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Autore: Leah Argent    24/10/2017    5 recensioni
[STORIA INTERATTIVA | 6 OC | INSCRIZIONI FINO al 10 gennaio]
Non accetto piú ragazze. Iscrizioni aperte solo per i maschi
***
Cogli l'attimo e non fartelo fuggire, vivi ogni momento al massimo senza paura e rimorsi.
***
Leah Argent
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo Due
 
«Farò in modo che il suo sorriso non svanisca mai...
nemmeno tra 10 anni, per sempre. Sì, per sempre.»


Felix non è venuto a lezione di Trasfigurazione per un po' e neanche in Sala Grande o nella Sala Comune si è più visto in giro. Anche se era appena entrato a far parte del nostro gruppo, si sentiva già la sua mancanza e la preoccupazione per questa sua assenza ci aveva preoccupato tutti. Me in primis.
Ero appena rientrata nella stanza del dormitorio e, abbandonato lo zaino vicino al letto con la coperta azzurrina, aprii il cassetto del comodino per prendere il diario quando i miei occhi verdi caddero sulla lettera.
«Quel giorno... non ho fatto quello che c'era scritto. Mi chiedo se abbia a che fare con l'assenza di Felix.» pensai prendendola in mano.
«Forse in questa lettera c'è scritto il motivo per cui non si è più fatto vedere...» la aprii piano piano e, tremante, iniziai a leggere.

 
«20 settembre
Partita di quidditch
Tassorosso-Corvonero.
Mi convocarono alla parita,
ma rifiutai perchè non mi sentivo tanto bene.
Rose mi sostituì, non prese il boccino,
così perdemmo.
Me ne sono pentita.
Ti prego, accetta.
Quel giorno mi sono innamorata di Felix.»

Il mio cuore perse un battito e le mie gote iniziarono ad andare a fuoco.
«Quel giorno mi sono innamorata di Felix» continuava a ripetersi nella mia mente questa frase e, non so perchè o come, ma è come se mi sentissi più felice.
Il cuore prese a battere all'impazzata e un sorriso appena accennato si fece spazio sul mio viso.
Quel pomeriggio avrei partecipato alla partita. Fosse l'ultima cosa fatta.

 
***

Quel pomeriggio non mi sentii molto bene: la pancia iniziò a farmi male subito dopo pranzo e lunghe fitte si intervallavano ad intervallo regolare.
«Rosie, non riesco proprio a muovermi.» dissi contorcendomi sul letto e mostrando un'espressione dolorante.
«Forza Grethe, non ti farai battere da un po' di mal di pancia.» disse sedendosi accanto a me-
Mi lamentai e le diedi le spalle rimanendo chiusa in posizione fetale.
«Va bene,» disse accarezzandomi la schiena «andrò a dire al Capitano che entrerò io al tuo posto.» disse e si alzò. In un primo momento annuii ma poi mi ricordai delle parole della lettera:

 
«Rose mi sostituì,
non prese il boccino,
così perdemmo.»

Faccio davvero bene a saltare la partita?
Penso che il mio rimpianto sia quello di aver lasciato la responsabilità sulle spalle di un'amica e perchè non ho fatto qualcosa che sarei riuscita a fare solo se avessi voluto.
«N-no, aspetta.» e si bloccò sulla porta «gioco io nella partita di oggi.»
Il dolore alla pancia sparirà poi, ma non sarà lo stesso per il rimpianto. Nemmeno tra 10 anni e la me stessa che sta vivendo nel presente no riuscirà a sopportarlo per 10 anni.
Rose e Io quel pomeriggio ci stavamo dirigendo, in tenuta da gioco color blu, nel campo da quidditch quando prima di entrare negli spogliatoi si affianca anche Low accompagnato da Reneé, Jason, Kristal e, non potevo credere ai miei occhi, Felix.
«Felix?» chiesi quasi sorpresa nel vederlo.
«Ehi.» mi salutò facendo un sorriso.
«Ma guarda chi si vede!» aggiunse Rose, quasi più sorpresa di me. «Stai bene?»
Lui annuì continuando a sorridere.
«Che hai combinato per stare assente così tanto?» chiese Reneé.
«Non mi sentivo tanto bene e ho chiesto un permesso alla McGranitt.» disse risultando molto convincente.
«è tardissimo. è ora di andare, Grethe. Ci vediamo in campo bellocci!» disse Rose trascinandomi per un braccio dentro lo spogliatoio.
***

