UN
GRAZIE ENORME AGLI OTTO
FUORI DI TESTA CHE MI HANNO AGGIUNTA AI PREFERITI ED UN ABBRACCIO
SPECIALE A
ERINSAMA, KAGOME19, PAO87, PICCOLA STELLA SENZA CIELO, ROCKANGELZ,
CULLENGIRL,
BELLACULLEN88, KARIMA, ALEXANDRAXXX81, ELISATERRA, HPK00
CAPITOLO 2
Fu una notte orribile. Terrificante. Atroce. Rimasi sveglia fino a notte fonda, tormentata dai sensi di colpa: cercate di capirmi, quel giorno non avevo rischiato la vita per qualcosa di stupido ed inutile neanche una volta. Quando finalmente riuscii a prendere sonno, poi, feci un incubo terribile. Ebbene sì, sognai di nuovo di mettermi con un tizio dai capelli rossi. Fu l’incubo più tremendo della mia vita: io sono ragazzoconicapellirossifobica, e poi lo sanno tutti che i capelli rossi portano male.
Mi
svegliai prestissimo, in preda ai dubbi: cosa voleva dire quel sogno?
Sentivo
che era un presagio, ma non capivo di cosa. Balzai in piedi e tirai
fuori dalla
valigia la mia collezione di tarocchi trovata nelle uova di Pasqua
Kinder e
Ferrero: dovevo consultare le mie fidate carte per vederci chiaro in
quella
situazione. Chiusi gli occhi e mescolai le carte, poi ne pescai tre.
- Fante
di quadri…
Un
ragazzo con i capelli rossi… lo sapevo!!! Lo sapevo che il
mio sogno
significava qualcosa!
- Asso
di cuori…
Un
grande amore… bho… sarà..
- Nove
di picche…
Vampiro.
Ehi, ma non aveva senso! Cosa poteva mai voler dire tutto quello???
Amore,
ragazzo con i capelli rossi, vampiro. Ehi, forse voleva dire che mi
sarei
innamorata di qualcuno e che un ragazzo con i capelli rossi sarebbe
stato
ucciso da un vampiro… ma non esistevano i
vampiri… cosa diamine voleva dire???
Ovviamente
non mi passò nemmeno per l’anticamera del cervello
l’idea che forse, ma
dico forse, mi sarei potuta innamorare di un vampiro con i capelli
rossi. Nah,
era una spiegazione troppo banale per il mio cervello
“altamente evoluto”.
Guardai
l’orologio e decisi che era ora di andare a bivaccare in
bagno, perché Charlie
non si sognasse di usarlo. Passando per il corridoio non seppi
resistere alla
tentazione di dare una bella zuccata sullo spigolo della finestra
aperta.
Buttarmi di sotto mi sembrava eccessivo: erano solo due piani,
dopotutto, non
mi sarei fatta troppo male e poi per quel giorno avevo già
programmato di
schiantarmi da qualche parte con il pick-up. Quell’idea era
stata
un’illuminazione: mi sarei disfata del pick-up ed avrei anche
rischiato la vita
in un colpo solo, non era assolutamente perfetto?
Dopo
una mezz’oretta uscii dal bagno, premurandomi di chiudere la
porta a chiave e
di portarmi via la chiave, giusto perché Charlie non cadesse
nella tentazione
di usare il mio bagno. Poi andai in cucina, dove
trovai mio padre che
stava già mangiando. Che simpatico, non mi aveva neanche
preparato la
colazione. Papà, appena mi vide, si affrettò a
finire il suo caffè e a
svignarsela, prima che potessi rivolgergli la parola. Tanto meglio
– pensai,
con un’alzata di spalle. Quando ebbi finito di fare colazione
m’infilai
l’impermeabile nuovo (comprato con i soldi del fidanzatino di
mamma) ed uscii
di casa, approfittando dei gradini
scivolosi
dell’ingresso per finire stesa a
pelle di leone sull’asfalto del vialetto. Poi chiusi la porta
a chiave e rimisi
le chiavi sotto lo zerbino.
