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Autore: Akane    14/04/2005    2 recensioni
tutto iniziò ad una semplice festa quando un ragazzo dalla forte personalità si avvicinò ad un'altra che stava sulle sue...inizio banele? è vero ma è quel che successo a me...e non credo che il resto sia poi così banale...per lo meno non la fine...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SOMEWHERE I BELONG

*eccomi all’ultimo cap…come prevedevo finisco insieme a Till i collapse anche questa. Che tristess…ma tanto ne ho iniziata un’altra nuova, sempre original, per cui non mi fermo mica! Per le amanti delle original mi sento in dovere di indirizzarle verso la nuova Questa è la mia vita. È sportiva ma anche molto sentimentale, mista. C’è anche Sogni amici e stronzate sempre mista con molto sport in mezzo. Non posso non citare Smoke on the water: tragica, drammatica, poco commerciale diciamo, molto forte. Per le amanti delle fanfiction le indirizzo sul crossover  Irlanda the best che anche lì si abbraccia di tutto di più, è una cosa molto comica ma saprà essere anche seria. Poi ce ne sono molte che ho iniziato da un po’. Per le amanti di I’ll(GB) le mando su A moon appeared in the nightsky, a cap. Ok, dopo la pubblicità generale alle mie fic e original posso spiegarvi che l’ho fatto nel disperato caso ci fosse qualcuna che amasse il mio stile di scrittura e si fosse affezionata a me(per Till i collapse è più o meno successo…e mi hanno chiesto di farne altre lunghissime come quella). In questo ultimo cap mi chiederete sicuramente il seguito poiché non è il classico finale dove tutto si conclude e si sistema per il meglio. Anzi. Non si capisce nulla. Ovvero se all’inizio si avevano idee su come potesse procedere la fic, qua proprio svanisce ogni intuizione. Ma vi assicuro che è l’ultimo cap. Per questo  era una fic un po’ diversa dalle altre. Volevo prepararvi e rispondere prima che voi mi assaliste. Spero che non rimaniate deluse, ma i fatti sono proprio andati così e lo sono tutt’ora! A presto e buona lettura. Baci Akane*

 

CAPITOLO 11:

UN RAPPORTO ESCLUSIVO

 

L’estate era passata e tutti erano andati per conto proprio. Quando erano tornati a riprendere i contatti, il bel gruppetto si era trovato con nuove persone fra le sue fila. In special modo si poteva notare la presenza di un ragazzo molto silenzioso, timido e riservato. Parlava proprio poco e poco attirava l’attenzione, ma quando lo faceva era spassoso e tirava fuori qualche battuta simpatica, per cui piaceva a tutti. Instaurò un bel rapporto d’amicizia con ognuno e non faticò ad integrarsi. Specie per l’interesse chiaro che aveva nei confronti di una certa bionda radicalmente cambiata.

Astrid ora appariva divertente e allegra, sempre di base musona e sadica(per le battute poco gentili che tirava fuori), ma molto più ammorbidita e rilassata. Non odiava più la gente e chiunque le si avvicinasse, non si faceva comunque pestare. Era diventata un animale da compagnia, da baraccone che faceva ridere tutti, sempre al centro dell’attenzione…specie quando c’era Stefano.

Tutti avevano notato il cambiamento profondo della ragazza, ora molto disponibile e socievole anche se sempre particolarmente eccentrica e pigra. Piaceva, lo si capiva perché le chiedevano sempre i pareri di ogni cosa seguendo i suoi consigli.

A quanto pare però non piaceva solo a coloro che la conoscevano già, ma anche al nuovo arrivato che si chiamava anche lui Francesco.

Era basso e magro, moro, mingherlino e dimostrava molti meno anni di quanti avesse in realtà. Un visetto semplicissimo ed espressioni gentili e tenere.

La guardava sempre e non si limitava a quello per far capire la sua preferenza verso la ragazza.

Lei era mutata anche dal punto di vista dell’aspetto. I capelli le si erano allungati parecchio e la permanente era  sparita, ora era liscia, aveva cambiato occhiali mettendo una forma più stravagante che le donava al suo volto tondo e agli occhi grandi. Indossava abiti sul dark tendente oppure trasandati, magari da hip hop quando capitava. Aveva piercing e un tatuaggio al polso.

Così era molto più notevole e diversa. Migliorata anche sotto quel punto di vista.

Francesco si sedeva sempre accanto a lei, non le staccava gli occhi di dosso squadrandola come un pittore faceva con un quadro nuovo che gli interessava parecchio, ovunque fosse lei era lui, ogni scusa era buona per parlarle e stare solo con lei e magari anche sfiorarla.

Lentamente aveva instaurato un rapporto che si poteva chiamare d’amicizia pur essendo lì da poco.

Ma a lei chiaramente non interessava, non per via di Stefano, ma semplicemente un tipo così calmo e dolce non era per lei. Amici si, ma nulla di più.

