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Autore: Robigna88    06/04/2017    1 recensioni
Allison si è presa cura di Hope nelle settimane in cui Hayley è finalmente riuscita a recuperare tutti gli ingredienti necessari a creare la cura per svegliare gli Originali.
Una volta svegli è arrivato per Hope il momento di conoscere la sua famiglia ma la piccola è tesa e "spaventata". Sarà zia Allison ad aiutarla a superare il momento e, aiutando la piccola, lei stessa troverà un aiuto che non sapeva di volere.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Hayley, Hope Mikaelson, Klaus, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-3-

 

 

 

 

 

“Ci servono del cioccolato fondente, della farina, delle nocciole, dello zucchero, delle uova, del burro e della vaniglia.”

Allison sistemò tutti gli ingredienti sul tavolo e annuì cercando una ciotola. “Abbiamo tutto, ora ci serve solo una ciotola. E delle fruste.”

“Pensile in alto a destra per la ciotola, secondo cassetto sotto il lavabo per le fruste” Hope si mise a sedere sull’isola, dove le piaceva stare spesso, durante la preparazione di pranzo e cena o anche semplicemente durante i momenti di relax. “Quindi oggi ti senti meglio?”

La donna le sorrise. “Sì, sto bene. Non devi preoccuparti per me, lo sai vero?”

“Ma tu sei la mia famiglia, come la mamma, come papà e gli zii. E per la propria famiglia ci si preoccupa, giusto?”

La cacciatrice versò un altro po’ di farina e sospirò pensando che quelle parole le erano familiari. “Hai sentito zio Elijah dirlo non è vero?”

“Sì, è preoccupato per te. L’ho sentito parlare con la mamma prima” la bimba si guardò intorno, poi tornò a guardare Allison. “Posso farti una domanda?”

“Se vuoi chiedermi se possiamo mangiare un po’ di questa buonissima cioccolata la risposta è sì” le disse porgendogliene un quadretto.

Hope la prese ridacchiando. “Grazie, ma volevo chiederti un’altra cosa. A te piace lo zio Elijah? Intendo come… come più di un amico.”

“Intendi come a Leonard piace Penny in The Big Bang Theory?”

“Esatto.”

“Ti dirò la verità perchè è quello che ci siamo promesse; dirci sempre la verità. Io e lo zio Elijah ci siamo piaciuti come Penny e Leonard  per un lungo tempo” Allison mescolò energicamente, poi le chiese di passarle la teglia. “Ma non più adesso.”

“Perché no?”

“Beh perché a volte l’amore si trasforma” provò a spiegarle l’altra. “Io e lo zio Elijah ci vogliamo ancora molto bene, solo in modo diverso.”

“E lui e la mamma?”

Allison si strinse nelle spalle. “Dovresti chiederlo a tua madre ma una cosa posso dirtela per certo; tuo zio Elijah è l’uomo più buono e amorevole che potrai mai incontrare. Quindi qualunque sia il modo in cui lui e tua madre si vogliono bene, lei è molto fortunata.”

Hope sorrise, poi le porse il cellulare che squillava. Allison le diede un bacio sulla guancia scusandosi mentre si allontanava per rispondere. Non si accorse di Elijah fuori dalla cucina.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

“Hey” Allison fece capolino con la testa nella camera e sorrise ad Hayley. “Posso parlarti un attimo?”

“Entra pure.”

L’altra si accorse solo in quel momento che la sua amica indossava la camicia di Elijah; i polsini sbottonati, l’aria rilassata, i capelli lucenti che le ricadevano sulle spalle. Con un mezzo sorriso ricordò quando era lei ad indossare le camicie dell’Originale dopo che si erano stretti ed amati. In particolare le tornò in mente un momento. Un momento di grande amore e grande dolore.

 

 

“Stai bene?”

Elijah si mise a sedere su una sedia accanto a lei dopo averle baciato il capo e le spostò dal viso una ciocca di capelli sorridendo guardandola. “Le mie camicie stanno più bene a te che a me.”

