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Autore: Walt96    17/01/2018    3 recensioni
La Fantasia è il motore che muove il mondo.
Nella città natale di Walt, Athom, la Fantasia era quel potere innato che nei giovani determinava lo sviluppo di un potere piuttosto che un altro; Walt controllava l'elettricità.
È giunto il momento di un nuovo inizio, il ragazzo viene ammesso alla famosissima Accademia dei Sette, dove i sette maestri insegnavano l'utilizzo della Fantasia ai loro studenti.
Vecchie e nuove amicizie andranno a fondersi e il destino di Athom sarà imbrigliato tra Luce e Oscurità.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Kingdom Hearts W'
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Capitolo 11
 
Secrets Revealed
 
 
 
 
 
Un tacito accordo venne istaurato quella sera tra Walt e Lucas: non avrebbero mai rivelato ciò che avevano vissuto quella notte, era un segreto tra loro due soli.
«Che hai Walt? Ti vedo distratto» gli disse Matt lanciandogli un sassolino che lo colpì sulla tempia mentre il ragazzo rinveniva dai suoi pensieri.
«Scusate ragazzi avete ragione, diamoci da fare» cercò di camuffare la situazione Walt.
Effettivamente nella sua testa frullavano miriadi di pensieri.
Non gli sembrava giusto non rivelare ai suoi amici ciò che aveva vissuto la notte precedente, però rischiava di mettersi in seri guai e dovette lasciar perdere.
Se c’era qualcuno degno di conoscere la verità sul Santuario proibito dei maestri era proprio Erik, che bramava di conoscenza per ogni cosa avesse a che fare con la Fantasia, soprattutto la Fantasia antica, e gli oggetti nel Santuario sembravano essere ciò che di più antico, puro e potente potesse esserci in circolazione.
Walt dovette mettersi il cuore in pace, più volte si ritrovò la verità sulle labbra, pronta ad essere pronunciata e prontamente dovette deglutirla dentro.
Quella mattina ebbe una lezione privata con Walter e gli sembrò che il maestro lo osservasse più intensamente del solito, non sapeva perché ma sospettava che sapesse qualcosa, sapeva sempre tutto.
Durante la lezione accrebbe maggiormente le sue conoscenze dello Spazio, finalmente riusciva a mantenere in equilibrio l’energia rosa e eseguiva a anche diversi attacchi in modo efficiente.
Purtroppo il maestro rinnovò i suoi ordini a riguardo del non utilizzare quel potere durante gli allenamenti e durante le competizioni ufficiali.
Era libero da quel giorno, però, di utilizzare movimento dinamico di tipo Spazio, ovvero il teletrasporto tramite portale.
Peccato che Walt riusciva ad utilizzarlo unicamente per compiere distanze minori di tre metri; il che lo rendeva utile solo relativamente.
Lo sforzo però era tale da richiedere mesi e mesi di allenamento per riuscire a ottenere risultati apprezzabili.
Walt ammirava Walter che era in grado di utilizzarlo in piena naturalezza per distanze che coprivano chilometri: per dimostrargli come funzionava aveva infilato la mano in un portale che conduceva nei campi coltivati di Antonella, nelle colline dietro la città, estrasse l’arto dal foro dimensionale e rivelò di aver colto una mela rossa e gliela porse. Tutto ciò senza emettere l’ombra di una scintilla di elettricità.
Anche con il magnetismo Walt stava ottenendo progressi non da poco.
Convertire l’energia nelle proprie mani in modo da creare poli positivi e negativi a seconda della necessità in modo da creare campi magnetici per far levitare i corpi metallici era ormai all’ordine del giorno, ma adesso riusciva anche manipolarli in maniera più significativa: riusciva a piegare barre di metallo, svitare viti nelle assi di legno e attrarre la polvere di minerale presente nel terreno
Proprio durante l’allenamento di quella mattina riuscì a distruggere un grosso macigno di Matt svitando un chiodo da una persiana di legno di una casa li affianco e facendolo penetrare nella roccia più volte in più angolazioni e molto velocemente in modo da frantumarlo tutto in poco tempo.