…
Davvero, che
nascondiglio originale, non
verrebbe mai in mente a nessun ladro di cercare le chiavi sotto lo
zerbino,
certo che no….
MA TORNIAMO ALLA
NOSTRA INTELLIGENTISSIMA BELLA, CHE STAVA CERCANDO DI METTERE IN MOTO
IL
PICK-UP…
Girai
la chiave e premetti il piede su un pedale a caso, tanto il mio
obbiettivo, se
ricordate, era schiantarmi. Non successe niente, naturalmente.
Riprovai, ma
niente (Jacob non era poi ‘sto gran meccanico). Accidenti a
Charlie!
Probabilmente mi aveva lasciata a piedi apposta, e sapeva benissimo che
quel
vecchio relitto non sarebbe partito. Girai la chiave con ferocia,
premendo
tutti e tre i pedali con i piedi. Sorprendentemente il pick-up si mise
in moto,
facendo un rumore dell’accidente. Perfetto, ora potevo
mettere in atto il mio
piano, pensai, soddisfatta. Così partii alla massima
velocità consentitami del
pick-up (e cioè 80 km/h) e cominciai a guadare i lati della
strada, alla
ricerca di un albero bello grosso. Non mi ci volle molto per trovare
quello che
cercavo: era una grossa quercia al lato della strada, con un tronco dal
diametro di alcuni metri. Perfetta per schiantarcisi contro. Sterzai
all’improvviso e puntai dritto sull’albero: era
cento volte meglio degli
autoscontri. Solo pochi metri e poi sarei…
SBAM!
Rimbalzai
contro il parabrezza, ma la cintura (la cintura??? La cintura??? Ma
che, mi aveva
dato di volta il cervello? Perché diamine me l’ero
messa???) mi trattenne.
Neanche un graffio, accidenti, neanche un po’ di
sangue… e che divertimento
c’era così??? Mi slacciai la cintura e scesi
dall’auto, per controllare i danni
che aveva subito il pick-up (come mi dispiaceva che si fosse
distrutto…) ma…
non era possibile!!! L’albero era stato completamente
sradicato dall’impatto,
ma quel dannato pick-up non si era fatto neanche un graffio. Non ci
potevo
credere.
Fumante
di rabbia risalii in macchina, maledicendo l’inventore dei
Chevy. Ma com’era
possibile che non si fosse fatto nemmeno una misera ammaccatura sul
paraurti???
Una qualsiasi automobile si sarebbe spiaccicata come un budino, ma quel
dannato
pick-up la vendeva cara la pelle!
- Vuoi
la guerra? – esclamai, rimettendo in moto il
vecchio catafalco – ebbene,
guerra sia! Vedrai dove ti farò schiantare la prossima
volta, vecchio relitto
che non sei altro!
E
mi allontanai sgommando, ripromettendomi di trovare un bel
burrone dove buttarmi
con il pick-up.
MA
INTANTO VORRETE TUTTI SAPERE CHE FINE HA FATTO L’ALTRO
SCHIZZATO DELLA STORIA,
GIUSTO? EBBENE, MENTRE BELLA SI ALLONTANAVA SGOMMANDO ED ARCHITETTANDO
IL SUO
PROSSIMO TENTATIVO DI SUICIDIO, EDWARD ERA PIù VICINO DI
QUANTO PENSIATE…
Riemersi
da sotto il tronco dell’albero, imprecando. Ero a caccia e
stavo per saltare
addosso ad un puma quando… mi era caduto un albero in testa.
Una pazza a bordo
di un pick-up rosso e vecchio come… bhe come me
più o meno (altro che la mia
Volvo super figa) si era schiantata contro l’albero,
sradicandolo
completamente. Sollevai la quercia e la scagliai lontano,
ripromettendomi di
trovare quella schizofrenica del pick-up e di farle sperimentare cosa
si prova
a beccarsi un albero in testa.
