3.
Ma
chi l’avrebbe mai detto che Matt aveva avuto la sua prima eiaculazione?Va beh,
Matt sapeva che si trovava nello stadio della pubertà dove l’intonazione della
voce, la barba comparivano e per fare un
figlio bisognava fare l’amore, come sapeva che le donne avevano un ciclo
mestruale mensile che simboleggiava l’inizio della fertilità, si rese
conto quando un anno fa Lydia gli disse
che era diventata una donna, ma tutti quei dettagli sui liquidi del proprio
corpo non li sapeva. Altro che matematica, dovevano fargli educazione sessuale!
Ed ora Matt era molto confuso, quando aveva Lydia accanto sudava, balbettava,
sembrava un cretino. Nel pomeriggio Matt e Lydia stavano studiando matematica
in camera sua.
“
Matt, che hai? Ti sei incantato?”
“
no,scusa….”
“
stavo dicendo che il Teorema di Pitagora…” Tuttavia a Matt in quel momento non
importava niente del Teorema di Pitagora, guardava intensamente le labbra di
Lydia cercando di distogliere
l’attenzione.
“
Accidenti Matt, mi è cascata la matita per terra, me la prendi per favore?”
“
Sì…” vide le gambe di Lydia semiscoperte., perché indossava un vestito di lana
con le calze, per un attimo Matt le sfiorò una
gamba e qualcosa gli sembrò che salisse sulle vene, spaventato
dall’emozione si alzò di scatto.
“
Ouch…che male!” andò a sbattere sulla scrivania.
“
Matt, ti sei fatto male?”
“
Ohi, ohi…ecco la matita!”
“ Si
può sapere cos’hai? Sei così distratto oggi…”
“ oh,
sarà la tensione per le finali di tennis, il coach ci sta stremando
ultimamente..”
“ ti
fa male? Vado a chiamare tuo padre?”
“ non
ti preoccupare, lascia stare, sta riposando.”
“
vado a prendere del ghiaccio in frigo, magari ti fa bene…”
Cretino, stupido, ma come ti è saltato in
mente di toccarle le gambe, ma che caspita sta succedendo? Oh dio, che ha
ragione mio padre? Mi sto innamorando di Lydia, oh no sarebbe un disastro, è
solo un’amica, invece no è una cometa che brilla di luce intensa.
“
Matt, ti ho portato il ghiaccio, però cerca di stare attento, dove ti fa male?”
“Sulla
testa?” Lydia le mise una mano sulla testa e sentì come un brivido.
“
Aspetta faccio da solo con il ghiaccio.”
“ che
ti prende Matt?”
“
senti, vado un attimo in bagno, torno subito.”
“
vuoi che ti accompagno?”
“
tranquilla, faccio in un lampo!”
“Matthew,Matthew,
ma sei stupido ?” si ripeteva da solo davanti alo specchio. Non riusciva più a
vederla come una semplice amica, si sentiva come se fosse stato acceso un fuoco
e non riusciva a spegnerlo, si tolse la felpa e rimase in maglietta, dopo tornò
in camera.
“
Tutto bene? Senti caldo?”chiese Lydia.
“
Tutto bene, credo che i termosifoni siano troppo alti.”
Ore 20,00 pm
“Finalmente
a casa, che giornata!”
“
Ciao mamma.”
“
Ciao tesoro, tuo padre è tornato?”
“ sì,
è in camera sua a guardare la tv.”
“
okay, vado su, Lydia è andata via, sapevo che veniva nel pomeriggio.”
“ Sì,
mezz’ora fa, la madre è venuta a prenderla.”
“ Te
l’ho chiesto,perché ho visto la madre al centro, che donna stupenda! Certo che
tu e Lydia sareste perfetti per stare insieme.”
“ Ma
mamma cosa dici?”
“
Dico che cominci a capire come va il mondo, Lydia è di famiglia benestante e
anche noi lo sai, se unissimo le nostre famiglie, sarebbe un patrimonio
immenso.”
“
Mamma, non travisare con le fantasie, Lydia è solo un’amica.” Un’amica
bellissima che prima si è spaccato la testa per avergli sfiorato una gamba,
pensava Matt.
“
Sarà, dì a Martha di preparare la cena.”
“
Già, la sta preparando, è arrivata da poco.”
Jane
aprì la porta della camera con la tv accesa alta.
“
Federico abbassa il volume, c’è un casino in
questa stanza.”
“ Che
caloroso benvenuto! Comunque ciao amore, stavo guardando lo scontro di
pugilato.”
“ Che
sport pericoloso, non so perché la
guardi.”
“
Perché mi piace, com’è andata la giornata?”
“
caotica! C’è un casino di gente che si appresta a fare i regali e siamo solo
alla fine di novembre oggi è il 28 se non sbaglio? Sto cominciando a perdere la
concezione del tempo.”
“
Mamma mia ,che dolore con queste scarpe pesanti, queste neve a San Francisco è
insolita, è sempre stato caldo qui.” Si tolse le scarpe e andò sul letto
insieme al marito.
“
chiamasi effetto serra, dai che ti faccio un massaggio ai piedi.”
“ oh,
si,si…divino, fantastico, sei un grande massaggiatore.”
Vediamo se anche questo ti piace.” Federico la
baciò sulla gamba e accarezzò l’altra, cercando di aprirle la cerniera dei
pantaloni.
“ Dai
Fede, lascia stare, è quasi ora di cena.”
“ la
cena può aspettare.” I baci di Federico erano insistenti sulle sue gambe, sul
suo collo.
“
Dai, lascia stare..”Ma Jane si ritrasse infastidita.
“ Ma
cara…..”
