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Autore: phoebexx_    20/06/2017    0 recensioni
Tornai all'inizio del corridoio e decisi svoltare l'angolo a sinistra, ma continuai a sentire dei passi dietro di me, sempre più vicini, così presa dall'ansia entrai velocemente nella stanza di un paziente.
Chiusi la porta alle mie spalle cercando di fare il meno rumore possibile, e tirai un sonoro respiro di sollievo.
" Per un pelo, mi ha quasi beccata" dissi dando voce ai miei pensieri.
" Oddio anche qui sono perseguitato dalle fan.. sappi che non sono dell'umore giusto per fare foto o autografi " sobbalzai al suono di quella voce.
Alle mie spalle c'era un ragazzo biondo con le braccia incrociate al petto, messo non troppo bene.
" Scusa ma tu chi saresti? " chiesi perplessa. La luce era soffusa e non riuscivo a vederlo bene in volto.
" Cosa? Non mi conosci? sono Niall Horan " disse il biondo con un pizzico di arroganza nella voce.
•••
Dall'ottavo capitolo:
Ma c'erano due grandi, anzi giganteschi problemi: il primo è che io sono il suo medico! Non è stato professionale da parte mia, e se qualcuno ci avesse visti, potrei addirittura essere licenziata.
Il secondo? Voglio maledettamente riassaporare le sue labbra. E questo non va bene, proprio per niente.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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« Ora ti faccio vedere io » dissi prima di alzarmi stizzita dalla sedia.

Mi alzai dalla sedia e mi diressi a passo svelto nella sala della tac. Dal cassetto di uno scaffale presi una siringa e la nascosi nella tasca del camice. Mi avvicinai a quel grande macchinario e schiacciai il tasto in alto. Il lettino su cui era sdraiato Niall uscì lentamente dal tunnel della tac, e due occhi azzurri analizzarono velocemente il mio volto. Un sorrisetto beffardo si face spazio sul suo viso, quando capì che era riuscito ad irritarmi. 

Mi avvicinai leggermente, mantenendo il suo sguardo.

« Ho un regalo per te, biondino » sussurrai.

« Mhh, forse ho capito di cosa si tratta » sorrise maliziosamente.

Mi avvicinai ulteriormente al suo viso, mentre con una mano premevo sul suo polso per tenerlo fermo. Il mio viso era a pochi centimetri dal suo, quando con l'altra mano libera iniettai velocemente il contenuto della siringa nel suo braccio. 

« Owh, ma che cazzo » disse sorpreso alzando leggermente la testa per guardare il braccio. 

« Ora starai finalmente tranquillo » mi allontanai soddisfatta, ritornando alla mia posizione precedente. 

« Cosa diamine mi hai iniettato? » la sua voce era leggermente alterata.

« Tranquillo niente di che, un tranquillante leggero, giusto per farti dormire un'oretta o più » dissi scrivendo velocemente sulla tastiera. 

Finalmente Niall si tranquillizzò, probabilmente a causa del sedativo, ma almeno riuscimmo ad ottenere delle immagini chiare.

« L'aneurisma c'è ancora, ma le sue dimensioni non sono aumentate.. dobbiamo tenerlo controllato in ogni caso » disse Connor corrugando la fronte.

Annuii leggermente e riportammo Niall nella sua stanza.

Subito dopo di noi entrò Jace e ci chiese l'esito della tac. 

Gli spiegammo la situazione e ci disse di farci riassegnare a lui il giorno seguente, in modo da poter ripetere la tac e tenere il paziente monitorato.

« Prima di andare via, ricordate alle infermiere di venire a controllare che si sia svegliato fra un'oretta. Ah Caroline ci vediamo fra un quarto d'ora all'uscita dell'ospedale? devo controllare le condizioni di un paio di pazienti poi sono da te » disse gentilmente. 

Annuii leggermente imbarazzata e insieme agli altri tornai nella solita saletta per cambiarmi. Solo allora mi resi conto che la stessa mattina arrivai in ospedale vestita con un paio di jeans, una maglia nera e una felpa, ma scacciai via tutte le paranoie sul mio look. Tanto era solo Jace, no?

8:15 Pm

Stavo con il telefono in mano davanti all'uscita dell'ospedale a massaggiare con Amy, mentre aspettavo che Jace mi raggiungesse. La voce dell'infermiera alla reception mi riportò alla realtà.

