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Autore: Harry_Love_    01/03/2017    0 recensioni
Se sei libero sei tu che crei il mondo; se non sei libero il mondo crea te!
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Londra


<< Mamma mamma guarda! >>

<< Hope per favore, stai un po ferma >>
<< Ma è bellissimo qui >> dissi guardando oltre il piccolo vetro.
Era la prima volta che salivo su un aereo e in quel momento mi sembrava la cosa più bella del mondo.
<< Lo so amore, però cerca di fare la brava che siamo quasi arrivati. Che ne dici di addormentarti visto che sei stata sveglia per tutto il viaggio?>>
Guardai mia madre con una faccia al quanto contrariata, ma dal suo sguardo capii che non avevo scampo.
<< E va bene, ma voglio Fred >> dissi incrociando le braccia al petto e corrugando la fronte.
Fred era il mio peluche a forma di tartaruga, che mi avevano regalato al mio primo compleanno e anche se adesso di anni ne avevo cinque non riuscivo proprio a separarmene. Molte volte mia madre aveva provato a sbarazzarsi di quel pupazzo, perchè ormai stavo crescendo, ma in un modo o in un altro riuscivo sempre a scamparla e a salvare il mio povero Fred.
<< Aspetta vado a prendertelo io >> disse mio padre che nel frattempo si era svegliato, forse a causa della mia voce.
<< Grazie papi >>.
<< Ecco qui piccola, adesso dormi >>
<< Va bene va bene >> mi distesi sulla sedia con Fred al mio fianco e mentre guardavo le nuvole fuori correre sempre più veloci mi addormentai profondamente.

<< Hope svegliati, siamo arrivati>>
Sentii qualcuno chiamarmi e scuotermi e solo dopo qualche secondo ricordai che stavo su un aereo diretta verso Londra con la mia famiglia. Spalancai subito gli occhi e tutta euforica mi buttai addosso a mio padre.
<< Siamo arrivati papiiii, siii andiamo a vedere la nostra nuova casaaa dai dai >>
<< Va bene piccola peste, però adesso devi starmi vicino che dobbiamo scendere e ci sarà molta gente >>
Feci come mi era stato detto e con un sorrisone continuavo a guardarmi intorno.
<< Christian mentre io resto qui con Hope a chiamare un taxi, vai tu a recuperare le nostre valigie? >>
<< Si cara adesso vado io >>
Mentre mio padre si allontanava, mia madre chiamò un taxi e appena si fermò subito mi ci infilai dentro.
<< Susan ho preso tutto non manca nulla >>
<< Benissimo caro allora possiamo andare >>
Mia madre disse il nome della strada al taxista e dopo mezz'ora ci fermò davanti ad un'enorme villa color crema con un giardino pieno di fiori colorati e di fianco anche un'altalena rossa e viola. Guardavo quella casa con occhi e bocca spalancati, quasi non riuscivo a crederci. Varcammo il cancello e percoremmo il viale di ghiaia che arrivava fino alla porta d'ingresso. Appena mia madre aprì corsi immediatamente dentro.
<< E' bellissimo qui. Mi piace un sacco >> continuavo ad urlare saltellando ovunque.
<< Posso andare a vedere la mia camera? Vi prego vi prego >>
<< Vai però dopo scendi subito giù che devi aiutare me e la mamma a sistemare tutte le nostre cose >>
<< Va bene faccio subito >>.
Andai al piano di sopra e aprii la prima porta che avevo di fronte, ma capii subito che non era camera mia. Mi avvicinai alla seconda porta e rimasi con la bocca spalancata. Era una stanza enorme, piena di colori e c'erano giocattoli ovunque. Mi sdraiai sul letto e appena guardai il soffitto vidi che era tutto ricoperto di stelle fluorescenti. Era un sogno quella camera. Era la mia camera.
Corsi di sotto urlando e saltellando << grazie, grazie, grazie, grazie è tutto fantastico mi piacerà un sacco stare qui >>.
Vidi mia madre e mio padre che ridevano per il mio buffo comportamento e corsi ad abbracciarli fortissimo.
<< Io e papà siamo felici che ti piaccia, abbiamo fatto del nostro meglio per non farti mancare nulla >> disse mia madre mentre mi dava un bacio affettuoso sulla testolina riccioluta.
<< Adesso piccola peste dobbiamo sistemare susu >>
<< Ma papà io non voglio, dai ti pregoo >> cercai di convincerlo facendo persino una faccia da cucciolo bastonato
<< Non attacca con me lo sai >>
<< E va bene >> alla fine mi arresi e inizia a sistemare andando avanti e indietro con montagne di vestiti e oggetti.