Anche Matt rimase sbalordito e dentro di lui iniziò a macinare idee per nuovi metodi per riuscire a superare quel ragazzo prodigio che gli stava rubando la scena come più forte della classe.
Non era però un segreto la nuova amicizia di Walt verso Lucas, tutti ascoltarono con interesse il racconto di Walt su come Lucas lo salvò da un colpo che sarebbe risultato determinante durante la Battle Stadium, e di come poi lui avesse deciso di diventargli amico in quanto non approvava i due individui che componevano la sua classe.
Alla scoperta di David e Jacob, così si chiamavano gli altri due elementi della classe di Lucas, anche Matt trasalì raccontando che Giano vagamente li conosceva e che erano due pessime persone.
Era vero che Giano era uno stronzo, approfittatore, vanitoso, egoista, arrogante, disprezzante delle autorità, ruffiano, pigro e opportunista però a confronto loro due sembravano perseguire proprio ideali malvagi, come l’inganno.
Tutti si rivelarono molto curiosi rispetto al potere particolarissimo di Lucas in quanto unico nel suo genere.
Il controllo sugli Spettri era un’estensione della Fantasia rarissima che appariva una volta ogni cinque anni circa secondo le statistiche.
Considerando la timidezza del soggetto, Walt non aveva ancora presentato Lucas ai suoi compagni, e non aveva intenzione di farlo prima di aver raggiunto una certa confidenza con lui e aver capito che David e Jacob non fossero una reale minaccia.
Quella sera Walt aveva organizzato un'altra uscita con Lucas, che ormai erano divenute frequenti nelle ultime settimane; insieme percorrevano l’intera passeggiata sopraelevata e rimanevano a chiacchierare su una panchina godendosi la vista sul mare notturno illuminato solo dalla Luna.
Lucas non aveva mai accennato a David e Jacob, e Walt prese questo dettaglio come sintomo di un rapporto puramente didattico con loro due e non di vera amicizia come è consueto instaurarsi nelle classi.
Questo non è mai stato un obbligo, anche Cindy non andava d’accordo né con Jorgette, che si atteggiava da vanitosa modella, né con Victor, che invece rimaneva un ragazzo dai mille complessi mentali verso chiunque.
«Come sono andati gli allenamenti oggi?» chiese Walt quando incontrò il ragazzo delle Ombre.
«Bene, m-ma non riesco a sviluppare nessun potere alternativo vero e proprio. Sai, è difficile non avere n-n-nessuno da cui prendere spunto, essere l’unico studente con questo elemento è limitante» rispose Lucas «Quando m-mi alleno alla fine faccio sempre le stesse cose: d-d-divento invisibile e mi sposto sulla destra per evitare gli attacchi, poi rispondo con sfere d’ombra e flussi di spiriti…».
«Non c’è qualche diplomato a cui puoi chiedere?» suggerì Walt pensando alle alternative dell’amico mentre entravano insieme in uno degli ascensori principali che portava alla passeggiata sopraelevata.
«Ne conosco pochi. Roy della squadra di vigilanza notturna, quella sotto il d-d-diretto comando di Erika, anche lui controlla gli Spettri, però li combina molto bene con il Ghiaccio… che io non possiedo. Poi c’è Monty che non usa più quel potere da quando s-s-si è diplomato e ci sarebbe stata anche Elly ma è partita per l’esplorazione l’anno sc-scorso. Ho sentito anche di Marika e Mazda, le due sorelle gemelle ma sono s-s-spocchiose e non mi va» rispose Lucas un po’amareggiato sedendosi sulla prima panchina disponibile.
«Secondo me tentar non nuoce!» continuò a suggerire Walt, fiducioso che anche l’amico possa diventare migliore.
«V-v-vedi Walt…» disse lui iniziando il discorso con uno sguardo dritto negli occhi del ragazzo, incredibilmente serio «… i-i-io ho un problema che Roy della vigilanza non ha…» disse Lucas. Sembrava combattuto in quel momento, come se stesse ammettendo qualcosa di difficile.
Walt capì la situazione al volo e comprese che ciò che gli stava per rivelare non era facile da accettare per Lucas, e che non tutti lo sapevano.
