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Autore: Ms Mary Santiago    19/01/2018    5 recensioni
[STORIA INTERATTIVA – Conclusa]
L’addestramento per diventare degli Auror, si sa, è il più duro nel mondo magico e sono molti gli aspiranti che rinunciano prima di giungere al termine dei tre anni.
Ma com’è la vita in Accademia per dei ragazzi che inseguono il loro sogno?
Dal testo:
- Saranno tre anni d’inferno, non mentirò per indorarvi la pillola –, esordì Eric, - adesso guardate prima alla vostra destra e poi alla vostra sinistra. Al primo anno c’è sempre il pienone, alla fine dell’anno come minimo sarete dimezzati perciò con molta probabilità non rivedrete più i vostri vicini o perché saranno fuori o perché voi sarete fuori. –
Davvero molto incoraggiante.
- Non ci saranno trattamenti di favore qui dentro. Non mi interessa il vostro stato di sangue né con quanto vi siete diplomati a Hogwarts, tantomeno se mammina e papino sono i migliori amici del Ministro in persona. Chi viola le regole viene punito, chi prova a fare il lecchino si vede raddoppiata la punizione. Se vi fa stare meglio potete anche odiarmi, ma qui sono io che decido e le democrazie non mi sono mai piaciute – concluse.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'XO XO, Hogwarts with love'
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Epilogo

 

 

 

 

 

- Dovresti mangiare qualcosa prima di cominciare l’esame – osservò Uriel, lanciando un’occhiata verso Ezekiel che rimestava distrattamente il porridge nella scodella di fronte a lui.

- Ho lo stomaco chiuso. –

- Finirai con l’avere un calo di zuccheri e svenire sui fogli dell’esame, la Commissione non ne dovrebbe rimanere molto impressionata. –

- Correrò il rischio. –

- Zeke, devi mangiare almeno un po’ – sbuffò spazientito, afferrando il cucchiaio e avvicinandolo al volto dell’amico, - Coraggio, apri la bocca … aaaaah. –

Michael sedette accanto a loro, rivolgendo un’occhiata interrogativa ad Andrew.

Il Tassorosso, nel vistoso tentativo di non scoppiare a ridere e sputare tutto il succo di zucca che stava bevendo, deglutì rumorosamente e replicò solamente: - Non chiedere. –

- D’aaaaccordo, ma resta il fatto che Uriel che tratta Ezekiel come un bambino di un anno è tremendamente inquietante. –

- Non vuole mangiare – replicò il gigantesco ex Grifondoro.

- Questo l’avevo capito dalla dinamica degli eventi, ma perché non ti limiti a lasciarlo in pace? –

- Il che sarebbe molto gradito – convenne Ezekiel, le labbra leggermente sporche del porridge che l’amico aveva provato a cacciargli in gola.

- Va bene, ma quando sverrai sui fogli io ti dirò “te l’avevo detto”. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

William tamburellò con le dita sul banco, osservando sconsolato la prima domanda dell’esame di magisprudenza.

Forse se avesse cominciato a chiudere gli occhi e tirare a caso le crocette avrebbe avuto la possibilità di azzeccarne almeno qualcuna.

Con la coda dell’occhio vide che Sarah e Madeleine tenevano il capo basso e a giudicare dalla velocità con cui rispondevano alle domande non dovevano avere grandi problemi.

Tossicchiò, attirando l’attenzione della bionda.

Sarah parve capire all’istante qual era il problema perché diede subito di gomito all’amica e le indicò William con un cenno del capo.

Il ragazzo atteggiò il volto nella migliore delle sue espressioni da cucciolo, giungendo persino le mani in segno di preghiera.

Il sorriso sul volto di Madeleine gli annunciò che era riuscito a commuoverla almeno un po’.

- D’accordo, ti aiuto, ma sbagliane qualcuna per non rendere troppo palese che hai copiato – sussurrò.

- Ti farò una statua e la sistemerò in pieno atrio dell’Accademia – replicò per tutta risposta, accingendosi a trascrivere le crocette che l’amica gli dettava.

 

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

Jacob le aveva chiesto perlomeno di provare ad andare d’accordo con Evelyn e Joss, sostenendo che insieme a Floyd fossero le sue più care amiche, perciò forse avrebbe anche potuto tentare.

Allungò il passo, raggiungendo le due ragazze proprio mentre stavano uscendo dall’aula d’esame.

- Sapete già cosa mettervi alla festa di questa sera? –

Joss rimase in silenzio, fissandola come se le fosse spuntata una seconda testa mentre Evelyn scosse il capo.

- Non ancora. –

- Allora forse potrei darvi una mano. Dopotutto in Accademia non c’è nessuno con un gusto migliore di me in fatto di moda. –

- Reine, non che non apprezziamo l’offerta, ma perché improvvisamente sei così … ah, ci sono, te l’ha chiesto Jacob! –

Evelyn aveva centrato il punto alla perfezione.

- Già. –

- E tu hai deciso di provare ad accontentarlo? – chiese Joss, sorpresa.