“
Sono stanca,non ne ho voglia.” Jane si alza dal letto.
“Federico,
ho lavorato tutto il giorno, sono stanca, volevo sapere quando riparti?”
“
parto per Nîmes martedì.”
“
Sabato abbiamo una cena dagli Sheridan e tu vieni con me.”
“ va
bene..” senti bussare, era Matthew.
“Martha
ha detto che la cena è pronta.”
“ ora
veniamo.” Gli occhi di Federico erano delusi: era felice di stare a casa a
riposarsi, non aveva voglia di uscire quel finesettimana, ma per Jane andare
dai suoi amici di fiducia nei finesettimana
era una consuetudine.
Prima
di scendere Jane disse a Federico: “ Hai mai pensato che Lydia e Matthew
potrebbero stare bene insieme?”
“
Beh, sono amici, penso…”
“
Matthew pensa di essere innamorato, non so se di Lydia,però…” Gli occhi di Jane
s’illuminarono.
“
Sarebbe bellissimo se stessero insieme.”
“
Hanno solo 14 anni, non credi che si troppo presto a pensare queste cose, non
puoi decidere la sua vita”
“ Non
posso deciderla, ma offrirgli delle occasioni sì, ti darebbe fastidio
imparentarti con i Puiltizier. Il padre è un grande avvocato. Non credevo che
riuscisse ad arrivare tanto, quando l’ho conosciuto, sembrava solo un cocco di
papà.”
“ Guarda che anche Matt rischia di diventarlo se
lo viziamo troppo, poi mio padre era
solo un contadino quando è arrivato qui,te lo ricordi?”
“ Si, dopo ha fatto i soldi ed è diventato
proprietario di alcune terre della California.”
“Jane,
Jane, sei proprio incorreggibile!”pensò Federico.
“ In
effetti è vero, mio padre era un grande, comunque mi sembra presto pensare a un
matrimonio.”
“ oh,
va beh, però io a queste cose penso…” Secondo Federico, ultimamente Jane
manipolava troppo i sentimenti delle persone senza pensare ai veri bisogni,
pensava che si era troppo montata la testa dopo che era diventata direttrice.
Amava Jane, ma a volte era pesante con i suoi intrighi patrimoniali. Senza
pensieri, andarono a mangiare.
“
Matthew?”
“ si,
mamma.”
“ ti
andrebbe se la settimana prossima invitassimo la famiglia di Lydia a cena?”
“
Come vuoi, a me non importa.” Federico era contrariato, aveva capito il gioco che
Jane voleva fare.”
“
però, io non ci sono, sabato io,bob e Peter abbiamo una festa di compleanno
Luisa Parker,è anche un’amica di Lydia.”
“
Parker, si conosco i genitori in effetti sono un po’ tradizionalisti, allora
facciamo un’altra sera sarei contenta che ci foste entrambi.” Federico batté il
bicchiere sul tavolo.
“
come vuoi.” Il bello che Matthew l’ assecondava, era questo che Federico
scocciava, con lui parlava a cuore aperto, mentre con lei no, perché aveva
paura di assecondarla.
Sul
tardi andarono a dormire, Federico si preparò per andare a letto e Jane uscì
con la sua camicia da notte di seta, comunque Jane era una bella donna: capelli
lunghi mori,occhi color celeste,carnagione ambrata,alta,seno medio, 40 anni,
quel vestito contrastava con la sua pelle ambrata. Jane si distese vicino a
Federico con gli occhi suadenti.
“Si…”
“ Volevo scusarmi per
prima, ma ero molto stanca…” Jane lo baciava sul lobo dell’orecchio, sul collo
e con un mano slacciava i bottoni del suo pigiama.
“ Dai, la tua pantera
ha tanta fame.”
Federico si girò
contrariata ed arrabbiata.
“ si può sapere
cos’hai? Primo ero stanca,non mi andava ed ora fai tu lo scontroso.”
“ Ho visto prima
quello che facevi a cena- Matthew,ti dispiace se invitiamo i Pulitzer a cena -
ma cosa credi di fare?”
“ Sei esagerato,
voglio solo il bene per mio figlio, poi preferisco che si fidanzi con una
persona alta locata che conosciamo, che una qualunque che non conosciamo.”
“ ma Jane, ha 14 anni
e non neanche cos’è il liquido seminale e tu pensi al matrimonio.”
“ Liquido, oh no,il
mio bambino ha già fatto..”
“ no,no, è
semplicemente diventato un uomo, ma non ti sei accorta che si è alzato di
“ oh, è vero.” Jane
pensava a Matt come un bambino innocente.
“ No, non ti sei accorta,
sei troppo presa con il tuo lavoro e con le tue cene.”
“ Lo sapevi cosa
comportava il mio lavoro accettando l’incarico, “
“ ma perché non lo
lasci il tuo lavoro? Io sto sempre fuori e non posso fare anche il lavoro di
madre.”
“Tu sei matto! Ma come
ti viene il mente? Il centro commerciale mi frutta molti soldi, se non ci fossi
io.”
“ già, se non ci fossi
tu..”
“ lasciare il lavoro è
una cosa assurda.”
“ Ci sono già io che
lavoro, poi ultimamente il mio stipendio è aumentato.”
“ Ho lavorato fino al sesto
mese di gravidanza quando ero in cinta di Matthew.”
“ infatti era un
rischio..”
“ Insomma
Federico..” Jane si mise a carponi sopra
di lui e si tolse la camicia di seta, rimanendo in reggiseno ,lo baciò sul
petto,poi cominciò a scendere. Purtroppo
Matt aveva ragione, bisognava solo assecondarla.