Lei sorrise ma era chiaro che qualcosa non andasse. Infatti quando si voltò a guardarlo, l’Originale si accorse che i suoi begli occhi nocciola erano colmi di lacrime.

“Cosa c’è che non va?”  le chiese accarezzandole una guancia.

“Devo dirti una cosa” sussurrò lei, le mani tremanti  si sollevarono per poggiarsi sulla sua. “E avrei dovuto farlo già da parecchio tempo, ma con tutto quello che è successo io… non sono riuscita a farlo.”

“Ti ascolto amore mio” le disse lui cercando i suoi occhi per rassicurarla, per calmare quell’ansia che sentiva nella sua voce.

Lei deglutì a vuoto, poi fece un grosso respiro e si mise in piedi passandosi una mano tra i capelli. “Quando stavo male, quando io e Jonas siamo rimasti da soli mentre tu ti occupavi di Tristan… lui mi ha detto qualcosa. Qualcosa in merito alla profezia su di te, Klaus e Rebekah.”

Elijah corrugò la fronte, e dopo qualche secondo si alzò e la raggiunse afferrandola delicatamente per le spalle da dietro, avvolgendola con dolcezza. Quasi fosse un invito a continuare.

“Disse che qualche tempo prima la Strige lo aveva contattato e lo aveva assunto per occuparsi di una faccenda. In cambio gli offrirono protezione e visto che  aveva parecchi nemici lui accettò. Ma quando scoprì che la faccenda di cui avrebbe dovuto occuparsi in qualche modo coinvolgeva me, si era tirato indietro e per questo Tristan aveva iniziato a dargli la caccia” raccontò Allison. “Mi ha detto di sapere chi sarà il responsabile della vostra fine Elijah, mi ha detto che…”

“Lo so” la interruppe lui stringendola poco più forte. “So ogni cosa.”

Lei si girò rimanendo però nelle sue braccia e lo fissò confusa. “Lo sai? Cosa sai?”

“Che sei tu… la grande minaccia per la mia famiglia.” Elijah le accarezzò dolcemente la schiena. Poi continuò. “Lucien me lo ha detto e mi ha detto anche altro.”

“Cosa?”

“Non ha importanza, perché a me non importa assolutamente nulla di quella dannata profezia.”

“Come può non importarti?” chiese lei allontanandosi poco, dandogli di nuovo le spalle anche se solo per un secondo.

“Non mi importa perché so che tu non faresti mai del male a nessuno di noi.”

“E questo basta a farti stare tranquillo?” chiese lei guardandolo. “Perché io non sono affatto tranquilla.”

“Allison, io ti amo e tu ami me. Sei praticamente l’unica persona al mondo che chiama mio fratello Klaus amico, che gli vuol bene nonostante tutte le cose terribili che ha fatto. E adori Rebekah… non ci faresti mai del male e lo sai.”

“No, certo che non vi farei mai del male, non volontariamente. Ma che succede se trovano il modo di manipolarmi? Di farmi fare anche quello che non voglio fare?”

“Io mi fido di te!” esclamò lui avvicinandosi per prenderle il viso tra le mani.

“E che succederà quando lo diremo a Klaus? Credi che anche lui si fiderà di me Elijah?”

“Non deve saperlo per forza… Sai com’è fatto Niklaus, se glielo diciamo diventerà paranoico, smetterà di fidarsi di te e…”

“Mi ucciderà?” finì Allison per lui. “Se non glielo diremo noi lo farà Lucien presto o tardi, come ha fatto con te. E allora si sentirà davvero tradito e sì, mi ucciderà.”

Seguì un minuto di lungo silenzio, poi Allison parlò di nuovo.

“Credo che la cosa migliore da fare sia che io me ne vada,” disse facendo un grosso respiro, vedendo gli occhi del suo bel fidanzato colorarsi di smarrimento. “Per un po’ almeno. Questo maledetto anno sta per finire, e quando sarà finito tornerò e finalmente ci sposeremo e saremo felici.”