- Evidentemente. –

Le due ex Corvonero si scambiarono un’occhiata che diede il via a una vera e propria conversazione silenziosa al termine della quale parvero aver raggiunto una decisione unanime.

- D’accordo, visto che è evidente che a Jacob ci tieni davvero, proveremo a fare lo stesso anche noi. Siamo nelle tue mani per quest’emergenza moda. –

Il sorriso si distese sulle labbra voluttuose della mora.

- Oh, credetemi, non ve ne pentirete. Per questa sera sarete “miss saltami addosso”. –

 

 

 

 

 


 

*

 

 

- Sembra quasi assurdo che l’anno sia già finito – considerò Jezebeth, afferrando la bottiglia di Whiskey Incendiario più vicina e attaccando direttamente all’apertura per mandarne giù tre lunghi sorsi.

Timoty sorrise.

- Stai forse cercando di dirci che dopotutto questi aspiranti non sono poi così male e che magari ti stai persino affezionando a loro? –

- Non essere ridicolo, non sono mica una sentimentale. –

Eppure c’era qualcosa nelle iridi scure della collega che non lo convinse affatto.

- Ne sei proprio sicura? –

- Oh, che tu sia dannato Mosca. Sì, d’accordo, lo ammetto: questi marmocchi sono i migliori con cui ho avuto a che fare negli ultimi anni … e mi sono simpatici. –

Willow proruppe in una risata, cingendo il collo della fidanzata con le braccia attirandola a sé in un mega abbraccio.

- Jez la dolce, finalmente tutto il mondo conosce questo lato di te. –

- Will la quasi morta se lo ripete un’altra volta – replicò.

Tuttavia la sua minaccia non doveva averla minimamente impressionata perché Willow le rispose alzandosi in punta di piedi e scoccandole un bacio sulle labbra tinte di borgogna.

- Pensavo avessimo assodato che non mi spaventi affatto, dolciotta. –

Timoty colse il momento per lasciare da sole le due ragazze, puntando in direzione di Eric che era momentaneamente da solo.

- Allora come vanno le cose? –

- Bene -, replicò il più giovane sorridendo, - e a te? –

- Diciamo che potrebbero andare meglio. –

Lo sguardo di Eric si fece immediatamente vigile e serio. – Cosa succede? –

- Ti ricordi quando Alastor ha voluto parlarmi all’inizio dell’anno? –

Annuì.

- Bene, si trattava di una missione che mi aveva assegnato. Avevo il compito di sorvegliare i movimenti dei Mangiamorte. –

- E? –

- E non promette nulla di buono. Ancora qualche mese e ci sarà una vera e propria guerra, Eric. –

- Se dovesse scoppiare saremo pronti ad affrontarla. –

- Vorrei che fosse così facile – sospirò.

- Quindi è solo per questo che sei preoccupato, non c’è nient’altro? –

- Sono preoccupato anche per i ragazzi. Sono ancora giovani, idealisti, innocenti … mi preoccupa la reazione che avranno quando scopriranno che il mondo là fuori è pronto a sbranarli. –

Eric gli battè sulla spalla, rassicurante.

- Sono molto più forti di quello che sembrano, ce la faranno. –

 

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

Due anni dopo

 

 

 

 

 

- Riesci a credere che siamo Auror a tutti gli effetti? –

Jacob voltò lo sguardo verso Floyd, che teneva il braccio sulle spalle di Joss mentre camminavano lungo i corridoi dell’Accademia per l’ultima volta.

Dietro di loro veniva tutto il resto del gruppo.

Alla fine si erano diplomati tutti, anche se ognuno di loro avrebbe scelto strade diverse quando fossero stati chiamati a decidere in che dipartimento preferivano entrare.

- Anche se c’è una guerra fuori di qui non riesco a fare a meno di pensare che finalmente i nostri desideri si sono avverati. –

- Siamo Auror, facciamo il lavoro più bello del mondo, e se ci saranno Mangiamorte da prendere a calci allora tanto peggio per loro! –

Jacob sorrise nel sentire l’entusiasmo degli amici.

Sì, forse era proprio così.

Il lavoro più bello del mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Come vi avevo già annunciato siamo arrivati all’Epilogo. Come sempre ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla storia e coloro che l’hanno letta anche se non ne facevano parte. Sapete già che da qui a qualche giorno uscirà un Sequel, ma fino a quel momento ho deciso di tenervi occupati con la lettura della raccolta che ho intenzione di dedicare ai vari personaggi (eh sì, la domanda che vi ho posto nello scorso capitolo circa il dipartimento mi serviva proprio per la raccolta perciò chiederei a chi non l’ha ancora fatto di inviarmi la risposta); la prima OS è già pronta e uscirà qualche minuto dopo l’Epilogo e la raccolta si chiamerà “Slice of an Auror life”. Grazie ancora per il tempo, le recensioni e le belle parole che avete dedicato sia a me che alla storia, è stato un piacere avervi come lettori/partecipanti e spero di rincontrarvi anche nei prossimi progetti.

XO XO,

Mary

   
 
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