«Di cosa si tratta?» lo incalzò Walt mantenendo la giusta dose di serietà e comprensione.
«V-vedi Walt, anche i-i-io ho un secondo elemento naturale che p-p-però non sono mai stato in grado di utilizzare in alcun modo… io dovrei riuscire a c-c-controllare anche il Tempo. Ma non ne sono capace» ammise Lucas.
Walt rimase spiazzato.
Era quello, allora. Era quello il motivo per cui Lucas si sentiva inferiore rispetto a David e Jacob e anche in generale. Aveva il potere del Tempo e non era in grado di utilizzarlo.
In quel momento vennero in mente a Walt le parole che gli aveva detto il maestro Walter “Lo Spazio è uno dei due elementi più incontrollabili e devastanti che esistano, non voglio che nessuno si faccia male nella mia città” e, come se tutte le tessere di un puzzle si rimettessero a posto in quel momento, capì che il secondo elemento più incontrollabile non poteva essere altro che il Tempo.
Era talmente ovvio! Quale altro elemento poteva essere altrimenti? Spazio e Tempo andavano a braccetto nella natura della realtà: come lo Spazio si espande, il Tempo scorre all’infinito e sono due entità talmente importanti da riuscire a incarnare i due elementi più potenti disponibili.
Chi avrebbe mai detto che il ragazzo con cui Walt aveva appena istaurato un’amicizia sincera era proprio colui che in segreto conservava l’elemento gemello al suo.
«Walt?» chiese Lucas notando che l’amico era perso nei suoi pensieri da un po’ più del normale.
«…sì? Scusa stavo pensando» gli rispose grattandosi la nuca, imbarazzato «Ma in che senso non sei in grado di utilizzarlo? Sei sicuro che sia un tuo elemento naturale?» chiese per sicurezza.
«Purtroppo sì. D-durante il mio test d’ingresso all’Accademia, n-n-nella seconda parte dell’esame, i maestri mi dissero che possedevo due elementi particolari e rarissimi. Al che io mi p-p-preoccupai a sentir nominare lo Spettro e il T-tempo. Erano due elementi molto potenti ma altrettanto pericolosi… a-a-avrei potuto incastrarmi nella forma spettrale rimanendo solo un’ombra opp-oppure perdermi nelle pieghe del Tempo… ma quest’ultima non accadde mai… non imparai m-m-mai a controllare il mio secondo elemento» disse Lucas triste.
A Walt dispiacque, dispiacque moltissimo.
Ad Athom essere uno dei nascituri dotati di Fantasia era un enorme privilegio, ma anche un’importante responsabilità, le persone comuni avevano delle aspettative su di loro sia di capacità che di sicurezza.
Essere dotati di due poteri ma non riuscire a governarne uno, anzi, non riuscire nemmeno a usarlo era come essere mutilati, con una parte mancante.
«N-n-non ti racconto questo per metterti tristezza, Walt, è solo che…» disse, gli tremava la voce, e non a causa della balbuzie ma dalle lacrime che gli stavano nascendo sugli occhi «…è solo c-che mi sento un essere incompleto!» disse sfogandosi e iniziando a sgorgare lacrime e singhiozzi.
Walt era bloccato mentre lo fissava preoccupato, non sapeva cosa fare, non gli era mai capitata una situazione del genere e non sapeva come gestirla.
Istintivamente, si avvicinò a Lucas che ancora era in preda ai singulti e gli appoggiò la testa sulla sua spalla abbracciandolo e facendolo sfogare.
Non avrebbe mai pensato che la perdita, o meglio, la mancanza di un elemento naturale potesse portare a tanto.
Dopo alcuni minuti in cui Lucas riversò tutta la sua angoscia, si calmò e si riprese.
«Però devi pensare a quanto sei bravo a usare le Ombre, sei imbattibile in quello! Non importa se non sai usare il Tempo» cercò di incoraggiarlo Walt.
«T-ti ringrazio Walt, ma non puoi aiutarmi» gli rispose Lucas.
«Invece forse sì» in quel momento l’istinto irrefrenabile del ragazzo di aiutare le persone a cui voleva bene prese prepotentemente il posto del suo rispetto delle regole «Anche io ho un segreto Lucas, quasi alla pari del tuo. Io controllo lo Spazio».
 