“No” Elijah scosse il capo. “È assurdo, non voglio che tu te ne vada.”

“E credi che io voglia? Mi sento… morire al solo pensiero di starti lontana ma è la cosa migliore da fare. Devi fidarti di me Elijah… me ne andrò e tu racconterai tutto a Klaus in modo che non si senta tradito o ingannato venendolo a sapere da altri. E quando questi mesi saranno trascorsi ci prenderemo la felicità che ci spetta, tu ed io.”

“Allison…”

Lei lo zittì con un bacio.

 

 

“Allison” la richiamò al presente Hayley. “Stai bene?”

Lei annuì. “Sì, non mi tratterrò molto, non voglio…” le parole le morirono in bocca quando Elijah venne fuori dal bagno a petto nudo e con i capelli ancora umidi e le riservò un sorriso un po’ imbarazzato. “Ho solo bisogno di una tua firma su questi documenti” cercò di riprendere il filo del discorso guardando la sua amica.

L’altra si schiarì la voce notando qualcosa che avrebbe preferito non notare. “Cosa sono?”

“Dei documenti che devo restituire al mio avvocato e che riguardano qualcosa che voglio fare per Hope. Un piccolo investimento per il suo futuro.”

“Allison” Hayley scosse il capo. “Hai già fatto troppo per il futuro di Hope.”

“La vita costa Hayley, fra dieci anni, quando sarà pronta ad andare al college, per esempio, i prezzi saranno alle stelle ed io voglio essere certa che possa permettersi un bell’appartamento e tutto quello che le servirà per studiare.”

“Credo che con i duecentomila dollari che lei hai già donato potrà fare tutto questo e molto di più” l’Ibrida piegò poco il capo. “Ma so che non cederai fin quando non firmerò quindi dammi questi fogli, ma promettimi che è l’ultima volta.”

Allison sorrise porgendole una penna. “Ecco la penna.”

“Ah” intervenne Elijah che nel frattempo aveva indossato una camicia e si era sistemato i capelli. “Non dovresti firmare senza sapere cosa stai firmando.”

La cacciatrice si voltò a guardarlo e gli si avvicinò. Con le mani afferrò la sua cravatta ed iniziò ad annodarla. “Credi che le farei firmare qualcosa che possa danneggiare Hope?” domandò stringendo ben bene.

Lui scosse il capo guardando il nodo della cravatta; un Windsor, il suo preferito… Sorrise appena. “No, questo mai. Ma sappiamo tutti che la tua generosità a volte è davvero… spropositata. Oltretutto sembra che tu stia nascondendo qualcosa e, chiamami paranoico se vuoi, ma ti conosco abbastanza bene da sapere che le due cose potrebbero essere collegate” le disse. “Sto solo suggerendo ad Hayley di leggere prima di firmare. Tu meglio di me dovresti sapere che è così che si fa.”

Hayley si alzò in piedi e le si mise davanti, di fianco ad Elijah. “Perché a pagina tre di questi fogli c’è scritto testamento?”

Allison sentì la nausea stringerle lo stomaco come una morsa. Le stava capitando sempre più spesso e con una violenza che le rendeva impossibile ignorarla.

“Il tuo naso sta sanguinando” le disse Elijah prendendo il fazzoletto nel suo taschino. “Che cos’hai che non va?”

Lei non rispose, corse in bagno e vomitò esattamente come aveva fatto la mattina precedente. Hayley si piegò sulle ginocchia per tenerle indietro i capelli.

“Scotta” disse ad Elijah che la guardava preoccupato. “Allison, che ti sta succedendo?”

L’altra provò a respirare a fondo. “Chiamate anche gli altri, perché lo dirò una volta soltanto.” Dieci minuti dopo erano tutti seduti in soggiorno. Tutti tranne Hope che, per fortuna, dormiva.

   
 
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