Lui però era chiaramente interessato a lei, tutti lo capirono ma quella volta non si poterono far girare voci visto che da parte dell’altra non c’era proprio nulla.

Astrid l’aveva presa bene, riguardo la lettera. Non se lo era aspettata, come tutti, ma si era tenuta la notizia della smentita dentro lasciando a lui il compito di far cessare le voci. Non disse nulla, nessuno dei due, di quanto accaduto in realtà, ma semplicemente le voci smisero.

Era forte e lo dimostrò una volta di più. Aveva il potere di imporsi di smettere con dei determinati sentimenti e di riuscirci. Si chiamava volontà d’animo. Ormai era come se ci avesse fatto il callo per colpa di una persona sbagliata che l’aveva fatta soffrire molto.

Oltre a questo ebbe anche tutta l’estate e due mesi totali di mare e rilassamento per incassare il colpo e tornare come prima. Senza rendersi conto che era migliorata.

Era come se fosse cresciuta e lei non se ne fosse realmente accorta. Come una rosa che fiorisce e non sa il suo splendore finchè uno non la coglie ammirato. Lei cominciava a ‘venir fuori’ repentinamente e anche il fatto che sentimentalmente non fosse impegnata con nessuno, che non dovesse concentrare le sue forze, la sua energia e la sua mente per una persona da amare, forse era una sciocchezza, ma le aveva giovato. Si era liberata di dubbi e pesi e con l’animo così leggero stava veramente bene. Questo le aveva permesso di capire che anche se non era fidanzata e non aveva qualcuno a cui pensare in quel senso, stava bene lo stesso e poteva dedicarsi a se stessa. Tutto ciò le aveva giovato.

Per cui quando tornò a casa e rivide Stefano non successe nulla.

Era maturata.

Lui se ne accorse come tutti.

Sentiva un forte sentimento per lui che si era imposta virare in amicizia molto profonda. Si era imposta e a crederci ci era riuscita, perché lei era così. Nel suo carattere. Aveva scoperto quanto bene stava sola, che aveva bisogno di stare un po’ con se stessa e non aveva intenzione di tornare indietro.

Era rilassata a rivederlo. Ora sapeva che pensava lui, che la riteneva una persona speciale ma non nel senso inteso da tutti. La lusingava perché Stefano era una grande persona.

Quindi la lasciò spiazzata in un certo senso quando non accettò Francesco. O meglio non lo accettò quando si accorse dell’interesse del moretto per lei.

Ormai si sapeva che non essere visto bene dal ‘capo’ era un dramma!

Meglio suicidarsi!

Francesco non capiva perché Stefano ce l’avesse con lui, non aveva fatto nulla, ma gli dava fastidio come mostrasse il rapporto un po’ esclusivo che i due avevano, come se Astrid fosse di sua proprietà. Questa fu la sensazione che ebbe il nuovo arrivato. Non si perse d’animo ma ammise che tentare qualche approccio più profondo con la bionda era impossibile con Stefano sempre alle ‘costole’ dell‘interessata.

Andava sempre dicendo scherzando che erano sposati e che il rapporto era così strano ed intricato che non sapeva spiegarlo. E altre cose del genere.

Lei lo lasciava fare, tanto sapeva bene cosa intendesse con quelle frasi che avevano il potere di disorientare chi non conosceva veramente il legame dei due.

Sembrava immutato di una virgola il feeling. Ciò rilassò entrambi, avevano temuto che potesse essere cambiato.

Astrid capì che accadeva a Stefano quando portò una sua amica ad uscire con loro per un paio di volte. Erano molto amiche, le due ragazze, e anche loro erano quasi esclusive verso gli altri. A nessuno seccò la cosa, l’amica piacque subito a tutti. A tutti tranne che ad una persona.

Stefano.

Quando lui mostrava il suo disinteresse e la sua contrarietà verso una persona si limitava a non cagarla nemmeno di striscio.

Fissava male il ‘criminale’ e non ci parlava. Era così freddo da far impressione. La tagliava del tutto fuori.

Bisognava avere carattere per rimanere nonostante tutto…e una forte motivazione. Francesco l’aveva probabilmente visto che rimase a lungo…tutt’ora esce con loro anche se ha dovuto eliminare il chiaro ed evidente interesse che aveva mostrato nei confronti della bionda, solo allora Stefano gli mostrò amicizia.

Astrid provò a capire che avesse l’amico. Era come se avesse creato una cupola intorno a lei e cercasse in tutti i modi di proteggerla a modo suo. Era convinta non se ne rendesse conto. Proteggerla però da cosa? Pareva l’unica a comprenderlo in certi momenti, ma attualmente non ci riusciva.

Fu una sera in cui parlarono casualmente che capì tutto.

Il loro rapporto attuale, quel che pensava lui. Come stavano le cose.

Erano a casa di amici e loro due erano appartati in una stanza a preparare del cibo e delle bevande da portare di là. Così lui le chiese quasi indifferente continuando a trafficare concentrato su ciò che aveva in mano:

- allora, come va? -

Lei rimase sorpresa dalla domanda improvvisa, così spiazzata rispose sinceramente:

- beh, bene…perché?-

Lui non la guardò, si sentiva forse imbarazzato a fare certi discorsi, ormai era semplice intuirlo.

