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Autore: Gioiss76    18/10/2016    1 recensioni
Seconda storia sulla coppia Nami/Zoro, stavolta ci saranno tanti capitoli e colpi di scena. Non so se riuscirò a pubblicare con frequenza i capitoli a causa degli impegni, ma prometto che la finirò al più presto. Fatemi sapere se vi piace!
Un bacio
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Trafalgar Law, Un po' tutti, Z | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Nami era distesa sul suo letto, avrebbe incontrato di nuovo il misterioso ragazzo tra qualche ora e mille pensieri le invadevano la testa. Era il terzo giorno su quell’isola. Come potevano essere successe tutte quelle cose solo in tre giorni, si chiedeva nella sua mente. Era stata una stupida a parlare con Zoro, non doveva e adesso doveva pagarne le conseguenze. Se la sarebbe spassata con Law, dopotutto ormai dopo tutti i danni che aveva fatto, uno in più o uno in meno non avrebbe fatto nessuna differenza. Ma la verità è che stava troppo male, non lo avrebbe mai ammesso a nessuno, nemmeno a sé stessa. Le parole di Zoro l’avevano ferita come tante lame affilate, sapeva che era uno stronzo, ma non si sarebbe mai aspettata certe parole, ma non capiva quello sbalzo di umore dello spadaccino mentre le parlava, perché qualche secondo prima era compiaciuto del fatto che lei gli avesse confessato i suoi sentimenti e un attimo dopo si era rabbuiato? Lo avrebbe scoperto prima o poi.

Qualche attimo dopo entrò Robin.

“Nami ti va di fare una passeggiata?”

“Certo! Andiamo”

Le due ragazze decisero di andare un po' in spiaggia, la navigatrice era pensierosa e taciturna, così Robin ruppe il silenzio.

“Nami, sei sicura di fare la cosa giusta uscendo con quel ragazzo stasera?”

“Ho bisogno di distrarmi e poi non è mica un appuntamento!”

“Si, ma non sai nulla di lui, potrebbe anche provarci…”

“Ma io non ho nessuna di intenzione di starci se lui ci prova. Sarà una semplice uscita, tanto per conoscerci meglio”

“Va bene, ma stai attenta lo stesso. Lo hai già detto agli altri che stasera non ceni con noi?”

“Ehm…no”

 

Qualche ora dopo…

Nami era davanti lo specchio, quasi pronta per l’uscita con Trafalgar Law. Aveva scelto una canotta bianca con una scollatura a “V”, che lasciava intravedere parte delle sue forme, una minigonna nera e dei sandali con il tacco, anch’essi neri. Mancava solo il trucco all’appello, dopò qualche indecisione optò per un make up semplice, un po' di gloss trasparente, mascara e un velo di blush.

 Chissà cosa le avrebbero detto gli altri a proposito dell’uscita…

Entrò in cucina dove c’erano Sanji, che cominciava a preparare la cena, Usop, Chopper, Rufy e stranamente Zoro, seduto in una sedia con i piedi sul tavolo.

“Ragazzi stasera non ceno con voi”

“E perché mai, mia dolce Nami?” rispose il cuoco.

“Perché devo uscire con una persona.”

“E CHI SAREBBE?” rispose nuovamente il cuoco.

“Un ragazzo che ho conosciuto stamattina, mi ha chiesto di uscire e io ho accettato. Un’uscita per conoscerci meglio, come amici ovviamente” sottolineò.

“Ma tesorino, nemmeno lo conosci, potrebbe essere un maniaco”

“O uno zombie!” esclamò Usop.

“O un serial killer!” esclamò Chopper.

“O uno spacciatore di carne!” esclamò Rufy per concludere.

“Ahaha ragazzi non fate gli stupidi e non vi preoccupate, tornerò presto”

“Stai attenta pasticcina mia”

In tutto questo Zoro era lì, aveva ascoltato ogni singola parola, ma non disse nulla.

Una parte di lui, però, era estremamente gelosa.

 

 

Si erano dati appuntamento all’ingresso della città di vetro e lui era già lì.

“Ehi bellissima”

“Ciao Law”

 “Dove vorresti andare?”

