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Autore: nigatsu no yuki    02/01/2017    2 recensioni
Raccolta di nove oneshot a tema natalizio, ognuna su una coppia diversa e con prompt diversi. Spero possano piacervi :3
1) Silent night | Ukatake
2) Brithday night | Kagehina
3) Warm night | Tsukkiyama
4) Bitter night | Iwaoi
5) Santa Claus' night | Asanoya
6) Funny night | Levyaku
7) Lonely night | Kuroken
8) Endless night | Daisuga
9) Magic night | Bokuaka
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Queste storie partecipano al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
[All'interno link dell'evento]
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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One Shot | Levyaku | 900 parole | Traccia 20 - I personaggi addobbano
l’albero di Natale insieme.


 


 
Funny night


 
Yaku avrebbe dovuto prevedere che lasciare da solo, anche per alcuni secondi, Lev sarebbe stato un grande errore.
Ora probabilmente lui la stava prendendo troppo bene - e come dargli torto, dato che la scena che aveva davanti agli occhi era davvero esilarante - anche perché gli era risultato impossibile non scoppiare a ridere di gusto.
Lev aveva passato tutti gli ultimi giorni di allenamento prima della pausa invernale, lamentandosi perché i suoi genitori e sua sorella non erano a casa con lui per almeno una settimana, e che quindi non avesse nessuno che lo aiutasse con l'albero di Natale. Da quello a trovarsi come vittima decisa per aiutare il mezzo russo, Yaku non ricordava con esattezza come fosse successo - poteva incolpare Kuroo e Yamamoto, che piuttosto che rimaner loro due incastrati in quello, avevano scaricato tutto su di lui.
Si era quindi presentato a casa del ragazzo del primo anno già sapendo che si sarebbe prospettata una lunghissima serata - dato che Lev gli aveva assicurato che poteva rimanere a cena da lui. Nel grande soggiorno il ragazzo aveva già spacchettato tutte le palline e gli addobbi utili, l'albero era stato posto al centro, ancora spoglio: ovviamente regnava il caos ed era ben ovvio che nessuno fosse in casa con il ragazzo più piccolo da qualche giorno. Nell'angolo più lontano dall'ingresso, in una cuccia dai colori sgargianti, un gatto aveva radunato qualche pallina e ci stava giocando.
Yaku aveva ripreso il più piccolo dicendo che non poteva lasciare la casa in quelle condizioni al ritorno dei suoi genitori e Lev, previdente, aveva preso la palla al balzo implorando il suo aiuto per riordinare ogni cosa.
Stavano quindi addobbando l'albero, Lev aveva messo il bollitore sul fuoco e quello aveva iniziato a fischiare mentre il libero della Nekoma stava cercando di snodare le lucine intermittenti, aveva così lasciato il compito all'altro ragazzo dicendo che avrebbe messo lui nelle tazze il tè - temeva che se Lev fosse andato in cucina avrebbe finito col rovesciare l'acqua bollente per terra, o peggio addosso a se stesso.
Aveva versato il tè e preso alcuni biscotti, come gli aveva detto di fare Lev, cercando di non cadere per colpa del gatto che si strusciava tra le sue gambe - probabilmente puntando ai biscotti. Una volta tornato in soggiorno aveva trovato il danno: le lucine che in quel momento Lev stava cercando di districare gli si erano avvolte tra i polsi, con l'inevitabile fine di annodarsi ancora di più.
Yaku aveva riso, forse fin troppo, quando il ragazzo del primo anno gli aveva chiesto aiuto per liberarsi, ma alla fine aveva deciso di slegarlo.
«Sei proprio un danno, lo sai vero?» gli aveva detto, le mani che si muovevano veloci, sfiorando appena i polsi dell'altro.
«Yaku-san sembrava essere davvero facile per te» si giustificò Lev voltando il capo e fingendosi offeso.
