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Autore: LaSignorinaRotterMaier    23/07/2016    7 recensioni
Sono nel cortile della scuola aspettando le mie amiche per pranzare. Un odore pungente di sigaretta è sotto al mio naso, giro lo sguardo ed eccolo lì, seduto su un muretto a guardare il cielo.
Ai miei occhi quella visione è triste, in un certo senso vivo nei miei iridi una realtà che non vorrei mai giungere.
Mi mordo il labbro inferiore avendo le mani intrecciate l'una all’altra, tremano, temono dalla paura di finire come lui.
Sasuke Uchiha, sei tutto ciò che non vorrei mai essere!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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.23.







Il sole è in alto nel cielo, lo riesco ad intuire dal delicato calore dei raggi che sono posati sul mio volto ancora assonnato.

Nonostante l'inverno abbia reso il clima poco soleggiato, vedere l'alone giallastro nel manto azzurro migliora il mio umore che, abitualmente, cade a picco ogni maledetta mattina.


Mi giro di fianco e immagino di incrociare il viso di Sasuke che ancora dorme.
Mi vengono in mente le sue parole timide e gioisco al ricordo coprendo d'impulso col piumone le mie guance arrossate.


C'è una cosa che ho capito di Sasuke: le sue parole non devono mai essere considerate leggere e di circostanza, , sono soppesate, meditate, frutto delle esperienze passate e di lunghi momenti di riflessione. Questo lo rende ancora più carino ai miei occhi.

Scosto le coperte scoprendo il volto e chiudo gli occhi: immagino di avvicinare il mio viso al suo, immagino di poggiare la mia fronte sulla sua e sorrido impercettibilmente ripensando ai suoi burberi modi di fare.


Sasuke è proprio come lo descrivevano: un lupo solitario, indipendente ed orgoglioso che non si lascia intimorire da nulla.

Però, insistendo, sono riuscita a far breccia nel suo cuore e gli sono diventata preziosa.


Continuo a tenere gli occhi chiusi e nella mia mente raggiungo il suo petto e, nel mentre gli circondo il busto, mi lascio coccolare dal suo calore mattutino.
Non posso più abbandonare questa dolce sensazione che solo lui mi procura, sono dipendente dal suo profumo, dalla sua forza, dal suo amore.

Avverto le sue dita intrufolarsi tra i miei capelli e mi tira saldamente a sé, riesco a percepire i suoi muscoli contratti.

Mi sembra di essere immersa in un mare calmo che, con il suo mite movimento ondulatorio, mi culla lasciandomi assaporare l'idilliaco momento di piena pace.


<< Sasuke... >> dico, con la voce ancora impastata dal sonno.

Chiamare il suo nome mi tranquillizza, è come se quell'agglomerato di lettere avesse il potere di rendere maggiormente palpabile la realtà del momento. Mi rassicura sul fatto che tutto questo non è un sogno.
Sono riuscita a raggiungere il mio equilibrio. Essere immersa nel suo profumo è la chiara certezza che la mia vita ha raggiunto la stabilità.


Le nostre anime si sono mescolate, finalmente, siamo diventati una cosa sola.





****




Leggo l'ultima frase una decina di volte cercando di assaporare le sensazioni e le emozioni che la me adolescente aveva provato in quel frangente.

Chiudo il diario che, casualmente, ho trovato stipato tra una montagna di libri impolverati nella soffitta e accarezzo la copertina in pelle rossa guardando un punto indefinito del parquet. Mi salgono le lacrime agli occhi al pensiero di quanto le cose siano cambiate da allora.

Nascondo il viso dietro al quaderno colorato e, a quel punto, non riesco più a trattenere il pianto. Mi mancano da morire quei momenti che purtroppo non avrò più la possibilità di rivivere.
Se potessi far tornare indietro il tempo, mi fermerei proprio nell'istante in cui l'inverno ha pervaso il mondo esterno mentre io ammiravo la primavera tra le braccia di Sasuke.

