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Autore: PsycoMaster25    30/09/2017    0 recensioni
L'introduzione é questa: voglio semplicemente farvi partecipi di chi sono io.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Visto? Vi avevo detto che la mia continuità nello scrivere ve la potevate scordare. Dai facciamo così: non vi aspettate niente, mi faccio viva io. Quante cose sono successe e quante ve ne vorrei raccontare. Ma in particolare ne voglio dire una che ho in mente da molto tempo. Una mattina di questa settimana ero sul pullman intenta ad andare a lezione. Forse non sapete questo piccolo aneddoto che é meglio che io vi chiarisca. Dato si che l'anno accademico é iniziato per molti miei colleghi, i bus sono sempre pieni. Questo, però, non é colpa dei miei colleghi ligi al proprio dovere, bensì ad una falla del sistema dei trasporti, che ancora non ha avviato le corse a pieno regime. Forse non é neanche loro colpa... In ogni caso il pullman era gremito. Uno addosso all'altro nella traversata per il campus. Ad un certo punto, mentre fissavo persa la fila di persone in piedi, al centro, scorgo un volto che mi impaurisce davvero. Dovete sapere che durante questa tratta, il pullman attraversa una lunga galleria, il che vi farà benissimamente dedurre che regna la penombra in tutti gli anfratti del pullman. L'unica fonte di luce sono gli stessi LED del pullman che illuminano pochissimo dalle feritorie del corridoio. Questa ragazza aveva gli occhiali e la illuminava la pochissima luce del LED. Chiaccherava con una persona che io non vedevo, data la fila. Mi é venuto un tuffo al cuore nel notarla. Aveva un non so che di realmente terrificante. ATTENZIONE. Non sto assolutamente offendendo, anzi. Dopo, alla luce del pieno sole mattutino, ho notato che era una ragazza carina e dal viso gioviale. In quella penombra di pullman mi era sembrato tutto realmente pauroso all'ennesima potenza, dagli occhi al contorno delle labbra. Mentre la guardavo atterrita, ho immaginato che ad un certo punto cominciasse a fissarmi e che iniziasse a corrermi incontro, come in quelle dinamiche dei film horror. E' proprio di queste sequenze che io ho realmente terrore. Non gli spaventi, non le trame, non le scene di fantasmi. No. Ho il terrore di quella corsa velocissima che fanno i mostri\fantasmi\demoni\assassini verso la telecamera che poi li riprende in primo piano. E questo non mi succede soltanto nei film consoni a questo lugubre intrattenimento, ma anche nei film normali, anche commedie, quando capita una scena del genere. Avete presente "Vieni avanti cretino!" dove il protagonista é un disoccupato interpretato da Lino Banfi che per guadagnarsi da vivere fa i lavori più disparati? Ecco. Una commedia all'italiana dell'inizio degli anni '80 cosa può avere di terrificante? In una scena del film, Lino Banfi prende lavoro presso una fabbrica di un imprenditore che ha continui tic. Il lavoro é estenuante perché deve compiere delle mansioni ripetitive, quasi maniacali. E mentre impazzisce a causa di quell'ordine così forsennato di cose da fare, corre verso la telecamera e si fa un primo piano del suo faccione. Beh... Anche quello mi inquieta. A proposito di tutta questa bella disquisizione sul terrore, siamo arrivati al nocciolo di tutto il racconto. Sapete che io sono affascinata dal personaggio di IT? Lo conoscete? Per chi non lo conoscesse faccio un riassunto: creato dalla mente del notissimo scrittore horror di nome Stephen King e diventato il protagonista di numerosi rifacimenti cinematografici e televisivi, IT é una creatura aliena che semina il terrore in una cittadina del Maine. La sua caratteristica é quella di assumere diverse forme per poter accalappiare le sue vittime e potersi, così, nutrire. La forma che assume di più é quella di Pennywise, un clown dai capelli rossi, il che gli procura facili prede come i bambini. Ma spesso Pennywise( ovvero IT) si trasforma nell'incubo più intimo della sua vittima, riuscendo ancora di più nel suo intento. Ebbene, mi affascina. Questo essere così terrificante mi attira e mi interessa vedere come si muove, come parla (soprattutto in lingua originale) e come semina il panico. Non riesco ancora a capire realmente cosa mi faccia sentire così attratta da questo personaggio così controverso. Forse perché non ha la forma canonica del mostro... Beh, i veri mostri, di solito, sono quelli più insospettabili, quelli che non lo mostrano spudoratamente, ma che nell'angolo più recondito della loro essenza lasciano si che il male cresca e che possa liberarsi da un momento all'altro. Pennywise é più vero che mai. La scena che vidi su YouTube che mi terrorizzò di più fu una in cui IT fuoriesce dallo scolo di una doccia (scena tratta da una serie TV degli anni 90). Non attacca, non urla, non balza d'improvviso, ma riesce comunque ad inquietarmi terribilmente. I suoi occhi, il suo essere così vicino al malcapitato ragazzino di turno. E' l'oppressione a farla da padrone nella scena, ed io sento il respiro mancare alla comparsa del famelico alieno. Ciononostante non riesco a smettere di cercare il video e di guardarlo. In TV stanno dando Tarzan. Neanche questa sera sono uscita. Sono stanca. Si prospetta un semestre ricco di lavoro. Speriamo bene. Speriamo in me.
   
 
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