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Autore: HadleyTheImpossibleGirl    14/07/2016    7 recensioni
[STORIA INTERATTIVA- STORIA COMPLETA]
1971
Lord Voldemort sta accrescendo rapidamente il suo potere mentre il mondo magico entra sempre più in crisi.
Siamo agli albori di quella che diventerà la Prima Guerra Magica e per contrastare le forze oscure c'è bisogno di Auror.
Una nuova generazione di maghi e streghe è pronta a diventarlo.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Auror Training Program'
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Venerdì 7 Agosto 1981

Aveva appena firmato l’ultima delle lettere dirette ai future allievi dell’Accademia per Auror.

Charlotte McKinnon

Si sarebbe mai abituata a firmare con il cognome da sposata? Certo, era già stata sposata ma quando si era trattato di Micheal non aveva preso il suo cognome. Con Adam era stato diverso, la sua famiglia era più tradizionalista, sarebbe stato irrispettoso mantenere il cognome da nubile. E poi, doveva ammettere che “signora McKinnon” non suonava affatto male.

Chiusa anche l’ultima busta e alzò lo sguardo verso il grande stanzone che ospitava la sua squadra. Già, la sua squadra.

Quando nel 1974 aveva diplomato l’unica classe a cui avesse mai insegnato e aveva espresso la volontà di formare con quelle stesse persone una sua squadra, molti l’avevano presa per pazza.
Una squadra di novellini…non si era mai vista! Solitamente i neo-Auror venivano inseriti in squadre già collaudate e funzionati, dove magari mancava qualche membro.
E invece lei aveva pregato il padre di farle fare quell’esperimento. Era sicura che se la sarebbero cavata. L’uomo fece qualche giro di conoscenze e riuscì a farle ottenere ciò che voleva.

Aveva anche apportato qualche modifica all’ambiente. Un grande spazio aperto al posto dei soliti cubicoli.
Le piaceva riuscire a vedere tutta la squadra. O meglio, tutti i presenti al momento.
Qualcuno si era perso per strada.

Hayden Fawley, appena diplomato, aveva preferito unirsi alla squadra in cui lavorava il suo Nathan Grey, il suo fidanzato. Nonostante le fosse dispiaciuto perdere un valido membro non aveva obiettato più di tanto. Almeno sarebbero stati pari, per poter suddividere la squadra in coppie.

Spostando lo sguardo verso la finestra vide Elias Corner, che compilava il rapporto relativo alla missione della sera precedente, quando era stato di guardia, insieme a Ezekiel Crouch, a un maniero che doveva essere il presunto covo di un gruppo di Mangiamorte.

Il suo amico Zeek intanto stava seduto di fronte a lui e sbadigliava, tra un sorso e un altro di caffè. Era sfinito, erano rientrati in ufficio alle cinque del mattino e non avevano cavato un ragno dal buco.

Entrambi avevano in qualche modo “perso” il loro partner.

Ezra Hattle era morto in un piovoso Novembre di sei anni prima, in uno scontro avvenuto nei pressi di Edimburgo. Un mangiamorte gli aveva scagliato contro l’Anatema che Uccide, e per quello non c’era via di scampo.

Emily Burkhart, che aveva lavorato in coppia con Elias, era in maternità per la seconda volta in cinque anni. In fondo era stato un bene che non fosse in ufficio quando, tre mesi prima, Abigail Morgan, sua migliore amica da una vita, era scomparsa in circostanze misteriose.

Il pensiero della recente scomparsa di Abigail la portò a cercare con lo sguardo la persona che sembrava averne sofferto di più: James Martin. I due si erano sposati la notte di Capodanno e a Maggio, dopo un piccolo scontro con i Mangiamorte avvenuto a Upper Flagley, si era persa ogni traccia della ragazza. Fin da subito furono tutti certi del rapimento. Da quel giorno James non si era dato pace.

Eveline Richards, sua partner di lavoro e fidanzata del suo caro amico Sean, lo aiutava volentieri nelle ricerche, senza però lasciare indietro il lavoro. La ragazza era un vulcano, non si era più lasciata abbattere da niente. Lei e Sean non si erano sposati, né avevano avuto figli, ma affermavano di stare bene così.

Sean si era ritrovato a lavorare in coppia con Sadie e i due avevano formato un team estremamente preparato ma anche affiatato. Si intendevano alla perfezione, cosa che spaventava Eveline, soprattutto quando architettavano qualcosa contro di lei.

Sadie invece si era sposata quattro anni prima con Andrew McGuinness, auror di due anni più grande di lei. La donna si era rifiutata di prendere il cognome del marito, troppo irlandese per i suoi gusti. I due avevano una bambina di tre anni: Ruby.

Lo sguardo di Charlotte si spostò su un'altra scrivania vuota, quella di Krystal Stevens. Lei, che adorava i bambini, non era riuscita ad averne e così aveva cresciuto Lucian, il figlio di Zeek, come se fosse stato il suo.
Dopo un paio di anni da Auror aveva colto l’occasione di un pensionamento, per prendere il posto di istruttrice in Accademia. Charlotte non poteva vederci persona più indicata.

La donna gettò un’occhiata al proprio orologio. Doveva assolutamente andare, altrimenti avrebbe fatto tardi. Quel week-end tutta la famiglia McKinnon si sarebbe riunita per festeggiare l’ottantesimo compleanno di Edward, il padre di Adam.
Tutta la famiglia…detto così sembrava che ne fossero molti ma in realtà erano solo in otto: lei, Adam, suo fratello Daniel con la moglie Mary e i figli Josh e Marlene e i capostipiti Edward e Ruth. Al massimo si sarebbero uniti i fidanzati di Josh e Marlene ma vedeva la cosa alquanto improbabile.

Approfittò di Ezekiel Crouch che si era avvicinato per lasciargli le direttive per quei giorni in cui sarebbe stata assente.
Raccolse poi le sue cose e salutò tutti con un “Ci vediamo lunedì”

Non sapeva che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe messo piede in ufficio.

 

FINE

 

 

Ci siamo gente…abbiamo finito
Ok, è un finale un po’ triste ma sono voluta essere coerente con la trama. Dalla lettera di Lily a Sirius e dalla foto dell’Ordine della Fenice originale sappiamo che l’intera famiglia McKinnon è stata sterminata e la cosa è successa poco dopo il primo compleanno di Harry quindi la data che ho scelto mi è parsa appropriata.
Mi è dispiaciuto uccidere Ezra e far sparire Abbie perché sono due personaggi che mi sono piaciuti molto, come tutti del resto, ma le esigenze di trama sono quelle che sono. È la guerra, non può essere tutto rose e fiori.
Spero che la strada percorsa fin qui vi sia piaciuta. E se vi dispiace che sia finita, non disperate troppo, presto arriverà qualcosa che colmerà i quasi 10 anni di vuoto temporale tra l’ultimo capitolo e l’epilogo. Nel frattempo scriverò anche un'altra interattiva, perché sono masochista, che ci volete fare.
Siamo arrivati al momento dei ringraziamenti: vorrei ringraziare le 5 persone che hanno inserito la storia tra le preferite, le 13 persone che l’hanno inserita tra le seguite e chi l’ha inserita tra le ricordate.
Più di tutto vorrei ringraziare chi mi ha donato questi splendidi personaggi. È stato un onore per me occuparmi di loro.
Qui si conclude la mia prima storia pubblicata, la mia prima interattiva. Sono fiera di aver scritto una delle pochissime interattive arrivate alla fine.
Ora vi saluto altrimenti mi viene più lungo questo pezzo che l’epilogo.
Baci
H.

 

 

 

  
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