Avvolgo il piccolo oggetto impolverato e singhiozzo talmente forte che riesco a sentirne l'eco provenire dalle profondità del mio petto.

Dopo la morte di Sasuke, non é stato scritto piu nulla su questo diario e da quel momento in poi gli anni sono trascorsi velocemente.

A causa delle tante preoccupazioni che hanno affollato la mia testa, il tempo di scrivere si é ridotto di molto, troppo e, soprattutto, la volontà é diventata nulla.


Dopo il Natale, la scuola era ricominciata normalmente. Tutto era tranquillo, nonostante il fatto che i miei compagni si erano allontanati da me perché non rispecchiavo più il personaggio che loro mi avevano dipinto addosso. Non ero più la solita Sakura Haruno, amata e plagiata da tutti. Ma ero ugualmente felice perché al mio fianco c'era Sasuke.


Una scena in particolare mi ritorna in mente nonostante il lungo tempo passato.


Era il periodo primaverile ed ero solita pranzare con lui nel cortile della scuola, eravamo distesi sull'erba e godevamo del fresco venticello che ci accarezzava la pelle. Quel giorno, mentre osservavamo i fiori di ciliegio danzare nell'aria e creare una gentile atmosfera, Sasuke aveva chiuso gli occhi e, dimenticandosi per un attimo della mia presenza, aveva detto:


Grazie per avermi dato un motivo per essere felice”


Ricordo la sorpresa. Ricordo lui, il suo sguardo pacato rivolto a me. Mi aveva scostato i capelli mettendoli dietro all'orecchio e mi aveva regalato un dolce sorriso.

Amai quel suo cambiamento nei miei confronti ancora di più.


Quello stesso pomeriggio tornai a casa da sola, Sasuke doveva sbrigare delle faccende a scuola e così mi cimentai per la prima volta nell'arte culinaria. Desideravo che Sasuke mangiasse qualcosa cucinato da me. Per l'occasione indossai anche un vestito carino, che potesse fargli perdere il fiato ma, incominciarono a passare le ore e di lui nemmeno l'ombra.


Passai molto tempo a chiamarlo e mandargli messaggi, ma non ebbi mai nessuna risposta.
Chiamai Naruto e fu in quel momento che la mia vita smise di esistere.


Sasuke morì a causa di un incidente stradale.


Fu tutto così improvviso che in un primo momento pensai che non fosse successo davvero, ma le lacrime di Naruto mi trascinarono a forza verso una realtà che non volevo vedere e che non avevo la forza di accettare. Mi cadde il cellulare dalle mani e, in preda alla tensione, mi gettai in strada chiamando il primo taxi in circolazione.
In un batter d'occhio mi ritrovai nell'ospedale di Konoha e intravidi le sagome di Naruto e degli altri che mi abbracciavano e piangevano sulla mia spalla.
Quando vidi Sasuke, le mie palpebre non sbatterono nemmeno una volta, nonostante lo shock.

Lo avevo perso e ancora ora mi è difficile ritornare a quegli attimi di completa disperazione.


Stringo ancora di più il diario tra le mie braccia e la mente, come meccanismo di difesa, ricorda i momenti dopo la sua scomparsa. Il mio corpo si ridusse a un cumulo di ossa, vomitavo ogni santo giorno, e la vita mi divenne così pesante da reggere che molto spesso, nella testa, mi sfiorava l'idea di farla finita. Pensavo che almeno in questo modo avrei potuto raggiungerlo ed essergli ancora vicina, non separarci più, per l'eternità.


In quel periodo i miei genitori iniziarono a farmi visita più spesso e, guardandomi in quello stato disperato sia dal punto di vista fisico che mentale, mi portarono dal medico. Fu lì che scoprii di essere incinta.

La creatura che portavo in grembo rappresentava il coronamento del nostro infinito amore e questo mi diede la forza per andare avanti.


