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Autore: Lally30    18/06/2016    2 recensioni
Naruto mentre passeggia per il villaggio fa la conoscenza di un bambino, ma la cosa strana è che questo bambino è convinto che Naruto sia suo padre.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio | Coppie: Hinata/Naruto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap. 15: Lottare (2^ parte)
 
Erano trascorsi due giorni…
I volti cupi e dilaniati dal dolore di due giovani ragazzi si facevano strada nel sentiero che portava verso il bosco più grande e conosciuto di Konoha.
Quel bosco era un posto speciale capace di rendere in grado una persona, assorta da mille dubbi e preoccupazioni, di meditare in totale armonia con la natura la quale, dal canto suo, conciliava un pensiero libero e cristallino.
Tante volte quel bosco aveva aiutato entrambi i ragazzi, anche in più giovane età, ad uscire da situazioni complicate e all’apparenza irrisolvibili; questa volta però vi era una piccola, ma sostanziale differenza: per quanto una decisione possa sembrare dolorosa o piena di incognite appare più semplice se bisogna prenderla per te stesso, ma quando questa decisione riguarda qualcun altro allora la scelta giusta e la via migliore da intraprendere sembrano realmente inesistenti, impalpabili esattamente come lo sono i raggi del sole; raggi che si moltiplicano eguagliando esattamente il numero di opzioni su cui ragionare e riflettere ed infatti la risposta sembra essere proprio lì ben visibile agli occhi, ma intoccabile con le dita facendo così acuire una preoccupante frustrazione interiore.
Il giovane Naruto e la sensibile Hinata avevano a disposizione due raggi per nulla incantevoli e piacevoli sulla pelle, quale era la cosa più giusta da fare? dire o non dire la verità al piccolo Naruhiko?
Sembrava un gioco subdolo e disonesto ideato dal destino per far impazzire i due giovani ragazzi, esatto doveva essere proprio così perché decisamente non poteva esistere altra spiegazione logica e razionale in proposito, il destino voleva che i due ragazzi tormentassero le proprie esistenze con questo atroce pensiero: quali possono essere le conseguenze per un bambino sapere che la propria madre non sia più in vita nonostante la sua forte convinzione che in realtà stia semplicemente riposando in ospedale?
“Sembra che abbia rimosso tutto” la voce roca e soffocata da un inizio di piato affiorava dalla bocca di Naruto. Il piccolo Naruhiko infatti, dopo un lungo ed estenuante pianto, si addormentò e al risveglio chiese quando la madre sarebbe potuta tornare per prendersi cura di lui.
“Già… sembra proprio così, è davvero triste tutto ciò povero piccolo” Hinata stava piangendo ormai da diverso tempo, incatenata alla sofferenza del piccolo Naruhiko quasi come se la medesima sofferenza fosse anche la sua.
Il piccolo Naruhiko in quel momento giocava tranquillo nel modesto ma confortevole giardino dell’abitazione di Tsunade. La donna infatti era riuscita momentaneamente a convincere chi di dovere a non portare via il bambino in virtù del suo stato psichico turbato e molto confuso, in quanto lei da donna adulta e soprattutto da medico quale era avrebbe potuto accudirlo e stare attenta ad ogni minimo cambiamento nel suo pensiero e modo di agire. In quel caso il forte ascendente che possedeva nei confronti dei suoi compaesani, i quali la rispettavano e la ritenevano una grande potenza autoritaria capace non solo di trattare all’interno del paese ma anche con quelli limitrofi, le era stato di grande aiuto. Il bambino così non sarebbe stato ulteriormente traumatizzato ed intanto si avrebbe avuto la possibilità di cercare con calma i parenti più prossimi di quest’ultimo per potergli nuovamente dare la stabilità di una famiglia.
Oramai erano ore che i due ragazzi camminavano per il bosco senza aver più proferito parola l’uno verso l’altro, non perché non volessero parlarsi ma perché, nel mentre che camminavano, stavano combattendo una burrascosa lotta a braccio di ferro con il proprio Io interiore la quale meritava totale concentrazione da parte loro.
