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Autore: dirkfelpy89    17/01/2018    1 recensioni
Sette allievi Auror ed il loro istruttore Ron Weasley, partecipano ad il "Progetto Owen", una settimana di studio e allenamenti in vista degli esami finali sulla piccola Marlott Island. Misteriosamente però, gli auror iniziano a morire, uno dopo l'altro. Chi sarà il colpevole?
"Questa storia partecipa al contest "Chi ben comincia è a metà del prologo" indetto da BessieB sul forum di EFP".
Genere: Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Otto Piccoli Maghi


Cap 5, CERCANDO OWEN

“Come morto?”
“Non è possibile…”
“E’ stato colpito al petto da un Avada kedavra. Direi che è possibile” commentò acida Louise, rimettendo la bacchetta nella tasca dei pantaloni.
“Sì ma… perché tutto questo?” chiese disperato Sillus.

Il gruppo rimase in silenzio, troppo sconvolto, guardando desolati il cadavere di Ron.

“Cosa facciamo?” chiese Marcus.
“Cosa possiamo fare? Portiamolo in casa” suggerì Alec “Poi… poi cerchiamo di capire cosa è successo”

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Venti minuti più tardi i ragazzi adagiarono il corpo senza vita di Ron sul letto di camera sua. Poi scesero tutti e si ritrovarono in salotto.

Rose prese il plico contenente tutte le informazioni sul Progetto Owen.
“No, oggi dovevamo confrontarci con lo Stupeficium, il Rictusempra, incantesimi di questo livello, non con un Avada Kedavra!” esclamò alla fine, chiudendo di scatto il plico.
“E allora…”
“E allora come mai il signor Weasley è sopra, sdraiato sul suo letto, morto?” chiese Frank tirando un calcio ad uno dei tavolini che cadde per terra.

“Calmiamoci d’accordo?” chiese Marcus, mentre Frank estrasse la bacchetta per riparare il tavolino ”Non dobbiamo perde la testa proprio ora”
“E’ chiaro che abbiamo di fronte due opzioni” esordì Sillus, che fino a quel momento era rimasto seduto sulla sua poltrona, immerso nei suoi pensieri “Un errore di Ronald nel settaggio del manichino… oppure il signor Weasley lo ha fatto di proposito”

“Sì ma il signor Weasley avrà preparato quei dannati affari decine di volte” intervenne Frank “Un errore è alquanto improbabile”
“E certo è un modo strano per tirare le cuoia” esclamò Jack “Insomma… perché uccidersi proprio davanti a noi? Non lo vedo il tipo”
“E poi mi era sembrato allegro” aggiunse Rose “Perché farla finita qui?”

“Ma non è ovvio?” esclamò Louise “Se non è stato il signor Weasley allora è stato qualcun altro a settare i manichini con l’Avada Kedavra”

Gli altri rimasero in silenzio.
“Oh andiamo” sbottò Rose”
“Esatto Louise” disse Alec, sbucando dalla cucina “Potete venire un attimo con me, per favore?”

Gli altri lo seguirono in cucina.
“Cosa c’è?” chiese Frank.
“Le statuette dei maghi nel centro tavola… contatele. Quante sono?”
“Mmm… sette” contò Rose.
“Stamattina erano otto” disse Alec.

Un pesante silenzio cadde nella stanza.
“Vi… vi ricordate la prima strofa della filastrocca” chiese Sillus
” Otto piccoli maghi a scuola dovettero andar,
uno, ahimè, fu rimandato, e solo sette ne restar.”


“Non… non è possibile” disse Rose.
“Ma certo” ammise Marcus “La morte del signor Weasley, quelle statuette…”
“E’ stato ucciso” dichiarò Alec “E l’assassino si trova su questa isola”.

A turno tutti ammisero che Alec doveva aver ragione.

Per prima cosa tutti usarono il Prior Incantatio sulle bacchette degli altri allievi. Anche su quella di Ron.
“No niente di strano” ammise Rose “Deve esserci per forza un assassino.
“Perquisiamo la casa” suggerì Frank “Poi l’isola se è necessario. Dobbiamo trovare questo fantomatico Mr Owen!”

Passarono il resto della mattinata a perquisire ogni stanza della casa, ma senza risultato. Poi, dopo un pranzo frugale, uscirono e si divisero in squadre per perquisire Marlott Island.
Frank e Jack perquisirono la parte occidentale dell’isola, Louise e Sillus la lunga spiaggia a sud, Marcus Rose ed Alec la parte orientale.

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“Niente” sbottò Marcus dopo un’ora di infruttuosa ricerca “Non ci sono nascondigli su questa cazzo di isola! Nessuna grotta, foresta, rocce…niente!”
“Secondo me” si intromise Alec “dovremmo guardare sotto questa scogliera. Mi pare di intravedere una grotta da qui!”
“Sì è vero!”
“Vado a prendere una corda, così potrete calarvi” disse Rose.

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Trovata la corda, Rose decise di tornare da Marcus ed Alec tagliando per la spiaggia. Non si fidava di Louise. Voleva vedere cosa stavano combinando lei e Sillus.