Dopo quell'esilarante quadretto Lev riuscì a trattenere il suo entusiasmo, che gli si era incastrato addosso quando aveva saputo che proprio il libero lo avrebbe aiutato con il suo albero di Natale: erano riusciti insieme a finire prima del previsto. A quel punto avevano iniziato a rimettere tutto in ordine e avevano finito per scaldarsi degli avanzi lasciati dalla signora Haiba.
Finito di cenare Yaku si accorse che dopo tutto il lavoro speso dietro all'albero di Natale non si erano neanche ricordati di accenderlo. Quando lo fece capì che proprio sulla punta di questo mancava la classica stella, che era rimasta appoggiata sul tavolino. La prese per completare l'albero quando si accorse che questo era fin troppo alto e che per arrivare in cima gli ci sarebbe voluta una sedia, almeno per non creare nessun danno collaterale. 
Il tempo di formulare quel pensiero che sentì una risata fragorosa alle spalle seguita da un "clic" inconfondibile, segno che gli era appena stata scattata una fotografia. Non c'erano bisogno di certezze, erano solo in due in casa dopotutto, e neanche una motivazione, la scena era già abbastanza ovvia e comica vista da fuori: il libero in punta di piedi che tentava di prendere le misure per posizionare la stella sulla punta dell'albero.
Yaku non poté far nulla se non arrossire e ringhiare verso il compagno di squadra perché cancellasse quella foto.
«Aaaah Yaku-san, posso prenderti in braccio per farti mettere la stella in cima» propose Lev ridendo.
«Sta zitto dannato moccioso, mettila tu questa stella!» sbottò il libero.
Lev continuò a ridacchiare felice fino a portarsi davanti a Yaku che continuava a lanciare lampi di furia dagli occhi: il centrale si abbassò - cosa che fece arrabbiare ancora di più l'altro - fino a trovarsi davanti ai suoi occhi, a quel punto ghignò divertito.
«Non posso cancellarla, sembri davvero carino, sai?» disse come se fosse la cosa più naturale del mondo, ostentando una spudorata sicurezza in sé che mandò nel panico più totale il ragazzo più grande. Yaku sentì il volto in fiamme e grugnì in risposta qualcosa di incomprensibile.
Lev gli sfilò di mano la stella e con semplicità la posizionò sull'apice dell'albero, per poi attaccare anche questa alla spina di corrente e, nel mentre, spegnere le luci del salone. L'intera stanza era illuminata solo dalle lucine colorate dell'albero, vicino a lui Lev era entusiasta e non si stava lasciando scappare l'occasione di fotografare il loro lavoro per poi postarlo su ogni social conosciuto.
Doveva ammettere a se stesso che quella serata non era stata così tragica come se l'era aspettata: si era divertito e sembrava che anche per l'altro ragazzo fosse lo stesso. Yaku si prese quell'istante in più per osservare a fondo l'espressione di Lev, illuminata della sua solita felicità: gli occhi danzavano a ritmo delle luci e quando si voltò verso di lui, sorridendogli in modo spropositato Yaku non si preoccupò così tanto del calore che dal suo petto si irradiò a tutto il suo corpo, facendolo sorridere a sua volta.










Angolino
Salve gente, sono tornata!
Scusate l'assenza, ma per il primo dell'anno sono andata via e senza pc ed internet è stato impossibile aggiornare çwç
Quindi buon anno a tutti voi!! 
Allora questa piccolissima shot doveva venire più breve, qualcosa di carino e leggero, spero non sia troppo leggero o brutto da leggere in ogni caso >_< adoro questa coppia, ma non so mai come renderla al meglio çwç
Come al solito ringrazio davvero tanto chi continua a seguirmi e chi trova il tempo di lasciarmi il proprio parere :3 sono felicissima di leggere i vostri commenti *u*
Non assicuro nulla sul prossimo aggiornamento, ma in linea di massima dovrebbe arrivare per il fine settimana :D
Grazie a tutti e alla prossima!!

PS: mi trovate anche qui!
   
 
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