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Autore: Ms Mary Santiago    07/02/2017    1 recensioni
La Corte Unseelie nasconde un segreto inconfessabile.
Una bambina, metà Seelie e metà Shadowhunter, destinata a ribaltare il destino dell’umanità.
Dal testo:
La piccola aveva lunghi capelli biondi, che le ricadevano lungo le spalle in boccoli ben modellati, e occhi dello stesso colore dell’argento liquido.
C’era qualcosa in lei che contrastava con i suoi cinque anni.
Il popolo fatato cresceva a ritmi diversi da quello umano, ma nel suo caso c’era qualcosa di tremendamente inquietante in quello sguardo fisso e freddo.
Era lontana anni luce dalle considerazioni dei mortali.
- Come si chiama? –
- Kestrel Morgenstern. –
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Emma Carstairs, Julian Blackthorn, Kieran, Mark Blackthorn, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 1

 

 

 

 

Prese fiato per un’ultima volta prima di mettere piede all’interno della sala da pranzo.
Tenere per mano Mark era una sensazione strana; non era spiacevole, ma neppure familiare come le accadeva con Julian.
Il ragazzo parve percepire la sua tensione, perché posò le iridi eterocrome su di lei, preoccupato.
- Tutto bene, Emma? Se non vuoi farlo siamo ancora in tempo, possiamo lasciar perdere. –
Scosse la testa risolutamente.
No, ormai aveva deciso.
Julian avrebbe sofferto e solo Raziel sapeva quanto avrebbe sofferto lei stessa, ma quella era la soluzione migliore.
Non si sarebbe mai perdonata se a Julian fosse capitato qualcosa per causa sua.
Erano Shadowhunters, dovevano agire usando la testa e non il cuore; le emozioni erano d’ostacolo in certi casi.
- Facciamolo. –
Mark rinserrò la presa sulla sua mano, intrecciando le dita tra loro, e le tenne aperta la porta.
Sentì gli occhi su di loro ancora prima che avesse il tempo di guardarsi intorno.
Livvy lanciò un gridolino, gettando via la fetta di toast che stava imburrando e scattando verso di loro.
- Lo sapevo, lo sapevo! Adesso Emma fa davvero parte della famiglia a tutti gli effetti. –
Drusilla si coprì la bocca con la mano, mentre le iridi verde azzurre tipiche dei Blackthorn si spalancavano per la sorpresa.
E Cristina, seduta accanto a Diego, le lanciò un’occhiata che diceva chiaramente “appena usciamo da qui mi racconti cosa diavolo é successo”.
L’ultimo sul quale posò lo sguardo fu Julian.
Gli occhi del Parabatai erano sbarrati e fissava la mano di Mark sulla sua come se volesse staccargliela a morsi.
- Vado a portare la colazione a Kit, dubito che abbia voglia di scendere – esordì, afferrando un vassoio e sistemando cibo alla rinfusa.
- Jules … - cominciò Emma, ma il ragazzo l’oltrepassò senza dar segno di averla sentita e si chiuse la porta alle spalle.
A quanto sembrava il suo piano era riuscito.
Julian la odiava.
E faceva male.
Mark la guidò verso la sedia più vicina, liquidando le domande con un gesto deciso.
Sembrava che per qualche strana ragione sapesse sempre cosa dire o fare per farla sentire meglio.
Era qualcuno su cui poter contare.
Sperava solo che un giorno Julian potesse riuscire a perdonarla e giungesse a capire perché aveva preso quella decisione.

 

 

 

 

*

 

 

 