- mah…mi sembravi strana…più giù rispetto alle altre volte…-

Lei stette in silenzio interrompendosi dal preparare le bevande e lo fissò diretta. Ma che diceva?

- ma io veramente No…cioè, va tutto bene…-

Lui si strinse nelle spalle rimanendo della sua, così lei riflettè. Ma come poteva essere? Lei non aveva avuto nulla di anormale, si era sempre comportata come al solito, specie quella sera. Era una festa, fra l’altro! Che impressione poteva avere avuto?

Ebbe l’istinto di essere spontanea e prenderlo in giro ma poi un lampo le illuminò la mente. Le venne in mente lo stato d’animo di quei giorni. Proprio in quel periodo si era sentita insoddisfatta del suo lavoro, del suo avvenire. Non faceva nulla, voleva lavorare ma non aveva idea di che fare di se stessa…aveva provato quel senso d’incompletezza ma non dovuto al fatto che non era fidanzata. Eppure l’unico momento in cui si era sentita bene era in quelle uscite con gli amici. Non aveva mai mostrato quanto le era accaduto. Non lo riteneva importante, sapeva che presto ne sarebbe uscita.

Che lui avesse avvertito quello?

Nessuno l’aveva sentito, lui si.

Sorrise interdetta e sorpresa ancor più di prima.

Era così strano, quel ragazzo.

L’unico a capire certe cose che nemmeno lei pesava a dovere.

- forse ti riferisci al fatto che voglio trovare cosa fare della mia vita…è l’unico pensiero che ho…-

Le parve giusto dirlo, lui alzò lo sguardo su di lei affondando i suoi occhi di quel colore così indefinito nei suoi. Erano penetranti e profondi entrambi.

Ci aveva preso.

- io non mi preoccuperei…tanto lo trovi subito e appena lo trovi rimpiangerai questo periodo in cui non hai fatto nulla!-

Non sembrò, ad udirlo, uno che voleva tirare su e consolare o semplicemente aiutare un amica. Ma per loro invece fu proprio così.

A modo loro.

Si capirono subito anche quella volta.

Non erano cambiate le cose fra loro se non in meglio.

Lei sorrise

- ne sono convinta…-

Per poi riprendere a trafficare.

Prima c’era sempre stato il dubbio su loro. Ora non c’era.

Non era stata semplice gelosia quella di Stefano. Aveva sviluppato un acutezza incredibile nei suoi confronti. Aveva in qualche modo sentito chissà cosa per cui aveva sentito l’impulso di difenderla a modo suo da quella gente.

Quel pericolo era paura che lei si allontanasse da lui e riuscisse ad avere quel legame che avevano anche con altri.

Ed ogni volta che percepiva una strana inclinazione, era il primo a sentirla.

Non sarebbero potuti stare insieme, amarsi come tanti. L’amore era strano e diverso, mutevole come la luna. Azzeccarci e trovare quello per sempre era un impresa riuscita a pochi. Lasciarsi andare a quel tipo di sentimento era una scommessa troppo rischiosa. Quel che era in gioco era più importante.

L’amicizia durava per sempre.

Frase fatta ma vera.

Eppure non era giusto definirlo nemmeno in quel modo, il loro rapporto.

Poiché due semplici amici non hanno un rapporto esclusivo che mai nessuno avrebbe potuto avere.

Di fatto era più dell’amicizia e meno dell’amore.

Qualcosa di forte e profondo.

L’uno stava bene con l’altro. Si capivano al volo e nel profondo. Si volevano un gran bene ma non era quell’amore fin troppo rischioso.

Sapevano che il loro sarebbe stato un qualcosa di duraturo che nessuno avrebbe sporcato e contaminato.

Si sarebbero protetti inconsciamente a vicenda coi loro metodi personali.

Si sarebbero compresi subito e avrebbero poi dato il sollievo derivato da ciò.

Poteva esistere un legame così particolarmente profondo e forte?

Contro tutte le teorie conosciute e le esperienze, sembrava assolutamente di si.

Finchè loro sarebbero stati così tutto sarebbe andato bene.

Meglio che se fossero stati fidanzati.

Semplicemente questo.

 

FINE

 

NdAkane: ragazzi, che piaccia o no così sono andate le cose, così sono i fatti e sono tutt’ora. Questa è la mia storia. Se si verificheranno sviluppi, ne dubito, aggiungerò subito un nuovo cap…ma non sperateci. Vi ringrazio tutti di avermi sostenuta e letta fin qua. Il titolo alla fine c’entrava poco con la fic, ma mi piacciono i Linkin Park, per cui…altro da dire non credo di avere se non ci vediamo in altre fic e racconti…insomma…insomma…ci si vede in giro, belli! Baci Akane

 

 

 

   
 
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