Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: emylee    29/03/2017    3 recensioni
Draco Malfoy viene scelto dal Signore Oscuro per una missione di vitale importanza.
Con orgoglio accetta, ma cosa succede se, al momento del compimento della missione, si pente e scappa?
Il futuro non gli riserverà tante belle sorprese.
Harry Potter in miniatura lo guardava con un cipiglio confuso e, sotto sotto, un po' spaventato. Lasciò cadere quella roba tagliente che aveva per le mani e si avvicinò a lui, per poi fermarsi con le mani sui fianchi. Era piccolo, più piccolo di quanto Draco avesse immaginato prima di mettersi in viaggio. Gli occhiali, notò con orrore, erano gli stessi che aveva sempre portato.
«Potter!» gridò. Non si aspettava di trovarlo così facilmente.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


VI


Il mattino dopo, Draco si svegliò dopo una nottata insonne, intervallata da brevi incubi che, però, l'avevano lasciato scosso e sudato tra le lenzuola bollenti. Ma aprì gli occhi con un pensiero fisso.

«Le cantine.» mormorò, con la bocca impastata.

Draco conosceva a menadito le cantine del Manor, e se la fortuna decideva, per una volta, di girare nel verso giusto, in quel futuro ci sarebbe stato proprio ciò che gli serviva e che cercava. Pozioni. Aveva bisogno di tante pozioni, di tutti i tipi. Per quanto aveva visto il giorno prima – nonostante la confusione e l'orrore provato – Potter aveva bisogno di cure, e Draco aveva intenzione di aiutarlo in ogni mezzo. Per quanto, al momento, poteva.

Se era riuscito a portarlo nella tana del lupo, sarebbe riuscito anche portarlo via. Doveva solo trovare il modo.

Si preparò di fretta, così tanto che per poco non uscì dalla stanza con la camicia fuori dai pantaloni, come il peggior studente babbano di Hogwarts. Si lisciò persino i capelli, prima di mettere piedi nella sala da pranzo per la colazione, indossando la sua maschera di indifferenza e incuranza quando si sedette al tavolo insieme ai suoi genitori.

«Buongiorno, Draco, figliolo.» Suo padre lo guardava come il suo miglior tesoro, la fierezza gli brillava gli occhi come mai era successo. Quanto aveva desiderato di vedere quello sguardo posato su di sé? In quel momento, gli faceva solo ribrezzo, ripensando al motivo per il quale suo padre aveva improvvisamente deciso di adorarlo. «Cosa ti ha donato come premio il nostro Signore?» domando.

Draco notò che sia i piatti di sua madre che quelli di suo padre erano vuoti. Il suo no.

«Ha chiesto il Manor libero, vero, Draco?» chiese sua madre, guardandolo con gli occhi freddi. Nella loro freddezza, però, Draco gli lesse anche una muta preghiera, e decise di annuire alla sua piccola bugia.

«Sì, certo. Ma ho chiesto anche di vedere Potter quando ne ho voglia. Mi ha dato il permesso di andare da lui a mio piacimento e farci quel che voglio.»

Lucius aggrottò le sopracciglia, «E perché hai fatto tale richiesta? Come al solito dovevi fare qualcosa di stupido. Potevi chiedergli qualsiasi cosa, e tu gli chiedi di vedere quella feccia!»

«Ho chiesto di Potter perché voglio vederlo e farci quello che desidero. Il Manor comunque sarà libero, ed è questo quello che conta.»

Il resto della colazione trascorse nel silenzio più assoluto.


Non appena fu libero dallo sguardo preoccupato di sua madre, Draco corse verso le cantine del Manor, pronto ad arraffare tutte le pozioni che riuscì a trovare. Le rimpicciolì con un colpo di bacchetta e le nascose sotto il suo mantello, che indossò poco prima di scendere nelle segrete per andare di nuovo da Potter.

Non voglio mai più vederti...

Si morse un labbro, tentennando poco prima di raggiungere la cella chiusa. Ripensò alle parole di Harry il giorno prima, le stesse che lo avevano tormentato per tutta la notte, ma decise che non doveva lasciare che la vergogna e il senso di colpa lo fermasse.

Era lì per curare le sue ferite, che Harry volesse o meno.

Aprì la cella e la rischiuse magicamente allo stesso modo alle sue spalle, essendo così sicuro che nessun altro si facesse vivo durante la sua improvvisata mansione da medimago inetto.

Si avvicinò al corpo di Harry che era ridotto allo stesso modo del giorno precedente, solo addormentato. Notò soltanto in quel momento di una pozza di vomito e sangue che giaceva in un angolo della stanza, ma Draco evitò persino di fare qualsiasi smorfia per la puzza o per lo schifo.

Piuttosto, si preoccupò di prendere subito una fiala tra le pieghe del mantello, quella per le ferite interne di qualsiasi tipo, il che avrebbe spiegato il vomito.

«Potter,» lo chiamò, cercando di svegliarlo con delicatezza. «Harry... Harry, svegliati. Prendi questo, per favore.»

Harry aprì la bocca secca con un lieve gemito dolorante, e subito gli appoggiò l'ampollina sulle labbra, massaggiandogli con tocchi lievi la gola in modo tale che, così, ingoiasse senza troppo dolore.

La pozione fece effetto quasi subito, e lo notò immediatamente dal rilassamento del viso. Non sembrava sofferente come era pochi secondi prima, quindi prese una seconda fiala contenente il Dittamo, pronto a spalmarlo sulle ferite, almeno quelle più profonde e infette.