La camera di Kit non era al buio e silenziosa come si era aspettato di trovarla.
Il giovane Herondale era seduto sul bordo del letto a baldacchino e chiacchierava allegramente con Ty.
Era strano vederli così, visto che entrambi erano sempre stati poco predisposti al socializzare con chi li circondava, eppure sembrava che avessero finalmente trovato un coetaneo con il quale stringere amicizia.
Quell’immagine gli provocò una fitta al petto.
Gli ricordavano così tanto lui ed Emma.
Emma … la sua Parabatai, la sua migliore amica e la ragazza che amava con ogni fibra del suo essere.
Emma, che aveva scelto Mark.
Emma, che lo aveva ferito come nessun altro era mai stato in grado di fare.
Scosse la testa, scacciando quei pensieri.
Non poteva permettersi di essere debole.
I suoi fratelli avevano bisogno di lui; lo zio Arthur e l’istituto necessitavano del suo aiuto per mandare avanti le cose.
Aveva già perso Emma, non poteva permettersi di perdere anche tutto il resto.
Bussò piano, entrando solo quando non ricevette il permesso.
- Ti ho portato la colazione, immaginavo che non saresti sceso – esordì.
Kit lo scrutò con attenzione, il sorriso che abbandonava il bel volto, poi annuì.
- Hai pensato bene. Grazie per il cibo. –
Schivo come un animale selvatico, considerò, ma forse la vicinanza di Ty gli avrebbe fatto bene.
E, chissà, magari avrebbe finito con l’accettare la sua vera natura invece di continuare a respingerla come se fosse un’onta da cancellare.
- Ci penso io a lui; non preoccuparti, Julian – aggiunse Ty, il viso serio di chi sapeva bene di assumersi una responsabilità e lo faceva con il maggior impegno possibile.
Annuì. – Allora è in ottime mani. Se doveste cercarmi, sono nello studio dello zio Arthur per un colloquio con Nightshade. –
Quando uscì dalla stanza sentì nuovamente il vociare dei ragazzi.
Sì, sembrava che si fossero davvero trovati.
Raggiunse il passaggio adibito ai Nascosti a passo spedito.
Dopo lo stratagemma che aveva escogitato e che aveva visto indagato Anselm Nightshade e i suoi modi di preparazione della pizza dubitava seriamente che la visita del leader del clan di vampiri di Los Angeles sarebbe stata piacere.
- Alla buon’ora, Blackthorn. Cominciavo a credere che te ne fossi dimenticato. –
La voce calda, dall’intonazione bassa e vibrante, era condita da un pizzico di malcelata insopportazione mista a sarcasmo.
Qualcosa di troppo raffinato per uno come Anselm.
Il vampiro davanti a lui aveva la carnagione meno pallida del resto dei suoi simili, scaldata da una sfumatura leggermente olivastra, e indossava abiti in pelle nera che ricordavano vagamente la tuta d’addestramento degli Shadowhunters.
In certe porzioni di pelle si vedevano ancora le cicatrici delle rune, seppure il consueto colorito nero fosse ormai un lontano ricordo tanto erano sbiadite.
- Richard Nightmark, non mi aspettavo di vedere te. –
L’ex Shadowhunter si strinse nelle spalle, - Anselm non ha più molta simpatia per i Blackthorn, ad eccezione di tuo zio. In qualità di suo luogotenente tocca a me sbrigare certe faccende … come se non avessi nulla di meglio da fare che incontrarmi con te – concluse, storcendo le labbra in un sorriso sghembo che mise in risalto una fossetta nella guancia destra.
Julian aveva incontrato Richard solo una volta prima dell’imboscata che lo aveva trasformato in vampiro.
Era uno Shadowhunter notevole e perfettamente consapevole di esserlo; la non morte non sembrava aver alterato la sicurezza che nutriva in sé stesso né la sua abilità di risultare velatamente egocentrico.
- Non ti terrò troppo impegnato. –
Annuì, sedendosi sulla poltrona nell’angolo.
Lasciò scorrere le iridi castano scuro lungo il perimetro della stanza.
- La biondina dov’è? Lei sì che è simpatica. –
Sembrava che quel giorno tutto ruotasse attorno a Emma.
- Emma è con il suo nuovo ragazzo -, disse serrando rigidamente la mascella, - Mio fratello Mark. –
- Ah … Falle le mie condoglianze, avere una relazione con un Seelie, puro o mezzo che sia, é una faticaccia. –
- Sì, certo – bofonchiò.
- Tornando agli affari, sembra che ci sia una certa agitazione nella Corte Unseelie. –
- Agitazione di che tipo? –
- Del tipo da “nascondo un segreto che non voglio che il Clave scopra”. –
Si accigliò. – Di che si tratta? –
Richard sbuffò, alzando gli occhi al cielo, - Dios mio, Blackthorn, secondo te come faccio a saperlo? Ti sembro forse un dannato Seelie? –
La voce di Livia li colse di sorpresa, mentre abbandonava il suo nascondiglio e faceva capolino nel salone, - Potremmo chiedere a Kieran, lui è un principe Unseelie. –
Julian alzò gli occhi al cielo.
- Livvy, cosa ti avevo detto sulle questioni dell’istituto? –
- Di tenermene alla larga, ma la mia idea resta la migliore. Se c’è qualcuno che sa di cosa si tratta di sicuro è lui – replicò, impassibile.
- Allora voi Blackthorn non siete tutti cerebralmente danneggiati -, commentò Richard con tono stupito, - Sembra che tua sorella sia quella intelligente della famiglia. –
Livia sorrise, mentre le guance si tingevano di una delicatissima sfumatura di rosa.
Julian vide il vampiro sorriderle di rimando e sua sorella sbattere le ciglia.
Ah, ci mancava solo quella: Livvy con una cotta per un succhiasangue.
- D’accordo, allora mentre io riaccompagno Richard tu vai a parlarne con Mark – sentenziò.
- È stato un piacere, princesita – intervenne Richard, rivolgendole uno di quei sorrisi capaci di far tremare le gambe alle ragazzine.
- Anche per me – mormorò Livvy, ricompensandolo con un ultimo sorriso e sfrecciando alla ricerca di Mark.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