“Non saprei, fai tu”

“Ok, non resterai delusa”

La portò in un piccolo ristorante alla periferia della città. Era a due piani con ogni singolo centimetro di costruzione in vetro, circondato da piccoli lampioni che illuminavano tutto il perimetro. Entrarono e subito un cameriere gli venne incontro.

“Signori avete prenotato un tavolo?”

“Si, a nome di Trafalgar Law”

“Perfetto, seguitemi”

Il cameriere portò i due fuori, dove c’era una terrazza nascosta che mostrava una vista mozzafiato. Essendo su una collina, il ristorante mostrava una parte della città e sullo sfondo il mare. Era semplicemente fantastico. Si accomodarono su un piccolo tavolino di vetro azzurro, al cui centro c’erano dei fiori e una candela. Ordinarono e poi parlarono del più e del meno, adesso la navigatrice era a suo agio e doveva ammettere che le piaceva quella compagnia, riusciva a parlare tranquillamente con lui, si era quasi dimenticata dei suoi problemi sentimentali, ma poi Law toccò un argomento delicato:

“E come mai una come te è ancora single?”

“Diciamo che nel campo dell’amore non sono molto fortunata, ma potrei fare la stessa domanda a te.”

“Non ho trovato la persona giusta. Comunque chiunque ti abbia rifiutata o fatta soffrire è davvero un idiota”

“La verità è che non siamo mai ricambiati da chi ci piace sul serio, ma adesso ho voltato pagina”

“Hai fatto bene bambolina, ma dimmi, la cena è stata di tuo gradimento?”

“Si, tutto buonissimo grazie”

Dopo aver pagato il conto Law la portò un po' giro per la città, era incredibile quanta confusione ci fosse la sera, su tutte le strade erano state montate tantissime bancarelle, le case erano talmente illuminate da brillare e in lontananza la luna illuminava una parte di mare, in cui si intravedeva la sagoma di una nave, la sua nave, la Thousand Sunny. Chissà Zoro che stava facendo…

 

Lo spadaccino era sul ponte della nave, appoggiato al muro con le braccia incrociate dietro la testa e fissava la luna. In quel momento chissà cosa stava facendo Nami con quello sconosciuto, non era molto tranquillo, voleva essere sicuro che tornasse sana e salva, era pur sempre una sua compagna e quindi decise di aspettarla lì. Sbadigliò e si addormentò, tanto al minimo rumore si sarebbe svegliato.

 

“Ho passato davvero una bella serata, ma adesso dovrei tornare sulla nave, è tardi”

“Ma certo, però lascia che ti accompagni, camminare da sole a quest’ora può essere pericoloso”

Così i due si diressero verso la spiaggia e dopo qualche minuto arrivarono.

“Grazie di tutto Law”

Lui la guardò senza dire nulla, si avvicinò e la baciò all’improvviso. Un bacio delicato, ma molto intenso. Nami non si ritrasse, anzi ricambiò. Si staccarono e lui le sorrise.

“Grazie a te, domani se vuoi potremmo rivederci”

“Mi farebbe piacere”

“Buonanotte bambolina”

 

Nami salì sulla nave, ancora scossa dal bacio appena ricevuto. Sul ponte regnava la completa oscurità, stava per entrare, ma una voce la fermò.

“Finalmente ti sei fatta viva” esclamò lo spadaccino.

“Cosa te ne importa?”

“Veramente mi importa, visto che siamo compagni su questa nave”

“Ah quindi ti importa, strano, mi hai ignorato tutto il giorno e ora ti importa qualcosa, ma per favore”

“Sei una strega antipatica”

“No sei tu che sei un buzzurro antipatico, arrogante ed egoista. Menomale che esistono persone gentili come Law”

“Ah quindi si chiama Law?”

“Si e lo rivedrò anche domani, ora buonanotte” concluse la navigatrice sbattendo la porta.

 

Zoro non sapeva perché, ma aveva un brutto presentimento, inoltre gli dava fastidio l’atteggiamento di Nami nei suoi confronti. Ma era tutta colpa sua, lui aveva voluto tutto questo, pensò. Se ne stava già pentendo amaramente.