« Buona serata dottor Murphy » mi voltai e vidi il biondo camminare con sicurezza verso l'uscita, ricambiando il saluto delle infermiere, con un sorriso ammaliante. In quel momento probabilmente anche io avevo gli occhi a cuoricino e mi ritrovai a chiedermi se lui fosse a conoscenza del suo effetto su tutto il genere femminile dell'ospedale. Si avvicinò e si fermò un passo di fronte a me rivolgendomi, stavolta un sorriso più dolce. Stavo per chiedergli dove si trovasse il bar, ma mi precedette.

« Beh allora cosa aspetti, non me lo dai un abbraccio?» allargò le braccia e si avvicinò ancora.

Esitai un secondo prima di saltargli al collo, proprio come quando eravamo più piccoli. La sua stretta era forte, sicura e potevo sentire i muscoli delle sue braccia, prima tesi, rilassarsi dopo pochi attimi nell'abbraccio. 

« Mi eri mancata piccola Caroline » disse allontanandosi.

Piccola Caroline? Avevo sperato con tutta me stessa che mi considerasse, ormai, come una giovane donna che inizia ad entrare nel vero mondo del lavoro, ma a quanto pare così non era stato. Ero ancora la migliore amica della sua piccola sorellina. Non volendo mostrare la punta di delusione che avevo dentro, mi sforzai di sorridergli e mi sistemai una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Solo quando incominciò a parlare mi resi conto che mi stava squadrando dalla testa ai piedi.

« Dio Caroline sei diventata così grande, mi ricordo ancora quando giocavamo tutti insieme a pallavolo nel giardino di casa nostra a Dublino, quanti anni avevamo? » si fermò a pensare.

« Noi dodici e tu quindici » dissi senza pensarci.

« Come hai fatto a ricordartelo così in fretta?»  chiese sbalordito.

« Diciamo che quel periodo, dopo l'università, è stato uno dei migliori della mia vita, quando ve ne siete andati non è stato più lo stesso vivere li » nella mia voce c'era un pizzico di amarezza.

« Dai adesso andiamo, al bar davanti ad un drink mi racconterai tutto»

«Jace..c'è bisogno di prendere la macchina o ci si può arrivare a piedi?»

« In realtà è abbastanza vicino, ma sono stanchissimo quindi vieni prendiamo la mia macchina, poi ti riaccompagno qui se anche tu hai la macchina »

Annuii e ci dirigemmo verso il bar. Una volta arrivati ordinammo e iniziammo a raccontarci delle nostre vite dopo la partenza da Dublino della sua famiglia. Scoprii che nemmeno Amy se la passò molto bene gli ultimi anni di liceo e che aveva scelto di studiare psicologia perché la sua professoressa di psicologia al liceo era stata per lei un punto di riferimento e l'unica a sostenerla veramente durante quel duro periodo. Mi raccontò di aver avuto qualche relazione ma nulla di serio, soprattutto a causa del tipo di lavoro che entrambi facciamo. Così gli raccontai che la sua fidanzata storica a Dublino, non aveva aspettato molto prima di fidanzarsi ancora. Probabilmente nella mia voce trasparì un pizzico di fastidio nei confronti della ragazza, dato che la domanda di Jace mi colse alla sprovvista.

« Non vi è mai stata simpatica quella ragazza eh? Amy quasi la odiava » disse quasi ammettendo a se stesso il fatto.

« Diciamo che non la vedevamo esattamente la ragazza giusta per te, ma mi era indifferente, non la odiavo » mentii. La sua voce stridula era ancora impressa nella mia mente, che oca.

« Perché lo pensavate? » fissò i suoi stupendi occhi azzurri nei miei, aspettandosi la mia risposta che però tardò ad arrivare. 

Persi un battito, non sapevo più che scusa inventarmi, così grazie all'aiuto dell'alcol che scorreva nelle mie vene decisi di dirgli la verità.

« Se davvero vuoi che te lo dica devo prima ordinare un bicchiere di tequila » un minuscolo sorriso comparve sul suo volto alla mia affermazione.

Ordinai il mio drink e presi coraggio. Mi voltai di nuovo nella sua direzione e cominciai a parlare.

« Okay, la verità è che io avevo una grossa cotta per te da piccola, e Amy lo sapeva quindi credo che fosse quello il motivo per cui Amy proprio non la poteva sopportare » abbassai lo sguardo imbarazzata e decisi che il bicchiere mezzo vuoto di tequila fosse davvero interessante. 