 

 

- Adesso mi spieghi cosa diavolo succede – esordì Cristina non appena ebbero messo piede nella sua camera.
Emma attorcigliò una ciocca tra le dita, per poi srotolarla rapidamente.
- Io … Insomma, Julian ed io … tra noi c’è qualcosa –, cominciò esitante, - E credo che fingere di stare con Mark possa aiutarmi ad allontanarlo, per il bene di entrambi. –
Cristina sgranò gli occhi, allarmata.
- Em, stai cercando di dirmi che tra te e Julian c’è … amore? –
La legge era dura, ma era pur sempre la legge.
Due Parabatai non potevano assolutamente essere legati dall’amore.
Il Conclave aveva sempre proibito certi tipi di unioni, scoraggiandoli il più possibile, e solo il pensare a qualcosa di quel genere era proibito.
- Uhm uhm. –
- Wow –, mormorò con sentimento, - È un bel problema. –
- E questa è l’unica soluzione possibile. Credi che io stia facendo la cosa giusta? –
Le sedette accanto, passandole un braccio intorno alle spalle, e la tirò a sé.
- È la decisione più saggia che tu potessi prendere e non oso immaginare quanto ti sia costata. –
Emma le posò la testa sulla spalla, lasciandosi coccolare.
Solitamente il contatto fisico non la faceva impazzire, ma in quel momento aveva solo il bisogno di sentirsi dire che tutto sarebbe andato a posto.
- Julian mi odierà per tutta la vita. –
Cristina scosse la testa, portandole una ciocca bionda dietro all’orecchio, - Julian non ti odierà mai. Prima o poi capirà la tua scelta e tornerà a comportarsi come sempre. –
Annuì.
Già, sperava davvero che andasse così, ma in quel momento non ci faceva troppo affidamento.
Il vociare lungo le scale attirò la loro attenzione.
- Credo che sia arrivato Jaime – sussurrò la messicana, irrigidendosi.
Erano mesi che non vedeva quello che era stato a un passo dal diventare il suo Parabatai; se le cose con Diego si erano chiarite e si stavano lentamente risistemando di certo la questione con Jaime sarebbe stata più complicata.
Ubriaco o meno, aveva pronunciato delle parole che ancora risuonavano nella mente della ragazza e che bruciavano come ferite cosparse di sale quando riecheggiavano nei suoi ricordi.
Emma le strinse la mano, - Ci sono io a sostenerti, esattamente come hai fatto tu poco fa. –
- Spero solo di riuscire ad affrontarlo. –
- Ci riuscirai e, se così non fosse, posso sempre essere io a tirargli un pugno sul naso al posto tuo – rise.
Cristina si unì alla risata.
Questa volta non era sola; aveva degli amici, persone che a lei tenevano e che le sarebbero rimaste vicine fino alla fine.
Questa volta poteva farcela.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice: 

Questa volta torno nel fandom con una long ambientata subito dopo la “Signora della mezzanotte” con uno sviluppo che è assolutamente frutto della mia fantasia e che spero possa interessarvi e coinvolgervi. Darò spazio a tutti i personaggi presentati nel primo volume e ad alcuni solo accennati, ci sarà l’inserimento di un paio di OC e di tutte le mie teorie da fangirl seriamente disturbata.
Spero possa piacervi e che vogliate farmi sapere che ne pensate.
Al prossimo capitolo.
Stay tuned.
XO XO,
Mary Sibley

 

 

 

 

 

PV personaggi:

 

Colton Haynes as Julian Blackthorn;

Eliza Taylor as Emma Carstairs;

Greg Nawrat as Mark Blackthorn;

Zoe Kravitz  as Cristina Rosales;

Barbara Palvin as Livia Blackthorn;

Emily Rudd  as Drusilla Blackthorn;

Mitch Hewer as Christopher Herondale;

Jacob Tremblay as Octavian Blackthorn;

Skandar Keynes as Tiberius Blackthorn;

Andrea Denver as Richard Nightmark;

Michael Trevino as Jaime Rosales;

Taylor Kinney as Diego Rosales;

Wade Poezyn as Kieran;

Megan Fox  as Rozenwyn;

Kristina Pimenova as Kestrel Morgenstern;


   
 
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