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Autore: Chiaroscura69    15/02/2018    1 recensioni
Cosa succederebbe se per un giorno ci venisse data la possibilità di rivivere un giorno del nostro passato? Sarebbe giusto cambiare qualcosa o bisognerebbe lasciare tutto com'è stato, anche se ci fa soffrire?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono ancora intrappolata nel passato. Non che la cosa mi dispiaccia, in effetti.
Sono in biblioteca in facoltà, con Davide. Fumo una sigaretta lentamente lasciando andare le boccate di fumo insieme ai miei pensieri.
Riesco quasi a percepire la musica della festa. Nei miei ricordi la festa non era granchè, tant'è che io e il mio amico stavamo per andare via. Poi è successo quel che è successo.
''Ehi, Clara''mi saluta una voce familiare. Mi volto e Roberto mi passa accanto con i suoi amici.
Rimango impietrita. Non ci salutiamo da mesi. Poi mi ricordo che ancora non è accaduto nulla.
''C-ciao''balbetto senza guardarlo.
E' proprio bello... Non è affatto il mio tipo fisicamente, non lo è mai stato.
Ho sempre scelto al mio fianco ragazzi che, onestamente, non sono mai stati belli. Credo che sia dovuto ad un mio complesso di inferiorità.
Lui invece è oggettivamente bello. Ha gli occhi azzurri incorniciati da folte e curve ciglia nere, carnagione pallida e capelli neri. E poi, diciamocelo, ha un fondoschiena da copertina. (Okay, questa potevo evitarmela)
Ma non è stato solo il suo aspetto fisico a colpirmi. E' il classico ragazzo misterioso che ti fa morire dalla curiosità, vorresti capire che diavolo gli passa per la testa. Intelligente e taciturno, un po' in disparte da tutti gli altri.
''Oi Cla, quando hai intenzione di tornare a studiare?''mi riprende Davide rompendo il filo dei miei pensieri.
''Ho finito, ora salgo''.
Verso le sette decidiamo di andare a mangiare.
''Uff, vorrei incontrare Stefano stasera, secondo te dove esce?''si lamenta Davide mentre mangiamo.
Mi sento un pochino in colpa, io so perfettamente che stasera andrà alla festa universitaria.
''Mmm non saprei...ma poi Davi, non sai nemmeno se sia gay...''
''Lo so...ma da ubriaco magari scopre di avere gusti più aperti''ridacchia.
Ridacchio anche io anche se so che le sue speranze sono purtroppo vane.
''E con Alessio novità?''mi chiede facendomi l'occhiolino.
''Alessio chi?''chiedo confusa.
''Oh adesso fai la timida?Ne abbiamo parlato anche ieri, non ti ricordi? Il mio coinquilino''
Frugo nella mia testa ma non ricordo nulla. Lui legge la confusione nei miei occhi e mi aiuta.
''Certo che oggi sei proprio fuori eh. Sei tu che mi hai detto che non ti dispiacerebbe affatto averci a che fare in modo più intimo'' dice sorridendo con malizia.
All'improvviso mi ricordo. Il motivo per cui quella sera avevamo deciso di andare alla serata universitaria era proprio Alessio. Io volevo incontrarlo e sapevo che lui ci sarebbe andato. Ma come facevo a saperlo? Più ci penso, meno me lo ricordo.
''Nessuna novità con Alessio''sospiro. Col senno di poi Davide mi aveva sempre detto che se avessi incontrato lui e non Roberto le cose sarebbero andate molto meglio.
''Mi sa che siamo nella stessa situazione''ride Davide. Sapessi, penso io.


''Non ci credo che vuoi uscire così''esclama Davide alle nove quando mi viene a prendere.
''Beh che ho che non va?''
''Non ti ho mai vista struccata nella mia vita, nè tanto meno ti ho mai vista uscire con i jeans''
''E allora? Oggi non mi va di mettermi in tiro, tanto non incontreremo nessuno''
Meglio andare in giro in modo irriconoscibile, mi sono detta.
''Oh avanti, torna sù e renditi quantomeno presentabile''mi ha imposto.
Ho sbuffato e sono tornata a cambiarmi ma Davide ha preferito salire con me per aiutarmi a scegliere cosa mettere, o controllare che non uscissi di nuovo in versione clochard.
''Davi puoi consigliarmi qualsiasi vestito, ma quello no. Quello non me lo metto!''ho protestato quando mi ha proposto lo stesso vestito che avevo usato quel lontano 15 ottobre.
''Non voglio sentire storie, questo è perfetto. E poi non so perchè ma sento che è il vestito giusto per oggi''
Decido di non litigare per uno stupido vestito, in fondo non è lui che mi porterà alla festa universitaria.
Alla fine alle dieci usciamo di casa.
''Wow, sei uno schianto così, rossa del mio cuore''mi dice facendomi l'occhiolino.
''Sì come no''ridacchio dandogli una pacca sul braccio.
''Se non fossi dell'altra sponda saresti già sul mio letto''continua dandomi una pacca sul sedere.
''Brutto porcone''rispondo ridendo.
''Beh proprongo di andare in centro'' mi dice ad un certo punto.
''Perfetto''esclamo sollevata.
Mentre siamo sul pullman il telefono di Davide vibra per un messaggio.
''Hei ragazzi, stasera ci siete alla festa universitaria? Io e Alessio dobbiamo andare e siamo soli...chi si vuole aggiungere lo dica'' scrive Stefano.
Mi si gela il sangue nelle vene, ecco come avevamo saputo della festa e di Alessio.
Guardo Davide sperando che il nostro piano rimanga invariato ma vedo nei suoi occhi la felicità dell'aspettativa. E ora come convinco il mio migliore amico a non andare alla festa?
   
 
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