La canzone che faceva da sottofondo nel bar in questo momento era Kiss Me di Ed Sheeran che adoravo tra l'altro, e con quello che successe dopo mi sembrò di trovarmi in un film.

Jace delicatamente voltò il mio mento verso di lui e unì di nuovo i nostri occhi.

« Davvero? Insomma perché non me lo hai mai detto? » chiese dolcemente, anzi con un pizzico di dispiacere nella voce.

« Beh sai, eri più grande di me e sempre circondato da ragazze della tua età.. diciamo che non mi sembrava il caso, poi ho sempre pensato che mi considerassi solamente come la migliore amica di Amy » una volta finito di parlare mi sistemai meglio sulla sedia, in modo da assumere una posizione più comoda. 

« Caroline io.. »

Non volevo che provasse 'pena' per la piccola me, che a quindici anni gli sbavava dietro come un cagnolino. Quella me non c'era più ormai, ero cresciuta. Lo interruppi prima che potesse dire qualsiasi cosa, non ce ne era bisogno.

« Senti Jace, non c'è bisogno che tu mi dia alcuna spiegazione, è stato molti anni fa e ormai fa parte del passato. Sono andata avanti, quella piccola me non c'è più.. sono un'altra persona ora. Quindi davvero non parliamone più » sorrisi pensando alla mia infanzia. E vedendo un grande sorriso espandersi sul suo volto mi scappò da ridere. E anche lui rise. Dopo ciò entrambi distogliemmo lo sguardo e bevemmo dal nostro bicchiere.

_

10:30 Pm

Ero seduta comodamente sul divano guardando la tv quando il mio cellulare incominciò a vibrare, segnalando l'arrivo di un messaggio. Sbloccai velocemente lo schermo e lessi il contenuto.

Da: Amy

Un uccellino mi ha detto che sei uscita con Jace, che ne dici se domani usciamo a pranzo e mi racconti tutto? Comunque metti sul telegiornale, se stai guardando la televisione. x

A: Amy

Da Nando's alle 12:30? Ho il turno di pomeriggio. Ps. questo uccellino si chiama Jace? xx

Dopo aver risposto alla mia migliore amica cambiai canale, come mi aveva chiesto, fino ad a quello su cui trasmettevano il telegiornale, che era quasi giunto al termine.

Stavo per spegnere la televisione quando un nome familiare attirò la mia attenzione.

" Il biondo Irlandese della famosa boyband One Direction è stato ricoverato al Seattle Hospital dopo una rovinosa caduta, durante lo show di chiusura del loro secondo tour mondiale. Il prossimo servizio diretto da Mary Swell vi mostrerà il video della caduta registrato direttamente dai fans durante il concerto " 

Dopo aver visto il video della caduta scoppia a ridere, risi così tanto che mi venne mal di pancia. 

Lo mostrarono una seconda volta e decisi di concentrarmi di più sul video per capire il motivo della caduta. Riguardandolo, notai che probabilmente dopo aver saltato a gambe aperte (con in mezzo il bananone) aveva appoggiato male il piede sul pavimento e quindi probabilmente aveva anche preso una storta. Avrei dovuto ricordarmelo il giorno seguente. 

Spensi la televisione e decisi di riguardarmi il video della caduta un paio di volte in modo da farmi qualche risata

Spensi la televisione e decisi di riguardarmi il video della caduta un paio di volte in modo da farmi qualche risata. Riguardando il video completo di una ragazzina che aveva cominciato a registrare gia da un paio di canzoni prima della caduta, potei notare l'energia che quei ragazzi riuscivano a sprigionare dal palco e in tutto lo stadio. E le fan rispondevano con altrettanta energia, cantando e ballando fra le note che le loro voci perfette riuscivano a produrre. 

Mi immaginai in mezzo alla folla scatenata di fan, con la musica forte nelle orecchie, felice e spensierata guardando con occhi pieni di emozione i cinque ragazzi che si esibivano sul palco di fronte a me. 

Improvvisamente qualcosa nel mio stomaco si smosse e decisi di andare ad ascoltare qualche loro canzone, del resto doveva esserci un motivo se erano diventati così famosi, no?

 

$$$$

Ed eccomi ancora qui, con un nuovo capitolo. Personalmente a me questo capitolo piace moltissimo, succedono diverse cose e la storia prende una nuova piega.. Cosa ne pensate di Jace? Vi piace il suo personaggio? Fatemi sapere cosa ne pensate. 

 

Phoebe x.

   
 
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