Trovò il ragazzo da solo.
“Ehi Sil cosa ci fai qui tutto da solo?”
“Oh Louise si rifiuta di collaborare” sbottò Sillus, tirandosi su le maniche della camicia.
“Ti pareva”
“Già… cosa vuoi fare con quella corda?”
“Marcus ed Alec vogliono calarsi dalla scogliera. Hanno visto una grotta.
“Buona idea”
“Sarà… sarà meglio che io… vada. Si staranno chiedendo che fine abbia fatto”
Sillus annuì e si allontanò. Rose rimase per un minuto ad osservare il ragazzo che stava affannandosi a superare un paio di rocce che bloccavano il passaggio.

Era proprio carino. Non era bello, magro piuttosto alto, dinoccolato e sempre un po’ goffo. Ma quando era vicino a lui inevitabilmente finiva quasi sempre per arrossire e rimanere senza parole.
“Se sopravvivo a questo casino giuro che mi faccio avanti” si ritrovò a pensare, mentre riprendeva la sua camminata.

“Sai che è tutto inutile, vero?”
Rose sobbalzò dallo spavento, Louise era appena sbucata da dietro un masso.
“Mi… mi hai spaventata Louise! Cosa ci fai dietro quel masso?”

Louise alzò le spalle “Rifletto”
”Su cosa?”
“Sulla nostra situazione in particolare”
“E…”

“Ed è tutto inutile. I vostri sforzi non porteranno a niente, solo a perdere tempo prezioso”
Rose sbuffò “Normalmente ti chiederei perché ti piaccia così tanto fare la bastian contraria, ma, come potrai notare, sono indaffarata. Ciao Louise”

“Owen ha pianificato tutto” la interruppe Louise, tirando fuori dalla una sigaretta piuttosto malconcia “Avrà previsto la nostra reazione. Non ha senso cercarlo su e giù per quest’isola”
Rose si fermò e rivolse lo sguardo alla compagna “Cosa vuoi dire?”
Louise sorrise. Si appoggiò al masso, accese la sigaretta ed osservò il mare “E’ ovvio. Owen è uno di noi”

“Come al solito ti dimostri una persona meschina” replicò Rose “Capisco che ti stiamo antipatici, ma lanciare queste accuse è vergognoso da parte tua”
“Ah sì? Staremo a vedere” replicò Louise “Tu non riesci a capire, sono tutti tuoi amici. Hai il cervello offuscato”
“Io? Io… sei tu… tu” Rose annaspò “Tu hai il cervello offuscato. Ci odi praticamente tutti!”

“E’ vero, è vero. Ma non abbastanza da uccidervi” ammise Louise “Ed in ogni caso ti ripeto, è inutile affannarsi. Owen ha deciso di ucciderci, e così sarà. Non vale la pena faticare tanto”
“No, non è vero. Io ho intenzione di combattere!”
“Fai pure. Io passerò le ultime ore della mia vita qui, in riva al mare. A fumare e rilassarmi. Dopotutto è un bel posto per morire”

“Io non ti capisco Louise”
“Ho una vita schifosa Rose” disse Louise, portandosi la sigaretta alla bocca “I miei genitori sono morti, vivo con mia zia che odio dal profondo del mio cuore. Diventare auror era solo un modo per scappare e vedere posti diversi. Non ho amici, qualcuno o qualcosa per cui valga la pena di lottare.
Se devo morire così sarà, ma voglio passare le ultime ore della mia vita da sola ed in pace”

“Louise…”Rose però non sapeva cosa dire. Era la prima volta che parlava con quella ragazza così a lungo, che si confidava con qualcuno.
“Ti prego vattene Rose” Louise aveva buttato la sigaretta ed adesso stava guardano Rose.
“Louise… buona fortuna”
La ragazza sorrise. Non l'aveva mai visto fare prima alla compagna.
“Anche a te Rose. Ne avrai bisogno”

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Alle quattro di pomeriggio iniziò a piovere. Gli allievi auror tornarono perciò dentro casa.
“Niente di niente” sbottò Marcus “Nella grotta non c’era niente”
“Ed è impossibile materializzarsi” aggiunse Jack “Ci ho provato”
“No infatti, ci sono diverse barriere intorno all’isola, simili a quelle di Hogwarts” ammise Rose.

“Mangiamo un boccone, poi facciamo il punto della situazione?” propose Frank. Gli altri si trovarono d’accordo.

Rose e Sillus iniziarono a preparare un pranzo frugale, mentre gli altri apparecchiarono la tavola.
Un quarto d’ora dopo il pranzo fu servito.
“Un momento” disse Alec, prima di mettersi a sedere “Manca Louise!”
“Sarà rimasta sulla spiaggia” disse Marcus.
“La vado a chiamare” propose Alec
“Fai attenzione Al” suggerì Rose “Non mi sembra in sé”
Alec annuì ed uscì dalla porta principale.

I cinque allievi rimasti in casa si misero a sedere, ascoltando la pioggia battere contro le finestre.
“Sarà meglio iniziare a mangiare” propose Jack, osservando il suo piatto “Ho una fame da lupi”

Avevano appena iniziato a mangiare quando Alec tornò in cucina. Di corsa, zuppo di pioggia e trafelato.
“Louise… Louise” cercò di dire.
“E’... è morta?” chiese Rose.

Alec annuì.

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E così anche la seconda piccola maga se ne è andata! E non c’è nessuno sull’isola, che davvero l’assassino sia uno del gruppo?
Lo scopriremo molto presto, nel frattempo grazie a tutti, a paige95 per la recensione, a chi segue e a chi solo legge!
Alla prossima!

  
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