“Na-Naruto?” – “S-si?” rispose il ragazzo preso alla sprovvista da quanto era assorto dai propri pensieri; la ragazza aveva la testa china e lo sguardo verso il basso, teneva la mano sinistra chiusa a pugno appoggiata al petto mentre con destra tentava timidamente di stringere la mano al ragazzo al proprio fianco; era titubante nel prendere o meno tale confidenza, ma intanto pensava che se era in grado di prendere una decisione in merito al bambino allora sarebbe stata anche in grado di lasciarsi andare in un piccolo gesto di amorevole conforto “c-credo che dovremmo dirglielo” a quelle parole Naruto smise di camminare ed Hinata lo imitò guardandolo di scatto cercando di capire quali emozioni e quali pensieri potessero scaturire dal suo sguardo, ma il ragazzo era impenetrabile esattamente come un blocco di ghiaccio sotto la neve; forse aveva sbagliato, forse Naruto non la pensava allo stesso modo, forse non era la decisione giusta, forse… forse, ma Hinata non ebbe più dubbi nel momento in cui il ragazzo prese a stringere la sua piccola e delicata mano che da poco prima aveva preso ad avvolgere la sua. In ogni caso Naruto la sorprese con le sue prime parole proferite da quando si inoltrarono nel bosco, non immaginava che il ragazzo aveva rimuginato tutto quel tempo ad altre possibilità rispetto alla sua, ad altre prospettive “si… ma noi dobbiamo fare di tutto affinché rimanga insieme a noi”. Le parole di Naruto la spiazzarono e il suo volto contornato da una espressione di sorpresa non poteva mentire, ma questo stato d’animo durò giusto un instate, durò soltanto l’attimo di comprendere che sarebbe stato un percorso faticoso, ma allo stesso tempo nessuna decisione le era mai apparsa così genuina e perfetta, così giusta, così luminosa “si Naruto tutto il possibile”, luminosa come un raggio di sole.
I due si guardarono complici, con le labbra finalmente inarcate in un lieve sorriso e si cullarono finalmente l’uno nelle braccia dell’altro in segno di conforto e incoraggiamento “siamo d’accordo allora” proferì Naruto con la testa poggiata tra l’incavo della spalla e del collo di lei suonando un po’ ovattato per questo “Si Naruto, questo è il nostro destino” rispose la ragazza stringendosi timidamente a lui. I due ragazzi avrebbero fatto di tutto per il loro dolce bambino, entrambi sapevano che nell’altro avrebbero sempre trovato la forza di sacrificarsi e lottare per lui.
“Hi-hinata?” – “si Naruto?” – “ecco io…..” il ragazzo improvvisamente si scostò dall’abbraccio e, come era solito fare quando si trovava in tremendo imbarazzo, portò il braccio dietro la schiena assumendo una espressione alquanto agitata, con le gote velate da un pallido color rosso e con lo sguardo rivolto verso il terreno “tu cosa Naruto?” chiese la ragazza con il suo solito fare gentile accennando una flebile risata dovuta al modo in cui il ragazzo appariva buffo in quel momento.
“ecco io… vedi Hinata io…”
“…”
“ecco io credo che se noi due vogliamo realmente tenere con noi Naruhiko, ecco… vedi io credo che noi a questo punto dovremmo…” Naruto in quel momento incrociò lo sguardo di Hinata che appariva piuttosto confuso dall’atteggiamento del ragazzo e capì che a quel punto non aveva più senso cincischiare, doveva assolutamente agire.
Naruto si inginocchiò, prese la mano della ragazza e con tutto il coraggio che aveva in corpo le disse “Hinata, sarei davvero onorato se tu diventassi mia moglie… vuoi sposarmi?” la ragazza incredula e sorpresa come non mai portò la mano libera alla bocca mostrando atteggiamento di stupore misto a paura, timore e felicità, ma assolutamente non di incertezza.
Non era quello il momento di svenire per Hinata, anche lei sapeva in cuor suo che avrebbe dovuto trovare in sé la forza di agire, ma nonostante ciò nulla poteva impedire alle sue gambe di tremare a tal punto da poggiare entrambe le ginocchia sul terreno portandosi allo stesso livello del ragazzo. Il loro sguardi erano il linea ed entrambi potevano specchiare negli occhi dell’altro il riflesso del loro amore, si perché loro si amavano ormai non vi erano più dubbi.
“Si” e finalmente, dopo un lungo tormentarsi di sguardi, si diedero il loro primo e indimenticabile bacio.
 
Spazio dell’autrice:
Ciao a tutti. In primo luogo mi scuso con voi di avervi fatto attendere così a lungo un nuovo capitolo. Finalmente ho finito l’università e per questo cercherò di terminare la FF in tempi accettabili, lavoro permettendo. Vi informo che ho un pochino modificato i capitoli precedenti nella loro forma e non nel contenuto, ho cercato di rendere il tutto più completo. E' da molto che non scrivo, per cui mi farebbe piacere ricevere dei commenti, anche brevi, per capire cosa pensate del capitolo. Volevo ringraziare immensamente tutti voi che avete letto da sempre e commentato e anche voi che vi siete avvicinati ora per la prima volta a quanto ho scritto :)  tante tante tante grazie. Vi mando un bacione e al prossimo capitolo ciao ciao :))).
 
  
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