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Autore: slice    29/11/2016    2 recensioni
Ho forse iniziato una raccolta con mille cose da fare e mille e uno fic da finire? Ebbene, sì. Ma c'è un ma! Questa è una raccolta di quelle storielle che non ho mai finito e che però in realtà hanno raggiunto un senso, il punto in cui pare esserci un finale aperto piuttosto che un taglio netto con l'accetta.
Ci sono degli elementi ricorrenti, come l'atteggiamento passivo aggressivo del Raikage e Kakashi the ultimate troll, ma principalmente non c'entrano niente l'una con l'altra e sono piene di assurdità, perciò siate furbi: non leggete senza popcorn.
Siccome mi rendo conto che l'intro non spiega una ciabatta, metterò un palese indizio nel titolo di ogni singola storia, così potrete saltare il cap se non vi piacciono le fic dove, chessò, un personaggio torna bambino o ci sono stupidi figli illegittimi.
Ah, arancione perché boh e poi non ho idea di che genere mettere.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Crack Pairing
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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#2


Il locale è pieno, nonostante sia terribilmente presto.
Shisui si lascia andare a un enorme sbadiglio e, tirando indietro la testa, mostra l'ugola a chi gli è seduto davanti.
“Grazie.” dice chi gli è seduto davanti.
Lui emette un verso ambiguo che può sembrare un “sì, scusa, sono un maiale” o anche un “uh, giusto! Ci sono altre persone intorno a me”, Sasuke non ne è sicuro, ma entrambe le opzioni lo fanno incazzare.
È proprio per via della sua espressione che Itachi fa servire prima lui, appena arriva la cameriera.
“Uh, caffèh...” biascica Shisui, capace di suonare stanco ed entusiasta insieme.
“Dovresti provare a non fare così tardi, la sera,” brontola Sasuke.
Il piatto di suo fratello è misero e lui si allunga per dargli altra frittata.
“Oppure,” risponde l'altro, alzando un dito, “potremmo smetterla di incontrarci qui alle presto meno venti quando non abbiamo niente da fare tutto il resto del giorno.”
“Dobbiamo incontrare i nostri guardiani fuori dalla tenuta,” si intromette Itachi, “ordini dell'Hokage.”
Madara osserva la scena con un misto di insofferenza e disgusto.
“Che bravo soldatino,” commenta, con un volume tale da far pensare che parli con se stesso.
Itachi lo ignora e passa il polpo al cugino.
“E chi ci tocca, oggi?”
“Ho letto che non si parla con la bocca piena, Shisui san.”
Sasuke grugnisce, massaggiandosi la fronte come se fosse un vecchio stanco e infastidito dalla vita. Madara lancia un'occhiata al nuovo venuto e poi torna a mangiare. Shisui storce la bocca.
“Perché mi chiami Shisui san se poi mi riprendi su tutto?”
L'élite sorride.
“Sai san,” lo saluta Itachi.
“Oggi vi è permesso di allenarvi perché io e Sakura faremo doppio turno!”
C'è un attimo di silenzio al tavolo, il tempo necessario affinché Shisui si strozzi con il caffè.
Itachi gli dà un paio di pacche sulle spalle; dall'altra parte del tavolo, Sasuke invece gli lancia un'occhiataccia prima di parlare con Sai senza nemmeno guardarlo.
“E per cosa, di grazia?”
A quella domanda Sai alza una mano e comincia a spuntare dita.
“Rafforza il legame tra i componenti del clan, rileva lo stress, occupa il tempo...”
Sasuke lo interrompe sgarbatamente, chiedendogli quando diamine arriverà Sakura.
“Ah,” trilla Sai, che è preparato anche per questa domanda, “sarà qui a momenti!” e si siede.
Sai si siede sulla panca accanto a Madara: mette una mano sul bordo del tavolo, si abbassa al livello della seduta e spinge più avanti, con una culata leggera e inesorabile, il culo di Madara.
Sasuke emette un mugugno indignato, all'essere schiacciato tra il suo antenato e il muro, Madara invece spalanca gli occhi e poi si volta ad assottigliarli addosso al tizio pallido che gli si è appena spalmato sul fianco, invadendo il suo spazio vitale. Nemmeno Hashirama è mai stato così poco attento; e Hashirama era quello appiccicoso.
Sakura per fortuna appare mezzo secondo dopo.
“Buongiorno a tutti!” trilla, prima di spostare lo sguardo sulla posizione del compagno.
“Sai,” comincia, paziente, “ti ricordi quella discussione sugli spazi vitali altrui?”
“Uh?”
Sai sembra confuso, ma nondimeno si alza dalla panca e le sorride. Lei sorride di rimando per rinforzare atteggiamenti positivi.
“Oggi ci alleniamo!” dice, cambiando atteggiamento e tono, “sono entusiasta di poter far parte dell'evento.” e batte le mani insieme.
Madara sogghigna, giacché è ovvio che si sia entusiasti alla prospettiva di allenarsi con lui, Sasuke si spalma una mano sulla faccia, Shisui ridacchia e Itachi le sorride.







Non mi appartengono né personaggi né luoghi e non c'è lucro... La mia vita non ha senso.



  
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