveva colpito con la forza di un pugno, lasciandolo basito
e
attonito, inorridito da se stesso e da ciò che era diventato.
Adesso,
però, lì in ginocchio,
desiderava una cosa sola: che gli fosse concesso il perdono.
Chinò ancora di
più il capo e un ciuffo scuro andò a coprirgli la
fronte e a nascondergli gli
occhi serrati.
- Pensi davvero che questo basti, Hans delle Isole del Sud? –
gli chiese un’algida
Elsa, dall’alto del suo trono.
Il portamento
regale e composto non l’avevano
abbandonata nemmeno per un istante, nemmeno quando l’aveva
visto entrare nella
Sala e prostrarsi ai suoi piedi. Tutto il contrario di sua sorella
Anna, che invece
aveva spalancato la bocca e gli occhi le si erano riempiti di lacrime.
- Pensi davvero – continuò la regina –
che chiedere perdono sia sufficiente ad
accordartelo? Hai idea di ciò che hai tentato di fare? A
causa tua, mia sorella
è quasi morta! Per non parlare di ciò che stavi
per fare a me.
Hans strinse i
pugni e i muscoli
delle braccia si gonfiarono sotto la ricca giacca che indossava. Tutto
ad un
tratto fu pervaso da una vampata di audacia e osò alzare il
capo, fissando
negli occhi di Elsa uno sguardo determinato.
- Sono pentito per ciò che ho fatto e non sarei qui ad
umiliarmi se non lo
fossi davvero – affermò con fermezza e si
sfilò la corona che indossava,
gettandola ai piedi della scalinata che conduceva al trono –
nessuno, qui, mi
deve nulla. Anzi, tutti i presenti, soprattutto la principessa Anna,
dovrebbero
odiarmi per le mie turpi azioni.
Elsa
osservò per alcuni istanti la
corona che giaceva a terra, per poi tornare a fissare il principe delle
Isole
del Sud. I loro occhi s’incontrarono a metà strada
e Hans tremò sotto quello
sguardo di ghiaccio, ma che nascondeva una caritatevole benevolenza.
- Come dovrei interpretare il tuo gesto? – gli chiese quasi
stancamente la
regina.
- Sono giunto qui in veste di principe – rispose subito
– ma adesso vi chiedo
di giudicarmi come un suddito qualunque. Se lo ritenete necessario,
impiccatemi! – e fra i mormorii sorpresi dei presenti,
soggiunse – sono pronto
ad affrontare anche la morte, se sarà necessario per
ottenere il vostro
perdono.
- Oh Cielo, no! – intervenne a quel punto Anna, che si era
fatta pallida
pallida – Elsa, per carità, non vorrai mica
ucciderlo! Non è mai accaduto che
qui ad Arendelle...
- Anna – la interruppe bonariamente la sorella, sfiorandole
una mano – tu vuoi
perdonarlo?
La principessa
trasalì come punta da
un insetto molesto. Spostò lo sguardo confuso su di lui e
stette ad osservarlo
in silenzio, trasferendo il peso del corpo da un piede
all’altro.
Hans
chinò nuovamente il capo e si
maledisse per ciò che aveva fatto a
quell’innocente creatura, che possedeva
tutte le grazie che un principe potesse desiderare. Se solo non fosse
stato
così accecato dalla sua sete di potere, avrebbe potuto anche
imparare ad
amarla!
- Lo perdono.
Quelle parole
incresparono il
silenzio come un sasso che, gettato in uno stagno, smuove mollemente
l’acqua.
Risollevò
il capo, sbalordito.
- Come...?
Anna gli sorrise.
- Ti perdono, Hans – e incrociò le braccia dietro
la schiena – i tuoi occhi,
questa volta, sono davvero sinceri e io voglio crederti. Magari...
potremmo
ricominciare da capo, cosa ne dici? Come amici, s’intende.
Hans
sentì una lacrima rigargli il
volto e correre a nascondersi dietro lo zigomo.
- Ne sarei onorato – rispose con il cuore finalmente leggero,
finalmente libero
da ogni catena – davvero
onorato.
- Bene! Allora potremmo dare una festa!
- Anna!
- Dai, Elsa! Sarà divertente!
La regina
gettò un ultimo sguardo all’ospite
e i suoi occhi, finalmente, si fecero più dolce.
- E va bene – capitolò infine.
- Io non la merito, Maestà – provò a
dissentire Hans. Era profondamente commosso
da tutta quella benevolenza, che si maledisse ancora una volta per le
sue
azioni.
- Non essere sciocco! – disse Anna e gli si
avvicinò, seguita a ruota da un
uomo alto e biondo e dall’espressione diffidente stampata sul
volto quadrato –
ormai siamo amici e gli amici festeggiano insieme.
Hans si
risollevò e si profuse in un
profondo inchino.
- Grazie Anna. Ti devo la mia vita.
- Non mi devi più nulla – e dopo un attimo di
silenzio, batté le mani e si
volse per correre via – vado subito a parlare con il Maestro
di Cerimonie! Sarà
una festa fan-ta-sti-ca!
Appena si fu
allontanata, Hans si
ritrovò sovrastato dal giovane dai capelli biondi. Possedeva
due occhi scuri e
bonaccioni, ma che in quel momento mandavano saette.
- Sappi che Anna ti ha perdonato solo perché ha il cuore
d’oro – gli sibilò fra
i denti – ma adesso lei è la mia
fidanzata e se ti vedrò girarle troppo intorno, te la vedrai
con me... E non
sarà piacevole.
Hans prese
aria e mentre con la coda
dell’occhio osservava Elsa abbandonare la Sala, rispose:
-
Ciò che più desidero in questo momento,
è il perdono di qualcun altro – e detto
questo, si allontanò a grandi passi, con il volto della
regina a riempirgli il
cuore.
Angolino
dell’autrice:
Ciao a tutti!
È la
prima volta che scrivo in questo
fandom e sono consapevole che come esordio non è proprio il
massimo.
Oltre ad Elsa,
Hans è un personaggio
che mi ha davvero affascinata e speravo di poter scrivere qualcosa su
di lui,
anche se qui risulta completamente OOC. Ma che volete farci? Io sono
convinta
che tutti i “cattivi” possono in qualche modo
redimersi forse.
Spero che questa
prima shot vi sia
piaciuta, perché ne seguirà un’altra in
cui avremo un po’ di Hans/Elsa. Non potevo
lasciare tutto così, no? :P
Alla prossima!
Elly