La partita è stata estenuante: un po' per la bravura dei giocatori tassorosso che in quegli anni erano migliorati molto, un po' perchè il mio mal di pancia non voleva proprio saperne di diminuire.
Fui l'ultima ad uscire dallo spogliatoio, sono una lumachina in fatto di preparami in orario. Così uscii tutta sola dallo spogliatoio e notai, seduto vicino ad un muro perso nei suoi pensieri, il ragazzo dalla carnagione chiara e gli occhi azzurri.
«Oh, Felix!» dissi in un sussurro, le mie gote iniziarono già a prendere una tinta rosata.
«Ti è piaciuta la partita?» chiesi con un tono troppo acuto dovuto all'agitazione del momento.
«Diciamo di sì.» abbassò lo sguardo sul prato.
«Mh, perchè?» chiesi sedendomi accanto a lui, i miei capelli biondi erano raccolti in una coda alta.
«Perchè ci avete battuto e alla grande.» disse sorridendo e puntando gli occhi azzurri nei mie verdi.
Sorrisi di rimando e mi persi per qualche secondo in quel mare blu.
«E tu?» mi chiese riportandomi alla realtà «Stai meglio?»
«Diciamo di sì.» risposi facendogli il verso. «anche se fa ancora male.»
«Sai, conosco un ottimo rimedio per il mal di pancia...» disse
«Non credo che esista qualcosa in grado di farlo passare. Sopporterò» dissi ormai rassegnata all'idea.
«Se continui a sopportare e basta, finirai per starci male tu.» disse serio guardandomi.
«Se sarò solo io a perderci, allora meglio così. Terrò duro, funziona no? Ho sempre fatto così, mi sono sempre occupata da sola di me stessa.» chiesi.
«Io me ne accorgerò.» e detto ciò si alzò porgendomi la mano e annunciando che l'unica cosa in grado di far passare il mal di pancia sia una bella tazza fumante di tè.
Le cose scritte in quella lettera si avverano dalla prima all'ultima.
Uno dei rimpianti della me stessa tra 10 anni sarà scomparso davvero?

 
***

Il vento soffiava forte tra i miei capelli biondi lasciati sciolti sulle spalle. Ero in piedi nel campo di papaveri difronte a casa nostra.
«Grethe!» disse Fabian avvicinandosi con il braccio il nostro piccolo dai grandi occhi verdi, Marvin.
«Guarda che bei fiori!» disse porgendomi un mazzo di girasoli.
«Cosa ci devi fare con quei fiori?» chiesi prendendolo in mano.
«Sono per Felix» disse guardandomi negli occhi.
«Non sarebbe felice di ricevere cose simili.» risi.
«Non importa.»

 
«Alla me stessa di 10 anni fa...
Ti aspettano molta felicità e tanta fortuna.
Ti prego, renditi conto della fortuna che hai.
Non lasciartela sfuggire dalle mani.
Ho scritto questa lettera a te,
la me stessa a 16 anni,
perchè non voglio che tu abbia rimpianti
che ti porteresti dentro per la vita.
Ora, 10 anni nel futuro, Felix non c'è più.
Non perdere ciò che per te è importante.
Non distogliere lo sguardo da Felix.»


 
L e a h s C o r n e r:
Buonasera carissmi,
Eccomi qui con il secondo capitolo come promesso.
Vi invito come sempre a lasciare una recensione e a chi non si è fatto sentire l'altra volta, forse, direi che è arrivato il momento (per il bene del vostro OC).
Ora vi lascio e vi auguro ancora una buona serata!

 
Leah Argent
   
 
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