<< Mamma! Dai, sbrigati che i nonni ci aspettano. >> La dolce vocina di Sarada mi riporta alla realtà.


Mi volto nella sua direzione e la vedo che tiene la mia giacca in mano invitandomi, a chiare lettere, ad indossarla e uscire da lì.

Lei, esteticamente, somiglia al mio Sasuke in tutto e per tutto. Mia figlia è diventata la cosa più preziosa al mondo e sarei disposta a qualsiasi cosa pur di vederla felice.



<< Sarada, piccola mia >> la raggiungo baciandole delicatamente la testa << Prendi >> mi abbasso alla sua altezza e le sorrido porgendole il diario << Mi chiedi sempre di tuo padre, dici di voler sapere ogni cosa di lui. Beh, ecco qui la risposta a tutte le tue curiosità! >> le dico, mostrandomi serena per non far preoccupare la mia bambina, nonostante il grosso macigno che avvertivo gravare sul cuore.

La piccola, di rimando, afferra il quaderno e mi guarda sorpresa.


<< Posso leggerlo davvero, mamma? >> le brillano gli occhi che mi ricordano tanto quelli di suo padre e i miei pizzicano, ma riesco a trattenermi.


<< Certo, piccola mia! Però adesso dammi la mano che dobbiamo andare. I nonni ci aspettano. >>


Prendo la sua manina mentre il suo sguardo si focalizza sulla copertina rossa del diario, famelica di conoscere il suo papà.


Usciamo di casa e ,con lo sguardo rivolto al cielo, penso a lui e a quanto mi abbia cambiato la vita.


Sasuke, grazie. Ti ringrazio per avermi dato un motivo per continuare ad essere felice“




Fine.





Salve a tutti miei cari lettori!
Ebbene sì, siamo giunti alla fine di questa mia prima FanFic, sigh.



Dal principio, la storia è già stata vissuta e trascritta in un diario.
Ho tenuto nascosto questo particolare perchè ho voluto mostrarvi e anche farvi provare quello che la nostra Sakura ha sentito nel suo cuore passo dopo passo.


Da ragazza camaleontica, senza una propria personalità e completamente immersa in una realtà dove le apparenze giocano un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni; Sasuke le ha cambiato il modo di vedere il mondo.

Se c'è amore, le possibilità di salvarsi dalle tenebre diventano infinite.

La nostra protagonista ha toccato con mano questo dolce sentimento ed è riuscita a maturare, a crescere, a far emergere la vera se stessa.


Sasuke le ha salvato la vita, fino alla fine.


Immagino che molti di voi saranno rimasti a bocca aperta per questo finale ( magari non è così, chi lo sa ).

Lone Wolf ha, però, l'avvertimento “ Drammatico “, quindi un lieto felice non poteva esserci fino in fondo.

Mi dispiace se deluderò qualcuno di voi, però per me è così che doveva andare a finire la storia.

Ci tengo a precisare che, inoltre, le parti in cui è Sasuke a narrare, è un regalo che ho voluto farvi perchè tenevate che risaltassi i pensieri di Sasuke e con piacere vi ho accontentati ^^.


Bene, dopo questo lungo sproloquio, vorrei passare ai ringraziamenti:
In primis, ringrazio Alexis093 che mi ha supportato e consigliato in ogni mio dubbio narrativo, grazie davvero!
Grazie anche a BlueOrchid31 che in questo finale mi ha aiutata ad apportare delle piccole correzioni tecniche.

Grazie anche a tutti voi che avete commentato dall'inizio fino alla fine. Non sapete che incoraggiamento morale mi avete dato!
E i ringraziamenti non mancano, di certo, ai lettori silenziosi che, a loro modo, mi hanno aiutata a giungere alla fine di questa storia.

Grazie davvero tanto!

Alla prossima!
Un bacione a tutti!

Dalla vostra,
LaSignorinaRotterMaier.










   
 
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