Sbuffai
e mi misi a correre verso casa mia, per andare a piangere da mio padre,
Carlisle. Irruppi in casa aprendo la porta con tanta forza che mi
restò la
maniglia in mano.
- Oh,
Edward! – esclamò Esme – è la
quindicesima volta che lo fai in una settimana!
Feci
finta di non averla sentita e lanciai via la maniglia (spaccando il
vetro di
una finestra), poi corsi su per le scale cercando mio padre.
“Ma
che minchia vuole a sta ora? Non dovrebbe essere a scuola quello
sfaticato?” pensò
Carlisle, nascondendo la rivista porno che stava leggendo (e che mi
avrebbe
anche dovuto prestare, se non voleva che Esme scoprisse
“casualmente” il genere
di cose che leggeva).
- Papà,
papà!!! – esclamai, piombandogli davanti
– papà è successa una cosa terribile!
“Sai
quanto me ne frega…”
- Dimmi
cuore mio, qualcuno ti ha dato fastidio? I tuoi fratelli ti hanno preso
ancora
in giro per quella storia di Ron Weasley?
Mi
chiese mio padre, pensando alla biondina della rivista.
- No,
papy. Ero a caccia e… è successa una cosa
terribile…
- Cosa?
- Bhe…
un… un licantropo mi ha buttato un albero in testa!
Mentii
spudoratamente: avevo anche una reputazione, io! Cos’avrebbe
pensato se gli
avessi detto che mi ero lasciato fregare da un umana?
- Un
licantropo, sei sicuro? Ma uno di quelli che diventano lupi con la luna
piena?
NEL
CASO NON ABBIATE LETTO BREAKING DAWN, ESISTONO ANCHE I LICANTROPI CHE
SI
TRASFORMANO CON LA LUNA. JACOB E COMPAGNIA NON SONO PROPRIAMENTE DEI
LICANTROPI.
Mi
chiese mio padre, finalmente lasciando perdere la modella della rivista
e
concentrandosi su quello che gli stavo dicendo.
- Si,
si, quello!
- Ma…
non c’è la luna piena, ed è
giorno…
Mi
disse, confuso.
- Vallo
a spiegare al Licantropo, che non c’è la luna
piena.
Borbottai.
Carlisle si grattò il mento, preoccupato.
“Accidenti…
questo è un problema… dovremo
occuparcene”
- Oh, no, non ti preoccupare, papy – mi affrettai a dire – lo sistemerò io. Ho solo bisogno di un consiglio si come vendicarmi…
- Vendicarti???
Esclamò
Carlisle, fissandomi come se gli avessi appena bestemmiato in faccia.
“Vendicarsi?con
la FORZA intende? Ma si è completamente fumato il
cervello???”
- Edward, non usare mai la violenza!
Mi
disse.
- Ma
papino, sono stato umiliato pubblicamente!
Bhe,
pubblicamente, diciamo che alcuni uccelli, il puma e due topini avevano
assistito. Ma non faceva differenza, io dovevo vendicarmi!
- Ricorda
figliolo: Peace, Love, Freedom and
Happiness.
Mi
disse mio padre. Giusto, mi ero dimenticato di dirvelo: mio padre
è un Hippy
convinto. No violence e tutta quella serie de cagate varie.
- Ma
papà! Come te ne vuoi occupare allora? Non possiamo lasciare
un licantropo in
libertà!
Esclamai,
cercando di controllarmi. Mi ero ficcato in quel pasticcio da solo, ed
avrei
anche dovuto tirarmene fuori senza distruggere il mio orgoglio.
- è
per questo che gli parlerò io, con diplomazia.
Ahi.
Si metteva male, la cosa. “E adesso?” pensai,
spremendo i due neuroni
sopravvissuti alla spagnola per trovare una soluzione.