 
 
 
«C-c-osa?» sgranò gli occhi Lucas.
«Controllo lo Spazio» ripeté l’amico, allungando poi una mano verso l’esterno dove gli si gonfiò sul palmo la tipica bolla rosa che rappresentava il potere dello Spazio.
«È incredibile!» commentò Lucas, «n-n-non lo sapevo! Come hai imparato?» chiese, ma non si sarebbe mai aspettato una risposta del genere.
«Ecco, la mia seconda parte del segreto è che Walter mi ha dato alcune lezioni private per poterlo imparare, in quanto lo utilizza anche lui in maniera perfetta… potresti chiedere anche te ai maestri alcune lezioni integrative per sviluppare il Tempo, non so chi di loro possa insegnartelo al meglio» concluse Walt lasciando l’amico senza fiato e senza parole.
A Lucas occorsero alcuni secondi prima di riuscire ad assimilare al meglio quelle informazioni.
Walter che dava lezioni private, Walt che controllava lo Spazio e finalmente si materializzò anche per lui la possibilità di spegnere quella logorante sensazione dell’essere incompleto, un’inutilità.
«Walt, potresti avermi fatto il favore più grande della mia vita… t-t-ti ringrazio di cuore» disse Lucas abbracciandolo nuovamente ma questa volta con lacrime di gioia.
Walt riuscì solo a sorridergli, dentro di sé era impegnato a spegnere quella vocina che gli diceva di aver rivelato troppo e troppo presto.
«C-chiederò al più presto ai maestri! Grazie! Grazie!» lo ricoprì Lucas di gratitudine.
Per Walt la sensazione di essere utile era la più bella del mondo.
«Ti prego solo di non dire che te l’ho consigliato io, in teoria non avrei dovuto divulgare la cosa…» gli chiese Walt dopo qualche momento in cui Lucas assimilò l’euforia.
«Sì t-t-tranquillo, farò sembrare tutto come se fosse stata un illuminazione divina, non ti preoccupare! Anzi sai? Credo anche di essermi d-d-deciso sul quale arma scegliere per l’esame finale dell’Accademia, devo solo comunicarlo a Erika perché me la fabbrichi!» disse orgoglioso.
Walt pensò a quanto tempo era trascorso dalla sua prima lezione, quella in cui Erika spiegò l’importanza e la versatilità delle armi in battaglia e di come potessero essere strettamente legate al proprio elemento; erano mesi ormai.
«E quale sarebbe?» chiese dopo.
«Il forcone. Sembra che in un antica civiltà f-f-fosse l’arma attribuita al dio degli inferi, quindi credo sia la più adatta a me, c-che ne dici?» chiese tutto contento.
«Beh se è così è sicuramente azzeccata al tuo potere!» gli confermò Walt «io non sono ancora riuscito a trovarne una adatta, anche se ogni tanto ci penso…» aggiunse.
«Non preoccuparti, quando sarà i-il momento arriverà l’idea» gli rispose Lucas e così trascorsero il resto della serata a parlare di Spazio, Tempo e armi di ogni genere in modo da poterne trovare una adatta a Walt, ma con scarsi risultati.

 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autore: Ecco un nuovo seppur molto difficoltoso capitolo.
Purtroppo ho pubblicato in ritardo, scusatemi ;)
Scrivere questo capitolo non è stato semplice ma spero comunque che vi piaccia!
Sono accadute cose molto importanti, l’amicizia tra Walt e Lucas sembra consolidarsi sempre di più, come saranno poi possibili gli eventi del futuro?
Lucas ci ha rivelato il suo segreto, cosa ne pensate? Vi schiarisce le idee su quello che è accaduto nel sequel?
Anche Walt rivela il suo segreto nel nome dell’amicizia a cui tiene tanto, avrà fatto bene?
Walter lo verrà a scoprire?
Fatemi sapere cosa ne pensate in un commento!
 
Critiche, recensioni e nuove idee sono sempre ben accette!
 
Il prossimo capitolo di “Kingdom Hearts Before W” arriverà il 4 febbraio, questa volta puntuale ve lo giuro;)
 
See you next time!
   
 
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