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Autore: Kim WinterNight    13/11/2017    11 recensioni
Avete mai notato che quando salite sui mezzi pubblici finite per incontrare le peggiori specie di umanità senza raziocinio?
Non serve che lo neghiate, capita a tutti!
Ebbene, ho deciso di raccontarvi cosa capita a me quando salgo a bordo di simpatici autobus o sfreccianti treni, per non parlare di quei meravigliosi aerei...
Insomma, tutto ciò che leggerete in questa raccolta di scempiaggini mi è capitato davvero; questa è la dimostrazione del fatto che la realtà è sempre peggio di ciò che è frutto della nostra fantasia o immaginazione!
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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ReggaeFamily

Puffy non mangia!



Autobus extraurbano, tardo pomeriggio


All'andata tutto è stato tranquillo, per quanto tale parola si addica ai viaggi in pullman che mi ritrovo a dover affrontare.

Ma ovviamente le cose non possono mai andare bene del tutto, altrimenti che senso avrebbe creare una raccolta come questa?

In ogni caso, sono seduta in uno dei primi posti dietro l'autista, siamo sempre in inverno e io trovo molto confortante stare dentro l'autobus con il riscaldamento acceso. Il desiderio è sempre lo stesso, comunque: casa, pigiama in pile, calzettoni e pantofole a stivaletto super felpate.

Due fermate dopo di me, sale una ragazza. È tutta impettita, nonostante sia magra come un manico di scopa, mostra il suo abbonamento all'autista e si siede sul primo sedile che trova, ovvero quello alla sinistra della porta d'ingresso.

Sospira pesantemente e sbuffa, per poi cominciare ad armeggiare con il cellulare. Mentre il mezzo si rimette in moto, noto che la fermata si trova proprio accanto a un pub; da come è abbigliata la tizia, immagino lavori proprio lì.

Poco dopo, sobbalzo quasi nel sentirla parlare da sola, poi capisco che sta intrattenendo una conversazione telefonica e, ovviamente, sta urlando e mettendo tutti i passeggeri a conoscenza dei fatti suoi.

Ovviamente, chi non lo farebbe?

«Ciao ma', sono appena uscita dal lavoro! Sono sul pullman! Come sta?» comincia. «Oh no, davvero? Anche oggi non ha mangiato? Ma come sarebbe a dire? Come faccio? Sono disperata!» strilla poi.

Suppongo sia preoccupata per suo figlio o fratello minore, però a noi non interessa granché, forse non le è chiaro. Anzi, senza forse.

«Ascolta... ed è andata... di corpo? Come sarebbe a dire no? Oddio, allora è grave...»

Mi sento veramente a disagio e non capisco perché certa gente non si renda conto di quanto è ridicola e inopportuna. Siamo su un mezzo pubblico!

«Mmh... vediamo... tra circa venti minuti dovrei arrivare alla fermata, quindi... devo chiamare per sapere se è ancora aperto. Sì, mamma, l'ambulatorio, certo, cosa sennò? Non farmi innervosire... sì, scusa, hai ragione, ma lo sai che quando si tratta di Puffy mi viene l'ansia...»

Puffy?!

Ho paura, ma davvero questa demente ha chiamato così suo figlio? E per demente intendo la mia compagna di viaggio o sua madre, in caso si parlasse di suo fratello... sono confusa e vorrei scendere subito dal bus, questa cosa mi sta indisponendo molto.

«Adesso telefono, tu tienimi aggiornata. Se mangia o se fa qualsiasi altra cosa... okay? Ciao, a dopo!»

La ragazza chiude la conversazione, sbuffa e compone un altro numero di telefono. Il volume di voce con il quale parla aumenta sempre più, spero che le manchi durante il tragitto.

«Ciao, sei Titty? Oh, per fortuna! L'ambulatorio è ancora aperto? Mmh... a che ora chiude?» esordisce con impeto la tizia, agitandosi sul sedile.

«Oddio» mormoro tra me e me. Sono sconvolta.

«A che ora hai detto? Le otto? Oh, per fortuna! Sono Alessia, sì, mi avevi riconosciuto? Sarà che non vengo mai da te» ridacchia stupidamente Alessia, passandosi una mano tra i capelli ricci.

Sono contenta di appurare che la mia fermata si avvicina sempre più, tra cinque minuti al massimo sarò libera da questo scempio.

«Sì, be', il fatto è che la mia gatta Puffy non mangia, quindi voglio portarla da te. Mamma mi ha detto che non ha fatto neanche i suoi bisogni!»

Un attimo... ho sentito bene? La sua gatta?! Questa cretina sta facendo tutto 'sto casino per una gatta?

Io sono la prima ad amare i gatti e ad averne in casa, ma non è che questa sta un attimo esagerando? Sono certa che se avesse un figlio, non le importerebbe così tanto di lui. Forse sono cattiva e cinica, ma sta proprio dando spettacolo e informando tutti noi poveri innocenti delle difficoltà fisiologiche del suo animaletto domestico.

Che poi, io questa povera gattina la compatisco, mi fa pena; se deve avere a che fare con una pazza come questa, spero per lei che passi a miglior vita e possa trovare al più presto la pace che merita.

«Sì, tra poco torno in paese. Il tempo di andare a prenderla e arrivo in ambulatorio. Grazie Titty, un bacione! Come al solito, mi salvi la vita

Che dolce, quasi mi commuovo.

Quando arriva il momento di prenotare la fermata, la vedo: la luce bianca in fondo al tunnel, il simbolo della mia salvezza!

Sto per ritornare alla vita, un'aura iridescente mi avvolge e... sono libera!



- - - -


E rieccomi ad aggiornare con questa mia nuova raccolta!

Ora voglio sapere, anche stavolta, se queste cose succedono solo a me o se è capitato anche a voi qualcosa di simile XD

Io ero seriamente sconvolta, non riuscivo a credere alle mie orecchie: Puffy era un animale e questa stava davvero parlando del fatto che il suddetto non riuscisse a espletare le sue funzioni fisiologiche...

Non commento oltre, vi dico solo che, forse, ho davvero intravisto quella luce in fondo al tunnel, in corrispondenza della mia fermata :D

Grazie a chiunque si fermerà a leggere e recensire! Se volete esprimere una qualunque opinione, fatelo, non vi mangio mica ;)

Alla prossima ♥

  
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