~Orange Crush Missing Moments
~crooked ankle
{Nessun cuore
ha provato
sofferenza
quando ha
inseguito
i propri
sogni}
Ginny
scese le scale del dormitorio quasi volando; i capelli rossi le danzavano
sciolti sulle spalle e lo stomaco protestava indignato perché non aveva fatto
colazione. Sentiva un groppo alla gola e la testa che le girava; finalmente il
primo appuntamento con Harry e stava arrivando in ritardo. Raggiunse le scale
che portavano al portone e lo vide ad aspettarla con i soliti capelli
arruffati, una camicia bianca con le maniche rinvoltate fino ai gomiti e dei
jeans scuri. Batteva il piede nervosamente e quando la vide si aprì in un
sorriso che le fece mozzare il fiato. Non l’aveva mai visto più bello. Si
fiondò velocemente giù per i gradini mettendo, com’era facilmente prevedibile,
un piede in fallo. Ruzzolò giù per le scale andando a finire addosso al
Cercatore, il quale riuscì a prenderla, ma finendo comunque sul pavimento.
Ginny aprì gli occhi di scatto trovandosi ad un centimetro dal viso di Harry e
le sue guance si fecero color porpora. Harry invece non pareva in imbarazzo e
se ne stava tranquillamente a ridacchiare sotto di lei.
-Credevo
avessi deciso di darmi buca-
disse
sorridendole radioso. Ginny si mordicchiò leggermente il labbro in imbarazzo e
Harry frenò l’istinto di baciarla subito.
-Scusa,
le mie compagne di stanza mi stavano facendo impazzire-
disse con una risatina Ginny puntellandosi sui
palmi per rialzarsi. Sentì una fitta invaderle la caviglia e fu costretta a
ricadere in avanti sulle ginocchia.
-Ginny?!-
Harry le fu subito accanto con voce ansiosa –Che cos’hai?- le chiese allarmato.
Ginny
in risposta fece una risata incredula
–Mi
sono storta una caviglia, che frana!-
Avrebbe
voluto prendersi a schiaffi dalla rabbia, ora l’appuntamento era saltato. Si
girò sconfitta e fece per fare il primo passo zoppicante che Harry le agguantò
un braccio.
-Ma
dove vai?- le chiese confuso e sorpreso.
Ginny
aggrottò le sopracciglia.
-In
infermeria, no?-
Harry
scosse energicamente la testa.
-Madama
Chips ti terrebbe tutto il giorno a letto e ci vuole più di una caviglia
slogata per non farmi uscire con te-
Prima
che Ginny potesse solo arrossire lusingata fu strattonata per la vita e si
trovò in un secondo sulle spalle di Harry che la sostenevano senza sforzo.
-Harry
ma che fai?-
chiese
confusa e leggermente imbarazzata; Harry girò la faccia con un sorriso, in modo
da poterle scorgere il viso.
-Usciamo insieme, no? Forza andiamo prima che
Gazza ci chiuda dentro il castello-
Ginny
rimase un attimo attonita, ma quando vide che avanzava tranquillamente verso
Hogsmeade senza esitazione e vergogna capì che diceva sul serio. Si accoccolò
leggermente sulla sua schiena lasciandosi cullare dalla camminata di Harry.
Passarono la giornata così, anche se ogni tanto Harry poggiava Ginny su una
panchina per riprendere fiato con inevitabili frecciatine della rossa sulla
poca forza fisica di lui. E tra risate, teneri baci e gli sguardi confusi dei
passanti nel vedere una ragazza in groppa a Harry Potter, Ginny Weasley capì
che a volte i sogni si avverano realmente.
Note: un appuntamento un po’ diverso dal solito, semplice e
senza troppo pretese. E’ così che l’ho immaginato. Senza che Harry le avesse
regalato fiori o cioccolatini, senza alcun tramonto romantico. In una giornata
fuori dal tempo solo loro due che vivono quei momenti felici in un periodo di
guerra. Spero vi sia piaciuto intanto ringrazio tantissimo sarina87, erikappa,
Pan_Tere94, Losch, muahah.