<< Non ce la faccio più mamma, abbiamo finito? >> dissi buttandomi sul divano
<< Si non preoccuparti. E' ora di andare a letto >>
<< Sisi. Buonanotte mamma, buonanotte papà >> corsi a dare un bacio ad entrambi e andai di sopra.
<< Ricordati di lavare i denti prima >> mi ricordò mia mamma
<< Si lo so >> dissi un po scocciata.

Ero sdraiata a pancia in giù, con la testa sotto il cuscino da una ventina di minuti e non riuscivo proprio a dormire. Mi girai a guardare il soffitto, stavo per addormentarmi quando sentii delle voci che provenivano dal piano di sotto. Andai verso la porta e l'aprii piano piano cercando di non fare rumore. Mi misi seduta sulle scale e dopo un po capii che erano solo i miei genitori che stavano parlando.
<< Susan mi dici come facciamo? >>
<< Oh dio ne abbiamo già parlato molte volte, non iniziare di nuovo Christian >>
<< Va bene va bene tanto alla fine decidi sempre tu >>
<< Mi sembra che tu non abbia mai detto il contrario. Eravamo d'accordo entrambi, lo sai >>
<< Si lo so. Andiamo a dormire adesso cara >>
<< Si andiamo >>
Non capii niente di quello che dicevano, saranno cose da grandi pensai, i grandi dicono sempre cose strane. Mi alzai e me ne andai a letto di nuovo, ma questa volta subito mi addormentai.
La mattina dopo mio padre venne a svegliarmi e appena sveglia sentii subito l'odore di quei biscotti buonissimi che solo mia madre sapeva fare. Mi precipitai giù dal letto e corsi in cucina.
<< Buongiornissimo mammaa, mi dai i biscotti? >>
<< Buongiorno anche a te mangiona, siediti che finisco di preparare tutto >>.
Non me lo feci ripetere due volte e dopo pochi minuti una teglia enorme piena di biscotti era davanti ai miei occhi.
<< Appena hai finito di mangiare vai a lavarti e vestirti, oggi io e la mamma ti portiamo in un bel posto >>
<< E dove andiamo? >> chiesi con la bocca piena
<< Non te lo diciamo, è una sorpresa >>
<< Siii mi piacciono le sorprese. Vado subito a vestirmi >>
<< E lavarti >> aggiunse come al solito mia madre.

Andammo a prendere il pullman perchè papà ancora non aveva preso una macchina e quindi potevamo spostarci solo così. Dopo alcune fermate scendemmo anche noi e subito vidi un enorme parco dove c'erano tantissime giostre e tanti bambini. C'era persino un lago con le anatre e alcuni vecchietti gli buttavano del pane per farle mangiare.
<< Posso andare a giocare?>> chiesi subito a mio padre
<< Si va bene, ma non allontanarti troppo >>
<< Va bene papà >>
Dopo quasi un'oretta ritornai dai miei genitori
<< Hope adesso dobbiamo andare a trovare una nostra amica che non vediamo da tantissimo tempo >> mi informò mia madre
<< La conosco? >>
<< No piccola non l'hai mai conosciuta, ma ti piacerà. Si chiama Rose e vive con sua sorella Anne >>
<< Mi piacciono i loro nomi. Andiamo >>.





Salve a tuttee!
so che questo capitolo non è il massimo ma siate carine con me.
Per ora non vi dico nulla della storia ma piano piano inizierete a capire
xx
  
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