 

Il giorno dopo passò velocemente, ogni componente della ciurma stava facendo qualcosa, tranne Rufy, che continuava a lamentarsi di aver fame con Sanji, che cominciava dare segni di una crisi isterica. Nami era nel suo studio a disegnare cartine, era da tanto che non ci lavorava e quel giorno aveva deciso di impegnarsi; alzò lo sguardo e vide una busta nella finestra, la prese e la aprì:

 

Bambolina, ieri sono stato davvero bene con te, stasera vorresti passarla nuovamente con me? Ti aspetterò nella piazza principale.

Law

 

Come aveva fatto a mettere quella busta lì? Che fosse salito sulla nave? Impossibile. Comunque non sapeva che fare, sapeva che lui ci avrebbe provato ancora di più, solo il giorno prima si erano baciati. Quel ragazzo però le piaceva, con quell’aria misteriosa e quel modo di fare intrigante, era anche un modo per dimenticare Zoro, a modo suo. Decise di uscire anche quella sera con Law.

 

Qualche ora più tardi Zoro vide Nami uscire dalla sua stanza, indossava un vestitino blu aderente, si era truccata abbastanza, doveva ammettere che era bellissima, ma non era sua, ormai era solo di quello sconosciuto. Aveva sbagliato tutto, non ce la faceva più a sopportare che lei uscisse con un altro, dopo che aveva dichiarato i suoi sentimenti a lui. Cosa poteva fare? Non lo sapeva ancora, ma avrebbe trovato un modo.

 

Cenarono in un piccolo ristorante al centro della città, poi passeggiarono un po' per le vie di vetro della città e Law le propose di andare a bere qualcosa nel pub, lei accettò ed entrarono. L’interno di quel posto era cupo, c’erano molte persone, quasi tutti ubriachi. Si misero in un angolo dell’immenso bancone e chiesero da bere.

“Bambolina vacci piano”

“Bere è una mia passione, lo faccio sempre sulla mia nave e con…”

“Con?”

“Con i miei compagni”

“Capisco, ma stasera sei con me. Anche io sono un asso duro con l’alcool”

“Io sono una campionessa”

“Voglio proprio vedere”

Quello che doveva essere solo un cocktail si trasformò in una gara, non sapevano nemmeno quanto avevano bevuto, Nami era già brilla e Law ancora non cedeva.

“Buonasera” si intromise un uomo dai capelli rossi e dall’aspetto un po' punk.

“Ciao Kid”

“Chi è questa bella fanciulla?” chiese Kid.

“Lei è Nami”

“Molto piacere Kid” disse Nami stringendo la mano del rosso.

Kid si avvicinò all’orecchio di Law.

“E’ completamente brilla, divertiti stanotte” E se ne andò.

“Ok bambolina, basta bere, sennò come torni sulla nave”

“Noo, voglio restare qui, anzi mi voglio sdraiare, mi gira la testa”

“Vieni ti porto in camera mia”

L’Hotel in cui alloggiava Law era a due passi dal pub, lo stesso in cui si era tenuta la festa a cui aveva partecipato la ciurma. La stanza era al penultimo piano, quindi presero l’ascensore. Nami si avvicinò felina a Law e lo baciò all’improvviso, sorprendendolo. Il ragazzo ricambiò subito il bacio e loro bocche diventarono sempre più infuocate, la passione di quel momento finì quando l’ascensore si fermò, aprendosi. Fecero qualche passo e Law aprì la sua stanza. Era davvero bella, con gli arredamenti molto moderni e una finestra enorme che mostrava il panorama della città.

Law la prese in braccio e la distese sull’enorme letto matrimoniale, si baciarono con la stessa passione e desiderio di poco prima e cominciarono a svestirsi.

“Sei sicura bambolina?”

“Sicurissima”

Law le tolse il vestito lasciandola in intimo, lei fece lo stesso, poi con violenza le tolse anche mutandine e reggiseno e cominciò a toccarla nel suo punto più intimo, facendola gemere. Lei gli tolse i boxer e prese subito in mano il suo membro, stuzzicandolo. Dopo qualche preliminare passarono subito al sodo, Law entrò con decisione dentro di lei e cominciò a muoversi, facendo urlare Nami di piacere, dopo un po' entrambi raggiunsero l’apice e si accasciarono l’uno sull’altra.

   
 
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