“Poverino,
si vede proprio che è sconvolto. Dovrò convincere
quel licantropo ad andarsene
da Forks…”
- No, no papy, davvero! Faccio io, faccio io! Sarò diplomatico e Hippy quanto vuoi, però faccio io!
Esclamai,
maledicendo mio padre tra me e me. Ed ovviamente, anche se mio padre si
era
guardato bene da consolarmi, ero ancora umiliato e furioso con quella
schizofrenica,
la pazza del pick-up. E mi sarei vendicato.
“Mmm…
se lo lascio fare va a finire che mi combina casini, come
sempre… però
effettivamente non ho tutta sta voglia di rompermi le scatole a cercare
sto
licantropo…”
- E
va bene, Ed, ma datti una calmata, ok?
Disse
alla fine Carlisle, poi si frugò in una tasca dei pantaloni
e ne estrasse un
foglietto arrotolato.
- To’,
fumati questo, aiuta a calmare i nervi.
Mi
disse poi. Io annuii e mi misi la canna in tasca: scemo sarò
anche, ma drogato
no. quelle manie da Hippy di mio padre stavano cominciando a darmi
veramente
fastidio.
“Il
mondo fa schifo?” “beviamoci su” era
quella la risposta di mio padre: beviamoci
su. Ma non intendeva di certo la birra. Però neanche gli
umani, quelli non
potevamo toccarli. “Non si mangiano gli umani, per nessun
motivo al mondo,
chiaro? Ma lo sapete quante calorie hanno? E poi il sangue umano fa
venire il
colesterolo alto..” era stata quella la spiegazione che aveva
dato Carlisle a
ognuno di noi, dopo averci trasformati. Bella fregatura eh? Altro che
vampiri
vegetariani, io li umani non li mangio perché se no
ingrasso!
- Vabbè
papy, vado a scuola. Poi andrò a cercare il licantropo, ok?
Dissi,
correndo via e buttando la canna in un vaso di fiori di mia
sorella… bhe,
sempre erba era, no?
Non
avevo ottenuto da mio padre nessun consiglio su come vendicarmi, ma con
la
storia del licantropo avrei potuto finalmente convincere Emmett di non
essere
un buono a nulla e per la vendetta… bhe, ci avrei pensato a
tempo debito… la
pazza del pick-up l’avrebbe pagata cara!!!
- Ah,
Edward! – gridò mio padre quando ero ormai lontano
– non ti sognare di mangiare
qualche umano o ti tolgo la playstation per un mese!!!
Il
solito ricattatore. Uffa. La play no! Aprii il garage, ma scoprii
che quei deficienti dei miei fratelli si erano fregati la mia
Volvo… sarei
dovuto andare a piedi, ma quei quattro mi avrebbero sentito,
altroché.
Mentre
attraversavo il bosco, zaino in spalla, a circa trecento
all’ora o giù di lì,
pensavo a come vendicarmi sulla pazza del pick-up nel modo
più crudele e
doloroso possibile.
BHE,
ROMANTICO IL PRIMO INCONTRO DI ED E BELLA, VERO? COSA
SUCCEDERà QUANDO
S’INCONTRERANNO A BIOLOGIA? EHHH… I
MISTERI DELLA VITA!!! LEGGETE,
RECENSITE ED
ASPETTATE!!! COMUNQUE NON VI PREOCCUPATE, SONO VELOCE A FARMI VENIRE IN
MENTE
LE CAZZATE PERCIò, COMPITI PERMETTENDO, NON CI
METTERò MOLTO A SCRIVERE IL
NUOVO CAPITOLO! UN BACIONE A TUTTI QUELLI CHE MI SEGUONO!E TRA PARENTSI... RECENSITE KE CI METTETE 5 MINUTI, SE NO M'INCAVOLO E NON SCRIVO PIù! XDXDXD SKERZO... Xò SE RECENSITE NN è CHE MI OFFENDO!