Harry aprì gli occhi non appena sentì le dita di Draco sulla pelle, leggere e delicate come forse mai erano state prima. Però non disse niente, e lasciò fare a Draco il suo minuzioso lavoro, senza staccare lo sguardo un po' più vivo dal suo viso.

Draco preferì ignorare quegli occhi fissi e taglienti, preferendo dedicarsi appieno nel spalmare tutta la pozione sulle ferite.

Quando ebbe finito, chiese: «Hai qualche altro dolore? Ho una pozione anche per i tremori delle cruciatus, ma non sembra che ti serva ora.»

«No, non mi serve.» La sua voce sembrava molto meno roca di come era il giorno prima. Probabilmente la prima pozione deve avergli curato pure la gola graffiata.

«Ho anche quella per il mal di testa, e per...»

«Draco, ti ho detto che non volevo più vederti.»

Deglutì, prima di trovare il coraggio di alzare lo sguardo sul viso sporco e tradito di Harry. Continuò a torturarsi incosciamente il labbro inferiore, prima di rispondergli. «Harry, non avrei mai potuto farti una cosa del genere.»

«Ma l'hai fatta.»

«Non sono stato io!»

«Mi stai dicendo che non sei stato tu a dirmi "Sono anni che stiamo insieme, e non ti ho mai portato da nessuna parte. Ti fidi di me? Ti porterò in un posto speciale!"» il tono di voce si alzò di poco, imitandolo con una smorfia disgustata sul viso. «Un posto davvero speciale, Draco, davvero. Complimenti, hai sul serio quell'ottimo gusto che hai sempre vantato di avere.»

«Harry...»

«Merlino, ancora non posso crederci. Sai cosa mi ha fatto più male delle cruciatus e delle maledizioni taglienti che mi hanno lanciato negli ultimi quattro giorni?»

«Harry, ti prego, aspetta...»

«Il fatto che prima di portarmi qui, proprio prima di portarmi qui!, mi hai detto che mi amavi. Che mi amavi! Era la prima volta che me lo dicevi!» scoppiò a piangere in silenzio, mentre le sue labbra, nonostante adesso fossero zuppe di lacrime, non perdevano la smorfia schifata. «Non me lo avevi mai detto... e quando me l'hai detto, ero così contento, così felice, ti avrei seguito fino in capo al mondo... e tu mi hai portato qui. Hai sorriso, quando mi hai consegnato a Voldemort.»

«Harry!»

Non sobbalzò neanche al nome del Signore Oscuro pronunciato da Harry, ma sentì perfettamente il nodo in gola stringersi sempre di più ad ogni sua parola. Ma doveva fargli capire che lui non avrebbe mai fatto nulla del genere! Soprattutto se lo amava, soprattutto se aveva avuto il coraggio di dirglielo...

Gli prese il viso tra le mani, in modo tale da avere i suoi occhi dritti nei suoi, così da fargli vedere quanto fosse sincero in quel momento. Forse per la prima volta. «Ascoltami, per favore, ascolta bene quello che ti dico! Non ero io. Capisci? Non io.»

«Non tu.»

«Non io.»

Rimase in silenzio, Harry, per un sacco di tempo. I suoi occhi brillavano solo di rabbia e risentimento in quel momento, e Draco pensò a quanto gli mancassero gli occhi del piccolo Potter, grandi e fiduciosi. Poi si rese conto che gli mancavano anche gli occhi di Harry Potter da grande quando lo guardava con passione e sfida nei corridoi di Hogwarts, o sul campo da Quidditch.

Improvvisamente, le pupille di Harry si dilatarono.

«Hai diciassette anni.» Non era una domanda.

«Beh... non so bene in quale mese siamo, ma fino all'altro ieri avevo diciassette anni, sì.»

Si mise a sedere su quella panca, senza perdere il contatto visivo con l'altro. E Draco pensò – sperò – che Harry avesse finalmente capito.

«Sei il viaggiatore nel tempo.»

Draco provò a sorridere, ma non fu sicuro di esserci riuscito. «Sì.»

«Sei lo stesso che quando ero bambino è stato il mio primo amico? Quello che mi ha aggiustato il pupazzo di pezza? Quello che ha dato fuoco ai capelli di mio cugino...»

«Lo stesso che ti ha lasciato da solo in una radura vicino Privet Drive. Sì.» confermò, e stavolta fu davvero sicuro di non essere riuscito a sorridere, neanche lievemente.

«Non sei lo stesso che ho reincontrato a Diagon Alley da Madama Malkin, vero? Lo stesso che, sul treno per Hogwarts, mi ha offerto la sua amicizia?»

«Non hai mai accettato la mia amicizia.»

Fu solo allora che Harry abbassò lo sguardo, ricominciando a piangere. «Ho accettato la tua mano. Ti sono stato amico per tanti anni. Ti sono stato amante per tanti anni.»

Anche Draco abbassò gli occhi. Rimpiangendo qualcosa, chissà cosa.

O forse no.

«Non lo sei stato per me.»








Spazio Autrice.

 Volevate un po' di vero dialogo tra Harry e Draco? Eccovelo qui!
Non ho molto da dire, se non che dal prossimo, o da quello dopo, non so ancora bene, ci sarà molta più azione (?) più o meno, non sono molto brava con tali descrizioni, ma ci proverò!
Grazie mille a tutti i recensitori! E anche chi ha preferito/seguito/ricordato questa storiella un po', boh, così.
Mi aspetto tante belle recensioni! (o forse no, ma sono contenta anche se apprezzerete in silenzio :) )

Emily.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: emylee